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1
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31
DICEMBRE 2021
Azimut Holding SpA
Graphics
2
GRUPPO AZIMUT
Relazioni e bilancio consolidato 2021
Pagina
CARICHE SOCIALI 3
STRUTTURA DEL GRUPPO AZIMUT 4
PRINCIPALI INDICATORI 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO AZIMUT 7
Scenario di riferimento
Eventi di rilievo dell’esercizio
Risu
ltati del Gruppo Azimut
Note informative sulle
principali società del Gruppo Azimut
Principali rischi ed incertezze
Operazioni con parti correlate
Aspetti organizzativi e corporate governance
Risorse umane
Attività di ricerca e sviluppo
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura
dell’esercizio
Evoluzione prevedibile della gestione
Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario
SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO 130
Stato patrimoniale consolidato
Conto economico consolidato
Prospetto della redditività
complessiva consolidata
Prospetti delle variazioni del patrimonio netto consolidato
Rendiconto finanziario consolidato
NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA 138
Parte A
Politiche contabili
Parte B
Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
Parte C
Informazioni sul conto economico consolidato
Parte D
Altre informazioni
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO
266
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3
CARICHE SOCIALI
Consiglio di Amministrazione
Pietro Giuliani Presidente
Gabriele Blei Amministratore Delegato
Massimo Guiati Amministratore Delegato
Paolo Martini Amministratore Delegato e Direttore Generale
Giorgio Medda Amministratore Delegato
Alessandro Zambotti Amministratore Delegato
Chiara Savino (*) Consigliere
Anna Fenocchio (*) Consigliere
Anna Maria Bortolotti Consigliere
Nicola Colavito Consigliere
Antonio Andrea Monari Consigliere
Raffaella Pagani Consigliere
Collegio Sindacale
Vittorio Rocchetti Presidente
Costanza Bonelli Sindaco Effettivo
Daniele Carlo Trivi Sindaco Effettivo
Maria Catalano Sindaco Supplente
Federico Strada Sindaco Supplente
Società di Revisione
PricewaterhouseCoopers SpA
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Alessandro Zambotti
(*) in carica per 1 esercizio (2021)

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4
STRUTTURA DEL GRUPPO AZIMUT
Il Gruppo Azimut opera a livello internazionale in 17 paesi e si compone, oltre alla capogruppo
Azimut Holding SpA, di 130 società controllate.
Dati aziendali aggiornati al 31/12/2021
Nota (1): controlla le società di distribuzione M&O Consultoria e Azimut Brasil Wealth Management. Nota (2): controlla AZ Sinopro Insurance Planning. Nota (3): il
30% è detenuto da Azimut Capital Management SGR SpA e il 19% da Azimut Financial Insurance SpA entrambe detenute da Azimut Holding SpA. Nota (4): controllata da
AZ Mexico Holdings.

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5
PRINCIPALI INDICATORI
1989 Anno di fondazione 2004 Anno di quotazione
83,2 miliardi
Patrimonio complessivo 17 paesi Presenza geografica
19 miliardi Raccolta al 31 dicembre 2021 1.840 Consulenti finanziari
1.449 milioni
Ricavi al 31 dicembre 2021 605 milioni Utile netto al 31 dicembre 2021
1.441 Dipendenti 24,68 Prezzo Azione
INDICATORI FINANZIARI
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
Indicatori finanziari (milioni di euro)
Totale ricavi: 708
706
811
748
1.050
1.054
1.449
di cui commissioni di gestione fisse 485
519
607
629
753
774
966
Reddito operativo 280
205
278
193
464
457
707
Utile netto 247
173
215
122
369
382
605
Indicatori di attività
Consulenti finanziari 1.576
1.637
1.638
1.747
1.788
1.791
1.840
Clienti 195mila
198mila
208mila
218mila
218mila
220mila
229mila
Patrimonio in gestione fondi (miliardi di euro) 31,2
35,8
40,40,2 2
39,8
46
47
54
Raccolta netta fondi (miliardi di euro) 4,5
3,5
4,2
2,3
2,5
2,9
5,5
Performance ponderata media netta al cliente 1,60%
3,60%
2,20%
-6,20%
8,5%
1,15%
6,5%

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6
Ripartizione del patrimonio gestito 31/12/2021
Fondi comuni 60%
Fondi comuni: Private Markets 6%
Gestioni patrimoniali 21%
Assicurazioni Azimut Life 10%
Advisory 3%
Fondi comuni 60%
Fondi comuni:
Private Markets 6%
Gestioni
patrimoniali 21%
Assicurazioni
Azimut Life 10%
Advisory 3%
RIPARTIZIONE DEL PATRIMONIO GESTITO AL 31 DICEMBRE 2021

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7
RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO AZIMUT
SCENARIO ECONOMICO MONDIALE E MERCATI FINANZIARI
1
Il contesto
L'economia mondiale si conferma su un percorso di ripresa, sebbene le persistenti strozzature dal lato
dell'offerta, l'andamento crescente dei prezzi delle materie prime e la diffusione della variante
Omicron del coronavirus (COVID-19) continuino a gravare sulle prospettive di crescita nel breve
periodo. Gli andamenti della pandemia hanno intaccato la fiducia dei consumatori, anche in assenza
di misure di contenimento particolarmente restrittive. All’inizio dell’anno, l’economia mondiale ha
mostrato condizioni di maggiore debolezza allorché la recrudescenza dei contagi ha indotto i governi
a inasprire le misure di contenimento. Di conseguenza, nel primo semestre 2021 la crescita del PIL
mondiale in termini reali (esclusa l’area dell’euro) ha subito un marcato rallentamento, scendendo
allo 0,7 per cento sul periodo precedente. All’inizio dell’anno la situazione si è deteriorata anche in
Europa, mentre il rapido ritmo delle vaccinazioni nel Regno Unito e negli Stati Uniti ha contribuito
a contenere il numero complessivo di nuovi contagi nelle economie avanzate. Il rallentamento nelle
economie emergenti si è rivelato più pronunciato. La pandemia si è intensificata nelle economie
emergenti e la situazione sanitaria si conferma precaria e permane il principale fattore alla base degli
andamenti economici nei diversi paesi. Nel quarto trimestre 2021, l’emergere della variante Omicron
ha fatto temere un’intensificazione della pandemia a livello mondiale, accrescendo così ulteriormente
l’incertezza sulla sua evoluzione futura. Nel contempo, altri elementi sfavorevoli hanno gravato su
attività e commercio, esercitando pressioni al rialzo sui prezzi. Le tensioni nelle reti produttive
mondiali si sono acuite nel corso del 2021, ripercuotendosi in particolare sulle grandi economie
avanzate e sul settore manifatturiero (soprattutto nell’industria automobilistica). Le turbolenze nel
mercato degli immobili residenziali in Cina e l’inasprimento della politica monetaria in alcune
economie emergenti (EME) hanno ulteriormente contenuto la rapidità della ripresa. Infine, i rincari
delle materie prime hanno determinato l’accumularsi di spinte inflazionistiche in tutto il mondo. Il
quadro mondiale è inoltre influenzato dall’India, dove nel secondo trimestre del 2021 la forte
recrudescenza dei contagi da COVID-19 ha provocato una brusca contrazione dell’attività
economica. L’entità del calo e della successiva ripresa dell’attività in India comporta un incremento
della crescita del PIL mondiale in termini reali (esclusa l’area dell’euro) nel terzo e quarto trimestre
2021. Questo dato, tuttavia, non trova riscontro negli andamenti osservati nelle altre grandi economie.
1
Fonte: BCE Bollettino economico n. 8/2021 e n. 1/2022

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8
Gli indicatori ricavati dalle indagini confermano la debolezza dell’attività all’inizio del quarto
trimestre del 2021, in un contesto caratterizzato da perduranti turbative dal lato dell’offerta. La
produzione industriale mondiale ha ristagnato ad agosto sulla scorta della perdurante carenza di
microprocessori, con il settore automobilistico che ha subito un notevole rallentamento. L’indice
mondiale composito dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers’ Index, PMI) di novembre
conferma la debolezza della dinamica del settore manifatturiero, mentre il settore dei servizi è rimasto
relativamente vigoroso, in ragione delle graduali riaperture nelle grandi economie. Nel complesso,
gli ultimi dati dell’indagine PMI indicano una ripresa a due velocità nei vari settori all’inizio del
quarto trimestre.
Rispetto all'esercizio precedente, le prospettive per l'espansione dell'economia mondiale contenute
nelle proiezioni macroeconomiche formulate lo scorso dicembre dagli esperti dell'Eurosistema sono
state riviste al ribasso per il 2021. La crescita del PIL mondiale in termini reali (esclusa l'area
dell'euro) salita al 6,0 per cento nel 2021, dovrebbe rallentare nel 2022.
I prezzi all'esportazione dei concorrenti dell'area dell'euro sono stati rivisti al rialzo per il 2021, in un
contesto caratterizzato dalla concomitanza dei rincari delle materie prime, delle strozzature dal lato
dell'offerta e della ripresa della domanda. Il futuro corso della pandemia continua a rappresentare il
principale rischio per lo scenario di base delle proiezioni relative all'economia mondiale, al quale si
aggiunge il rischio derivante dallo scoppio della guerra Russia-Ucraina. Si ritiene che gli altri rischi
per le prospettive di crescita siano orientati verso il basso, mentre la valutazione complessiva dei
rischi per l'inflazione a livello mondiale risulta maggiormente incerta.
Sebbene la crisi legata al COVID-19 abbia continuato a incidere pesantemente sulle finanze pubbliche
nel 2021, le proiezioni macroeconomiche formulate dagli esperti dell'Eurosistema lo scorso dicembre
mostrano che il saldo di bilancio è già in fase di miglioramento. In termini di orientamento delle
politiche di bilancio dell'area dell'euro, a una forte espansione nel 2020 è seguito un irrigidimento
solo marginale nel 2021 dopo le correzioni introdotte per accedere ai fondi del Next Generation EU
(NGEU). Nel 2022 tale orientamento dovrebbe inasprirsi considerevolmente, sebbene in misura di
gran lunga inferiore a quanto previsto in precedenza, soprattutto per effetto del riassorbimento di una
parte significativa del sostegno di emergenza offerto durante la crisi. Secondo le proiezioni,
l'irrigidimento caratterizzerà la restante parte dell'orizzonte di previsione, ma sarà di entità molto più
contenuta, poiché nei prossimi anni permarranno in vigore significativi provvedimenti di sostegno
all'economia. Misure di bilancio mirate e favorevoli alla crescita dovrebbero continuare ad affiancare
la politica monetaria. Tale sostegno consentirà inoltre all'economia di adeguarsi ai cambiamenti

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9
strutturali in atto. Un'attuazione efficace del programma NGEU e del pacchetto "Pronti per il 55%"
contribuirà a una ripresa più forte, più verde e più equa in tutti i paesi dell'area dell'euro.
I mercati finanziari internazionali
I mercati finanziari dell’area dell’euro sono stati influenzati prevalentemente dalle variazioni delle
prospettive riguardanti l’inflazione e dalla rinnovata incertezza circa le ulteriori ripercussioni
economiche dovute alla pandemia di coronavirus (COVID-19). In particolare, le informazioni sulla
nuova variante Omicron hanno indotto una significativa volatilità all’interno del periodo, ma il forte
impatto iniziale, soprattutto sulle attività rischiose, si è in parte invertito verso la fine dell’intervallo
in esame. Il segmento a breve della curva a termine del tasso di riferimento €STR (euro short-term
rate) è aumentato sensibilmente fino alla fine di ottobre, per poi scendere lievemente, segnalando nel
complesso una significativa rivalutazione da parte degli operatori di mercato della possibilidi un
innalzamento anticipato dei tassi di interesse. In linea con i tassi a breve termine, anche quelli a lungo
termine sugli overnight index swap (OIS) privi di rischio hanno seguito un andamento irregolare,
segnando un complessivo aumento di lieve entità. I differenziali di rendimento dei titoli di Stato
rispetto al tasso OIS si sono marginalmente ampliati in alcune giurisdizioni e lievemente ridotti in
altre, in un contesto caratterizzato da volatilità all’interno del periodo. A livello mondiale i mercati
azionari hanno registrato progressi fino alla fine di novembre, sostenuti da un’intensa stagione di utili,
per poi subire la peggiore battuta d’arresto mai registrata in oltre un anno, a fronte di un brusco
deterioramento della propensione al rischio.
La ripresa negli Stati Uniti sta accelerando in un contesto caratterizzato dal ritmo sostenuto delle
vaccinazioni e da ingenti stimoli fiscali. Dopo la solida crescita del 6,4 per cento sul periodo
precedente in ragione d’anno registrata nel primo trimestre del 2021, nel secondo trimestre l’attività
ha segnato un’ulteriore espansione nel contesto di una robusta spesa per consumi, sorretta
dall’erogazione diretta alle famiglie di sostegni pubblici al reddito. I dati sull’attività per il mese di
ottobre hanno, in generale, evidenziato una ripresa, a indicare solide aspettative di crescita nel breve
periodo. A partire da aprile la domanda dei consumatori si è spostata verso i servizi a scapito dei beni
durevoli, penalizzati anch’essi da strozzature dal lato dell’offerta, in un contesto di domanda vigorosa.
Nelle ultime settimane i tempi di attesa e i costi del trasporto marittimo tra Cina e Stati Uniti si sono
ridotti. Nondimeno, i volumi delle scorte di beni durevoli rimangono al di sotto dei livelli precedenti
la pandemia, fattore che dovrebbe dare sostegno alla crescita una volta che le attuali strozzature si
saranno pienamente riassorbite. L’inflazione complessiva sui dodici mesi misurata sull’indice dei
prezzi al consumo (IPC) è salita al 6,8 per cento a novembre. I prezzi dei beni energetici hanno

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10
registrato un’accelerazione, portandosi al 33 per cento su base annua, mentre l’inflazione dei beni
alimentari sui dodici mesi è aumentata ulteriormente, al 6,1 per cento. Al netto di queste due
componenti, l’inflazione di fondo sui dodici mesi è salita al 4,9 per cento a novembre, dal 4,6 di
ottobre. Le pressioni sui prezzi sono state più evidenti per i beni, in presenza di persistenti strozzature
nella catena di approvvigionamento, mentre sono rimaste generalmente più contenute per i servizi.
Nel complesso, le spinte inflazionistiche dovrebbero rimanere elevate nei mesi a venire e l’inflazione
complessiva sui dodici mesi misurata sull’IPC dovrebbe iniziare a diminuire gradualmente dai livelli
elevati attuali solo a partire dalla prima parte del 2022.
In Giappone l’economia ha rallentato nel terzo trimestre a fronte delle strozzature dal lato dell’offerta
e della recrudescenza dei contagi da COVID-19. Ci si attende una ripresa dell’attività economica nel
quarto trimestre, di riflesso al graduale allentamento delle misure di contenimento, ai progressi
compiuti nella campagna vaccinale e al protrarsi del sostegno offerto dalle politiche. Questi fattori
dovrebbero altresì dare sostegno a una più solida ripresa agli inizi del 2022. L’inflazione sui dodici
mesi misurata sull’IPC dovrebbe tornare in territorio positivo e aumentare ulteriormente
nell’orizzonte temporale di proiezione, pur rimanendo al di sotto dell’obiettivo fissato dalla banca
centrale.
Mercati emergenti
In Cina l’attività ha subito un brusco rallentamento a causa della scarsità di beni energetici, delle
turbolenze nel settore degli immobili residenziali e dei nuovi focolai di COVID-19. Le indagini sul
clima di fiducia dei consumatori hanno fornito segnali contrastanti riguardo ai consumi privati,
mentre la produzione e gli investimenti potrebbero star risentendo delle strozzature dal lato
dell’offerta. Già nel primo trimestre del 2021 il PIL della Cina in termini reali è cresciuto del 18,3
per cento sul periodo corrispondente. Tale straordinaria crescita è in gran parte dovuta alle politiche
espansive che hanno continuato a sostenere la ripresa. Anche le politiche espansive hanno continuato
a sostenere la ripresa, sebbene il loro orientamento stia gradualmente diventando più equilibrato.
La domanda di beni energetici rimane elevata, benché recentemente siano emersi segnali di
allentamento delle pressioni, in parte riconducibili alle politiche volte a sospingere l’offerta di
carbone e all’utilizzo delle scorte nazionali nell’intento di ridurre i prezzi del petrolio interni e
garantire la sicurezza energetica. Sono proseguite le turbolenze nel settore degli immobili
residenziali, in quanto l’azienda di sviluppo immobiliare Evergrande è stata dichiarata in stato di
“insolvenza selettiva” (restricted default) da un’agenzia di rating. L’insolvenza era ampiamente attesa
e fa seguito a quella di imprese più piccole. Evergrande aveva già intrapreso un processo di

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11
ristrutturazione amministrata, nell’ambito del quale esponenti del governo sono entrati nel comitato
per la gestione dei rischi incaricato di vigilare sull’azienda, garantendone l’operatività e ristrutturando
i debiti. Le autorità hanno adottato politiche di sostegno: a dicembre la banca centrale della
Repubblica Popolare Cinese ha ridotto l’aliquota per la riserva obbligatoria delle banche e
l’amministrazione centrale ha dato segnali di un orientamento più favorevole nei confronti del settore
immobiliare. Questi interventi sul piano delle politiche mirano a gestire il rallentamento e a evitare
una contrazione più marcata sia nel settore dell’edilizia residenziale, sia nell’economia in generale.
A novembre l’inflazione complessiva sui dodici mesi misurata sull’IPC è salita al 2,3 per cento,
dall’1,5 di ottobre, in larga misura a causa di effetti base e dell’aumento dei prezzi del carburante e
dei beni alimentari, in un contesto caratterizzato da turbative nei raccolti a causa di condizioni
meteorologiche avverse. Nei grandi paesi esportatori di materie prime l’attività economica dipende
dalla capacità di far fronte ai focolai di COVID-19 e dai margini di manovra disponibili per le
politiche.
In Brasile l’attività economica è frenata da un orientamento più restrittivo della politica monetaria e
da margini di bilancio limitati. L’inflazione misurata sull’indice dei prezzi al consumo (IPC), che
continua ad aumentare e ha recentemente raggiunto valori a due cifre, dovrebbe diminuire
nell’orizzonte temporale di proiezione.
In Turchia l’attività economica ha subito un rallentamento, a fronte di un indebolimento della
domanda interna. Nel 2021 il contesto esterno favorevole ha rappresentato il fattore di crescita di
maggior rilievo. L’inflazione è aumentata e dovrebbe rimanere a due cifre nell’orizzonte di previsione
per effetto di un orientamento di politica monetaria eccessivamente espansivo che, nonostante gli
interventi della banca centrale, ha portato la lira turca su minimi storici nei confronti del dollaro
statunitense.
Europa
Nel Regno Unito la spesa di bilancio e la proroga delle principali misure adottate in risposta alla
pandemia dovrebbero fornire sostegno all’economia. Nei primi mesi del 2021, mentre era in vigore
un rigido lockdown, il PIL in termini reali ha subito una contrazione dell’1,5 per cento. Tale calo
relativamente contenuto suggerisce che imprese e famiglie si sono ben adattate alle restrizioni imposte
dal governo. Ciò nonostante, i consumi privati hanno fornito un contributo negativo, così come la
significativa inversione delle scorte accumulate alla fine dello scorso anno in risposta ai timori di una
Brexit senza accordo. I dati più recenti indicano che l’attività rimane contenuta a seguito dei deboli
risultati registrati nel 2021. L’effetto congiunto delle turbative lungo le catene di approvvigionamento

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12
e delle carenze di manodopera, sospinto dalla situazione a livello mondiale e dalla Brexit, ha
determinato una moderazione della crescita, che nel terzo trimestre si è attestata all’1,3 per cento (in
calo dal 5,5 per cento del trimestre precedente). L’aumento dell’inflazione complessiva sui dodici
mesi è stato trainato principalmente dai prezzi dei beni energetici e ha rispecchiato l’innalzamento
del massimale applicato ai prezzi dell’energia per le famiglie, una misura regolamentare che è
soggetta a revisione ogni aprile e ogni ottobre. Se da un lato l’inflazione di fondo rimane più
contenuta, dall’altro le spinte inflazionistiche hanno iniziato ad ampliarsi e dovrebbero protrarsi nel
breve periodo, principalmente in virtù delle turbative attualmente in atto lungo le catene di
approvvigionamento e dei rincari dei beni energetici.
Area Euro
L’economia dell’area dell’euro sta gradualmente ripartendo con il migliorare della situazione
connessa alla pandemia di coronavirus (COVID-19) e i significativi progressi delle campagne di
vaccinazione. L’attività è rimasta robusta nel terzo trimestre, ma si prevede una moderazione. Tale
moderazione riflette il marcato deterioramento della situazione epidemiologica e il perdurare delle
strozzature dal lato dell’offerta. Ci si attende che i rincari dell’energia esercitino ulteriori pressioni
sull’inflazione misurata s sull’indice dei prezzi al consumo (IPC), che nel 2022 dovrebbe raggiungere
un punto di massimo per poi diminuire gradualmente nel resto dell’orizzonte temporale di proiezione.
IL MERCATO ITALIANO DEL RISPARMIO GESTITO
2
Il 2021 dell’industria del risparmio gestito si chiude con una raccolta netta positiva di euro 92 miliardi
di euro. Il patrimonio gestito nel mese di dicembre 2021 ha messo a segno un nuovo massimo storico
a euro 2.583 miliardi di euro grazie all'effetto combinato della raccolta e dell'attività di gestione. La
quota prevalente degli asset, euro 1.340 miliardi di euro (pari al 51,9% del totale), è impiegata in
fondi aperti e chiusi. Gli investimenti nelle gestioni di portafoglio ammontano a euro 1.242 miliardi
di euro. I fondi di lungo termine hanno attirato flussi netti per euro 5,6 miliardi di euro. I risparmiatori
italiani hanno indirizzato le proprie preferenze in particolare sui fondi obbligazionari (+3,1 miliardi
di euro), sugli azionari (+1,4 miliardi di euro) e sui bilanciati (+1 miliardi di euro).
2
Fonte: Assogestioni, Mappa mensile del risparmio gestito – aggiornamento al 31 dicembre 2021

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13
IL MERCATO ITALIANO DI DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI E SERVIZI FINANZIARI
3
Il 2021 si chiude con un nuovo primato delle Reti: il patrimonio dei risparmiatori seguiti dai
consulenti finanziari degli intermediari associati si attesta a 786,4 miliardi di euro risultando così
superiore del 17,8% rispetto alla valorizzazione di fine 2020 (+14,1% al netto delle variazioni
campionarie intervenute nel corso dell’anno). Strumenti finanziari, gestioni patrimoniali e prodotti
assicurativi/previdenziali raggiungono i 663,6 miliardi di euro rappresentando, nel loro insieme,
l’84,4% del patrimonio; di questi, 554 miliardi di euro sono investiti in prodotti del risparmio gestito
(il 70,5% del portafoglio) e 109,6 miliardi di euro in strumenti finanziari amministrati. La componente
strettamente finanziaria (Oicr, gestioni individuali e titoli amministrati) aumenta del 19,5% a/a
(+15,1% al netto delle variazioni campionarie); le performance dei mercati finanziari e la raccolta
netta contribuiscono alla crescita patrimoniale rispettivamente per 7,9% e 7,2%. La liquidità si attesta
a 122,8 miliardi di euro, con un’incidenza in portafoglio del 15,6%, che si conferma sui livelli pre-
pandemia.
Nell’ambito del risparmio gestito la valorizzazione degli OICR, sottoscritti direttamente, risulta pari
a 254,1 miliardi di euro, con un’incidenza complessiva sul portafoglio pari al 32,3%. In particolare,
le gestioni collettive aperte domiciliate all’estero raggiungono i 224,4 miliardi di euro e rappresentano
il 28,5% del patrimonio, i fondi aperti di diritto italiano salgono a 25 miliardi di euro con un’incidenza
del 3,1% mentre i fondi chiusi mobiliari, con dinamiche di crescita più sostenute (+62,7% rispetto
allo scorso esercizio), raggiungono i 4,3 miliardi di euro ed un peso in portafoglio di poco superiore
al mezzo punto percentuale. La valorizzazione delle gestioni individuali si attesta a 85,7 miliardi di
euro, con un’incidenza in portafoglio del 10,9%; l’aumento del peso è riconducibile alle GPF che,
con 41,6 miliardi di euro, salgono al 5,3%, mentre le GPM, con 44,1 miliardi di euro si mantengono
stabili. Il comparto assicurativo/previdenziale vale 214,2 miliardi di euro, con un’incidenza in
portafoglio del 27,2%; le unit linked raggiungono 110,2 miliardi di euro ed i prodotti multiramo 38,8
miliardi di euro, con un peso generale che si attesta al 18,9%.
Nell’ambito del risparmio amministrato la componente in titoli sale a 109,6 miliardi di euro e
rappresenta il 13,9% del patrimonio totale. Si conferma la netta prevalenza della componente
azionaria, con 50,9 miliardi di euro, seguita da titoli di debito pubblici (17,6 miliardi di euro) e
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Fonte: Assoreti, dati al 31 dicembre 2021

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corporate (16,6 miliardi di euro); in crescita gli exchange traded product che raggiungono gli 8,9
miliardi di euro.
EVENTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
1.1 Capogruppo—Azimut Holding SpA
Operazioni di capitalizzazione attuate da Azimut Holding SpA
Nel corso dell’esercizio 2021, Azimut Holding SpA ha effettuato versamenti a titolo di contributo in
conto capitale a favore di Azimut Enterprises Srl per complessivi 27,9 milioni di euro.
Nel corso dell’esercizio 2021, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 24
settembre 2020 e della successiva delibera del 29 luglio 2021, Azimut Holding SpA ha proceduto al
versamento in contanti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a favore della controllata
AZ International Holdings SA di 65 milioni di euro al fine di finanziare lo sviluppo estero del Gruppo.
Gli investimenti relativi alle suddette capitalizzazioni sono spiegati rispettivamente nei successivi
paragrafi 1.2 e 1.3.
Costituzione della società Azimut UK Holdings Limited da parte di Azimut Holding SpA
In data 29 luglio 2021 è stata costituita la Azimut UK Holdings Limited, società di diritto inglese,
controllata al 100% da Azimut Holding SpA, con un capitale sociale di euro 117.734. La società ha
per oggetto lo sviluppo delle partecipazioni negli Stati Uniti, Emirati e Australia g in essere
all’interno del Gruppo Azimut e/o che di volta in volta saranno costituite.
Nel corso dell’esercizio Azimut Holding SpA ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto
capitale per 37 milioni di euro al fine di finanziare lo sviluppo estero del Gruppo come da delibera
del Consiglio di Amministrazione del 21 dicembre 2021.
Costituzione della società Azimut Investments Limited da parte di Azimut Holding SpA
In data 29 settembre 2021 è stata costituita la Azimut Investments Limited, società di diritto irlandese,
controllata al 100% da Azimut Holding SpA, società di asset management, con un capitale sociale di
euro 500.000. La società è in attesa di autorizzazione da parte delle locali autorità competenti.
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15
1.2 Operazioni effettuate nel corso dell’esercizio 2021 da Azimut Holding SpA e sue controllate
Area Italia
Gli investimenti principali posti in essere tramite la controllata Azimut Enterprises Srl hanno
riguardato:
- l’acquisto di una quota pari a 19% del capitale sociale di Valuebiotech Srl (attiva nel settore
medicale) per 2 milioni di euro;
- l’acquisto del ramo d’azienda Fintech dalla società Epic SIM SpA operante prevalentemente
nel settore del direct lending e confluito nella società di nuova costituzione Azimut Direct
SpA per complessivi 10 milioni di euro, di cui Azimut Enterprises detiene una quota pari al
50,1% del capitale sociale. Il perfezionamento dell’operazione, approvato dalle autorità di
vigilanza, è avvenuto nel corso del mese di giugno 2021. Azimut Direct si pone l’obiettivo di
supportare la crescita e lo sviluppo delle PMI italiane, attraverso un’azione congiunta di
consulenza, strutturazione e collocamento di strumenti di finanza alternativa presso investitori
istituzionali e privati qualificati;
- acquisto del 33% di Electa Ventures Srl, società attiva nel private equity, dalla controllata AZ
International Holdings Sa per 7,9 milioni di euro;
- incremento della quota detenuta in Siamosoci Srl che passa dal 26,85% al 50,1 % attraverso
il riacquisto di quote di terzi e un aumento di capitale sociale complessivamente per 4,9
milioni di euro. Con questa operazione il Gruppo ha ottenuto la maggioranza del capitale di
Siamosoci Srl che detiene Mamacrowd, la più importante piattaforma italiana di equity
crowdfunding che permette di investire nelle migliori startup e PMI italiane. L’operazione
prevede diritti di opzione di call/put e non è stata soggetta ad autorizzazioni;
- investimenti in fondi chiusi già detenuti dalla società.
P101 SGR e Azimut rafforzano la loro partnership per dare vita a un polo della finanza di
dimensioni europee a supporto dell’innovazione
In data 6 maggio 2021 P101 SGR SpA e Azimut hanno raggiunto un accordo per strutturare
un’operazione volta a dare vita ad un polo di riferimento europeo per il capitale e gli imprenditori
dell’innovazione tramite una piattaforma in grado di fornire gli strumenti finanziari necessari ai
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diversi stadi di crescita delle imprese per poter competere sul mercato internazionale. L’accordo, che
prevede l’ingresso di Azimut con una partecipazione del 30% nel capitale di P101 SGR SpA, si basa
sul mantenimento della totale indipendenza operativa da parte di P101 SGR SpA e del suo team di
investimento. Il perfezionamento dell’operazione è previsto dopo l’ottenimento delle autorizzazioni
necessarie da parte dell’autorità di vigilanza non ancora ottenuta al 31 dicembre 2021.
Operazione di scissione totale di CGM Italia SGR SpA in Azimut Capital Management SGR
SpA e in Azimut Libera Impresa SGR SpA
In data gennaio 2021 si è perfezionata l’operazione di scissione di CGM Italia SpA tramite
scissione totale in Azimut Capital Management SGR SpA e Azimut Libera Impresa SGR SpA. Tale
operazione prevedeva, per motivi meramente strumentali e funzionali, l’acquisizione da parte della
Capogruppo del 100% del capitale sociale di CGM Italia SGR SpA da CGM - Azimut Monaco Sa,
considerato che essa già deteneva indirettamente tale partecipazione quale soggetto posto al vertice
della catena partecipativa.
1.3 AZ International Holdings SA e Azimut UK Holdings Limited e loro controllate dirette e/o
indirette
Di seguito sono descritte le principali operazioni effettuate nel corso del 2021 dal Gruppo Azimut
tramite le sue controllate AZ International Holdings Sa e Azimut UK Holdings Limited, suddivise
per le rispettive aree geografiche di appartenenza.
Area America
In data 22 febbraio 2021 il Gruppo Azimut attraverso la sua controllata statunitense AZ US Holdings
Inc., ha completato l’acquisizione di Sanctuary Wealth Group annunciata a novembre 2020.
L'accordo prevede che l'attuale management di Azimut e Sanctuary Wealth Group collaborino per far
crescere l'attività negli Stati Uniti nel medio-lungo termine e prevede diritti di opzione call / put nei
prossimi 10 anni oltre ad un ulteriore investimento nel business legato al raggiungimento di alcuni
obbiettivi. Il controvalore dell’operazione è stato pari a 41,2 milioni di Euro. Al 31 dicembre 2021
AZ US Holdings detiene il 56,57% di Sanctuary Wealth Group.
In data 15 marzo 2021 il Gruppo Azimut, attraverso la sua controllata AZ Mexico Holding, ha firmato
un accordo per acquisire il 51% del capitale di KAAN Capital (“KAAN”), società di asset
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management e advisory indipendente specializzata nell’azionario messicano. Costituita da un gruppo
di gestori e analisti senior con un solido track record, KAAN offre servizi di gestione e advisory a
clienti istituzionali e HNWI. Il controvalore dell’operazione è stato pari a circa 0,2 milioni di Euro.
In data 19 marzo 2021 il Gruppo Azimut attraverso la sua controllata AZ Brasile Holding, ha firmato
un accordo per acquisire il 100% del capitale di MZK Investimentos (“MZK”), società di asset
management indipendente specializzata in strategie macro con oltre 125 milioni di dollari di AUM
detenute al momento dell’acquisizione. L’aggiunta di competenze di gestione all'attuale piattaforma
di AZ Quest, rafforza così la forte conoscenza del Gruppo nei mercati azionari e obbligazionari
brasiliani. Al 31 dicembre 2021 è stato acquisito l’81,53 delle quote di MZK Investimentos (ora AZ
Quest MZK Investimentos Macro e Credito Ltda) ed il costo complessivo dell’operazione è stato pari
a circa 11,4 milioni di Euro.
In data 23 marzo 2021 il Gruppo Azimut tramite la sua controllata americana Azimut Alternative
Capital Partners, LLC ("AACP"), ha siglato un accordo per acquisire una partecipazione di minoranza
in HighPost Capital LLC ("HighPost"), società di Private Equity specializzata in investimenti nel
settore consumer con sede a New York.
HighPost, società specializzata nella gestione di fondi di private equity, è stata fondata nel 2019 con
lo scopo di creare valore a lungo termine per le società in cui investiranno, sfruttando le competenze,
il network e le esperienze dei soci fondatori.
L’operazione ha comportato l'acquisto da parte di AACP, tramite aumento di capitale, di una quota
iniziale del 12,5% in HighPost, con opzioni per aumentare fino al 24,9%. L'intero investimento di
Azimut, pari a complessivi 5 milioni di Euro, è stato utilizzato dalla società per crescere e investire
nel business, rafforzando l'impegno del team per guidare la crescita a lungo termine. A seguito
dell’investimento di AACP, non ci sono stati cambiamenti nella strategia, nella gestione o nel
processo di investimento di HighPost. Azimut ha nominato un rappresentante nel Consiglio di
Amministrazione ed entrambe le parti lavoreranno insieme per far crescere il business nel lungo
termine.
In data 26 luglio 2021 il Gruppo Azimut tramite la sua controllata americana Azimut Alternative
Capital Partners, LLC ("AACP"), ha siglato un accordo per acquisire una partecipazione di minoranza
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in Pathlight Capital LP ("Pathlight"), una delle principali società di Private Credit specializzata in
investimenti Asset Based Lending con sede vicino a Boston.
Pathlight Capital è un gestore di private credit dedicato a supportare le esigenze di società che operano
in diversi settori, fornendo prestiti asset-based su garanzia di beni materiali e immateriali. Fornisce
soluzioni di finanziamento per consentire alle aziende di accedere a maggiore liquidità con lo scopo
di finanziare il capitale circolante, il rifinanziamento del debito, la crescita, le acquisizioni, i dividendi
e le strategie di turnaround. L’operazione ha previsto l’acquisto da parte di AACP di una quota del
20% in Pathlight, investendo capitale permanente per finanziare la crescita futura del business. Una
parte rilevante dei proventi della transazione è stata utilizzata per aumentare gli investimenti nei fondi
gestiti dalla società a conferma del forte impegno del team di allineare gli interessi con quelli dei
propri investitori e guidare la crescita della società nel lungo termine. L’investimento di AACP non
ha portato alcun cambiamento nella strategia, nella gestione, nel processo di investimento o
nell’operatività ordinaria di Pathlight o di qualsiasi prodotto gestito da Pathlight.
Area Asia & Pacific
Nel corso dell’esercizio 2021 sono state finalizzate le acquisizioni in Australia delle società di
consulenza finanziaria denominate Henderson Matusch Pty Ltd e sue controllate (controvalore
dell’operazione 6,7 milioni di euro), Tokim Holdings Pty Ltd (controvalore dell’operazione 6 milioni
di euro), JPH Insurance Brokers Pty Ltd (controvalore dell’operazione 0,4 milioni di euro), Cranage
Financial Group Pty Ltd e sue controllate (controvalore dell’operazione 8,9 milioni di euro) e il
gruppo RI Newcastle che comprende le società, Gordon Financial Services, O’Connor Muir Financial
Services e Reimagine Finance (controvalore dell’operazione 3,7 milioni di euro), acquisite per mezzo
della sub-holding locale AZ NGA. Inoltre, nel corso dell’esercizio 2021 sono cessate le attività delle
società Domane Financial Advisers Pty Ltd, Aspire Pty Ltd e Greenmount Financial Services Pty
Ltd.
Le operazioni sopra descritte confermano l’obiettivo di Azimut, tramite la sub-holding AZ NGA, di
continuare la propria espansione sul mercato australiano, in un modello di business integrato che offre
soluzioni di financial planning e accounting, tra cui piani di accumulo, consulenza finanziaria,
consulenza previdenziale, soluzioni assicurative e pianificazione ed educazione finanziaria strategica
alla propria clientela. Il sottogruppo australiano, ad oggi, conta 68 società di distribuzione e una
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società autorizzata al lancio di fondi nel mercato locale, AZ Sestante Ltd, totalizza AuM pari a euro
7 miliardi al 31 dicembre 2021 (5,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2020).
Le operazioni sopra citate sono state effettuate per il 51% tramite pagamento in denaro e per il 49%
mediante concambio di azioni della sub-holding AZ NGA. Le stesse operazioni prevedono tutte un
progressivo riacquisto da parte di Azimut UK Holdings Limited (a seguito del trasferimento della
partecipazione precedentemente detenuta da AZ International Holdings Sa avvenuto a dicembre
2021) delle azioni AZ NGA assegnate alle interessenze di minoranza nei prossimi 10 anni.
Area Europe, Middle East & Africa
In data 15 gennaio 2021 è stata costituita la società Azimut Private Capital Management II S. à r.l.
con sede in Lussemburgo ed agisce in qualità di General Partner per una struttura di investimento.
In data 22 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione della Azimut Fintech Holding Srl ha approvato
la costituzione della società Azimut Market Place Srl”, (avvenuta in data 23 aprile 2021) avente per
oggetto la gestione di piattaforme e/o portali espressamente dedicati alle piccole e medie imprese sul
mercato italiano, attraverso un modello di servizio e un canale innovativo che permetta l’integrazione
tecnologica e la digitalizzazione dell’accesso da parte delle piccole e medie imprese a prodotti e
servizi ad alto valore tecnologico offerti da soggetti terzi. Il controvalore dell’operazione è stato pari
a iniziali 2,5 milioni di euro a cui si aggiunge un ulteriore versamento di 2 milioni di euro avvenuto
nel mese di luglio 2021. La percentuale di possesso alla data del presente bilancio è pari a 43,10%.
In data 22 aprile 2021 è stata approvata l’operazione di fusione per incorporazione della società SDB
Financial Solutions SA in AZ Swiss & Partners SA. Nel mese di giugno 2021 AZ Swiss & Partners
SA ha ricevuto dall’autorità di vigilanza svizzera (FINMA) l’autorizzazione al processo di fusione
che si è perfezionata in data 1° luglio 2021.
ALTRI EVENTI DI RILIEVO
2.1 Assemblea degli azionisti di Azimut Holding SpA del 29 aprile 2021
In data 29 aprile 2021 l’assemblea degli azionisti riunitasi in seduta ordinaria e straordinaria ha
deliberato quanto segue.
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Approvazione del bilancio per l’esercizio 2020
L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio per l’esercizio 2020 che si è concluso con un
utile netto della capogruppo pari a 288,5 milioni di euro. L’assemblea ha contestualmente deliberato,
a titolo di dividendo da riconoscere agli azionisti, la distribuzione di 1 euro per azione ordinaria al
lordo delle ritenute di legge, che verrà corrisposto con pagamento a partire dal 26 maggio 2021, con
stacco cedola il 24 maggio 2021 e record date 25 maggio 2021. L’assemblea degli azionisti ha inoltre
deliberato il pagamento a favore della Fondazione Azimut Onlus di 4,4 milioni di euro,
corrispondente all’1% dell’utile lordo consolidato ed il pagamento di 38,17 euro per ogni strumento
finanziario partecipativo detenuto dai “Top Key People” al momento dell’approvazione del
pagamento del dividendo.
Proposta di acquisto e disposizione di azioni proprie e deliberazioni conseguenti
L’Assemblea ha approvato l’autorizzazione all’acquisto anche in più tranche fino ad un massimo di
n. 14.000.000 di azioni ordinarie Azimut Holding SpA pari al 9,77% dell’attuale capitale sociale,
tenendo conto delle azioni già in portafoglio al momento dell’acquisto. Il prezzo di acquisto sarà ad
un prezzo minimo unitario non inferiore al valore contabile implicito dell’azione ordinaria Azimut
Holding SpA e massimo unitario non superiore a Euro 35. L'Assemblea ha inoltre approvato il
meccanismo di whitewash che esime l'azionista di relativa maggioranza dall'obbligo di OPA
totalitaria nel caso il superamento delle soglie rilevanti (25%) consegua ad acquisti di azioni proprie
(successivi alla data dell’Assemblea degli azionisti).
Deliberazione sulle politiche di remunerazione. Relazione sulla remunerazione e deliberazione ai
sensi dell’art. 123-ter, sesto comma, del D.Lgs. n. 58/98
L’Assemblea ha approvato la prima e la seconda sezione del punto relativo alla politica della Società
riguardante la remunerazione dei componenti degli organi di amministrazione, dei direttori generali
e dei dirigenti con responsabilità strategiche, nonché sulle procedure utilizzate per l'adozione e
l'attuazione di tale politica.
2.2 Modifica al sistema di calcolo delle commissioni applicate ai fondi lussemburghesi
Il Gruppo Azimut ha presentato istanza per una modifica alle commissioni applicate ai fondi
lussemburghesi presso l’autorità di vigilanza locale che allineerà il metodo di calcolo delle
commissioni variabili (“performance fees”) alle nuove linee guida ESMA. Tale nuovo sistema di
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calcolo implicherà un TER per i clienti in linea con la media storica, con una componente ricorrente
più elevata e l’introduzione di un sistema che, in caso di sottoperformance rispetto al benchmark,
prevedrà la restituzione di una parte delle commissioni ricorrenti. Il Gruppo fornirà nuove
informazioni e maggiori dettagli sulla nuova struttura commissionale una volta concluso l’iter
autorizzativo con le autorità di vigilanza competenti.
2.3 Gli impatti dell’epidemia sul business del Gruppo
Anche alla luce delle raccomandazioni ESMA e Consob, di seguito viene fornita specifica informativa
di dettaglio sugli impatti derivanti dal Coronavirus sul business del Gruppo.
Impatti sul business di Gruppo e risultati economici al 31 dicembre 2021
Il risultato operativo di Gruppo, anche per questo esercizio 2021, continua a non essere impattato
dagli effetti della pandemia Covid-19 che dura ormai da quasi due anni. La raccolta netta del Gruppo
ha mantenuto nell’esercizio un trend positivo che ha raggiunto i 18,7 miliardi di euro, indice di una
sostenuta richiesta di consulenza finanziaria che trova risposta nell’ampia gamma di soluzioni
proposta da Azimut a disposizione dei nostri consulenti finanziari e che si traduce per i nostri clienti
in una performance media ponderata netta di 6,5% da inizio anno. Cresce ancora il contributo del
network internazionale che oggi rappresenta il 37% dell’intero patrimonio di Gruppo e l’acquisizione
di Sanctuary (completata nel mese di febbraio 2021), una delle principali società americane
indipendenti di wealth management che al momento dell’acquisizione contava circa 7,2 miliardi di
euro di AUM, ha consentito di raggiungere il dato di patrimonio più elevato di sempre. Il radicamento
nei mercati esteri che prosegue ormai da diversi anni consente, inoltre, ai nostri clienti di beneficiare
di soluzioni uniche sul mercato che possiamo offrire in esclusiva.
L’analisi del conto economico gestionale evidenzia un risultato in termini di ricavi in aumento rispetto
all’esercizio precedente riconducibile all’incremento del patrimonio complessivo medio, oltre ad un
sostanziale incremento delle commissioni di gestione variabili grazie ad una performance media delle
masse gestite significativamente positiva rispetto a quella dello scorso anno. I costi di acquisizione
aumentano sia per effetto di maggiori commissioni ricorrenti sia per le nuove acquisizioni estere. Le
spese amministrative subiscono un incremento, che però è essenzialmente legato all’ampliamento
delle società acquisite dal Gruppo nel corso dei 12 mesi precedenti. La politica di riduzione dei costi
iniziata nello scorso esercizio è tutt’ora in corso, così come le iniziative intraprese dal Gruppo in
risposta alla crisi legata al Coronavirus. I proventi finanziari netti accolgono il fair value positivo
Graphics
22
delle opzioni su partecipazioni collegate e controllate nonché agli effetti positivi della valutazione a
fair value degli investimenti in quote di OICR del Gruppo.
Oltre al risultato assolutamente positivo, conseguito nell’esercizio, il Management delle società ha
costantemente monitorato l’andamento della raccolta e dei risultati del Gruppo, sia a livello di singola
CGU che a livello di singola entity, senza riscontrare, seppur parzialmente impattati dalla volatilità
dei mercati, scostamenti significativi che potessero indurre a fare delle valutazioni e/o azioni di
impairment sulle attività immateriali iscritte in bilancio.
Principali Rischi
Nel corso dell’esercizio 2021, il Gruppo Azimut ha dato continuità alle iniziative avviate nel 2020 a
seguito della diffusione del virus COVID-19, volte a tutelare le risorse umane, i processi aziendali, i
sistemi informativi e gli outsourcer, oltre ad assicurare la continuità operativa e il presidio dei rischi,
come descritto nel successivo paragrafo “Principali Rischi e Incertezze” della Relazione sulla
gestione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
Si evidenzia inoltre che il Gruppo non presenta problematiche di liquidità, in quanto si è dotato di
una politica di ottimizzazione della gestione delle risorse finanziarie per ridurre tale rischio. In
particolare, il Gruppo mantiene un adeguato livello di liquidità disponibile grazie ad una costante
generazione di flussi di cassa positivi e monitorando in maniera tempestiva le esigenze prospettiche
in relazione alla pianificazione finanziaria.
2.4 Verifiche Ispettive
Si segnala che nell’ultimo trimestre del 2021 la società Azimut Capital Management SGR SpA è stata
oggetto di una regolare verifica ispettiva da parte della Banca d’Italia in materia di antiriciclaggio e
della Covip avente ad oggetto i fondi pensione “Azimut Previdenza” e “Azimut Sustainable Future”.
Alla data di approvazione del presente bilancio l’autorità di vigilanza e la Covip non hanno ancora
notificato al Consiglio di Amministrazione della società il rapporto finale di tale verifica ispettiva.
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23
RISULTATI DEL GRUPPO AZIMUT NEL 2021
Il Gruppo Azimut chiude l’anno 2021 con un utile netto consolidato pari a 605.457 migliaia di euro
(381.690 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) ed un utile lordo dell’attività corrente consolidato
pari a 727.847 migliaia di euro (439.345 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Nel 2021 Azimut ha registrato una raccolta netta di 18,7 miliardi di euro, raggiungendo così un
patrimonio complessivo pari a 83,2 miliardi di euro, in aumento del 38% rispetto a fine 2020.
Nell’anno appena concluso spiccano in particolare il segmento Private Markets, che è più che
raddoppiato rispetto all’anno precedente e a dicembre 2021 ha raggiunto 4,6 miliardi di euro di AUM
(rispetto a 2,0 miliardi di euro di fine 2020) grazie allo sviluppo di nuovi prodotti sia in Italia sia negli
USA.
I risultati del 2021 sono stati influenzati anche dalla continua espansione che ha visto il Gruppo
rafforzare la propria presenza al di fuori dei confini europei. Alla fine del 2021, il patrimonio del
business estero ha raggiunto il 40% del totale, nonostante il permanere di un contesto di elevata
volatilità sui mercati, in particolare emergenti, e il consolidamento di Sanctuary Wealth dal primo
trimestre del 2021, che è ancora in una fase di grandi investimenti e forte crescita. Il Gruppo
comprende diverse società attive nella promozione, nella gestione e nella distribuzione di prodotti
finanziari e assicurativi in diversi paesi fra cui Lussemburgo, Irlanda, Cina (Hong Kong e Shanghai),
Monaco, Svizzera, Singapore, Brasile, Messico, Taiwan, Cile, Australia, Turchia, Stati Uniti, Emirati
Arabi ed Egitto.
Attraverso la controllata AZ International Holdings SA, società di diritto lussemburghese, controllata
al 100% e avente funzione di incubator, il Gruppo ha proseguito il proprio scopo di sviluppo, ricerca,
acquisizione e gestione di partnership estere. Nel 2021 è stata inoltre costituita la società Azimut UK
Holdings SA controllata al 100% da Azimut Holding SpA con sede in Inghilterra, tramite il quale il
Gruppo intende proseguire con lo sviluppo delle partecipazioni in US, Middle East & Africa e
Australia già in essere all’interno del Gruppo Azimut e/o che di volta in volta saranno costituite. A
tale scopo sono state trasferite da AZ International Holdings Sa tutte le partecipazioni detenute in
Australia, Stati Uniti e Emirati Arabi.
Positivo il saldo del reclutamento di consulenti finanziari: nel 2021 la rete italiana del Gruppo ha
registrato 141 nuovi ingressi, a fronte di 92 uscite, che hanno portato il numero complessivo di
consulenti finanziari di Azimut in Italia a 1.840 unità (1.791 unità al 31 dicembre 2020).
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24
IL PATRIMONIO
Dati in milioni di euro 31/12/2021 31/12/2020
Variazione
Assoluta %
Fondi comuni 43.075
34.757
8.318
23,9%
di cui: Private Markets 4.552
2.003
2.549
127%
Gestioni patrimoniali e altre 14.670
13.179
1.491
11,3%
Assicurazioni Azimut Life 6.929
6.163
766
12,4%
Advisory 1.869
2.074
- 205
-9,9%
Riduzioni per Tail-Down e Double counting - 12.404
- 9.384
- 3.020
32,2%
Patrimonio gestito netto 54.139
46.789
7.350
15,7%
Titoli, fondi terzi e c/c 29.017
13.648
15.369
112,6%
Patrimonio totale 83.156
60.437
22.719
37,6%
LA RACCOLTA NETTA
Dati in milioni di euro 2021 2020
Variazione
Assoluta %
Fondi 6.478
1.857
4.621
248,8%
di cui: Private Markets 2.524
1.415
1.109
78%
Gestioni patrimoniali e altre 423
1.591
- 1.168
-73,4%
Assicurazioni Azimut Life 362
-13
375
2.884,6%
Advisory -183
-73
- 110
150,7%
Riduzioni per Tail-Down e Double counting -1.596
-449
- 1.147
255,5%
Totale raccolta gestita netta 5.484
2.913
2.571
88,3%
Titoli, fondi terzi e c/c 13.171
1.605
11.566
720,6%
Totale raccolta netta 18.655
4.518
14.137
312,9%
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25
IL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
Al fine di fornire una rappresentazione più efficace dei risultati economici è stato redatto un conto
economico riclassificato, più idoneo a rappresentare il contenuto delle voci secondo criteri gestionali.
I principali interventi di riclassificazione hanno riguardato:
i recuperi spese sulla gestione di portafogli compresi nella voce “Commissioni attive” del bilancio
sono stati riallocati nella voce “Altri ricavi” del conto economico riclassificato;
i premi netti e la rispettiva variazione delle riserve tecniche, le commissioni e i recuperi spese
inerenti i prodotti assicurativi e quelli d’investimento emessi da Azimut Life, ricompresi nelle
voci di bilancio “Premi netti”, “Variazione delle riserve tecniche” e “Commissioni attive”, sono
stati riallocati nella voce “Ricavi assicurativi”;
le commissioni passive pagate alla rete di vendita, ricomprese nel bilancio nella voce
“Commissioni passive”, sono state riallocate nella voce “Costi di acquisizione”; analogamente i
contributi Enasarco/Firr relative a tali commissioni passive e gli altri costi commerciali riferibili
alla rete di vendita, ricomprese nel bilancio nella voce “Spese amministrative”, sono state
riallocate nella voce Costi di acquisizione”; l’accantonamento al fondo suppletivo di clientela
(ISC) ricompreso nel bilancio nella voce “Accantonamenti per rischi ed oneri” è stato riallocato
nella voce “Costi di acquisizione”;
i recuperi di costi amministrativi, ricompresi nel bilancio nella voce “Altri proventi e oneri di
gestione” sono stati portati a riduzione della voce “Costi generali/Spese amministrative”;
gli interessi passivi sui finanziamenti sono stati evidenziati nella specifica voce “Interessi passivi”
del conto economico riclassificato.

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Valori in migliaia di euro 01.01.21 - 31.12.21 01.01.20 - 31.12.20
Commissioni di acquisizione
16.190
10.123
Commissioni ricorrenti
965.653
773.510
Commissioni di gestione variabili
321.815
149.019
Altri ricavi
29.137
19.399
Ricavi assicurativi
116.654
101.721
Totale ricavi 1.449.449
1.053.771
Costi di acquisizione
(437.137)
(356.324)
Costi generali/Spese amministrative
(260.712)
(211.717)
Ammortamenti/Accantonamenti
(44.841)
(29.067)
Totale costi (742.690)
(597.108)
Reddito operativo 706.760
456.663
Proventi
finanziari netti
43.213
7.556
Proventi (Oneri) netti non ricorrenti
(5.293)
(7.761)
Interessi passivi
(16.833)
(17.106)
Utile (perdita) lordo 727.847
439.351
Imposte sul reddito
(112.566)
(55.212)
Imposte differite/anticipate
(3.201)
4.534
Utile (perdita) netta 612.080
388.673
Utile(perdita) di pertinenza di terzi
6.623
6.983
Utile netto di pertinenza del gruppo 605.457
381.690
Il reddito operativo e l’utile netto consolidato di pertinenza del gruppo al 31 dicembre 2021 si
attestano rispettivamente a 707 milioni di euro (457 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e a 605
milioni di euro (382 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Nell’esercizio 2021 le masse gestite hanno generato commissioni di gestione fisse pari a 966 milioni
di euro, oltre a commissioni di gestione variabili per 322 milioni di euro. L’aumento delle
commissioni ricorrenti è riconducibile all’incremento del patrimonio complessivo medio rispetto allo
scorso esercizio, mentre l’incremento delle commissioni di gestione variabile, il cui calcolo e stacco
a partire dalgennaio 2021 è stato effettuato sulla totalità delle masse gestite con cadenza annuale
al 31 dicembre 2021, è riconducibile ad una performance media delle masse gestite significativamente
positiva.
L’incremento dei ricavi assicurativi è dovuto principalmente a maggiori commissioni variabili
registrate nell’esercizio su tali tipologie di prodotti, oltre alla positiva crescita della massa gestita sia
per effetto dell’incremento del patrimonio che per effetto mercato.
L’incremento dei costi di acquisizione è in linea con la crescita delle commissioni ricorrenti e riflette
anche il reclutamento di consulenti finanziari nel periodo di riferimento.

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27
I costi generali nel 2021 evidenziano un incremento, rispetto all’anno precedente, legato al
consolidamento di un numero maggiore di partecipazioni estere oltre agli oneri accessori direttamente
connessi agli investimenti effettuati per far fronte all’ulteriore crescita del Gruppo.
I proventi finanziari netti accolgono gli effetti positivi della valutazione delle opzioni su società
controllate e collegate oltre gli effetti positivi della valutazione a fair value degli investimenti in quote
di OICR del Gruppo grazie al positivo andamento dei mercati finanziari rispetto all’esercizio
precedente.
PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI
I principali aggregati patrimoniali del Gruppo sono riportati nel seguente prospetto di sintesi
Dati in migliaia di euro 31/12/2021
31/12/2020
Cassa e disponibilità liquide 180.044
279.457
Attività finanziarie valutate a fair value con impatto a conto economico 7.738.699
6.766.310
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
12.412
79.141
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e partecipazioni 695.183
236.976
Attività materiali e immateriali 819.069
705.122
Altre attività 477.092
406.495
Totale attività 9.922.499
8.473.501
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 932.683
955.689
Riserve tecniche 185.892
183.070
Passività finanziarie al fair value 6.961.981
6.044.627
Altre passività e fondi 606.361
404.054
Patrimonio netto 1.235.582
886.061
Totale passività e patrimonio netto 9.922.499
8.473.501
La Cassa e disponibilità liquide comprendono le disponibilità liquide giacenti sui conti correnti delle
società del Gruppo che passano da 280 milioni di euro del 31 dicembre 2020 a 179 milioni di euro al
31 dicembre 2021. La riclassifica dalle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è stata fatta
in conformità del provvedimento di Banca d’Italia “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli
intermediari bancari” del 29 ottobre 2021 cui il Gruppo fa riferimento per la redazione del bilancio,
su base volontaria; si è provveduto, pertanto, a riclassificare detti importi anche con riferimento
all’esercizio precedente.

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Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico registrano un
incremento di circa 14% rispetto al 31 dicembre 2020. Tali poste si riferiscono all’attività assicurativa
svolta da Azimut Life Dac ed in particolare agli investimenti relativi alle polizze unit-linked per le
quali il rischio è supportato dagli assicurati ed hanno come contropartita le passività finanziarie al
fair value che infatti si riferiscono principalmente agli impegni rinvenienti dalle stesse polizze unit-
linked classificate come contratti di investimento; nelle attività finanziarie valutate al fair value con
contropartita a conto economico sono inoltre incluse le quote di OICR del Gruppo che rappresentano
l’investimento della liquidità eccedente della gestione operativa.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva mostrano
un decremento di circa 84% rispetto al 31 dicembre 2020, dovuto alla riclassifica dell’investimento
nel veicolo di diritto lussemburghese Azimut Private Equity I SCSp, nelle attività finanziarie valutate
a fair value con impatto a conto economico. Nella voce sono inoltre compresi gli investimenti in Titoli
di Stato aventi un Business Model “Hold to Collect and Sell”.
Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono principalmente i crediti per
servizi di gestione del patrimonio per 406 milioni di euro oltre a crediti verso la clientela per servizi
di consulenza per 60 milioni di euro, mentre le partecipazioni, che passano da 31 milioni di euro del
31 dicembre 2020 a 217 milioni di euro al 31 dicembre 2021, comprendono principalmente le
acquisizioni delle società americane Kennedy Lewis, Hight Post e Pathlight, oltre alle partecipazioni
minori acquisite tramite Azimut Enterprise Srl. Tutte le operazioni di acquisizione sono descritte nel
paragrafo “Eventi di rilievo dell’esercizio”.
Le attività materiali e immateriali sono in crescita per effetto delle nuove acquisizioni effettuate
nel corso dell’esercizio. Nella voce è inoltre contabilizzato il valore del Right of Use derivante
dall’applicazione del principio contabile IFRS16 che al 31 dicembre 2021 era pari a euro 44 milioni
(41 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le altre attività comprendono principalmente crediti verso l’erario per 114 milioni di euro, per il
bollo virtuale per 97 milioni di euro e crediti derivanti dal pagamento di acconti di imposta su capital
gain per 18 milioni di euro. Sono inoltre compresi crediti verso consulenti finanziari per finanziamenti
e anticipi provvigionali per circa 42 milioni di euro e i costi per le incentivazioni correlate a obiettivi
di raccolta netta e direttamente attribuibili a contratti esistenti che presentano i requisiti per la
capitalizzazione nella categoria individuata dall’IFRS 15 dei costi sostenuti per l’adempimento di un
contratto oltreché costi per incentivazione per il reclutamento di nuovi consulenti finanziari non

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direttamente collegati ad obiettivi di raccolta. Essi sono ricompresi nella voce risconti attivi e al 31
dicembre 2021 ammontano a 111 milioni di euro.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono principalmente i debiti per
leasing sorti in applicazione del principio contabile IFRS16 che al 31 dicembre 2021 ammontano a
45 milioni di euro ed i Titoli in circolazione che sono rappresentati dai prestiti obbligazionari
“Azimut 2017 – 2022 2%” e “Azimut 2019-2024 1,625%” emessi dalla Capogruppo.
POSIZIONE FINANZIARIA CONSOLIDATA
Per le modalità di determinazione della posizione finanziaria netta si è fatto riferimento agli
Orientamenti ESMA del 04/03/2021, secondo le indicazioni contenute nei paragrafi 175 ss, che hanno
sostituito la raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005. I dati relativi all’esercizio sono stati
opportunamente riclassificati.
Dati in migliaia di euro 31/12/2021 31/12/2020
A
Disponibilità liquide
180.044
279.457
B
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
811.564
436.614
C
Altre attività finanziarie correnti
269.904
211.048
D Liquidità (A + B + C) 1.261.512
927.119
E
Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente)
F
Parte corrente del debito finanziario non corrente
-
355.684
-
20.773
G
Indebitamento finanziario corrente (E + F)
-
355.684
-
20.773
H Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) 905.828
906.346
I
Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli
strumenti di debito)
-
350
-
29.782
J
Strumenti di debito
-
496.994
-
846.032
K
Debiti commerciali e altri debiti non correnti
-
44.981
-
41.560
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) - 542.325
- 917.374
M Totale indebitamento finanziario (H + L) 363.503
- 11.028
Il saldo netto della posizione finanziaria al 31 dicembre 2021 è positiva per 364 milioni di euro, in
aumento rispetto al 31 dicembre 2020 (negativa per 11 milioni di euro).
Il risultato, al netto della liquidità generata dalla gestione operativa del periodo, sconta per 193 milioni
di euro il pagamento in contanti dei dividendi agli azionisti di Azimut Holding SpA, il pagamento a
favore della Fondazione Azimut Onlus, il pagamento degli strumenti finanziari partecipativi detenuti
dai “top Key People”e il versamento all’erario di 75 milioni di euro a titolo di acconti imposte e bollo

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virtuale oltre a imposte sulla riserva matematica (queste ultime di pertinenza della società irlandese
Azimut Life Dac). Per le altre operazioni di rilievo intervenute nell’esercizio si veda quanto indicato
nel paragrafo ‘Eventi di rilievo dell’esercizio’.
Nella posizione finanziaria netta sono stati inclusi unicamente debiti di natura finanziaria ed esclusi
quelli di natura commerciale; sono inoltre inclusi nei mezzi equivalenti a disponibilità liquide i crediti
per commissioni verso i fondi gestiti e le gestioni patrimoniali che, essendo incassati dal Gruppo i
primi giorni lavorativi dell’esercizio successivo alla data di riferimento, sono assimilabili a
disponibilità liquide.
FINANZIAMENTI ASSUNTI E RIMBORSATI NELL’ESERCIZIO
Le variazioni intervenute nel corso del 2021 nelle voci costituenti l’indebitamento finanziario sono
evidenziate in tabella.
Tasso di interesse Valore
Valori in migliaia di euro Valuta Nominale Effettivo nominale Scadenza
Situazione al 01.01.2021
Di cui:
Prestito Obbligazionario "Azimut 2017-2022" Euro
2%
2,11%
350.000
2022
Finanziamento Banco BPM Linea A Euro
Euribor + 1,4
2,00%
15.000
2021
Finanziamento Banco BPM Linea B Euro
Euribor + 1,6
2,00%
30.000
2021
Prestito Obbligazionario "Azimut 2019-2024" Euro
1,625%
1,73%
500.000
2024
Emissioni:
Finanziamento Banco BPM Euro
350
2026
Rimborsi:
Di cui:
Finanziamento Banco BPM Linea A Euro
Euribor + 1,4
2,00%
-15.000
2021
Finanziamento Banco BPM Linea B Euro
Euribor + 1,6
2,00%
-30.000
2021
AZIONI PROPRIE
Alla data del 31 dicembre 2021 le società controllate da Azimut Holding SpA non detengono
hanno detenuto nel corso dell’esercizio azioni proprie o azioni della Capogruppo, né direttamente
per il tramite di società fiduciarie o interposta persona.

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31
Nel corso dell’esercizio 2021 sono state effettuate operazioni sulle azioni proprie che hanno
comportato una riduzione per n. 1.365.300 azioni proprie per un controvalore complessivo pari a 27
milioni di euro.
Il portafoglio di azioni proprie di Azimut Holding SpA è costituito da n. 3.644.897 titoli pari al
2,544% del capitale sociale.
Con riferimento all’operatività successiva al 31 dicembre 2021 e fino alla data di approvazione del
presente bilancio consolidato, si segnala che non è stata effettuata alcuna ulteriore operazione di
acquisto e/o vendita di azioni proprie.
IL PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DI
ESERCIZIO DI AZIMUT HOLDING SPA E IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO
DI ESERCIZIO CONSOLIDATO
Patrimonio Netto di cui Risultato
Totale al 31/12/21 di esercizio
Saldi di bilancio Holding
810.734
307.497
Rettifiche derivanti dal bilancio solare
2.106
Totale patrimonio netto Holding
812.840
307.497
Rettifiche:
Risultati conseguiti dalle società consolidate 801.277
801.277
Effetto del consolidamento delle controllate 335.775
8.976
Eliminazione dividendi Azimut Holding
SpA
(339.800)
(339.800)
Eliminazione dividendi controllate
(158.198)
(158.198)
Eliminazione dividendi Gruppo A
Z
International Holdings SA
(18.560)
(18.560)
Valutazione al Patrimonio Netto delle Partecipazioni
5.896
2.407
Passività valutate a Fair Value
(275.115)
6.773
Rettifiche dovute a mutamenti Principi
Ias/IFRS
32.026
Rettifiche fiscali
(13.496)
(4.915)
Totale Patrimonio del Gruppo
1.182.645
605.457
Patrimonio di Terzi
52.937
6.623
Totale PATRIMONIO NETTO
1.235.582
612.080

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32
NOTE INFORMATIVE SULLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO AZIMUT
Con riferimento alle società direttamente e indirettamente controllate dalla capogruppo di seguito
sono indicate informazioni in merito all’attività svolta e ai risultati conseguiti in conformità ai principi
contabili di Gruppo.
- Azimut Investments Sa, posseduta al 100%, gestisce i fondi multi-comparto AZ Fund 1, AZ
Multi Asset, e AZ Fund 3, un Fondo di Investimento Europeo a lungo termine (ELTIF) chiuso
non riservato multi-comparto denominato AZ ELTIF e alcuni fondi di investimento
alternativo riservati destinati alla clientela professionale. Nell’esercizio 2021 la società ha
conseguito un risultato positivo di 432 milioni di euro rispetto ad un risultato positivo di circa
328 milioni di euro dell’esercizio 2020. Il patrimonio gestito netto della società era pari a 30
miliardi di euro al 31 dicembre 2021.
- Azimut Life Dac, posseduta al 100%, svolge attività assicurativa. Nell’esercizio 2021 ha
conseguito un risultato positivo di 63 milioni di euro rispetto ad un risultato positivo di circa
56 milioni di euro dell’esercizio 2020.
- Azimut Capital Management SGR SpA, posseduta al 100%, svolge attività di gestione di
fondi di diritto italiano armonizzati, di fondi pensione, fondi alternativi e gestioni patrimoniali
nonché di consulenza a pagamento. Il risultato economico della società al 31 dicembre 2021
evidenzia utile netto di 193 milioni euro rispetto a 104 milioni di euro dello scorso esercizio.
Al 31 dicembre 2021 il patrimonio gestito della società era pari a circa 9,5 miliardi di euro, di
cui 2,3 miliardi rappresentato da fondi comuni e 7,2 miliardi da gestioni patrimoniali.
- Azimut Financial Insurance SpA, posseduta al 100%, svolge attività di intermediazione
assicurativa, esclusa la mediazione riassicurativa, e l'attività di collocamento e distribuzione
di prodotti bancari. Nell’esercizio 2021 ha conseguito un utile di 64 milioni rispetto ad un
risultato di 49 milioni di euro dell’esercizio 2020.
- AZ International Holdings SA posseduta al 100% è una holding di partecipazioni di diritto
lussemburghese, tramite la quale il Gruppo ha proseguito il proprio percorso di ricerca,
sviluppo, acquisizione e gestione di partnership estere. Tramite questa società il Gruppo è
presente in Lussemburgo, Irlanda, Cina (Hong Kong e Shanghai), Monaco, Svizzera,
Singapore, Brasile, Messico, Taiwan, Cile, Turchia, ed Egitto. Nell’esercizio 2021 ha

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33
conseguito una perdita di 1,6 milioni di euro rispetto ad una perdita di 2,6 milioni di euro
dell’esercizio 2020.
- Azimut Libera Impresa SGR SpA posseduta al 100% è una società specializzata nella
gestione di fondi alternativi dedicati a imprenditori e PMI. Nel corso del 2021 ha istituito il
primo fondo di investimento alternativo italiano immobiliare dedicato agli investimenti nel
settore delle Infrastrutture Sociali con uno specifico approccio volto alla creazione di impatti
sociali misurabili. Nell’esercizio 2021 ha conseguito un utile di 3,4 milioni di euro rispetto ad
un utile di 370 migliaia di euro dell’esercizio 2020.
- Azimut Enterprises Srl, posseduta al 100%, è una società di servizi che svolge attività di
corporate finance per conto di PMI e investe in società non quotate che contribuiscono alla
diversificazione delle attività svolte dal Gruppo. Gli investimenti più significativi riguardano
le seguenti società: (i) Programma 101 Sicaf SpA che è una Sicaf di venture capital
specializzata in investimenti early stage nel settore digitale, (ii) Siamosoci Srl che svolge
attività di “incubatore” di start up e gestisce la piattaforma di crowdfunding Mamacrowd”,
di cui in data 22 dicembre 2021 la società ha acquisito il controllo mediante il riacquisto di
quote di terzi e la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale riservato come
precedentemente descritto, (iii) Cofircont Compagnia Fiduciaria Srl è una società fiduciaria,
(iv) Gellify specializzata nella piattaforma di innovazione B2B, (v) Azimut Crescimpresa Srl
di cui detiene il 21% del capitale sociale ha per oggetto l’investimento in società con lo scopo
di contribuire alla realizzazione di strategie imprenditoriali volte ad incrementare il loro valore
nel lungo periodo, (vi) Azimut Capital Tech Srl di cui detiene il 75% del capitale sociale che
è una società di servizi specializzata nell’analisi di dati. Agli investimenti precedentemente
descritti, nel corso dell’esercizio si sono aggiunti ulteriori investimenti per effetto delle
seguenti operazioni poste in essere dalla società: (i) acquisizione di un ramo d’azienda da Epic
SIM SpA confluito in Azimut Direct SpA di cui la società detiene il 50,1% per un valore
complessivo di 10 milioni di euro e che si occupa di strutturazione di attività di finanza
alternativa per le PMI, (ii) Az Venture Tech Srl di cui detiene il 75% del capitale sociale e si
occupa di sviluppi software e (iii) l’acquisto di una quota pari a 19% del capitale sociale di
Valuebiotech Srl (attiva nel settore medicale) per 2 milioni di euro.
Nell’esercizio 2021 la società ha conseguito un utile di circa 16 milioni di euro rispetto
all’utile di 4 milioni di euro registrato nell’esercizio 2020.

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34
- Azimut UK Holdings Limited costituita da Azimut Holding SpA in data 29 luglio 2021 e
posseduta al 100% è una holding di partecipazioni di diritto inglese, tramite il quale il Gruppo
intende proseguire con lo sviluppo delle partecipazioni negli Stati Uniti, Emirati Arabi e
Australia g in essere all’interno del Gruppo Azimut e/o che di volta in volta saranno
costituite. In particolare, nell’esercizio 2021 sono state trasferite da Az International Holdings
Sa le partecipazioni detenute in Australia, Stati Uniti e Emirati Arabi. Nell’esercizio 2021 ha
conseguito una perdita di euro 109.
- Azimut Investments Limited costituita da Azimut Holding SpA in data 29 settembre 2021
e posseduta al 100% svolge attività di gestione di fondi comuni con sede in Irlanda.
Nell’esercizio 2021 ha conseguito una perdita di euro 12.530.
Con particolare riferimento alle controllate AZ International Holdings SA e Azimut UK Holdings
SA, il Gruppo Azimut, per il tramite delle suddette società, sta perseguendo una strategia di crescita
internazionale, che si concretizza prevalentemente attraverso partnership con operatori locali,
acquisendo quote di maggioranza in società di gestione del risparmio e/o di consulenza e
distribuzione.
L’elenco delle partnership detenute da AZ International Holdings SA e da Azimut UK Holdings SA
è fornito di seguito, per area geografica.
Area – Europa, Medio Oriente e Africa
Europa
- Katarsis Capital Advisors SA, società di diritto svizzero, posseduta al 100%, svolge attività
di consulenza attuariale e finanziaria.
- Eskatos Capital Management SARL, società di diritto lussemburghese posseduta al 100%
tramite Katarsis Capital Advisors SA, svolge attività di gestione dei fondi.
- AZ Swiss & Partners SA, società di diritto svizzero, posseduta al 100%, svolge attività di
consulenza e assistenza in materia di investimenti e nei confronti di intermediari abilitati ed
investitori istituzionali e attività di gestioni patrimoniali.
- Azimut Fintech Holding Srl posseduta al 100% da Az International Holdings ha lo scopo di
gestire partecipazioni.

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35
- CGM - Azimut Monaco, posseduta al 100%, svolge attivi di gestione del risparmio,
consulenza finanziaria e raccolta e trasmissione ordini.
Turchia
- Azimut Portfoy Yonetimi AS, posseduta al 100%, svolge attività di gestione del risparmio.
Emirati Arabi
- Azimut (DIFC) Limited, controllata direttamente da Azimut UK Holdings Limited al 100%,
la società permette di operare localmente tramite una licenza di “categoria 3” emessa dalla
Dubai Financial Services Authority (“DFSA”) e pertanto dà la possibilità di offrire un’ampia
gamma di servizi finanziari, tra cui piani collettivi di investimento, gestioni patrimoniali e
consulenza finanziaria.
- Azimut (ME) Limited, società con sede negli Emirati Arabi detenuta direttamente da Azimut
UK Holdings Limited Sa per il 100%.
Egitto
- Azimut Egypt Asset Management, con sede al Cairo, per effetto posseduta al 100% da AZ
International Holdings Sa, svolge attività di gestione di fondi.
Area Asia-Pacifico
Sud Est Asiatico
- AN Zhong (AZ) IM Limited, posseduta al 100%, svolge attività di gestione di partecipazioni.
- AN Zhong (AZ) IM HK Limited, posseduta al 100%, tramite la società AN Zhong (AZ) IM
Limited è una società di consulenza finanziaria ad Hong Kong.
- AZ Investment Management, posseduta al 100% tramite la società AN Zhong (AZ) IM
Limited, è una società di consulenza finanziaria che opera nel mercato cinese. La società nel
2019 ha ottenuto da parte della Asset Management Association of China (AMAC) -
l’associazione che riunisce e rappresenta l’industria del risparmio gestito in Cina - la
registrazione ad operare come Private Fund Manager (PFM).
- AZ Sinopro Financial Planning Ltd, posseduta al 51%, è una Holding di partecipazioni.
- AZ Sinopro Insurance Planning Ltd, posseduta al 51% tramite la società AZ Sinopro
Investment Planning (a sua volta posseduta al 51% tramite AZ Sinopro Financial Planning),

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36
è una Securities Investment Consulting Enterprises attiva nella distribuzione di prodotti di
risparmio gestito a Taiwan.
- AZ Investment Management Singapore Ltd, posseduta al 100%, è una società indipendente
di Singapore la quale presta servizi di consulenza.
Australia
- AZ Next Generation Advisory PTY Ltd, posseduta al 56,16% da Azimut UK Holdings
Limited, è una società di consulenza finanziaria che svolge il ruolo di holding per gli
investimenti effettuati da parte del Gruppo in n. 68 società di consulenza finanziaria e di asset
allocation la cui lista completa è fornita nella Sezione 9 – Partecipazioni della nota integrativa
del bilancio consolidato.
- AZ Sestante Ltd, controllata direttamente da Azimut UK Holdings Limited con il 100% del
capitale è una società che svolge le funzioni di trustee e manager di fondi comuni di
investimento in Australia, necessaria per lanciare e offrire fondi localmente.
Area America
Stati Uniti
AZ US Holding INC detenuta al 100% da Azimut UK Holdings Limited controlla:
- AZ Apice Capital Management LLC, di cui detiene l’83,13%. Tale società svolge attività
di pianificazione finanziaria e gestione di portafoglio a cittadini non residenti USA.
- Azimut Alternative Capital Partners LLC, società con sede negli Stati Uniti detenuta da
AZ US Holding Inc per il 96,5%, ha lo scopo di detenere partecipazioni in società di gestione
alternative operanti nei settori del private debt, private equity, delle infrastrutture e del real
estate.
- Azimut Genesis Holdings LLC, società con sede negli Stati Uniti detenuta da AZ US
Holding Inc per il 51%, detiene a sua volta le società Genesis Investment Advisors LLC e
Genesis Fund Management LLC che si occupano di consulenza finanziaria sul mercato
statunitense.
- Sanctuary Wealth Management LLC, società con sede negli Stati Uniti detenuta da AZ US
Holding Inc per il 56,57% acquisita nel corso dell’esercizio 2021, detiene a sua volta 6 società
che si occupano di consulenza finanziaria sul mercato statunitense.
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- AACP PL SPV LLC, società con sede negli Stati Uniti detenuta da AZ US Holding Inc per
il 91,29% costituita nel corso dell’esercizio 2021, è un veicolo tramite il quale vengono
effettuati investimenti partecipativi sul mercato statunitense.
America Latina
- AZ Brasile Holding Ltda, posseduta al 100% da AZ International Holdings Sa è una società
di partecipazioni che detiene a sua volta partecipazioni in AZ Quest Holdings SA e
Futurainvest Holding SA.
- AZ Quest Investimentos Ltda, posseduta al 81,68% tramite AZ Quest Holdings SA, è una
società indipendente brasiliana attiva nel settore del risparmio gestito. Svolge attività di
gestione di portafogli e distribuzione.
- AZ Quest MZK Investimentos Macro e Credito Ltda, posseduta al 81,53% tramite AZ
Quest Holdings SA, è una società indipendente brasiliana attiva nel settore del risparmio
gestito. Svolge attività di gestione di portafogli e distribuzione, acquisita nel corso
dell’esercizio 2021.
- Azimut Brasil Wealth Management Holding SA, posseduta al 90,41% da AZ Brasile
Holding Ltds, è una sociedi partecipazioni che detiene a sua volta partecipazioni in M&O
Consultoria Ltda, Azimut Brasil Wealth Management Ltda e Futurainvest Investimentos e
Participacoes Ltda.
- M&O Consultoria Ltda, posseduta al 94,71% tramite Azimut Brasil Wealth Management
Holding SA, società attiva nell’asset e wealth management.
- Azimut Brasil Wealth Management Ltda, posseduta al 86,85% tramite Azimut Brasil
Wealth Management Holding SA, società attiva nella distribuzione.
- Futurainvest Investimentos e Participacoes Ltda, posseduta al 94,71%, tramite Azimut
Brasil Wealth Management Holding SA, società di wealth management brasiliana
specializzata nello sviluppo di strategie di investimento personalizzate per investitori privati
brasiliani.
- Futurainvest Holding SA, posseduta al 100%, tramite AZ Brasile Holding Ltda, è una
società di partecipazioni che detiene a sua volta una partecipazione nella società Azimut Brasil
DTVM Ltda.
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- Azimut Brasil DTVM Ltda, posseduta al 100%, tramite Futurainvest Holding SA, è
un’istituzione finanziaria, regolata dal Banco Central, autorizzata alla distribuzione di prodotti
finanziari.
- AZ Mèxico Holdings SA, posseduta al 100%, è una holding di partecipazioni di diritto
messicano che detiene a sua volta la partecipazione nella società Mas Fondos SA.
- Mas Fondos SA, posseduta al 100% tramite la società AZ xico Holdings S.A., è una
società attiva nella distribuzione nel settore del risparmio gestito.
- KAAN Capital Asesores Indipendientens SAPI de CV, posseduta al 51% tramite la società
AZ Mèxico Holdings S.A., è una società attiva nella distribuzione nel settore del risparmio
gestito, acquisita nel corso dell’esercizio 2021.
- AZ Andes SA, posseduta al 100% da AZ International Holdings SA, è una società di
consulenza di diritto cileno.
PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE
PRINCIPALI RISCHI
Il Gruppo ha provveduto ad individuare i principali rischi di seguito illustrati ai fini del loro
monitoraggio. Si precisa che la diffusione del COVID-19 ha portato all’amplificazione generalizzata
del complesso dei fattori di rischio di seguito descritti, imponendo al contempo la rapida adozione di
misure atte ad assicurare un continuo monitoraggio degli stessi da parte delle società appartenenti al
Gruppo, senza tuttavia comportare particolari criticità come peraltro già sopra descritto.
Rischio strategico
Il rischio strategico è definito come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale
derivante da cambiamenti del contesto operativo o da decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata
delle decisioni, scarsa reattività al contesto competitivo.
Tale rischio dipende innanzitutto dal profilo reddituale derivante dalla vendita di servizi e prodotti da
parte dei consulenti finanziari, dalla gestione dei fondi delle società di gestione, da eventuali
valutazioni erronee e non prudenziali dell’andamento del mercato in termini di clientela e di prodotti
da collocare. Il monitoraggio dell’attività commerciale è effettuato tramite la produzione di report
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indicanti l’andamento delle vendite suddivise per area geografica nonché per prodotto finanziario
collocato. Vengono inoltre tenute regolarmente riunioni di consulenti finanziari condotte dai rispettivi
Managing Director (consulenti finanziari aventi la funzione di coordinare specifiche aree territoriali)
al fine di valutare costantemente la situazione di mercato e attuare azioni aventi l’obiettivo di
mantenere competitiva la propria area geografica. Infine, vengono utilizzate analisi e ricerche di
mercato effettuate dall’ufficio studi e dalla direzione marketing per confrontare i risultati aziendali
con quelli conseguiti dalla concorrenza e per il monitoraggio delle performance dei fondi.
La reportistica periodica dei risultati conseguiti, ed in particolare l’andamento della situazione
economica, patrimoniale e finanziaria, costituisce un supporto fondamentale per il monitoraggio degli
impatti delle decisioni strategiche assunte dagli organi di governo, consentendo di individuare le
eventuali azioni correttive da attuare.
Rischi connessi alla condotta della rete commerciale
Le società facenti parte del Gruppo tendono a reclutare prevalentemente consulenti finanziari con
significative esperienze nella propria professione, maturate in società concorrenti o nell'attività
commerciale di banche; il processo di selezione dei singoli consulenti finanziari è accurato e prevede
il coinvolgimento sia delle strutture locali sia della stessa direzione commerciale del Gruppo.
Vengono valutate, oltre all’esperienza professionale precedente, anche la preparazione e le referenze
raccolte sul mercato. Per la controllata Azimut Capital Management la struttura orizzontale richiede
una capacità autonoma dei consulenti finanziari di gestire il proprio lavoro; l'attenzione in fase di
reclutamento tende ad evitare l'inserimento di soggetti privi della necessaria maturità professionale.
Al fine di contenere i rischi derivanti da azioni fraudolente commesse nell’esercizio dell’attività dei
consulenti finanziari, il Gruppo ha provveduto a stipulare appositi contratti di assicurazione contro i
rischi di infedeltà e di responsabilità civile professionale dei consulenti finanziari stessi (con
massimali ritenuti adeguati all’operatività delle stesse). Infine, la direzione commerciale collabora
strettamente con la funzione di Internal Audit per fornire informazioni utili al controllo e alla verifica
del comportamento dei singoli consulenti finanziari.
L’attività di controllo interno finalizzata alla verifica dell’operato dei consulenti finanziari è basata
sia sull’individuazione e sull’analisi di possibili anomalie riscontrate attraverso il monitoraggio a
distanza, sia sulle verifiche ispettive presso gli uffici dei consulenti finanziari. Tali verifiche sono
effettuate anche al fine di verificare il rispetto delle norme di presentazione, di corretta tenuta degli
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archivi e degli adempimenti in capo agli stessi nei confronti dell’organismo per la tenuta dell’Albo
consulenti finanziari.
In presenza di indicatori di possibile anomalia, ovvero in caso di mancato rispetto delle regole di
comportamento, si richiede una specifica relazione direttamente ai consulenti finanziari interessati o
ai relativi responsabili, al fine di chiarire i motivi, ovvero di dare corso agli opportuni
approfondimenti.
Rischio operativo
Il rischio operativo si esprime nella possibilità di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla
disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
Al fine di rilevare e valutare i rischi operativi, le singole Società del Gruppo si avvalgono di un
framework di Risk Self Assessment di tipo qualitativo, che tiene conto della frequenza e dell'impatto
(frequency e severity) degli eventi di rischio rilevati e della valutazione delle mitigazioni individuate.
Tale processo permette di definire appropriati strumenti di controllo e monitoraggio, ovvero interventi
operativi volti a contenere gli effetti negativi di possibili eventi sfavorevoli a cui le singole società
del Gruppo sono esposte.
A fronte di tale tipologia di rischio, le Società del Gruppo hanno previsto i seguenti strumenti di
controllo e attenuazione:
la mappatura dei principali processi aziendali, attraverso un’analisi delle procedure esistenti e la
conduzione di interviste con i responsabili delle varie funzioni aziendali;
l’identificazione dei rischi rilevanti all’interno dei processi mappati;
la valutazione dei presidi di controllo (primo o secondo livello) a fronte delle aree di rischio,
evidenziando le situazioni non presidiate;
la definizione e l’implementazione di un sistema di reporting verso il Comitato Controllo e Rischi,
al fine di riportare le risultanze finali sulle situazioni di rischio non presidiate e sulle azioni
intraprese.
Rischi connessi alle funzioni delegate in outsourcing
Il Gruppo ha esternalizzato le funzioni amministrative di natura operativa e IT delle società operative
italiane.
La funzione di Information Technology e le funzioni amministrative e contabili dei fondi gestiti sono
affidate in outsourcing rispettivamente alle Società ObjectWay SpA, Reply SpA, Stim-Sistemi di
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telematica Srl, Adepa Italia Srl, Dandsolutions Srl, Centro Servizi Asset Manegement Srl e BNP
Paribas Securities Service Italian Branch e Previnet sotto la responsabilità delle singole Società.
In sede di stipula dei contratti di appalto con outsourcer del Gruppo che definiscono le modalità di
prestazione dei servizi oggetto di esternalizzazione, sono stati elaborati appositi service level
agreement (SLA) finalizzati a garantire la fornitura di un livello adeguato dei servizi stessi nonché a
consentire alla società di rivalersi sul fornitore in caso di danni economici derivanti da anomalie nelle
prestazioni. In sede di stipula dei contratti di appalto con outsourcer del Gruppo che definiscono le
modalità di prestazione dei servizi oggetto di esternalizzazione, sono stati elaborati appositi service
level agreement (SLA) finalizzati a garantire la fornitura di un livello adeguato dei servizi stessi
nonché a consentire alle società del Gruppo interessate di rivalersi sul fornitore in caso di danni
economici derivanti da anomalie nelle prestazioni.
Come ulteriore presidio per assicurare il corretto svolgimento dei servizi esternalizzati, è stato istituito
un apposito Comitato Operativo con partecipanti appartenenti sia alle società operative del Gruppo
interessate dal suddetto accordo che alla società fornitrice dei servizi per definire i processi, curare la
tempistica e controllare la corretta esecuzione dei servizi prestati. Tale comitato si riunisce con
cadenza almeno mensile e, a seguito degli incontri, viene redatto un verbale circolarizzato tra i
partecipanti.
Rischio reputazionale
Il rischio reputazionale è legato sia a fattori di rischio quali di compliance, strategico e di outsourcing
sia a altre variabili specifiche quali l’ambiente pubblico, la significatività del marchio e
dell’immagine, l’esposizione ai processi di comunicazione. Al fine di mitigare tale tipologia di
rischio, sono state implementate procedure atte ad una sua minimizzazione sia nelle cause che negli
effetti, delle quali gli aspetti maggiormente significativi sono:
il monitoraggio costante dei reclami ricevuti dalle società del Gruppo, al fine di analizzare i
problemi causati dall’attività di gestione, consulenza, collocamento e di distribuzione ed/o errori
operativi e la ricaduta di essi sull’immagine aziendale;
un periodico adeguamento della mappatura dei rischi aziendali di tutte le società del Gruppo,
avente lo scopo di individuare quali direzioni, procedure, attività siano più soggette a rischio
reputazionale;
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il presidio del Comitato Controllo e Rischi, dove la presenza di dirigenti consente una gestione
top-down delle azioni da porre in essere per limitare i rischi reputazionali o reagire agli eventi da
essi causati;
l’attribuzione alle sole funzioni di marketing e di investor relator, centralizzate a livello di
Gruppo, della responsabilità del trattamento delle comunicazioni e dell’immagine aziendale;
la prescrizione nel Codice Interno di Comportamento delle modalità di trattamento delle
operazioni in conflitto di interesse, dei casi di insider trading o di market abuse e delle eventuali
sanzioni conseguenti al mancato rispetto di tali norme.
In osservanza degli obblighi normativi relativi alla gestione delle informazioni privilegiate di cui
all’art. 115 bis del D.Lgs. 58/98 (TUF), Azimut Holding SpA, anche per conto delle sue controllate,
ha istituito un apposito registro (database) per la gestione di tali informazioni avente le caratteristiche
tecnico/funzionali necessarie per garantire il rispetto dei requisiti di sicurezza logica e fisica, la
immodificabilità delle registrazioni e la facilità di consultazione e di ricerca.
Rischio di mancata compliance alla normativa
Il rischio di compliance consiste nell’eventualità di incorrere in sanzioni giudiziarie od
amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazione di
norme cogenti (di legge o regolamenti) ovvero di autoregolamentazione (ad esempio statuti, codici
di condotta, codici di autodisciplina).
Poiché tale rischio è fisiologicamente diffuso a tutti i livelli dell’organizzazione aziendale, l’attività
di mitigazione consiste primariamente nella diffusione di un’adeguata responsabilizzazione del
personale mediante l’adozione di un codice interno di comportamento, di un codice etico e di un
manuale delle procedure.
La funzione di Compliance, accentrata presso Azimut Capital Management SGR SpA ha lo scopo di
verificare che le procedure interne siano coerenti con l’obiettivo di prevenire la violazione della
normativa vigente e dei regolamenti interni. Nello specifico, la funzione di Compliance:
propone le modifiche organizzative e procedurali finalizzate ad assicurare un adeguato presidio
dei rischi di non conformità individuati;
fornisce un’informativa periodica a tutte le strutture interessate, tra le quali l’Organismo di
Vigilanza (ex D.Lgs. 231/2001), il Collegio Sindacale e il Comitato Controllo Interno e Gestione
dei rischi;
verifica l’efficacia degli adeguamenti organizzativi (strutture, processi, procedure);
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monitora costantemente l’aggiornamento della normativa di riferimento relativa alla prestazione
dei servizi di investimento, provvedendo alla relativa diffusione alle funzioni interessate.
Rischi finanziari
Nell’ambito dei rischi finanziari, gli investimenti del proprio patrimonio delle società del Gruppo
sono esposti al rischio di mercato; peraltro, gli strumenti finanziari oggetto di investimento sono
attività facilmente liquidabili su cui viene effettuato un attento monitoraggio trattandosi
principalmente di quote di fondi comuni di investimento di natura monetaria e flessibile gestiti da
società del Gruppo.
Per quanto riguarda il rischio di credito, stante la peculiarità dell’attivisvolta dal Gruppo, non si
rilevano aspetti problematici.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità consiste nell’incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le
risorse finanziarie necessarie all’operatività aziendale.
I principali fattori che determinano il livello di liquidità sono, da una parte, le risorse generate o
assorbite dalle attività amministrative e di investimento e, dall’altra, le caratteristiche di scadenza e
di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.
Il Gruppo non presenta problematiche di liquidità; si è dotato di una politica di ottimizzazione della
gestione delle risorse finanziarie per ridurre tale rischio. In particolare, il Gruppo mantiene un
adeguato livello di liquidità disponibile grazie ad una costante generazione di flussi di cassa positivi
e monitorando le esigenze prospettiche in relazione alla pianificazione finanziaria.
PRINCIPALI INCERTEZZE
Le incertezze cui il Gruppo è esposto derivano dalla specifica natura del suo core business, in
particolare per quanto concerne la stretta correlazione dei ricavi con alcune tipologie di voci
commissionali, il cui andamento è determinato dai risultati della gestione dei prodotti collocati e della
performance in termini di raccolta di capitali. Il conseguimento di tali ricavi e il relativo ammontare
sono per loro natura volatili e condizionati fortemente dal rendimento eventualmente conseguito dai
fondi e dalla propensione al rischio della clientela contingente al periodo considerato. Tali fattori a
loro volta risentono dell'andamento dei mercati di riferimento e, più in generale, dell’economia
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nazionale ed internazionale. Sussiste, dunque, il rischio che i ricavi ed i risultati operativi del Gruppo
possano essere influenzati negativamente da prolungate situazioni di crisi dei mercati finanziari
INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
In attuazione del Regolamento Consob in materia di Parti correlate (CONSOB n. 21396 del 10 giugno
2020), in data 17 giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding SpA ha approvato
le procedure che assicurano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni
con parti correlate (“Procedura per le Operazioni con Parti Correlate” disponibile sul sito internet di
Azimut all’indirizzo www.azimut-group.com) e in vigore a decorrere dal 1° luglio 2021.
Con riferimento al comma 8 dell’art. 5 del regolamento Consob in materia di informazione periodica
sulle operazioni con parti correlate si evidenzia che nel corso dell’esercizio 2021 non sono state
effettuate operazioni qualificabili come di “maggiore rilevanza”.
Si precisa inoltre che non sono state effettuate operazioni atipiche ed inusuali operazioni di
minore rilevanza e esenti/escluse.
ASPETTI ORGANIZZATIVI E CORPORATE GOVERNANCE
Azimut Holding SpA osserva le norme in materia di governo societario vigenti in Italia. Inoltre, il
sistema di governo societario riprende parzialmente le raccomandazioni proposte dal Codice di
Autodisciplina delle Società quotate pubblicato da Borsa Italiana; per una più dettagliata informativa
sull’argomento si rimanda all’allegata Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari redatta
ai sensi dell’art.123 bis del Testo Unico della Finanza.
Azimut Holding SpA ha definito un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione
all’informativa finanziaria utilizzando come modello di riferimento il “COSO Report”, secondo il
quale il Sistema di Controllo Interno nella sua più ampia accezione è definito come “un processo,
svolto dal Consiglio di Amministrazione, dai dirigenti e da altri soggetti della struttura aziendale,
finalizzato a fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi aziendali; nello
specifico, l’obiettivo dell’attendibilità delle informazioni di bilancio.
Le principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione
all’informativa finanziaria adottato sono dettagliate nella predetta Relazione sul governo societario e
gli assetti proprietari.
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RISORSE UMANE
Alla data del 31 dicembre 2021 le società del Gruppo avevano alle proprie dipendenze n. 1.441 unità,
così suddivise:
Qualifica 2021 2020
Dirigenti 191 164
Quadri direttivi 291 207
Impiegati 959 791
Totale 1.441 1.162
L’incremento del numero dei dipendenti al 31 dicembre 2021 rispetto allo scorso esercizio è
prevalentemente dovuto al consolidamento delle società di recente acquisizione.
PRIVACY
Considerata la delicatezza del business in cui Azimut opera, il Gruppo si è dotato di una Policy per
la protezione dei dati personali che definisce le linee guida per la gestione delle informazioni relative
ai clienti e il trattamento dei dati personali. Essa viene rivista e aggiornata su base annuale. Prima
della conclusione di un contratto, vengono fornite tutte le indicazioni sulle modalità di trattamento
dei dati e, laddove la legge lo prevede, è richiesto il consenso del cliente al trattamento delle
informazioni fornite. Azimut si è anche dotata di Direttive per la Sicurezza delle Informazioni e Policy
Market Abuse, Internal Dealing e Informazioni privilegiate.
Azimut si avvale della consulenza di una società internazionale per la certificazione dei temi inerenti
alla privacy e per eventuali nuove iniziative di gestione del rischio in questa materia, qualora
emergessero inadeguatezze rispetto al regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR, General
Data Protection Regulation- Regolamento UE 2016/679) entrato in vigore in Italia dal 25 maggio
2018.
Il Titolare del Trattamento con il supporto e la supervisione costante del Data Protection Officer Team
monitora e verifica la conformità alle normative e alle procedure.
Alcune unità estere del Gruppo sono dotate di policies e/o procedure sulla privacy aderenti alla
normativa vigente in ciascun paese.
Inoltre, il tema del trattamento dei dati è oggetto di specifici corsi di formazione erogati sia ai
dipendenti sia ai consulenti finanziari e di attività di sensibilizzazione sull’importanza della
protezione dei dati e sui rischi derivanti da attività fraudolente.
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Al termine dell’anno 2021 le società Azimut Holding SpA, Azimut Capital Management SGR SpA,
Azimut Financial Insurance SpA, Azimut Libera Impresa SGR SpA e Azimut Enterprises Srl si sono
dotate di un nuovo software applicativo che consentirà una gestione più efficiente, decentralizzata ed
in formato totalmente digitale del Registro dei trattamenti che le società sono tenute a mantenere e
aggiornare ai sensi dell'art. 30 GDPR.
ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
L’attività di ricerca e sviluppo del Gruppo Azimut è esclusivamente incentrata sulla ricerca di
strumenti e servizi di investimento e sulla loro commercializzazione. Il Gruppo è costantemente
impegnato nell’ideazione e realizzazione di strumenti di investimento idonei a soddisfare le sempre
più sofisticate esigenze della clientela attuale e potenziale (si veda anche la sezione ‘Eventi di rilievo
dell’esercizio’).
FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
I principali eventi intervenuti successivamente al 31 dicembre 2021, data di riferimento del bilancio
consolidato, e fino al 10 marzo 2022, data in cui il progetto di bilancio è stato approvato dal Consiglio
di Amministrazione sono i seguenti:
in data 23 febbraio 2022 il Gruppo, tramite la sua controllata Azimut Enterprises, ha
formalizzato un accordo strategico di investimento in Electa Ventures Srl per sviluppare
attività di investment banking. Con questa operazione il Gruppo ha acquisito il 100% del
capitale sociale di Electa Ventures Srl (di cui già deteneva il 33%) attraverso l’esercizio di
opzioni put e call previste contrattualmente per un controvalore complessivo dell’operazione
pari a 33,5 milioni di euro;
la Capogruppo ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a
favore della controllata AZ International Holdings SA di complessivi 6 milioni di euro;
la Capogruppo ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a
favore della controllata Azimut Enterprises Srl di complessivi 66,5 milioni di euro;
la Capogruppo ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a
favore della controllata Azimut UK Holdings Limited di complessivi 2,7 milioni di euro.
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Scoppio della guerra Russia-Ucraina
Per completezza, va evidenziato che alla data di redazione del presente bilancio si è manifestato un
fattore di instabilità macroeconomica correlato al conflitto Russia-Ucraina iniziato il 24 febbraio
2022. Tale fattore potrebbe incidere anche sensibilmente sulle prospettive globali di crescita futura,
influenzando il quadro macroeconomico generale, i mercati finanziari, incluso l’ambito di attività in
cui opera la società, con i conseguenti impatti sui mercati finanziari globali.
Alla data di approvazione del presente documento non si ravvisano elementi che possano determinare
conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati al 31 dicembre 2021
derivanti da tale conflitto, come determinati dallo IAS 10 § 9, ovvero che richiedano un loro
recepimento nei valori di bilancio o che possano incidere sulla continuità aziendale. Si precisa, infatti,
che tale evento è da considerarsi di tipo “non-adjusting” sulla base di quanto previsto dal framework
contabile di riferimento.”
Il bilancio consolidato è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio d’Amministrazione di
Azimut Holding SpA del 10 marzo 2022.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
In virtù dei risultati positivi conseguiti dalle principali società controllate nei primi mesi dell’anno si
ritiene che il risultato economico consolidato per il prossimo esercizio sarà positivo.
L’evoluzione del risultato economico, finanziario ed operativo dell’esercizio in corso sarà influenzata
anche dall’andamento dei mercati finanziari, la cui volatilità risulta essere peraltro particolarmente
aumentata a seguito degli effetti derivanti dall’attuale contesto di riferimento post diffusione della
pandemia in precedenza descritto e dall’attuale situazione di crisi dovuta al conflitto tra Russia-
Ucraina di cui non si conoscono gli effetti futuri.
Seppure lo scenario economico rimanga ancora incerto nelle prospettive future, la valutazione
congiunta della posizione finanziaria, patrimoniale e reddituale storica ed attuale della Sociee del
modello di business del Gruppo, induce a ritenere che non vi debbano essere incertezze circa la
capacità della Società di continuare a generare utili.
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48
Dichiarazione
di carattere non
finanziario
2021
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49
SO MM ARIO
Dichiarazione
48
NOTA METODOLOGICA
51
1.
HIGHLIGHTS
53
2. IL GRUPPO AZIMUT
54
Il modello di business del Gruppo Azimut 55
La Carta dei Valori 58
La governance del Gruppo 60
3. L’APPROCCIO ALLA SOSTENIBILITÀ
60
La governance della sostenibilità 62
Gli stakeholder del Gruppo e l’analisi di materialità 63
Il sistema di controllo interno e la gestione dei rischi ESG 66
4. ETICA DEL BUSINESS
69
Etica del business, anti-riciclaggio e lotta alla corruzione 69
Privacy e sicurezza dei dati 72
L’approccio alla fiscalità 73
Gestione responsabile della catena di fornitura 73
5. L’ATTENZIONE VERSO I NOSTRI CLIENTI
74
Innovazione e sostenibilità del portafoglio prodotti 74
Soddisfazione della clientela 81
Marketing responsabile e comunicazione trasparente 82
6. LE NOSTRE PERSONE
83
Gestione e sviluppo del capitale umano 84
Gestione della rete e formazione dei consulenti finanziari 88
Diversità e inclusione e rispetto dei diritti umani 92
Salute, sicurezza e benessere delle nostre persone 93
7. IL NOSTRO IMPEGNO VERSO LA COMUNITÀ
95
Sviluppo delle comunità locali
95
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50
Educazione finanziaria
96
La Fondazione Azimut
97
8. LA GESTIONE DEI NOSTRI IMPATTI AMBIENTALI
101
9.
LA TASSONOMIA EUROPEA
104
ALLEGATI
107
INDICE DEI CONTENUTI GRI 122
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51
NOTA METODOLOGICA
Il presente documento, Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito anche
“Dichiarazione” o DNF”) del Gruppo Azimut (di seguito anche “Azimut” o “Gruppo”), è stato
redatto ai sensi degli articoli 3 e 4 del D. Lgs. 254 del 30 dicembre 2016 e delle successive modifiche
e integrazioni effettuate da parte del Gruppo. Il presente documento ha l’obiettivo di assicurare la
comprensione del modello organizzativo, delle attività, dei principali rischi e degli indicatori relativi
alle performance del Gruppo relativamente agli aspetti ambientali, sociali, attinenti al personale, al
rispetto in linea con dei diritti umani e alla lotta alla corruzione attiva e passiva che risultano rilevanti,
in linea con l’art. 3 del D.Lgs. 254/2016, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo
nel corso dell’esercizio di riferimento (1° gennaio 2021 - 31 dicembre 2021).
A partire dalla rendicontazione 2021, Azimut è soggetta agli obblighi di informativa richiesti dal
Regolamento (UE) 2020/852 del 18 giugno 2020 (c.d. “Regolamento Tassonomia”) e dai
Regolamenti delegati (UE) 2021/2178 e (UE) 2021/2139 ad esso collegati. Tale informativa è
riportata all’interno del paragrafo “La Tassonomia Europea". L’esame limitato svolto dalla società di
revisione sulla DNF non si estende a tale informativa
Si segnala che il perimetro di rendicontazione dei dati e delle informazioni, a partire dalla DNF 2019
è stato ampliato, e ad oggi include le società che operano in tutti i paesi in cui il Gruppo è presente,
al fine di fornire una chiara e trasparente rappresentazione delle performance economiche sociali e
ambientali dell’intero Gruppo. Il perimetro di tale documento è così costituito da Azimut Holding
Spa e dalle società da essa controllate e consolidate integralmente al 31 dicembre 2021 ad esclusione
di Katarsis Capital Advisors Sa (Svizzera) caratterizzate da dimensioni in termini di organico e
fatturato tali da non impattare la comprensione degli impatti socio-ambientali del Gruppo, e di
Eskatos Capital Management Sarl (Lussemburgo) società in liquidazione. Tale limitazione di
perimetro non compromette la rappresentatività dei risultati e delle attività di Gruppo così come
richiesto da D.Lgs. 254/2016.
L’ambito di rendicontazione è coerente con i contenuti sopra riportati, salvo ulteriori limitazioni di
perimetro per alcune tipologie di dati e informazioni, esplicitamente indicati all’interno del
documento, che tuttavia non inficiano la comprensione delle performance del Gruppo in relazione
alle tematiche richieste dal D.Lgs. 254/16.
Si segnala che rispetto al precedente periodo di rendicontazione, il Gruppo ha acquisito, alcune
società in Australia (acquisizioni chiave di società di medie-piccole dimensioni che permettono al
Gruppo l’espansione all’interno del Paese), Kaan Capital in Messico e Sanctuary Wealth Group negli
Stati Uniti. Particolarmente rilevante è l’acquisizione di quest’ultima, che è stata effettuata a febbraio
2021 tramite l’acquisto del 55% del capitale sociale della società, e rappresenta un passo avanti
strategico per il Gruppo che, in questo modo, p disporre negli Stati Uniti di una piattaforma
integrata con eccellenze locali sia nel segmento dei private markets sia in quello della distribuzione
e del wealth management.
Inoltre, a luglio 2021 è stata finalizzata l’operazione tra il Gruppo Azimut ed Epic SIM S.p.A., in cui
Azimut detiene il 50,1% del capitale sociale, che avvia la newco Azimut Direct S.p.A., la fintech del
gruppo Azimut attiva nel campo della mediazione creditizia e del securities-based crowdfunding
riservato agli investitori qualificati.
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Si segnala anche che dal gennaio 2021 la società del Gruppo CGM Italia SGR S.p.A. è cessata
per effetto di un’operazione di scissione per incorporazione in Azimut Capital Management SGR e
Azimut Libera Impresa SGR.
La presente Dichiarazione contiene le informazioni non finanziarie ritenute rilevanti per il Gruppo, il
modello di business applicato e le modalità con le quali Azimut crea e conserva il valore generato
attraverso i suoi servizi, nel medio e lungo periodo. Le attività di individuazione degli stakeholder,
definizione delle tematiche rilevanti e redazione della Dichiarazione hanno visto il coinvolgimento
delle funzioni dell’area Corporate nella loro totalità. I risultati ottenuti sono stati consolidati dal
Gruppo di Lavoro interno incaricato, e successivamente validati dal Comitato di Sostenibilità.
Infine, si segnala che le informazioni relative alla Fondazione Azimut Onlus, entità non inclusa nel
perimetro di consolidamento del Gruppo, costituiscono aspetti qualitativi utili alla comprensione
dell’interesse del Gruppo per il contesto sociale in cui si inserisce.
I dati e le informazioni riportate fanno riferimento al periodo di rendicontazione compreso tra il
gennaio e il 31 dicembre 2021. Al fine di fornire un confronto e una valutazione degli scostamenti
rispetto all’esercizio precedente, sono stati rendicontati anche i dati e le informazioni relativi agli
esercizi 2020 e 2019, laddove disponibili e comparabili.
Inoltre, ai fini di una corretta rappresentazione delle performance e per garantire l’attendibilità dei
dati, è stato limitato il più possibile il ricorso a stime che, se presenti, sono fondate sulle migliori
metodologie disponibili e opportunamente segnalate.
Per la redazione della Dichiarazione sono stati presi in considerazione i principi di rendicontazione
del “GRI Sustainability Reporting Standards” pubblicati nel 2016 dal “GRI - Global Reporting
Initiative” e il supplemento di settore “Financial Services Sector Supplements” con la finalità di
definire il contenuto (Stakeholder Inclusiveness, Sustainability Context, Materiality, Completeness)
e la qualità (Balance, Comparability, Accuracy, Timeliness, Clarity e Reliability) delle informazioni
relative alle attività non finanziarie del Gruppo, così come indicato nel GRI Standard 101: Foundation
2016.
L’indice dei contenuti GRI, da quest’anno è stato integrato con gli indicatori previsti dal SASB
(Sustainability Accounting Standards Board), ove ritenuti applicabili, al fine di aumentare la
trasparenza del Gruppo nei confronti degli stakeholders.
Il documento è stato redatto in conformità ai GRI Standards, secondo l’opzione “core”. Il presente
documento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding Spa in data 10
marzo 2022.
Graphics
53
1.
HIGHLIGHTS
Graphics
54
2.
IL GRUPPO AZIMUT
Azimut è uno dei principali Gruppi indipendenti in Europa operante nel settore del risparmio gestito,
con un portafoglio gestito e amministrato di oltre 83 miliardi di euro a fine dicembre 2021
La capogruppo Azimut Holding Spa è quotata alla Borsa di Milano dal 7 luglio 2004 (AZM.IM) ed
è inclusa nell’indice FTSE MIB.
Il Gruppo comprende numerose società attive nella promozione, nella gestione e nella distribuzione
di prodotti finanziari e assicurativi, aventi sede in Italia, Lussemburgo, Irlanda, Cina (Hong Kong e
Shanghai), Principato di Monaco, Svizzera, Singapore, Brasile, Messico, Taiwan, Cile, USA,
Australia, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Egitto.
Azimut Holding (Listed: AZM.IM) Italy
Life insurance Asset Management Distribution Private Markets
EMEA Ireland
Italy
Switzerland
UAE
Luxembourg Monaco
Turkey
Egypt
Italy
Turkey
UAE
Monaco
Switzerland
Egypt
Italy
Luxembourg
Asia
Pacific
Hong Kong
Singapore
China
Australia
Taiwan
Hong Kong
Australia
Singapore
Americas
Brazil
Mexico
Brazil
Mexico
Chile
USA
USA
In Italia Azimut Capital Management Sgr Spa opera nella promozione e gestione dei fondi comuni di
diritto italiano, dei fondi di investimento alternativi di diritto italiano, di fondi pensione aperti e nella
gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto di terzi.
Azimut Capital Management cura, inoltre, la distribuzione dei prodotti del Gruppo e di terzi tramite
la propria rete di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, mentre Azimut Financial
Insurance Spa opera nel collocamento di prodotti assicurativi e bancari, Azimut Libera Impresa Sgr
Spa è specializzata, invece, nella gestione di fondi alternativi dedicati a imprenditori e PMI.
Le principali società estere sono Azimut Investments SA (già AZ Fund Management SA) (fondata in
Lussemburgo nel 1999) e la società irlandese Azimut Life DAC (già AZ Life DAC), la prima gestisce
i fondi multi-comparto AZ Fund 1, AZ Multi Asset, e AZ Fund 3, un Fondo di Investimento Europeo
a lungo termine (ELTIF) chiuso non riservato multi-comparto denominato AZ ELTIF e alcuni fondi
di investimento alternativo riservati destinati alla clientela professionale, mentre la seconda offre
prodotti assicurativi nel ramo vita.
Nonostante il perdurare della crisi epidemica esplosa nel 2020 e le gravi difficoltà dello scenario
economico nazionale e internazionale, i risultati di crescita e consolidamento di Azimut anche nel
2021 sono tra i più importanti di tutta la storia del Gruppo.
Le scelte di internazionalizzare l’attività e di puntare agli investimenti in economia reale attraverso
strumenti innovativi si sono dimostrate premianti anche in un contesto difficile come quelli
dell’ultimo biennio.
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55
Il 2021 è stato caratterizzato da diverse innovazioni destinate a pesare negli sviluppi societari. In
particolare, il progetto Banca Sintetica, attraverso la tecnologia di Azimut Capital Tech, ha attivato
un canale di finanziamento delle PMI italiane alternativo ai tradizionali canali bancari.
Insieme ad Azimut Direct, la fintech del Gruppo specializzata in minibond, direct lending, private e
public equity, queste iniziative hanno rappresentato circa il 17% del fintech lending in Italia nel
2021
4
.
E’ stato lanciato Azimut Marketplace, una piattaforma digitale semplice e sicura per l’accesso delle
PMI italiane a una serie di servizi finanziari.
Tra le innovazioni più interessanti, AZIM Token, il primo security token che cartolarizza un
portafoglio di 5 milioni di euro di prestiti alle PMI italiane trasformando investimenti per lo più
illiquidi in investimenti liquidi e immediatamente trasferibili grazie alla tecnologia blockchain.
IL MODELLO DI BUSINESS DEL GRUPPO AZIMUT
Il Gruppo è nato ed è cresciuto sulla base di alcuni caratteri distintivi che hanno contribuito in maniera
determinante al suo successo, distinguendosi in particolare per l’approccio innovativo e per i valori
condivisi a cui si ispira: indipendenza, partnership, semplicità, stabilità, velocità e crescita.
Azimut è indipendente da gruppi bancari, assicurativi e industriali, con un flottante pari a circa il 75%
del capitale. La Holding è una public company della Borsa Italiana.
Il modello di business è innovativo, in grado di far coincidere tutti gli interessi dei gestori, Financial
Partner, dipendenti e management impegnati nella società in qualità di azionisti. Un patto di sindacato
(circa il 22% del capitale) raccoglie infatti più di 2.000 azionisti tra dipendenti, Financial Partner,
gestori e manager. Il restante capitale è suddiviso tra singoli azionisti ed investitori istituzionali
soprattutto esteri (fondi comuni, fondi pensione e compagnie assicurative) che credono nel titolo
Azimut.
Altro punto di forza è l'integrazione tra l'attività di gestione e l'attività di distribuzione. Gestione e
distribuzione, identificate come “core” dal Gruppo, operano in stretta sinergia per rispondere in
maniera coordinata alle esigenze del cliente. Le funzioni di disegno del prodotto, gestione e
consulenza fanno parte dello stesso processo, che ha come fine ultimo la soddisfazione del cliente.
L’attenzione ai temi ESG è sempre stato un tratto distintivo del Gruppo sia in termini di
coinvolgimento di tutti i collaboratori nell’azionariato della società fin dai suoi esordi, sia in termini
di impegno nei confronti della collettività. Azimut è stata la prima società di gestione a lanciare un
fondo “etico” nel 1995 (Azimut Solidarietà) e da oltre un decennio finanzia con l’1% degli utili annui
una Onlus (Fondazione Azimut) impegnata nella lotta alla povertà.
L’integrazione dei criteri ESG nella gestione aziendale e nei processi di investimenti rappresenta la
naturale evoluzione di un’attitudine presente nel Gruppo fin dalle sue origini.
Il Gruppo è strutturato per accogliere le tematiche ESG come sfida fondamentale e ricca di
opportunità. Il tema viene affrontato da differenti prospettive: la politica di prodotto pone particolare
enfasi al rispetto dei principi di sostenibilità delle decisioni sottostanti la costruzione dei portafogli di
investimento, numerose sono anche le iniziative a favore della comunità intraprese dal Gruppo di
Lavoro “Azione” e da Fondazione Azimut (tenuto conto che Azimut Holding è socio sostenitore della
4
Basato sui dati di Italia Fintech
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56
predetta Fondazione), infine il Gruppo si impegna a garantire la sostenibilità nella gestione aziendale,
in termini ad esempio di gestione del personale.
La presenza internazionale e l’offerta del Gruppo
In un’ottica di diversificazione e sviluppo, a partire dal 2010 ha preso il via una strategia di espansione
ed internazionalizzazione in paesi ritenuti interessanti sotto diversi profili. Azimut ha individuato
differenti aree geografiche con il fine di ricercare partner locali in possesso delle medesime
caratteristiche del Gruppo (indipendenza, professionalità, specializzazione) e ha costituito una rete di
società in grado di distribuire i prodotti della casa madre e/o delle sue sociecontrollate e di conferire
al Gruppo un’ampia capacità di gestione sui mercati specifici.
In questo modo si è consolidato un team di gestione presente in 17 paesi e 4 continenti. L’ampiezza
del raggio d’azione permette al Gruppo di essere operativo 24 ore al giorno, ottenendo così un
importante vantaggio strategico e un eccellente livello di know how.
Presenza internazionale del Gruppo Azimut
La distribuzione del portafoglio in gestione, in relazione ai prodotti offerti sul mercato, mostra la
positiva ricezione e un sempre più ampio interesse della clientela per le novità proposte.
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L’offerta prodotti di Azimut
Il 75% del portafoglio di Azimut si concentra sui fondi lanciati dopo il 2008, dimostrando la capacità
del Gruppo di soddisfare le aspettative dei clienti.
Distribuzione del portafoglio in gestione sugli strumenti di investimento per anno di lancio
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LA CARTA DEI VALORI
Azimut ha strutturato una Carta dei Valori per diffondere un modello comportamentale orientato alla
sostenibilità che indirizzi il modo di relazionarsi di ognuno nelle varie situazioni lavorative e
favorisca un approccio unitario nell’interlocuzione con i vari stakeholder del Gruppo
I valori di Equità, Trasparenza, Indipendenza, Libertà, Lealtà, Fiducia, Innovazione e
Sostenibilità, sono riportati all’interno della Carta dei Valori allo scopo di guidare il modus operandi
di Azimut e facilitando la generazione di esternalità positive in termini di sviluppo sostenibile per le
principali categorie di stakeholder: le Persone di Azimut, i Clienti, gli Azionisti, le Comunità
Territoriali e i Fornitori.
Equit
à
Rispondere in modo adeguato alle aspettative e alle esigenze delle diverse tipologie di clienti,
dipendenti e azionisti instaurando un rapporto di fiducia e qualiatto a garantire una soddisfazione
reciproca.
Offrire condizioni di lavoro rispettose delle Persone e in grado di valorizzare le risorse e contrastare
ogni forma di discriminazione e clientelismo.
Rispondere in modo adeguato alle aspettative e alle esigenze delle diverse tipologie di Cliente
instaurando un rapporto di fiducia e qualità atto a garantire una soddisfazione reciproca.
Operare in linea con le aspettative di ogni Azionista e condividere le scelte aziendali strategiche.
Istaurare relazioni con le principali categorie di stakeholder presenti sul territorio per promuovere e
attivare iniziative verso le Comunità Territoriali senza discriminazioni. Identificare in modo
imparziale Fornitori e partner commerciali in grado di rispondere in modo adeguato alle necessità
del Gruppo.
Trasparenza
Promuovere uno stile di comunicazione chiaro e trasparente nei confronti di tutti gli stakeholder, al
fine di massimizzare la soddisfazione in particolare della clientela.
Promuovere uno stile di lavoro partecipativo, per agevolare l’apprendimento continuo delle Persone
e facilitare la trasmissione della conoscenza, offrendo percorsi di crescita e di carriera limpidi e
condivisi.
Attivare adeguati canali di comunicazione al fine di garantire informazioni chiare, tempestive e
complete verso i Clienti in merito ai costi e ai rischi dei prodotti e dei servizi erogati.
Condividere con gli Azionisti i risultati raggiunti dal Gruppo sia a livello economico che culturale.
Condividere e diffondere le iniziate promosse dal Gruppo per incentivare lo sviluppo delle Comunità
Territoriali.
Adottare sistemi chiari e trasparenti per la selezione dei Fornitori.
Indipendenza
Servire la propria clientela con il solo fine ultimo di soddisfare le proprie esigenze di risparmio ed
investimento, offrendo soluzioni adeguate in ogni situazione.
Definire chiari ruoli e responsabilità delle Persone del Gruppo ed evitare pressioni commerciali
improprie.
Sviluppare un’offerta adeguata di prodotti e servizi per soddisfare le reali esigenze dei Clienti.
Promuovere rapporti continui con gli Azionisti senza subirne eventuali condizionamenti e recependo
i giudizi espressi come stimolo al miglioramento continuo.
Selezionare e instaurare relazioni commerciali con i Fornitori verso i quali si riscontra un’affinità
con i valori del Gruppo.
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Libert
à
Favorire un ambiente che sia libero da condizionamenti esterni e in cui tutti siano liberi di esprimersi
e di operare, anche nel rispetto delle tradizioni culturali delle comunità in cui il Gruppo opera.
Favorire il confronto e la libertà di opinioni delle Persone nelle pratiche di lavoro adottando processi
decisionali in grado di accrescere la capacità del Gruppo di generare nuove idee e istanze.
Operare senza sottostare alle pressioni e instaurare relazioni durature con i Clienti su basi paritarie.
Essere dinamici e intraprendenti con un’autonomia d’azione che non risenta di condizionamenti
impropri da parte degli Azionisti ma perseguendo come fine ultimo la creazione di valore per il
Gruppo e i suoi stakeholder.
Tener sempre in considerazione le tradizioni culturali nell’identificazione e implementazione delle
iniziative volte allo sviluppo delle Comunità Territoriali.
Lealt
à
Avere cura di instaurare rapporti leali e rispettosi degli interessi di tutte le parti coinvolte, al fine di
operare in un ambiente di reciproca fiducia che rafforzi la reputazione del Gruppo e la sostenibili
nel lungo periodo del business.
Favorire il rispetto e la lealtà nei rapporti aziendali sia tra le Persone del Gruppo che verso gli
stakeholder esterni.
Tutelare la riservatezza delle informazioni dei Clienti.
Operare a beneficio del Gruppo e dei sui Azionisti adottando comportamenti in linea con i valori
d’impresa e con la deontologia professionale.
Dare piena attuazione agli impegni espressi dal Gruppo verso la Comunità. Promuovere uno stile
partecipativo con i Fornitori per orientare le attività ad una soddisfazione ed alla creazione di valore
reciproci.
Fiducia
Stimolare la creazione e il mantenimento di rapporti di fiducia, sia tra le persone del Gruppo che nei
rapporti che lo stesso intrattiene con gli stakeholder esterni.
Avere cura e rispetto del lavoro delle Persone pur nella diversità di valori e nella sensibilità del
singolo.
Rendere i Clienti partecipi dell’operatività del Gruppo, al fine di garantire rapporti basati sulla fiducia
e promuovere comportamenti in linea con la reputazione del Gruppo.
Instaurare un rapporto di fiducia duraturo e continuo con gli Azionisti.
Stabilire relazioni sociali e culturali distintive e condivise verso la Comuni, consolidando il valore
della reputazione del Gruppo.
Innovazione
Favorire la creazione di un ambiente che stimoli l’innovazione sia nei prodotti offerti che nei processi
aziendali rilevanti.
Favorire una valorizzazione e una crescita costante e continua delle competenze e delle conoscenze
delle Persone.
Promuovere il dialogo costante con i Clienti, al fine di intercettare e recepire proposte innovative e
comunicare loro le novità aziendali.
Condividere con gli Azionisti le spinte propulsive del mercato in ambito di innovazione.
Promuovere forma di consultazione/ascolto con i Fornitori per favorire lo sviluppo continuo di
processi e prodotti innovativi e responsabili.
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60
Sostenibilit
à
Favorire lo sviluppo sostenibile dell’economia attraverso un approccio di investimento che tenga
conto delle variabili ESG.
Sensibilizzare le Persone del Gruppo sui temi della diversità e promuovere tra loro la diffusione della
cultura di sostenibilità
Offrire prodotti e servizi che tengano sempre più in considerazione i fattori ESG, al fine di rispondere
alle esigenze dei Clienti attenti a tali tematiche.
Promuovere e stimolare relazioni nel tessuto sociale delle Comunità Territoriali al fine di creare
valore condiviso.
Prediligere Fornitori che condividano i valori del Gruppo in ambito ESG. Favorire e condividere
scelte strategiche con gli Azionisti orientate alla generazione di valore nel tempo per il Gruppo.
LA GOVERNANCE DEL GRUPPO
La capogruppo Azimut Holding Spa si avvale di una struttura tradizionale di Governance, composta
dall’Assemblea degli Azionisti, dal Consiglio di Amministrazione (CdA) al quale sono affidate
funzioni amministrative e gestorie e dal Collegio Sindacale a cui sono affidate funzioni di controllo
sull’amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione è l’organo investito di tutti i più ampi poteri
per l’amministrazione ordinaria e straordinaria della Società (con esclusione di quelli riservati per
legge all’Assemblea). Il CdA è composto da 12 membri, 4 donne e 8 uomini, nominati
dall’Assemblea degli Azionisti il 24 Aprile 2019. Per quanto riguarda il tema della composizione del
Consiglio di Amministrazione, un elemento di grande importanza è rappresentato dalla presenza di 4
consiglieri in possesso di requisiti di indipendenza, un numero in linea con quanto indicato dal Codice
di Autodisciplina delle società quotate al tempo vigente.
Componenti del CdA per fascia d’età al 31/12/21
Inoltre, sempre in linea con il Codice di Autodisciplina delle società quotate (oggi Codice per la
Corporate Governance), Azimut Holding Spa si è dotata di due comitati: il Comitato Controllo e
Rischi e il Comitato Remunerazioni con funzioni di supporto al Consiglio nelle materie di specifica
competenza. I presidi di governance sono quelli imposti dalla normativa di settore che è, in materia,
molto pervasiva. Per ulteriori informazioni in merito si rimanda alla Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari ai sensi dell’art. 123bis del Testo Unico della Finanza, disponibile in allegato
al Bilancio di Esercizio.
3.
LAPPROCCIO ALLA SOSTENIBILITÀ
Il Gruppo opera nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG -
Environmental, Social, Governance). Al fine di dare evidenza di questo approccio, il Gruppo si è
dotato di una Politica ESG, la “Politica di Sostenibilità del Gruppo Azimut”, aggiornata ad aprile
Componenti del CdA per fascia d’età al 31/12/2021 (GRI 405-1)
Donne Uomini Totale
30 - 50 anni
1
6
7
≥ 51 anni
3 2 5
Totale
4
8
12
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61
2021 e funzionale all’identificazione, valutazione e gestione dei fattori ESG, che possono comportare
sia rischi che opportunità, per il conseguimento degli obiettivi aziendali. I principi ESG delineati
all’interno della Politica sono strettamente connessi ai criteri distintivi di indipendenza, integrazione,
partecipazione, internazionalizzazione e innovazione, che da sempre contribuiscono in maniera
determinante al successo del Gruppo.
La nuova versione della Politica di Sostenibilità, rilasciata nel 2021, identifica i principi, gli obiettivi
e le relative modalità di gestione di cinque ambiti ritenuti prioritari dal Gruppo: la tutela dei lavoratori
e dei diritti umani, il marketing responsabile, il rapporto con le comunità locali, gli investimenti
responsabili, e l’attenzione in materia ambientale. La Politica di Sostenibilità si applica a tutte le
società del Gruppo.
Altre società del Gruppo hanno adottato localmente politiche di sostenibilità, la società irlandese
Azimut Life, ha approvato nel corso dell’esercizio l’aggiornamento della Politica ESG interna, che
definisce i principi che delineano l'approccio della Società a tematiche ambientali, sociali e di
governance.
In data 21 dicembre 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Policy sull’Engagement,
che descrive e disciplina il processo di comunicazione e coinvolgimento degli stakeholder, a
conferma della primaria importanza che la gestione dei rapporti con tutti gli stakeholders rappresenta
per il Gruppo. Inoltre, in data 18 febbraio 2021 e in data 25 febbraio 2021 sono state approvate altre
due policy di engagement, rispettivamente appartenenti alle società Azimut Libera Impresa SGR e
Azimut Capital Management SGR, come impegno fiduciario volto alla protezione e alla creazione di
valore nei confronti dei propri Clienti e Investitori.
Da sempre Azimut si impegna a calarsi nel tessuto sociale locale dei paesi in cui opera, al fine di
generare impatti positivi sull’economia reale. Azimut a novembre 2019 ha infatti annunciato la nuova
strategia di investimenti sostenibili presentando un piano che lo pone tra i principali player a livello
europeo nell’adesione ai principi ESG.
Inoltre, nel corso del 2021, Azimut ha confermato il proprio impegno sui temi ESG:
ha continuato, in linea con il 2020, la ridefinizione - all’interno della piattaforma lussemburghese
“Azimut Sustainable” della gamma di investimenti che rispondono ai criteri ESG-SRI. Ad oggi esso
valorizza 29 fondi con oltre 12 miliardi di masse in gestione;
ha lanciato una nuova linea di comparti full SRI all’interno del Fondo pensione aperto “Azimut
Sustainable Future” che applica in maniera continuativa i criteri ESG alla selezione degli
investimenti;
ha effettuato il primo closing del Fondo di investimento alternativo immobiliare “Fondo
Infrastrutture per la Crescita ESG” focalizzato sugli investimenti nel settore delle infrastrutture
sociali con uno specifico approccio di sostenibilità e finalizzato a supportare il benessere sociale
delle persone e la crescita economica, realizzando una redditività di lungo periodo a favore degli
investitori.
In linea con la propria strategia, Azimut ha deciso su base volontaria di sottoscrivere i Principles for
Responsible Investment (PRI), un set di principi di investimento che promuovono una serie di azioni
per incorporare tematiche ESG nelle pratiche di investimento e arricchire l’informativa fornita agli
investitori su tale tematica.
Inoltre, al fine di monitorare e mitigare il proprio impatto ambientale e analizzare i rischi e le
opportunità ad esso legati, Azimut nel corso del 2019, è diventata firmataria del CDP (ex Carbon
Disclosure Project) con la qualifica di investor signatory e dal 2020 partecipa alla compilazione del
questionario climate change. Tali impegni presi con il CDP, un’associazione non profit che offre ad
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62
aziende e paesi un sistema per misurare, rilevare, gestire e condividere a livello globale informazioni
riguardanti il cambiamento climatico, porterà il Gruppo ad acquisire sempre maggiore
consapevolezza del modo in cui genera impatti sull’ambiente in modo diretto e indiretto e di
comprendere al meglio le ripercussioni del cambiamento climatico sul business model presente e
futuro.
Il Gruppo, infine, attraverso la società Azimut Capital Management, è socio del Forum per la
Finanza Sostenibile, associazione non profit che raduna operatori finanziari e altre organizzazioni
interessate all’impatto ambientale e sociale degli investimenti. Attraverso l’adesione, Azimut intende
rimarcare il proprio interesse e impegno verso l’investimento sostenibile, con l’obiettivo di integrare
i criteri ambientali, sociali e di governance nei prodotti e nei processi finanziari.
LA GOVERNANCE DELLA SOSTENIBILITÀ
Il Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding Spa approva la Dichiarazione consolidata di
carattere non finanziario (di seguito, anche “DNF”) del Gruppo Azimut e supervisiona gli aspetti di
sostenibilità grazie al supporto del Comitato di Sostenibilità, denominato come “Comitato di
Sostenibilità: ESG, SRI, CSR”. A quest’ultimo conferisce ruoli propositivi e consultivi per la gestione
degli aspetti di sostenibilità (ESG) e ne stabilisce la periodicità, comunque non inferiore a due volte
l’anno, con la quale il Comitato di Sostenibilità deve riferire al Consiglio circa l’attività svolta
nell’esercizio delle proprie funzioni.
In data 12 novembre 2020 il Consiglio di Amministrazione ne ha incrementato il numero dei
componenti, portandolo a 6 membri, 3 donne e 3 uomini, e modificato la composizione.
In particolare, il Comitato, istituito nel corso del 2019, ha l’obiettivo di coordinare e presidiare le
strategie ESG e altri aspetti di sostenibilità all’interno del Gruppo, grazie alle seguenti funzioni:
supportare l’alta Direzione e gli Organi Collegiali nella definizione delle politiche e strategie ESG;
presidiare con le strutture competenti il dialogo e i rapporti con la comunità finanziaria degli
Investitori Socialmente Responsabili;
collaborare con le altre strutture del Gruppo per una adeguata considerazione, nello sviluppo dei
business, degli aspetti sociali e ambientali e legati al cambiamento climatico;
provvedere a supervisionare la predisposizione della Dichiarazione consolidata di carattere non
finanziaria (DNF) del Gruppo Azimut, definendo tempistiche e attività propedeutiche;
supportare il management nell’identificazione dei temi chiave di sostenibilità più rilevanti per il
Gruppo, e supervisionare il processo di analisi di materialità condotto dalla Direzione
Amministrazione Finanza e controllo;
presidiare il dialogo con gli stakeholder sui temi di competenza;
definire le linee guida in materia sociale e ambientale elaborando, con le strutture interessate, piani
pluriennali di azione e monitorandone l’attuazione;
supportare le attività di formazione e comunicazione sui temi sociali e ambientali.
Il Comitato, composto in parte da consiglieri, si avvale del supporto operativo nella definizione e
nello sviluppo di iniziative e progettualità di un Gruppo di Lavoro di natura inter-funzionale e
trasversale in termini di competenze dei membri. Nello svolgimento delle proprie attività, il Gruppo
di Lavoro, previa autorizzazione del Comitato di Sostenibilità: ESG, SRI, CSR, può avvalersi del
coinvolgimento diretto e/o del supporto di funzioni aziendali di volta in volta funzionali al loro
svolgimento.
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63
Oltre al Comitato di Sostenibilità di Azimut Holding, localmente altre società hanno implementato
processi di governance per trattare le tematiche ESG.
GLI STAKEHOLDER DEL GRUPPO E LANALISI DI MATERIALITÀ
Nella sua attività, il Gruppo interagisce con una serie di stakeholder interni ed esterni che sono oggetto
di specifiche linee di relazione. Il dialogo con gli stakeholder è particolarmente oculato, in quanto i
servizi offerti (come la gestione del risparmio) risultano essere da un lato intangibili e dall’altro di
fondamentale rilevanza per i clienti e per la collettività.
Si riporta qui di seguito la mappa degli stakeholder del Gruppo Azimut:
L’identificazione degli stakeholder principali è stata effettuata sulla base di una valutazione
riguardante l’importanza di ciascuna tipologia di portatore di interesse per il business del Gruppo,
basandosi su un giudizio derivato dall’esperienza circa la durata e la stabilità del rapporto intrattenuto.
Altri interlocutori, pur importanti, quali fornitori e outsourcer, non sono stati inclusi nell’elenco
degli stakeholder in quanto vengono di volta in volta selezionati sulla base delle esigenze del
momento nonché di apposite procedure e la loro attività è disciplinata e monitorata in funzione di
specifici accordi contrattuali.
Categoria di stakeholder
Modali di relazione
Clienti: tutti i soggetti ai quali
l’organizzazione offre soluzioni di
investimento e attività di
consulenza continuativa per la
gestione del portafoglio di
investimento.
I clienti sono seguiti dai consulenti finanziari sulla base di un rapporto
personalizzato e di assistenza continuativa. I consulenti a loro volta ricevono da
Azimut Capital Management Sgr Spa documentazione e indicazioni quotidiane,
tramite il sito intranet aziendale, che possono essere utilizzate come supporto per
la relazione con i clienti.
In aggiunta i clienti Azimut hanno la possibilità di accedere direttamente via web
ai dati relativi ai loro investimenti e valutare nel tempo le caratteristiche dei
prodotti acquistati, i rendimenti ottenuti e il rischio di mercato al quale sono
esposti.
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64
Consulenti finanziari: tutti quei
soggetti che svolgono attività di
consulenza verso terzi in materia
di investimenti. A seconda della
normativa vigente nei diversi
Paesi, possono essere assunti
direttamente da una Società del
Gruppo (in qualità di dipendenti)
o tramite contratti di
agenzia/collaborazione
I consulenti finanziari vengono selezionati con particolare cura in quanto
rappresentano il Gruppo nei confronti della clientela. Ricevono una costante
aggiornamento informativo sui servizi, prodotti e mercati, attraverso il portale
interno a loro dedicato e un direct email quotidiano. Per i consulenti è prevista
anche una tv aziendale che trasmette interviste e comunicazioni relativamente al
mondo degli investimenti.
Tutti i consulenti partecipano a una convention annuale e, per gruppi di area o di
tipologia, a incontri specifici nel corso dell’anno. Le occasioni di scambio
sistematico di opinioni sono curate con particolare attenzione al fine di
monitorare il grado di soddisfazione di questi stakeholder.
Dipendenti: al 31/12/2021 il
numero totale dei dipendenti del
Gruppo ammonta a 1.438 unità.
Tale dato esclude i 2.153
consulenti finanziari che non
hanno rapporti di subordinazione
rispetto alle regolamentazioni del
Paese di riferimento
La comunicazione interna risulta essere di fondamentale importanza per favorire
il coinvolgimento di dipendenti e collaboratori. Attraverso la intranet aziendale a
loro riservata, i dipendenti ricevono le principali informazioni attinenti agli
“employee benefits” e alla società; possono inoltre accedere a una rassegna
stampa quotidiana molto ampia che riporta, oltre alle citazioni di Azimut sui
media cartacei e digitali, gli argomenti rilevanti del mercato finanziario, con
particolare attenzione all’industria del risparmio gestito.
I dipendenti in Italia e all’estero ricevono, inoltre, tramite canale e-mail della
Corporate Communications, i comunicati stampa finanziari (es. operazioni di
acquisizione, raccolta mensile, risultati consolidati, eventi significativi) e le
comunicazioni più rilevanti (es. messaggio dal CEO del Gruppo).
Comunità finanziaria /azionisti:
soggetti con i quali
l’organizzazione instaura un
dialogo continuo per creare valore
nel medio lungo termine
Tutta l’attividi Investor Relations e Media Relations è finalizzata a veicolare
le informazioni relative alla Holding e al Gruppo verso la comunità finanziaria e
agli azionisti.
Nel corso del 2021 sono stati diramati oltre 45 comunicati stampa relativi
all’andamento mensile della raccolta, alle novità del Gruppo, alle rendicontazioni
periodiche di tipo finanziario.
Ad azionisti istituzionali, analisti e potenziali investitori sono riservati incontri
periodici, nel 2021 si sono svolte più di 150 conference call con analisti e
investitori istituzionali.
Istituzioni e regolatori
:
Soggetti che svolgono attività di
rappresentanza, vigilanza e
regolamentazione del settore in
cui l’organizzazione opera
Azimut mantiene un rapporto informativo costante con le autorità di vigilanza di
tutti i paesi nei quali il Gruppo è presente, fermo restando il rispetto degli obblighi
normativi. In Italia, dove il Gruppo opera da più tempo, Azimut Capital
Management Sgr Spa partecipa attivamente alle iniziative delle associazioni di
settore (Assogestioni e Assoreti) e i consulenti finanziari sono membri
dell’associazione professionale di categoria (Anasf), rivestendo ruoli dirigenti
nell’ambito delle strutture elettive. Azimut Libera Impresa SGR S.p.A. inoltre
partecipa attivamente alle iniziative di AIFI.
Collettivi
:
Soggetti inclusi in
realtà sociali e culturali con i
quali l’organizzazione si relaziona
nel corso della propria attività
La diffusione della presenza sul territorio di consulenti finanziari e clienti crea
occasioni per la nascita e il rafforzamento di rapporti con le collettività locali, di
qualsiasi natura questi siano (quali associazioni, enti che rappresentano gli
interessi del contesto sociale locale) che si traducono innanzi tutto
nell’organizzazione di incontri, generalmente di taglio formativo e informativo
su temi inerenti i mercati finanziari, il risparmio, gli investimenti.
La partecipazione alla vita delle comunità si traduce nel sostegno a iniziative
culturali e sportive. L’attività della Fondazione Azimut, pur nettamente distinta
dagli aspetti di business del Gruppo, nel suo impegno sui temi della povertà e del
disagio sociale, interagisce inevitabilmente con istituzioni locali impegnate sullo
stesso terreno (soggetti ecclesiastici o municipali).
Il Gruppo ha svolto nel 2017 la prima analisi di materialità volta ad individuare i temi rilevanti per
l’organizzazione in ambito non finanziario, attraverso un processo articolato che aveva previsto una
fase di mappatura degli stakeholder, cioè di identificazione dei soggetti che influenzano e che sono
influenzati dall’organizzazione, tenendo in considerazione il settore di riferimento, le prassi in essere
presso peers e competitors, il modello di business e le caratteristiche del Gruppo; e una fase di
identificazione dei temi di sostenibilità economica, ambientale e sociale rilevanti per il business del
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Gruppo e per i suoi stakeholder. Successivamente, nel 2019 e nel 2020 il Gruppo ha effettuato un
aggiornamento dell’analisi di materialità, integrando così l’elenco dei temi materiali.
Nel 2020 la lista di temi potenzialmente rilevanti è stata sottoposta alla valutazione da parte dei
membri del Comitato Sostenibilità, ai quali è stato chiesto di votare, attraverso un questionario online,
le tematiche proposte, valutando la rilevanza di ciascun tema secondo le due prospettive dell’analisi
di materialità: importanza per l’Azienda e importanza per gli Stakeholder.
Nel 2021 al fine di migliorare l’analisi di materialità è stato ampliato il processo di ascolto e
coinvolgimento degli stakeholder, che ha consentito di aggiornare la rilevanza dei temi secondo la
prospettiva degli Stakeholder. In particolare, sono stati ascoltati gli stakeholder appartenenti alle
seguenti categorie: Dipendenti, Consulenti Finanziari, Clienti, Comunità. Attraverso un questionario
online è stato richiesto agli stakeholder identificati di esprimere una propria valutazione sul grado di
rilevanza dei temi analizzati per un’azienda come Azimut. L’analisi di materialità è stata svolta in
linea con quanto previsto dagli standard di rendicontazione GRI.
Alcuni dei temi oggetto della Dichiarazione fanno parte dei caratteri distintivi di Azimut da prima
che intervenisse un obbligo normativo di rendicontazione. L’attenzione al coinvolgimento dei
dipendenti e consulenti nella gestione aziendale si è tradotta, per esempio, nella diffusa partecipazione
azionaria iniziata con la fase costitutiva della rete di sim regionali (1989) e nel successivo
management buy out (2001), sfociato nella quotazione del 2004. Dipendenti, manager, consulenti
finanziari sono stati e restano parte consistente dell’azionariato rappresentando un’esperienza di
partecipazione diffusa unica nel settore.
Nel giugno 2018 è stata lanciata un’operazione di rafforzamento della partecipazione azionaria dei
dipendenti, manager, gestori e consulenti finanziari volta anche a consentire ai collaboratori entrati a
lavorare nel gruppo dopo il primo management buy out di partecipare al Patto di Sindacato. Grazie a
questa operazione 1.206 azionisti aderenti al Patto hanno acquistato circa 7 milioni di azioni ordinarie
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Azimut Holding, pari al 5,0% del capitale sociale. L’operazione si è conclusa nel Febbraio 2020
tramite un processo di accelerated bookbuilding sul 1,78% delle azioni. Nel corso del 2020 è stata
avviata anche una seconda operazione di rafforzamento che sarà supportata da un finanziamento
bancario fino ad un massimo di 30 milioni di Euro, l’operazione non è ancora stata conclusa.
IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E LA GESTIONE DEI RISCHI ESG
Il Gruppo Azimut dispone di un sistema di gestione dei rischi il cui scopo è identificare, valutare e
controllare i rischi ai quali è esposto in tutte le aree di attività. I rischi individuati sono costantemente
monitorati al fine di garantire la continuità operativa e la realizzazione degli obiettivi aziendali. Per
ulteriori informazioni in merito alla struttura di gestione dei rischi e di controllo interno adottato dal
Gruppo si rimanda alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ai sensi dell’art.
123bis del Testo Unico della Finanza. Per ulteriori informazioni rispetto ai principali rischi
individuati e il loro monitoraggio si rimanda alla sezione “Principali rischi ed incertezze” all’interno
della Relazione sulla Gestione.
Azimut Holding Spa ha potenziato il proprio sistema di Governance istituendo un Comitato Controllo
e Rischi, con funzioni consultive e propositive. Alle riunioni del Comitato partecipa il Presidente del
Collegio Sindacale o altro Sindaco da lui designato; possono comunque partecipare anche gli altri
sindaci. Su invito del Presidente, possono inoltre partecipare alle adunanze i membri dell’Alta
Direzione, i Responsabili delle Funzioni di controllo (Compliance, AML, Risk Management, Internal
Audit) delle singole società controllate, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili
societari e, ove necessario, previa eventuale condivisione con i responsabili delle Funzioni di
Controllo delle società del Gruppo, altri soggetti la cui presenza sia ritenuta utile.
Il Comitato Controllo e Rischi rappresenta il punto di raccordo dei flussi informativi periodici
provenienti dalle società controllate, sia italiane sia estere, ed ha il compito di individuare e valutare
le problematiche ed i rischi delle attività aziendali. Detto comitato, tra l’altro, assiste il Consiglio di
Amministrazione nell’espletamento dei compiti di controllo interno e nella verifica periodica
dell’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi delle singole società
controllate rispetto alle caratteristiche della Società e del profilo di rischio assunto, nonché la sua
efficacia e può richiedere alle funzioni di Compliance, di AML, di Risk Management e di Internal
Audit (a seconda delle diverse specifiche competenze) delle singole società controllate lo svolgimento
di verifiche di follow-up su specifiche aree operative qualora dalle verifiche dalle stesse condotte
siano emersi profili di rischio per il Gruppo.
Il Comitato Controlli e Rischi riferisce sull’attività svolta e sull’adeguatezza dei sistemi di controllo
interno delle singole società controllate nonché sui maggiori profili di rischio del sistema di controllo
interno al Consiglio di Amministrazione, in occasione delle riunioni consiliari, almeno
semestralmente, formulando eventuali proposte migliorative e valuta, unitamente al dirigente
preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Società, sentiti il revisore legale ed il
Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della
redazione del bilancio consolidato.
Inoltre, si precisa che il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di vigilare i) sul processo di
informativa finanziaria; ii) sull’efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di
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gestione del rischio; iii) sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati; iv)
sull’indipendenza del revisore legale o della società di revisione legale, in particolare per quanto
concerne la prestazione di servizi non di revisione alla Società.
Per quanto riguarda i rischi operativi, il processo di controllo di tali rischi, all’interno di ciascuna
delle controllate, si fonda su un modello ciclico di monitoraggio basato sulla:
Identificazione dei rischi
Misurazione e valutazione dei rischi
Implementazione di controlli
Che comporta la conseguente:
Determinazione del livello di rischio accettabile
Mitigazione e gestione dei rischi
Trasferimento del rischio (ove possibile)
Per tutte le aree di business si realizza la mappatura dei rischi, e event type collegati, secondo lo
schema Basilea II, analizzando, per ogni processo e attività di competenza, le procedure in essere e
conducendo degli assessment con i responsabili.
Rischi analizzati Event type collegati
Human Resource Illeciti interni
Processi Illeciti esterni
Sistemi Rapporti con il personale e sicurezza sul lavoro
Eventi esterni Clienti, Prodotti e Prassi Operative
Disastri e altri eventi
Sistemi tecnologici e servizi di pubblica utilità
Esecuzione, delivery e gestione dei processi
Con riferimento alle aree di rischio identificate rispetto agli ambiti indicati dal Decreto,
trasversalmente trattati nella politica ESG del Gruppo, e relative modalità di gestione si rimanda alle
informazioni nella tabella seguente:
Ambiti indicati dal
Decreto
Rischi individuati
Modalità di gestione/policy
Lotta alla corruzione
Gli attuali sistemi di valutazione del rischio
delle singole società controllate del Gruppo
I rischi sono mitigati grazie a strumenti di
gestione e policy posti in essere dalle
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attiva e passiva individuano rischi connessi alla corruzione
principalmente afferenti alla possibilità che si
verifichino episodi di corruzione attiva
controllate del Gruppo, tra questi rientrano:
• Modello di Organizzazione, Gestione e
Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001
• Codice Etico (D.Lgs. 231/2001)
• Politica di antiriciclaggio e contrasto al
finanziamento del terrorismo
• Policy Whistleblowing
Policy Anticorruzione
Tali documenti, che si applicano a
ciascuna delle controllate del Gruppo
nei singoli Paesi in conformità alle
leggi locali, hanno contenuto
normativo e valore di strumento
operativo
Temi attinenti al
personale
Gli attuali sistemi di valutazione del rischio
delle singole società controllate del Gruppo
individuano come principale rischio in materia
di rapporti con il personale la perdita di figure
chiave.
Inoltre, i rischi attinenti alla salute e
sicurezza sono analizzati con le
modalità previste dalla normativa
vigente in materia nei singoli paesi
I rischi legati alla perdita di figure chiave sono
mitigati da diverse azioni tra cui, un dialogo
costante con i dipendenti, per comprenderne le
esigenze, e da sistemi di remunerazione e
sviluppo delle performance.
I principali strumenti posti in essere pertanto
sono:
•Codice Etico (D.Lgs. 231/2001) e relativi
corsi di formazione online
•Politiche di Remunerazione definite dalle
singole società del Gruppo.
Inoltre, le società del Gruppo
rispettano la normativa in materia di
salute e sicurezza
Temi sociali (inclusi
rapporti commerciali,
rapporti di fornitura o
subappalto)
Gli attuali sistemi di valutazione del
rischio delle singole società
controllate del Gruppo analizzano i
rischi principalmente connessi alle
funzioni delegate in outsourcing e i
rischi connessi alla condotta della
rete commerciale, per i quali si
rimanda a quanto già riportato nelle
Relazione sulla Gestione
Si rimanda alla Relazione sulla
Gestione per un approfondimento
sulle modalità di gestione dei rischi
connessi alle funzioni delegate in
outsourcing e rischi connessi alla
condotta della rete commerciale. Tali
ambiti sono regolati dalle norme di
Banca d’Italia e Consob
Rispetto dei diritti umani
Gli attuali sistemi di valutazione del
rischio delle singole società
controllate del Gruppo identificano il
tema del rischio di violazione dei
diritti umani nell’ambito della
gestione del personale, in termini di
rischio di possibili discriminazioni
I codici etici e di comportamento delle
diverse società del Gruppo
richiamano il rispetto del tema in
linea con le normative nazionali e con
i principi del Codice Etico (D.Lgs.
231/2001) della Capogruppo
Temi ambientali
Gli attuali sistemi di valutazione del
rischio delle singole società
controllate del Gruppo riconoscono il
rischio legato agli impatti ambientali
diretti derivanti dalle sedi (ad esempio
monitoraggio emissioni, gestione
rifiuti)
I principi di mitigazione degli impatti
ambientali sono descritti nella Politica
ESG definita dal Gruppo
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4.
ETICA DEL BUSINESS
ETICA DEL BUSINESS, ANTI-RICICLAGGIO E LOTTA ALLA CORRUZIONE
Tutto il personale di Azimut Holding e delle società parte del Gruppo (Management, Middle
Management, Staff e consulenti finanziari) è tenuto al rispetto del Codice Etico reso pubblico tramite
il sito internet del Gruppo. Inoltre, le singole società controllate adottano, se ritenuto necessario in
base alle specifiche esigenze di business e alle normative locali applicabili, ulteriori Codici etici o di
condotta e procedure al fine di sottolineare ulteriormente l’importanza di una condotta di business
etica, trasparente e responsabile. Con una frequenza variabile a discrezione delle singole società, i
Codici etici o di condotta vengono aggiornati periodicamente ed approvati dal Consiglio di
Amministrazione. Inoltre, diverse socie del Gruppo, nel corso del 2021, hanno erogati corsi di
formazione in merito a tematiche relative all’etica di business. Da settembre 2021 è stato messo a
disposizione dei dipendenti di AZCM, AFI, Holding e ALI, il corso di formazione on-line sulla
piattaforma Azimut Academy relativo al Codice Etico di Gruppo.
Il Codice Etico fissa i principi generali ai quali devono attenersi tutti i collaboratori delle società del
Gruppo nelle diverse aree di attività. Nello specifico, i principi sui quali si fonda il Codice Etico del
Gruppo sono: la trasparenza, il rispetto della normativa, una gestione onesta, fiducia e collaborazione
con gli stakeholder, al fine di accrescere il valore per gli shareholders e la soddisfazione dei clienti,
nonché lo sviluppo professionale dei dipendenti.
Il Codice Etico definisce i principi generali a cui deve fare capo l’operato del Gruppo nella sua totalità,
fermo restando il tassativo rispetto delle norme che disciplinano il settore, e delinea gli standard di
comportamento relativi a diverse aree aziendali quali le risorse umane e la politica dell’occupazione,
i conflitti di interesse, il rispetto delle procedure operative, la tutela del patrimonio sociale, le funzioni
dell’Organismo di vigilanza, i rapporti con l’esterno e in modo specifico con i mezzi di informazione
Il Codice Etico è vincolante anche per i fornitori e gli outsourcer di Azimut. Ciascuna delle società
del Gruppo prevede per i propri dipendenti appositi programmi di formazione e aggiornamento sul
Codice Etico, inoltre tutti coloro che interagiscono con il Gruppo ricevono il Codice.
La violazione dei principi del Codice Etico prevede sanzioni a livello aziendale, a prescindere dai
provvedimenti sanzionatori da parte delle autorità di vigilanza e/o degli organi giurisdizionali
preposti. La verifica circa l’attuazione del Codice e la relativa applicazione spetta, in ragione delle
rispettive sfere di competenza, all’Organismo di Vigilanza, al Consiglio di Amministrazione e al
management di ciascuna delle società del Gruppo. È compito del Consiglio di Amministrazione della
Capogruppo aggiornare il Codice Etico al fine di adeguarlo alla eventuale nuova normativa rilevante
ed alla evoluzione della sensibilità civile.
La Carta dei Valori, già descritta in precedenza, definisce ulteriori valori volti a diffondere un
modello comportamentale orientato alla sostenibilità.
Si segnala anche che nel 2021, in continuità con il 2020, le società del Gruppo non hanno registrato
casi di non compliance a leggi e regolamenti in materia socio-economica e ambientale.
Le prescrizioni sui comportamenti da rispettare nell’ambito dell’attività vengono dettagliate più
analiticamente in una serie di documenti interni, definiti dalle singole società del Gruppo, il cui scopo
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è quello di declinare i principi generali del Codice Etico (lealtà, serietà, onestà, competenza,
trasparenza) negli ambiti concreti di attività.
Il Codice interno di comportamento per dipendenti, collaboratori, amministratori e sindaci e il
Codice interno di comportamento per consulenti finanziari e collaboratori, definiscono
rispettivamente le condotte di dipendenti e consulenti finanziari presso le società italiane del Gruppo.
Nel Codice interno di comportamento per dipendenti, collaboratori, amministratori e sindaci, si
tratta tra le altre cose, dell’abuso di informazioni privilegiate e della gestione delle operazioni
personali, delle disposizioni atte a prevenire potenziali rischi di frode (regolamentazione delle co
intestazioni, delle procure, della domiciliazione e della corrispondenza) o di corruzione
(regolamentazione di omaggi e regali).
Il Codice interno di comportamento per i consulenti finanziari e i loro collaboratori illustra
analiticamente le regole di comportamento nei processi di offerta fuori sede soffermandosi in
particolare sugli obblighi di riservatezza, sull’abuso di informazioni privilegiate, sulle operazioni
personali e sui conflitti di interesse. Regole precise vengono dettate per quanto concerne le procure,
le co intestazioni e la domiciliazione della corrispondenza dei clienti, considerate tematiche sensibili
in un’ottica di prevenzione delle frodi nei confronti dei clienti.
Anche la Politica ESG richiama il rispetto dei principi etici con riferimento alla tutela dei lavoratori
e dei diritti umani, al marketing responsabile, al supporto alle comunità, alla strategia di investimento
responsabile e alla tutela dell’ambiente. Il rispetto dei principi descritti nella Politica ESG, unitamente
ai valori richiamati dal Codice Etico e dalla Carta dei Valori è imprescindibile ai fini della creazione
di valore nel breve, medio e lungo termine.
Azimut garantisce a tutti i dipendenti del Gruppo, consulenti finanziari e collaboratori, la possibilità
di segnalare comportamenti ritenuti illegittimi all’interno del Gruppo, come definito dalla
Whistleblowing policy.
Azimut ha messo a disposizione un tool informatico (Company Protection), accessibile via web, che
consente di effettuare segnalazioni di comportamenti ritenuti illegittimi, anche in forma anonima, e
permette un dialogo diretto, tramite chat, con i Responsabili Whistleblowing. Dopo aver effettuato la
segnalazione, il segnalatore ottiene un codice personale univoco relativo alla segnalazione inoltrata
che dovrà essere utilizzato per ricevere aggiornamenti sui fatti segnalati nonché aggiungere nuove
informazioni. Al soggetto segnalante è garantita adeguata protezione, pur nel rispetto del diritto alla
difesa del soggetto a cui è stato addebitato un comportamento scorretto.
Il Gruppo ha nominato quali responsabili Whistleblowing il responsabile Internal Audit e il Presidente
del Collegio sindacale della Capogruppo.
Nel 2021 non è stata registrata alcuna segnalazione tramite i canali di whistleblowing.
Alcune delle società del Gruppo hanno definito ulteriori canali di segnalazione destinati ai propri
dipendenti e si sono avvalse di consulenza esterna per adottare o rinnovare politiche interne di
Whistleblowing e di servizi di Internal Audit esternalizzati che esaminano, valutano e forniscono
raccomandazioni in merito.
Rispetto dei Diritti Umani
Il Gruppo Azimut promuove una cultura aziendale inclusiva che condanni qualsiasi forma di
discriminazione e favorisca la valorizzazione delle diversità e delle caratteristiche personali. Il Codice
Etico esplicita che nella selezione del personale si operi nel rispetto delle pari opportunità e senza
discriminazione alcuna sulla sfera privata e sulle opinioni dei candidati”. Anche nella Policy ESG il
Gruppo conferma il proprio impegno ad offrire condizioni di lavoro rispettose della dignità personale
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e dei diritti umani e un ambiente di lavoro professionalizzante, partecipativo e sicuro. Inoltre, alcune
società del gruppo hanno emanato specifiche Policy di Anti-Discriminazione e Pari opportunità, per
presidiare ulteriormente la tematica e rafforzare la tutela dei propri dipendenti.
Nel 2021, non si sono registrati episodi di discriminazione o violazione dei diritti umani.
Antiriciclaggio
Il Gruppo ha adottato la politica Azimut Group Anti Money Laundering and Counter-Terrorist
Financing Guidelines, si tratta di linee guida generali cui tutte le società del Gruppo devono attenersi
in materia di antiriciclaggio e lotta al finanziamento del terrorismo, nonché ruoli e responsabilità di
ciascuna società controllata, per quanto concerne l’antiriciclaggio e la lotta al finanziamento del
terrorismo.
La Direzione antiriciclaggio supervisiona a livello centrale l’operato delle funzioni responsabili di
questa area, verificando l’operato di ciascuna società anche mediante visite periodiche finalizzate al
controllo della conformità delle attività con le linee guida aziendali.
Le disposizioni generali devono essere rispettate da ciascuna società del Gruppo e ogni società deve
stabilire politiche e procedure AML/CTF in conformità con le leggi e le normative locali.
Alcune Società del Gruppo, hanno stabilito al proprio interno un processo di controllo interno anche
in merito a temi legati all’anti-riciclaggio, ad esempio attraverso la definizione di modelli di scoring
per ogni cliente, al fine di valutarne i potenziali rischi e monitorarli nel tempo.
Le funzioni incaricate del controllo antiriciclaggio in ciascuna società del Gruppo relazionano
trimestralmente al responsabile centrale, che a sua volta valuta l’attendibilità, l’idoneità e la
sensibilizzazione di ciascuna entità nel fronteggiare i rischi di riciclaggio e finanziamento del
terrorismo. I risultati della valutazione vengono poi trasmessi al Collegio Sindacale, al Comitato
Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo.
Si rimanda alla Relazione sulla Gestione per approfondimenti sul modello organizzativo adottato dal
Gruppo in relazione alle tematiche di antiriciclaggio.
Anti-corruzione
Azimut Holding, nel corso dell’Esercizio, ha ulteriormente integrato il framework normativo interno
a presidio dei rischi sottesi al fenomeno della corruzione, attraverso l’emanazione di apposite Linee
Guida applicabili alla Capogruppo e a tutte le società controllate facenti parte del Gruppo Azimut: le
“Linee Guida Anticorruzione di Gruppo”.
Con l’adozione di tali Linee Guida vengono quindi ulteriormente rafforzati:
i concetti già sanciti dal Codice Etico ove il Gruppo condanna esplicitamente ogni fenomeno di
corruzione, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, con l’adozione del
“Principio generale della Tolleranza Zero” ove viene stabilito che il Gruppo Azimut “non tollera
qualsiasi condotta avente a oggetto l’offerta o l’accettazione di denaro o altra utilità
direttamente o indirettamente con l’obiettivo di indurre o premiare l’esecuzione di una
funzione/attività o l’omissione della stessa per scopi illeciti..”, invitando il personale del Gruppo
ad astenersi dall’offrire o accettare pagamenti non dovuti, così come regali, forme di
intrattenimento o altri benefit indebiti;
le prescrizioni contenute nel Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex d.lgs. n.
231/2001, da tempo adottato dal Gruppo Azimut, con l’assunzione di ulteriori presidi
organizzativi anche di controllo, preposti a ad evitare o mitigare fortemente i rischi legati a
fenomeni corruttivi, come ad esempio il rischio reputazionale.
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A completamento del framework normativo interno a presidio dei rischi di corruzione, oltre alle Linee
Guida ed in coordinamento con gli ulteriori riferimenti normativi interni vigenti (Modello 231,
Codice Etico, etc.), verranno definiti ulteriori, specifici ambiti di intervento per ciascuna società del
Gruppo, secondo il principio della proporzionalità e tenuto conto del contesto dell’organizzazione,
attraverso la predisposizione di un apposito Piano Anticorruzione con la finalità di: i) identificare,
analizzare e valutare il rischio di corruzione, per ciascuna entità; ii) definire misure e controlli a
mitigazione dei rischi, nonché iii) la definizione di un Piano di attività e le previsioni di monitoraggio.
Le Linee Guida Anticorruzione di Gruppo sono state portate a conoscenza di tutti i dipendenti delle
società italiane attraverso un’attività di comunicazione basata sulla pubblicazione del documento
sulla intranet aziendale e, contemporaneamente, l’invio dello stesso tramite posta elettronica al
personale. Le stesse sono inoltre disponibili pubblicamente sul sito aziendale.
Con riferimento alle società estere, le linee guida sono state tradotte in inglese e sottoposte al
Consiglio di AZ International Holdings, composto da tutti i country manager delle società estere, e al
momento sono in corso di implementazione i presidi da parte delle varie società.
Nel corso del 2021 non sono stati registrati casi di corruzione.
PRIVACY E SICUREZZA DEI DATI
Considerata la delicatezza del business in cui Azimut opera, il Gruppo si è dotato di una Policy per
la protezione dei dati personali che definisce le linee guida per la gestione delle informazioni relative
ai clienti e il trattamento dei dati personali. Essa viene rivista e aggiornata su base annuale. Prima
della conclusione di un contratto, vengono fornite tutte le indicazioni sulle modalità di trattamento
dei dati e, laddove la legge lo prevede, è richiesto il consenso del cliente al trattamento delle
informazioni fornite. Azimut si è anche dotata di Direttive per la Sicurezza delle Informazioni e Policy
Market Abuse, Internal Dealing e Informazioni privilegiate.
Azimut si avvale della consulenza di una società internazionale per la certificazione dei temi inerenti
alla privacy e per eventuali nuove iniziative di gestione del rischio in questa materia, qualora
emergessero inadeguatezze rispetto al regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR, General
Data Protection Regulation- Regolamento UE 2016/679) entrato in vigore in Italia dal 25 maggio
2018.
Il Titolare del Trattamento con il supporto e la supervisione costante del Data Protection Officer Team
monitora e verifica la conformità alle normative e alle procedure.
Alcune unità estere del Gruppo sono dotate di policies e/o procedure sulla privacy aderenti alla
normativa vigente in ciascun paese.
Inoltre, il tema del trattamento dei dati è oggetto di specifici corsi di formazione erogati sia ai
dipendenti sia ai consulenti finanziari e di attività di sensibilizzazione sull’importanza della
protezione dei dati e sui rischi derivanti da attività fraudolente.
Nel corso del 2020 è stata notificata da Azimut Capital Management SGR SpA all'Autorità Garante
per la protezione dei dati personali una segnalazione di violazione dei dati personali ai sensi dell'art.
33 del Regolamento (UE) 2016/679, avvenuta in data 13 luglio 2020 e Rispetto alla quale la Società
ha tempestivamente posto in essere azioni correttive.
Nel mese di giugno 2021 l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha comunicato di
aver proceduto all'archiviazione della segnalazione.
Al termine dell’anno 2021 le società Azimut Holding S.p.A., Azimut Capital Management SGR
S.p.A., Azimut Financial Insurance S.p.A., Azimut Libera Impresa SGR S.p.A. e Azimut Enterprises
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S.r.l. si sono dotate di un nuovo software applicativo che consentirà una gestione più efficiente,
decentralizzata ed in formato totalmente digitale del Registro dei trattamenti che le società sono tenute
a mantenere e aggiornare ai sensi dell'art. 30 GDPR.
LAPPROCCIO ALLA FISCALITÀ
Il Gruppo Azimut, in linea con i principi contenuti nel Codice Etico (D. Lgs. 231/2001) agisce
secondo i valori dell’eticità, trasparenza, correttezza, legittimità ed integrità, che in ambito fiscale
trovano applicazione nel corretto assolvimento delle obbligazioni tributarie e nel rispetto delle
disposizioni normative, applicabili ai paesi in cui opera.
L’approccio fiscale del Gruppo deve essere letto anche in considerazione della natura stessa della
struttura societaria di Azimut, che in ognuno dei 17 paesi in cui opera, è presente con società
operative, nate in seguito a Joint Venture con partner locali.
Per garantire la corretta ottemperanza alle normative applicabili ha identificato, all’interno del
Modello 231, le specifiche Funzioni operative di gestione e controllo. Si segnala anche che, nella
maggior parte delle società del Gruppo, la gestione amministrativa e fiscale segue un modello di
outsourcing contabile e fiscale. Inoltre, Azimut ha avviato un percorso di adeguamento del proprio
Modello 231/ in funzione della recente introduzione dei reati tributari.
Inoltre, nell'ambito delle relazioni con le autorità fiscali, Il Gruppo osserva i principi di
comportamento e i protocolli di controllo definiti dallo stesso Modello nei rapporti con la Pubblica
Amministrazione, assicurando un approccio collaborativo e garantendo il mantenimento di
comportamenti improntati su principi di eticità, trasparenza, correttezza, legittimità ed integrità.
Per quanto riguarda la gestione delle segnalazioni di comportamenti non etici o illeciti in materia
fiscale, i canali informativi idonei sono i medesimi previsti dall'Organismo di Vigilanza di Azimut
per garantire la comunicazione di irregolari o violazioni del Codice Etico e del Modello di
Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. 231/2001.
Per la rendicontazione dei dati richiesti dall’informativa 207-4 del GRI si rimanda agli Allegati.
GESTIONE RESPONSABILE DELLA CATENA DI FORNITURA
La selezione dei fornitori e gli acquisti di beni, merci e servizi devono avvenire secondo le modalità
e i principi previsti dal Codice Etico e dalle procedure interne delle singole società, ed esclusivamente
sulla base di parametri obiettivi quali la qualità, la convenienza, la capacità, l’efficienza. Un elemento
prioritario è considerato la qualità, infatti la selezione di fornitori di prodotti e servizi finanziari tiene
in considerazione principi e standard internazionali di qualità. Il Codice Etico del Gruppo è da
considerarsi parte integrante delle obbligazioni contrattuali, come specificato nel Codice, infatti, il
rapporto con i fornitori e i clienti rappresenta un aspetto rilevante del successo del Gruppo e i fornitori
sono tenuti a conoscerlo ed osservarlo.
La catena di fornitura del Gruppo si sviluppa principalmente attraverso fornitori di servizi:
fornitori che offrono supporto al business attraverso consulenze e servizi professionali (legali,
contabilità, informazione, risorse umane), banche dati e ICT;
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fornitori che consentono in particolare all'azienda di svolgere le proprie operazioni relative ai fondi
di investimento gestiti (es. provider di informazioni);
fornitori che offrono supporto alle infrastrutture fisiche (tutti i servizi dedicati alle pulizie, alla
manutenzione, alla vigilanza), fornitori di utilities e materiali per ufficio;
fornitori che consentono la digitalizzazione delle società (offrendo ad esempio piattaforme IT,
software e servizi cloud o storage di dati).
Molte Società di Azimut dispongono di una catena di fornitura situata a livello locale, all’interno
dello stato in cui si collocano, usufruendo solo in piccola parte di servizi forniti da fornitori globali
(e.g. provider di informazioni).
Nella maggior parte dei paesi in cui è presente il Gruppo, sono state sviluppate procedure interne per
il processo di selezione e monitoraggio dei fornitori nel rispetto delle normative locali vigenti. Il
processo richiede un primo esame del mercato di riferimento per identificare i possibili candidati,
ponendo particolare attenzione alla loro integrità, competenza, stabilità finanziaria, qualità e
reputazione. La selezione viene effettuata sulla base, tra l'altro, delle informazioni pubbliche
disponibili sul mercato o delle informazioni raccolte da precedenti rapporti con il Gruppo, della
valutazione del costo del servizio (e il confronto con altri competitor), della presenza di eventuali
penali a carico del fornitore, del rispetto delle normative vigenti.
Gli aspetti etici e di sostenibilità ambientali, stanno acquisendo rilevanza anche nel processo di
sezione dei fornitori, dal momento che il Gruppo privilegia fornitori che hanno dimostrato
un’attenzione verso queste tematiche, ad esempio prediligendo fornitori che offrono soluzioni a ridotti
impatti ambientali (es. carta riciclata o FSC).
5.
6.
LATTENZIONE VERSO I NOSTRI CLIENTI
L’asset principale del Gruppo è la clientela, il Gruppo Azimut negli ultimi anni ha posto sempre
maggiore attenzione verso soluzioni di investimento innovative e sostenibili, capaci di intercettare i
bisogni e le richieste del mercato. Definire un’offerta di prodotti sempre in linea con le esigenze di
mercato e distintiva rispetto ai competitor, che integri anche caratteristiche ESG è oggi una priorità
per Azimut.
INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ DEL PORTAFOGLIO PRODOTTI
Gestioni di Portafoglio
Nel corso del 2021, si è provveduto ad un restyling del servizio di gestione di portafoglio sulla base
delle seguenti linee-guida:
semplificazione delle strategie esistenti, in una logica di maggior efficienza gestionale grazie anche
alla maggior integrazione con il Global Team di Gruppo. Le linee esistenti sono state razionalizzate
attraverso alcune modifiche alla politica di investimento e contestualmente aggregate in tre
differenti macro-gruppi (cd. Famiglie) ciascuna delle quali caratterizzata da strategie di
investimento e importi minimi di investimento differenziati;
ampliamento della gamma complessiva dell’offerta attraverso la creazione di linee di gestione con
nuove strategie. Tra queste degne di nota sono le linee Selection Plus Sustainable Bond e Selection
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Plus Sustainable Equity. Si tratta di linee che tengono in considerazione i fattori ESG (Environmental,
Social and Governance) nella costruzione dei rispettivi portafogli. La gestione si propone di
mantenere l’investimento in strumenti finanziari con rating ESG minimo pari ad AA o, superiore, per
almeno il 50% del portafoglio della linea nonché un rating medio ESG complessivo, a livello di
portafoglio, di almeno BBB. A tal fine la SGR si avvale dei rating ESG assegnati da MSCI ESG Research
a ciascuno dei titoli in portafoglio
ESG
Azimut Holding S.p.A. considera di primaria importanza la gestione dei rapporti con i propri
stakeholders, clienti, azionisti, dipendenti, consulenti finanziari, istituzioni, e tutti i soggetti che
abbiano, a qualsiasi titolo, contatti con il Gruppo stesso o con le Società che ne fanno parte e/o abbiano
un interesse nelle attività poste in essere dal Gruppo o dalle sue Società.
Consapevole della rilevanza delle proprie attività, il Gruppo ha intrapreso un percorso volto a
integrare i propri valori e i principi della sostenibilità nella strategia d’impresa e nell’operare
quotidiano.
Il Gruppo Azimut, da sempre attivo nel perseguire l’innovazione della propria offerta, ha profuso un
grande impegno per il continuo sviluppo ed ampliamento della gamma dei prodotti che promuovono
caratteristiche ambientali e sociali: al 30/12/2021 l’offerta dei prodotti classificati ex art 8 ai sensi
della normativa SFDR consiste di 31 fondi UCITS, 3 comparti del Fondo Pensione Azimut
Sustainable Future, 2 linee di gestione nell’ambito del servizio di Gestione di Portafoglio, 1 linea di
gestione nell’ambito dei prodotti assicurativi unit-linked, 1 Fondo di Investimento Alternativo
Immobiliare. Nel complesso l’insieme dei prodotti che promuovono caratteristiche ambientali e
sociali totalizza un ammontare di asset in gestione di circa 12,8 Mld di euro.
Nel corso del 2021 l’impegno e l’interesse del Gruppo nei confronti delle tematiche ambientali,
sociali e di corporate governance (ESG) si è concretizzato anche attraverso l’adozione di Policy ESG
sia a livello di gruppo sia a livello delle diverse controllate di Azimut Holding S.p.A.
A livello di Gruppo, la Politica di Sostenibilità adottata ha lo scopo di definire delle linee guida
generali e di formalizzare in un unico documento i valori e i principi che orientano il Gruppo nel
modo di operare e nella conduzione dei rapporti, sia al proprio interno che nei confronti di terzi. Uno
degli ambiti prioritari in cui si articola la politica sono gli investimenti responsabili.
Con specifico riferimento all’ambito degli investimenti responsabili il Gruppo Azimut riconosce,
come anche testimoniato dall’adesione ai Priciples for Responsible Investments (PRI) ed al Carbon
Disclosure Project (CDP), che l’integrazione dei criteri ESG nei processi di investimento è una
necessità ed un valore in grado di creare un impatto positivo sul mondo.
La politica di prodotto del Gruppo pone particolare enfasi al rispetto dei principi di sostenibilità delle
decisioni sottostanti la costruzione dei portafogli di investimento. I principi di investimento
sostenibile vengono definiti come investimenti in attività economiche che contribuiscono ad obiettivi
ambientali (“Environment”) e sociali (“Social”) così come investimenti in società che perseguono
politiche di adeguato governo ed organizzazione aziendale (“Governance”). La Politica di Gruppo
risulta funzionale all’identificazione, valutazione e gestione dei fattori ESG che possano comportare
sia rischi che opportunità per il conseguimento degli obiettivi aziendali.
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Il Gruppo prevede la misurazione, valutazione e integrazione dei rischi di sostenibilità nelle scelte di
investimento, avendo come riferimento anche le normative locali applicabili. A questo proposito, il
Gruppo favorisce l’integrazione di criteri ESG nel processo di investimento attraverso le modalità più
opportune in funzione del tipo di investimento svolto (tra cui due diligence e analisi dei rating ESG).
In particolare, per l’investimento, vengono utilizzati dati e informazioni forniti da info-provider
esterni specializzati in rating ESG. Sulla base di questi, Azimut è in grado di monitorare
costantemente, a livello di singola posizione e a livello di portafoglio complessivo, l'esposizione ed
il livello di rischio ESG di un portafoglio.
La strategia di investimento responsabile del Gruppo prevede che vengano applicate, in funzione
dello specifico prodotto/servizio offerto dalle singole Società, una o più delle diverse strategie di
gestione sostenibili, tra cui:
Exclusion: selezione negativa basata su regole di investimento predefinite che esclude società
le cui attività controverse rappresentano il business principale o società coinvolte in attività o
settori che possono comportare significativi rischi ambientali e sociali;
Best in class: selezione positiva per società che hanno leadership nello sviluppo sostenibile;
ESG integration: integrazione di fattori ESG nella costruzione dei portafogli con particolare
attenzione al raggiungimento di un equilibrio sostenibile per la complessità degli investimenti
degli stessi;
Sustainability themed and Impact investing: investimenti tematici e ad impatto per cui gli
investitori sacrificano una parte della potenziale performance per il supporto ed impatto per il
raggiungimento agli obiettivi ESG.
Con specifico riferimento alla strategia di Exclusion, le società Azimut Investments SA, Azimut
Capital Management SGR ed Azimut Libera Impresa SGR hanno stabilito all’interno delle proprie
Policy ESG l’esclusione dal proprio perimetro di investimento di emittenti operanti in settori ‘non
socialmente responsabili’, facendo rientrare in tale definizione gli emittenti coinvolti in attività che
possono comportare rischi ambientali e sociali significativi. Nello specifico le società, con riferimento
al perimetro dei prodotti offerti da ciascuna di esse, non effettuano investimenti in Emittenti la cui
quota di fatturato supera le soglie indicate di seguito per ciascun fattore specifico:
Armi nucleari: tutti gli emittenti che derivano l’1,5% del fatturato annuale da attività relative
alla produzione di armi nucleari e a sistemi, componenti e servizi ad esse correlate
Sostanze per l’aborto: tutti gli emittenti che derivano l’1,5% del fatturato annuale da attività
relative alla produzione e commercializzazione di sostanze per l’aborto
Pornografia: tutti gli emittenti che derivano l’1,5% del fatturato annuale da attività relative alla
pornografia
Tabacco: tutti gli emittenti che derivano il 5,0% o più del fatturato annuale da attività relative
alla produzione e commercializzazione di tabacco.
Inoltre, la società statunitense del Gruppo AACP non investe in private market managers le cui
strategie sono focalizzate su società legate al carbone o simili (e.g. società petrolifere).
Con specifico riferimento ai prodotti che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali (prodotti
ex art 8 SFDR) le società del Gruppo, nella valutazione del rischio di sostenibilità di ciascuna scelta
di investimento, si avvalgono delle metodologie e dei rating forniti da info-provider esterni
specializzati in Rating ESG o di consulenti scientifici in ESG ed impatto sociale.
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Le società al fine di verificare il rispetto dei criteri di sostenibilità, nell’ambito dei prodotti ex art. 8
SFDR, hanno dunque definito delle metodologie oggettive quali il rispetto di un livello di Rating ESG
minimo a livello di portafoglio, la porzione minima del portafoglio che deve essere investita in
emittenti o fondi con un determinato livello di Rating ESG, la porzione minima del portafoglio
afferente ad investimenti che hanno le caratteristiche per contribuire in maniera rilevante al
conseguimento dei Sustainable Development Goals individuati.
La piattaforma lussemburghese di Azimut Investments è stata implementata nel corso del 2021 con
l’avvio di molti prodotti, alcuni dei quali integrano la capsula dei Prodotti ESG del Gruppo.
Anche fuori dall’Europa alcune società del Gruppo stanno sviluppando prodotti con caratteristiche
ESG la società del Gruppo AZ Brasil Holding ha iniziato, nel corso dell’anno, lo sviluppo di uno
stock fund con analisi specifiche collegate a tematiche ESG - AZ Quest Compounder ESG. Il lancio
del fondo è previsto per il 2022.
Anche la società statunitense Sanctuary Wealth Group ha implementato tre diversi modelli di
portafogli, alimentati da una società di rating esterna:
AM ESG, un portafoglio che traccia i risultati di investimento su un indice personalizzato
composto da società statunitensi che hanno caratteristiche ambientali, sociali e di governance
positive e al contempo mostrano un trade-off rischio rendimento favorevole.
SAM SRI, un portafoglio che traccia i risultati di investimento su un indice personalizzato
composto da società statunitensi che hanno caratteristiche ambientali, sociali e di governance
positive escludendo al contempo le società che hanno specifiche esposizioni a settori controversi
quali armi, tabacco, gioco d’azzardo o maltrattamento degli animali.
SAM ESG Plus, un portafoglio che combina la metodologia ESG e quella SRI.
Prodotti UCITS
Nel corso dell’anno, la piattaforma lussemburghese di Azimut Investments è stata implementata con
l’avvio di molti prodotti. Alcuni di questi integrano la capsula dei Prodotti ESG del Gruppo:
AZ Equity - Water & Renewable Resource investe in società coinvolte nell’ideazione, nella
produzione o nella vendita di prodotti e servizi per il settore idrico, dalla produzione al
trattamento dell’acqua, o a esso collegati, ma anche da società specializzate nella gestione dei
rifiuti e/o nelle risorse rinnovabili;
AZ Bond - Green & Social investe in titoli di debito finalizzati a raccogliere fondi per progetti che
hanno un impatto sul clima e sull’ambiente e per progetti che hanno un impatto sociale positivo
(come il supporto alle società per affrontare le conseguenze del Covid-19);
AZ Equity - Global ESG è un comparto di AZ Fund 1 che mira a selezionare fondi d’investimento
con focus globale/regionale che rispettano i criteri ESG, con l’obiettivo di fornire all’investitore
un accesso al migliore expertise globale. L’approccio innovativo all’investimento va ad abbinare
ai naturali obiettivi di risultati finanziari, il contestuale ottenimento di un impatto positivo dal
punto di vista ambientale, sociale e di governo societario, attraverso l’investimento in strumenti
finanziari emessi da aziende che rispettano tali criteri;
AZ Bond - Sustainable Hybrid Bond è un comparto del fondo di investimento AZ Fund 1, che
investe in obbligazioni ibride/subordinate e/o perpetue, emesse da emittenti che aderiscono ai
criteri ESG (Environmental, Social, Governance).
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Nel paniere dei fondi tematici lanciati da Azimut Investments, ad AZ Equity – Water & Renewable
Resource e AZ Bond - Green & Social, già descritti sopra, si aggiungono:
AZ Equity - Food & Agriculture che investe in società coinvolte nella produzione o nella vendita
di prodotti e servizi per il settore agroalimentare o a esso collegati;
AZ Equity - Environmental FoF che investe in società appartenenti a settori rispettosi
dell’ambiente, tra cui il controllo dell’inquinamento, la gestione dei rifiuti, le tecnologie pulite, lo
sviluppo sostenibile, le energie rinnovabili e il cambiamento climatico.
Altri Comparti hanno arricchito l’offerta complessiva come strumenti utili alla costruzione di asset
allocation per i portafogli dei clienti:
AZ Equity – Momentum mira a sfruttare i trend di mercato prediligendo una selezione di titoli
in trend positivo e appunto un momentum favorevole. La strategia Momentum è caratterizzata
da un beta (sensibilità) superiore alla media del mercato e mira a cogliere le opportunità legate
a titoli con persistenza di trend;
AZ Allocation - Global Aggressive si propone di gestire attivamente un portafoglio
diversificato di azioni e altri titoli assimilabili e titoli di debito di tutto il mondo. Sono
privilegiati i titoli inseriti in settori con buone prospettive che presentano un sensibile
incremento nelle aspettative ma che, anche in relazione al settore di riferimento ed al mercato,
presentino valutazioni interessanti;
AZ Bond - Inflation Linked mira ad investire in titoli di debito legati all’inflazione e/o a reddito
variabile. Ha l'obiettivo di creare un portafoglio diversificato risk-adjusted, in grado di
proteggere e di beneficiare di un potenziale aumento dell’inflazione;
AZ Equity - Future Opportunities ha un focus principale sui mercati azionari quotati, in
particolare sul settore della tecnologia. Si propone l’obiettivo di generare performance in linea
con quelle del venture capital statunitense, investendo attivamente in azioni e altri titoli
assimilabili dell’indice Nasdaq 100, direttamente o indirettamente, mediante un’esposizione
dinamica e l’uso di strumenti finanziari derivati,
AZ Equity – Italian Long Term Opportunities si caratterizza per un approccio di investimento
verso le imprese small e micro cap del mercato azionario italiano. Si prediligono nella
selezione titoli small e mid cap che presentino fatturati in crescita
AZ Bond Negative Duration contraddistinto da una gestione attiva sulla duration del
portafoglio, il comparto mira ad investire attivamente in un portafoglio diversificato di titoli
di debito ibridi a reddito fisso e/o variabile con una duration effettiva sempre pari a zero o
negativa al fine di proteggere il Comparto da un aumento del livello generale dei tassi privi di
rischio,
AZ Allocation Asset Timing 2024, in un orizzonte temporale di 30 mesi, mira ad
incrementare gradualmente la propria componente azionaria fino a un massimo del 100%.
Dopo i primi 30 mesi il portafoglio del Comparto viene gestito con un profilo bilanciato
aggressivo con un’esposizione di almeno il 75% degli attivi netti in azioni e altri titoli
assimilabili,
AZ Allocation Escalator 2026 prevede un incremento graduale dell’esposizione alle azioni
e ad altri titoli assimilabili di società di tutto il mondo (inclusi i paesi emergenti), su un
orizzonte temporale di 5 anni, implementando una gestione dinamica del portafoglio. Dopo i
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primi 5 anni, il portafoglio del Comparto viene gestito in modo dinamico con un’esposizione
di almeno il 75% degli attivi netti in azioni e altri titoli assimilabili,
AZ Equity Global Healthcare investe in società coinvolte nello sviluppo del sistema
sanitario che va dalla prevenzione, alla promozione del benessere fisico fino al trattamento
delle patologie. Il comparto è esposto a diversi tipi di industrie, come società farmaceutiche,
mediche, chimiche, medtech, compagnie assicuratrici e di cura della salute.
Prodotti Alternativi
Nel corso del 2021 il Gruppo ha proseguito la strategia rivolta ad irrobustire la gamma dei prodotti
alternativi, rivolti all’investimento nei mercati privati. L’offerta si è ampliata in particolare con
l’avvio di alcuni nuovi Fondi di investimento europei a lungo termine - cd. ELTIF - strumenti che il
legislatore ha messo a sostegno delle realtà imprenditoriali di piccole e medie dimensioni,
difficilmente finanziabili con i prodotti di sostegno tradizionali. Grazie a tale strumento i risparmiatori
possono investire in piccole e medie aziende non quotate, partecipando alle loro prospettive di crescita
e alla creazione di valore.
All’inizio dell’anno è stata quindi avviata la commercializzazione di alcuni nuovi Comparti del Fondo
lussemburghese AZ ELTIF istituito da Azimut Investments S.A: AZ Eltif Peninsula Tactical
Opportunity, AZ Eltif Digital Lending e AZ Eltif Alicrowd.
AZ Eltif Peninsula Tactical Opportunity si caratterizza come prodotto di Private Equity che si
prefigge di acquisire partecipazioni di minoranza qualificate e partecipazioni di maggioranza nel
capitale delle società target. Il Comparto rappresenta una opportunità per partecipare ad
operazioni strategiche fino ad oggi riservate ad una ristretta cerchia di investitori istituzionali.
Il fondo nasce dalla collaborazione del Gruppo Azimut con Peninsula Capital Advisors LLP, punto
di riferimento nel panorama del Private Equity internazionale, che ricopre il ruolo di consulente
per gli investimenti
AZ Eltif Digital Lending prodotto di private debt la cui strategia di investimento è basata su
prestiti e crediti di PMI italiane acquistati sulle principali piattaforme Fintech italiane (P2P-
lending e Invoice-finance);
AZ Eltif Alicrowd, prodotto nato dalla partnership strategica del Gruppo Azimut con Mamacrowd,
la più importante piattaforma italiana per investimenti in equity crowdfunding. Il fondo, rivolto
alla clientela retail, si caratterizza come prodotto di venture capital “early stage” che investe,
acquisendo partecipazioni di minoranza, in startup e PMI innovative con sede in Italia che hanno
già un prodotto o servizio sul mercato e pronte a una crescita di scala.
L’ampliamento della gamma di prodotti con focus sui mercati privati ha riguardato anche il lancio di
nuovi fondi di investimento di diritto lussemburghese alternativi “riservati”, destinati cioè alla
clientela professionale o agli High Net Worth Individuals:
AZ RAIF I DIGITAL ASSETS OPPORTUNITIES si tratta di un nuovo comparto di AZ RAIF I che
nasce con l’obiettivo principale di supportare le migliori start-up nel settore digitale in asia ed
in Europa, con un focus primario sull’Italia. Il prodotto nasce da una collaborazione con SBI
Group che è il principale conglomerato di servizi finanziari del Giappone quotato alla Borsa di
Tokyo e con Sygnum, la prima banca di asset digitali al mondo
Azimut Direct Investment SPOTTER SCSP si tratta di un Fondo di investimento alternativo
costituito come società in accomandita speciale lussemburghese che nasce da una
collaborazione con HighPost
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Azimut Direct Investment PLANET FARMS SCSP si tratta di un Fondo di investimento alternativo
costituito come società in accomandita speciale lussemburghese che nasce da una
collaborazione con Planet Farms, la più grande e avanzata vertical farm d’Europa
AZ RAIF II - BCP ASIA II si tratta di un fondo Feeder che investe la quasi totalità dei suoi attivi in
Blackstone Capital Partners Asia II, Fondo chiuso lussemburghese di Private Equity con focus
geografico sul continente asiatico (cd. Fondo Sottostante). Il Fondo Sottostante effettua
operazioni di Private Equity large buyout control-oriented (maggioranza) in aziende
localizzate nell’area Asia-Pacific (India, Cina, Sud Korea, Giappone, Australia.
Da ultimo si ricorda anche l’avvio dell’offerta delle quote del nuovo Fondo chiuso non riservato di
diritto italiano AZIMUT PRIVATE DEBT MULTISTRATEGY 1 istituito da Azimut Capital
Management SGR S.pA. Il Fondo alloca il proprio patrimonio su diverse strategie di investimento
appartenenti al segmento del Private Debt, con l’obiettivo di ridurre i rischi complessivi del
portafoglio. Le diverse strategie comprendono investimenti nei tipici prestiti finanziari, che sono
altamente correlati al ciclo del credito e in altre tipologie di asset-class che estraggono il premio per
l’illiquidità da altre tipologie di rischio, non necessariamente correlate con il ciclo del credito, come
i crediti commerciali, i crediti sanitari, i portafogli di Non Performing Loan e di procedure
fallimentari, etc.
Azimut Libera Impresa: Fondo infrastrutture per la Crescita
Infrastrutture per la crescita (IPC) - ESG Fund è un fondo chiuso che integra esplicitamente i fattori
ESG nella tradizionale analisi finanziaria supportata da due gruppi di consulenza esterni POLIMI
(Politecnico di Milano) e HUMAN Foundation. Nel 2020 la Direzione Investimenti ha avviato lo
scouting di nuovi progetti per produrre profitti con tematiche ESG, anche se il Fondo ha iniziato la
sua operatività durante i primi mesi del 2021.
IPC Found seleziona specificatamente solo investimenti in linea con 11 Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile (SDGs) identificati dall’ONU nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Gli obiettivi
di impatto del Fondo sono definiti con la consulenza del Politecnico di Milano e di Human Foundation
e ricoprono tre macrocategorie di impatto: Persone, Ambiente e Società.
IPC Found investe specificatamente nelle seguenti categorie di asset: White & Silver Economy e
benessere, Young Economy, Ambiente e Società, Abitare. Queste asset class riflettono in maniera più
dettagliata iniziative quali: strutture mediche, Silver Class Caring, Strutture di riabilitazione, Strutture
termali, Scuole, Centri di formazione, Laboratori, Parchi educativi, Strutture di lavoro di prossima
generazione, Strutture comunitarie (carceri, tribunali, caserme), Mobilità sostenibile e strutture
logistiche, Impianti sportivi, Strutture di integrazione, Economia circolare (gestione dei rifiuti e delle
acque), Fibra, Data center, infrastrutture tecnologiche, Alloggi studenteschi, Senior Housing , Affitto
a breve termine e Ostelli.
Dal momento che IPC Fund ha iniziato formalmente le proprie attività il 4 gennaio 2021 con il primo
round di chiusura, durante il 2020 è iniziato il processo di scouting investments sia con rendimenti
finanziari sia in compliance con i target ESG.
Il team di Investimento ha analizzato oltre 200 iniziative definendo una pipeline di investimento per
oltre 800 milioni di euro, e per il momento ha approvato transazioni di investimento per 376 milioni
(di cui circa 264 milioni già finalizzati e 112 milioni che dovranno essere finalizzati entro la prima
metà del 2022).
Le transazioni descritte sopra sono suddivise come segue:
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circa 125 milioni di euro in asset class correlate ad Ambiente e Società
circa 114 milioni di euro in asset class correlate a White & Silver Economy e benessere
88 milioni di euro in asset class correlate a Young Economy asset class
49 milioni di euro in asset class correlate ad Abitazioni
A conferma dell’impegno sempre più crescente verso le tematiche ESG, nella maggioranza degli
investimenti in fondi di Azimut Libera Impresa viene utilizzato un approccio di esclusione nei
confronti di imprese che non diano garanzie del rispetto dei diritti umani nell’esercizio della propria
attività e che producano o commercializzino alcune categorie di prodotti, ad esempio: tabacco,
materiale pornografico e armi nucleari.
Con riferimento a specifici fondi, vengono inoltre tenuti in considerazione altri criteri di esclusione,
quali la commercializzazione o produzione di armi o armamenti (ivi incluse le parti ad essi
esclusivamente destinati),soluzioni elettroniche o programmi che siano specificamente congegnati
per permettere illegalmente: i) l’accesso a network elettronici, ii) lo scarico di dati in formato
elettronico, la ricerca, lo sviluppo e l’applicazione tecnica in relazione alla clonazione umana, la
ricerca, lo sviluppo e l’applicazione tecnica in relazione ad organismi geneticamente modificati,
casinò e attività equivalenti, giochi e scommesse, ovvero produzione o commercializzazione di
prodotti connessi al medesimo, compro oro e trading di metalli preziosi al dettaglio.
Azimut a sostegno dell’emergenza Covid-19
Sin dall’inizio dell’emergenza pandemica da Covid-19, il Gruppo Azimut ha attuato delle iniziative
di supporto alle comunità in cui opera.
Nel corso del mese di aprile 2020, attraverso Azimut Libera Impresa, ha lanciato Azimut Sostieni
Italia una iniziativa per supportare le attività imprenditoriali commerciali particolarmente colpite
dall’emergenza sanitaria. Il progetto ha previsto la creazione di un nuovo veicolo d’investimento
studiato da Azimut per far confluire capitali privati direttamente alle attività commerciali territoriali
che, a fronte dell'emergenza Covid-19, hanno attraversato un periodo di difficoltà finanziaria. I
capitali sono stati raccolti attraverso una campagna su MamaCrowd, piattaforma di equity
crowdfunding ideata e gestita da SiamoSoci di cui il Gruppo Azimut è azionista.
Azimut nel corso del 2020 ha anche promosso un’iniziativa in ambito fintech per erogare prestiti
alle PMI italiane, grazie alla partnership siglata con Borsa del Credito è stato possibile alimentare
il circolo virtuoso tra imprese e risparmio privato, con ricadute positive sull’intera economia del
Paese in un periodo di difficoltà causate dalla pandemia che ha visto soffrire molte aziende italiane.
Ulteriori iniziative promosse dalle varie società del Gruppo a sostegno dell’emergenza Covid-19
sono menzionate e approfondite nel paragrafo successivo “Salute, sicurezza e benessere delle
nostre persone” e “Fondazione Azimut
”.
SODDISFAZIONE DELLA CLIENTELA
Ai clienti è rivolto il massimo dello sforzo sia in termini di gestione (performance, innovazione e
assortimento di prodotto) sia in termini di consulenza (assistenza personalizzata di lungo periodo da
parte di professionisti collaudati).
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La crescita e la fidelizzazione della clientela sono tra gli obiettivi costanti dell’operato del Gruppo a
tutti i livelli. L’attenzione per la soddisfazione della clientela viene monitorata innanzitutto attraverso
l’analisi dei dati (investimenti/disinvestimenti) per singolo cliente, numero e tipologia dei reclami.
Per quanto riguarda i reclami ricevuti dai clienti residenti in Italia (a livello quantitativo il nucleo
senz’altro più rilevante) nel 2021 sono stati complessivamente 78 (in netta diminuzione rispetto ai
125 del 2020). L’incidenza dei reclami sul totale dei clienti, pari allo 0,39%, risulta quasi dimezzata
rispetto al 2020.
Oltre alle società italiane, altre società del Gruppo dispongono di policy e procedure per il trattamento
dei reclami, garantendo una gestione chiara, proattiva ed equa del reclamo e della risposta, tramite
appositi canali per la ricezione di eventuali reclami, ad esempio sito web o indirizzi di posta
elettronica, nel rispetto delle normative locali. La società irlandese Azimut Life ha segnalato 9 reclami
ricevuti nel corso dell’anno, mentre le società svizzere Katarsis Advisors e AZ Swiss & Partners e la
società AZ Sinopro di Taiwan segnalano un solo reclamo ciascuna.
In Italia, Azimut Capital Management, la società italiana del Gruppo dedicata alla gestione e
distribuzione, verifica il grado di soddisfazione della clientela tramite un apposito questionario. Il
progetto, denominato “Customer Satisfaction” prevede che il responsabile di area, insieme con il
consulente di riferimento, sottopongano ad un campione di clienti, un questionario finalizzato sia a
verificare la loro soddisfazione sia ad individuare la presenza di eventuali comportamenti non
conformi.
Nel 2021 il questionario è stato sottoposto ad un campione di clienti
distribuiti in tutte le aree commerciali, il numero di risposte totali è
stato 1004, superiore rispetto alle risposte totali del 2020. Il 61,5% dei
rispondenti si dichiara estremamente soddisfatto del rapporto con
Azimut, il 36,6% soddisfatto, l’1,7% abbastanza soddisfatto e solo lo
0,3% si dichiara poco soddisfatto. I dati risultano in miglioramento rispetto al 2020, registrando un
tasso di soddisfacimento più alto.
Alcune delle società estere, seppur non implementando dei sistemi formalizzati di analisi della
soddisfazione, raccolgono feedback continui dai clienti.
MARKETING RESPONSABILE E COMUNICAZIONE TRASPARENTE
Oltre a garantire la soddisfazione della clientela, che viene monitorata attraverso l’analisi dei dati per
singolo cliente, numero e tipologia dei reclami, Azimut si impegna ad offrire un modello di
comunicazione trasparente, chiaro e completo che mira a facilitare le decisioni della clientela
informandola in merito ai propri prodotti e servizi, nonché alle condizioni applicate agli stessi. Il
Gruppo si attiene scrupolosamente alla normativa di settore in materia di comunicazione informativa
e promozionale e non ha identificato nel triennio alcuna contestazione al riguardo da parte delle
autorità di vigilanza.
La trasparenza della comunicazione rivolta al pubblico e ai clienti, al di degli obblighi di legge,
viene considerata un elemento decisivo nella costruzione di rapporti stabili e positivi con la clientela.
Nel 2021 le società del Gruppo non hanno registrato casi di non compliance in materia di informativa,
etichettatura e marketing dei prodotti.
61,5% dei clienti
estremamente soddisfatto del
rapporto con Azimut
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Per garantire un’informativa trasparente ai clienti, ogni mese viene messo a disposizione dei
consulenti finanziari un kit di schede informative su ciascun prodotto gestito dal Gruppo che conto
dell’andamento, del portafoglio e della volatilità. Queste schede informative sono utilizzate dai
consulenti per fornire assistenza alla clientela, e garantire loro la possibilità di effettuare scelte
informate e consapevoli. I clienti, infatti, ricevono informazioni sui prodotti attraverso i consulenti
finanziari. Inoltre, nei siti aziendali delle diverse società del Gruppo sono disponibili tutte le
informazioni per clienti attuali e potenziali, e viene messa a loro disposizione anche la possibilità di
accedere ad un’area riservata del sito dove trova informazioni sulla loro posizione personale.
Alcune delle società del Gruppo sono inoltre presenti anche sui Social tramite canali ufficiali (e.g.
Linkedin, Twitter, Instagram etc.)
Nel 2021, Azimut Investments (insieme ad Azimut Capital Management SGR) ha sviluppato un
nuovo progetto denominato "Beewise" finalizzato a fornire un canale innovativo per veicolare ai
clienti informazioni su prodotti e opportunità di investimento tramite un nuovo sito dedicato e un'app
apposita (che verrà lanciata nei primi mesi del 2022), con particolare attenzione ai giovani
investitori/millennials. Questo progetto consentirà ai clienti di avere informazioni su opportunità di
investimento attraverso l’uso della tecnologia DLT/blockchain, per la prima volta nella storia di
Azimut.
7.
LE NOSTRE PERSONE
Azimut pone l’elemento umano al centro del suo sistema; le persone che lavorano nelle società del
Gruppo sono seguite nel loro percorso lavorativo con particolare attenzione, a qualsiasi livello questi
appartengano.
Nel proprio Codice Etico Azimut identifica gli impegni e le responsabilità nella conduzione degli
affari e delle attività aziendali, nonché valori, principi e linee di comportamento cui devono attenersi
i dipendenti e i collaboratori del Gruppo. Inoltre, nella propria Politica ESG vengono richiamati i
valori di equità, trasparenza, libertà, lealtà e fiducia quali basi del rapporto tra le persone del Gruppo,
e viene garantito l’impegno del Gruppo nel promuove una cultura aziendale inclusiva, che favorisca
la valorizzazione delle diversità e che assicuri il rispetto dei diritti dei lavoratori e dei diritti umani.
In linea con tali principi, le singole società del Gruppo disciplinano con ulteriori procedure e manuali
l’operare dei propri dipendenti e collaboratori. Un esempio concreto è rappresentato dal documento
“Human Resources Policy And Procedure Manual”, adottato dalla società australiana AZNGA e
aggiornato a dicembre 2021, che disciplina le relazioni tra dipendenti, clienti e management,
disciplinando diverse tematiche sociali quali diversità e pari opportunità, tutela dei diritti umani,
salute e sicurezza, etc.
Al 31/12/2021 il numero totale dei dipendenti del Gruppo, per il perimetro considerato, è pari a 1.438
unità, in crescita rispetto all’esercizio precedente (276 dipendenti in più rispetto al 2020) Tale dato
include i consulenti finanziari che hanno rapporti di subordinazione rispetto alle regolamentazioni del
Paese di riferimento, mentre esclude i 2.153 consulenti finanziari che non hanno rapporti di
subordinazione con le società del Gruppo.
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GESTIONE E SVILUPPO DEL CAPITALE UMANO
A fine 2021 il Gruppo Azimut conta 1.438 dipendenti. Pur essendo
ancora molto importante la componente di dipendenti in Italia, dove il
Gruppo conta più di trent’anni di vita, e in Europa, dove lo sviluppo in
Lussemburgo e Irlanda dura da oltre un decennio, il numero di
dipendenti in altri paesi e in altri continenti cresce rapidamente quale conseguenza dello sforzo di
internazionalizzazione.
La distribuzione nel numero di dipendenti risente delle diverse forme di organizzazione dei sistemi
di collocamento dei servizi di gestione del risparmio nelle varie aree geografiche. In Italia il
collocamento è svolto da personale non dipendente quali sono i consulenti finanziari abilitati
all’offerta fuori sede mentre in alcuni paesi è svolto da personale dipendente. Questo spiega ad
esempio il numero elevato di dipendenti in Australia (circa 580) in quanto in tale voce sono compresi
sia i dipendenti dedicati a ruoli manageriali/amministrativi/organizzativi, sia quelli impegnati come
consulenti e dedicati al rapporto con la clientela.
Il 97% dei dipendenti è assunto con un contratto a tempo
indeterminato, a dimostrazione della stabilità della struttura del
Gruppo. Inoltre, circa il 91% dei dipendenti ha contratti a tempo pieno
mentre il 9% dei contratti è part-time. Questa forma contrattuale è
utilizzata principalmente da dipendenti donne (circa l’84% dei
dipendenti che usufruiscono del part-time sono donne).
A livello di categoria professionale, risulta che circa il 33% dei dipendenti appartengono alle categorie
top management e middle management, ciò riflette l’impegno del Gruppo a dotare la struttura di
97% dei dipendenti
assunti con contratto a
tempo indeterminato
1.438 dipendenti
+23,75% vs. 2020
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professionalità qualificate ed è anche conseguenza della scelta di esternalizzare una serie di attività
di back office a società specializzate che svolgono queste funzioni con notevole specializzazione ed
evidenti economie di scala. La percentuale di donne all’interno del middle management nel 2021 è
pari al 30%, in linea anche con i dati registrati nel 2020 e nel 2019.
L’analisi della distribuzione dei dipendenti per fascia di età rileva un equilibrio tra prospettive di
crescita, presenza di esperienze consolidate e prospettive di ricambio generazionale. La maggior parte
dei dipendenti (60%) si colloca nella fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni, circa il 16% dei
dipendenti ha meno di 30 anni (dato leggermente in crescita rispetto al 2020) e il 24% ha un’età
superiore ai 50 anni. Questi dati rispecchiano sia la progressiva transizione del Gruppo verso una
società sempre più giovane (l’aumento di dipendenti sotto i 30 anni) sia la valorizzazione
dell’esperienza, rappresentata dalle persone con più di 50 anni.
Turnover
Il primo e principale elemento di fidelizzazione è la possibilità offerta a tutti i lavoratori del gruppo
(dipendenti e consulenti) di partecipare alla gestione della Holding di cui sono in gran parte azionisti
tramite il Patto di sindacato, i cui dati sono aggiornati periodicamente e l’ultimo aggiornamento risale
al 31 dicembre 2021. Questa peculiarità di Azimut ne costituisce uno degli elementi principali di
stabilità.
Una volta consolidato il rapporto, la politica di Azimut è quella di favorire relazioni lavorative di
lungo periodo che si traducono in una anzianità media aziendale intorno ai 10 anni (dato relativo alle
società italiane, essendo l’ingresso di società estere nel Gruppo troppo recente per effettuare stime di
questo genere). Si tratta di un dato significativo se si considera che Azimut ha conosciuto una forte
crescita soprattutto a partire dalla quotazione della Capogruppo nel 2004. Un altro elemento rilevante
della stabilità del personale e del management è stata ed è ancora la presenza ai vertici del Gruppo di
soggetti fondatori.
La stabilità dei rapporti contrattuali è, di per sé, un indicatore della soddisfazione dei dipendenti per
l’ambiente di lavoro e il sistema remunerativo. Anche gli iter interni di carriera sono un elemento
determinante della retention, dimostrato dal fatto che diverse posizioni apicali del Gruppo sono state
selezionate tra le professionalità interne.
La fidelizzazione e soddisfazione dei dipendenti sono curate dalla Direzione Risorse Umane anche
attraverso strumenti formativi, assicurazione sanitaria privata coperta dall’azienda estesa a top e
middle management, convenzioni con enti esterni a vantaggio di tutti i dipendenti (per esempio tariffe
agevolate per l’uso dei mezzi pubblici a Milano).
Il turnover in entrata dei dipendenti si attesta intorno al 24%, in
aumento rispetto al 2020 (19%). Rispetto alla composizione
complessiva di genere rilevata tra i nuovi assunti a fine 2021 risulta
che il 49% dei nuovi dipendenti sono donne.
Il turnover in uscita pari circa al 9% e in linea con il dato registrato
nel 2020, rappresenta un elemento ritenuto sostanzialmente fisiologico in un settore molto
competitivo qual è quello in cui opera il Gruppo.
La selezione di giovani da inserire in struttura viene perseguita, tra l’altro, attraverso la collaborazione
con le migliori università italiane ed internazionali e l’apertura a stage rivolti sia a studenti sia a
neolaureati. Stagisti sono presenti in diverse aree societarie e costituiscono uno dei bacini di
reclutamento dei nuovi dipendenti quando se ne presenti la necessità. A fine 2021 il Gruppo conta 43
stagisti (di cui 18 donne e 25 uomini). I tirocini sono stati svolti nei seguenti stati: Brasile, Egitto,
24% turnover in entrata
9% turnover in
uscita
Graphics
86
Italia, Lussemburgo, Singapore, Svizzera, Turchia e Stati Uniti. Il trend registrato rispetto al 2020 è
notevolmente migliorato, con un numero di stagisti aumentato di più del doppio. Le società del
Gruppo collaborano inoltre anche, limitatamente agli indirizzi di studio compatibili, alle iniziative di
alternanza scuola-lavoro.
La collaborazione con le università è un elemento fondamentale per la ricerca e selezione del
personale. Il Gruppo Azimut ha organizzato progetti formativi, stage, seminari e open day in
collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore, l'Università Alma Mater di Bologna, la
Bologna Business School, l'Università Politecnica delle Marche, lo Spring Hill College. Negli Stai
Uniti, Sanctuary Wealth Group ha lanciato un programma di formazione Junior executive
management nel corso del 2021. Il programma prevede un periodo di stage e formazione in ciascuno
dei reparti dell'organizzazione al fine di consentire ai partecipanti di immergersi in tutti gli aspetti
dell’attività di business. Al termine di questo periodo un partecipante al programma è stato inserito
nella divisione Alternative Investment
I dipendenti vengono selezionati con particolare cura dal momento che rappresentano un fattore
decisivo della qualità del servizio offerto.
Il Gruppo seleziona il personale attraverso procedure atte a garantire che la scelta dei candidati sia
effettuata sulla base delle necessità aziendali e dell’idoneità tecnica e attitudinale, in modo trasparente
e nel rispetto dei criteri di: professionalità specifica rispetto all’incarico o alle mansioni; uguaglianza
di trattamento; condizioni economiche coerenti con la posizione ricoperta e i ruoli e le responsabilità
assegnati; affidabilità.
È stato adottato un protocollo con l’obiettivo di definire i ruoli, le responsabilità operative, i principi
di comportamento e di controllo che Azimut Holding Spa intende osservare, con riferimento alle
diverse attività relative all’area di rischio Selezione, assunzione e gestione del personale”, nel
rispetto della normativa vigente e dei principi di trasparenza, oggettività e veridicità delle
informazioni e con la finalità di prevenire, nell’esecuzione delle medesime attività, la commissione
delle seguenti fattispecie di reato: corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità,
corruzione tra privati, truffa.
Un ulteriore elemento di conferma della stabilità del Gruppo è dato dalla capacità di gestire le crisi e
le riorganizzazioni aziendali in maniera tale da garantire che i dipendenti siano trattati in modo equo
e rispettoso, assicurando loro di proseguire il proprio percorso lavorativo e di sviluppo professionale
attraverso l’erogazione di strumenti di ricollocamento e di riqualifica del personale interessato.
Sviluppo dei dipendenti
Formazione
I dipendenti, a tutti i livelli di responsabilità, sono destinatari di attività formative che riguardano la
sfera normativa e le relative evoluzioni; e corsi di aggiornamento rispetto a certificazioni detenute.
Oltre alla formazione obbligatoria, diverse società del Gruppo organizzano percorsi formativi per
consentire l’acquisizione di competenze specifiche tecniche in funzione della mansione svolta.
Alcune società prevedono anche programmi di training on the job, ovvero una tipologia di formazione
effettuata direttamente sul luogo di lavoro per far che i dipendenti possano familiarizzare con
l’ambiente lavorativo di cui entrano a far parte, acquisendo le
competenze necessarie per le diverse figure professionali.
All’interno dell’ambiente di lavoro è sempre favorito lo sviluppo di
formazione esperienziale che avviene attraverso uno scambio
regolare e continuo tra colleghi, gestori, consulenti e anche clienti,
Circa 6.600 ore
di formazione erogate
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87
grazie ad esempio ai supporti online come webinar. Inoltre, per i neo-assunti sono previste attività
formative di induction.
Azimut gestisce i piani di sviluppo del personale in tutti i paesi nei quali è presente in modo da
conseguire uno sviluppo omogeneo delle iniziative rivolte ai propri dipendenti.
Nel 2021 sono state complessivamente erogate 6.574 ore di formazione che hanno coinvolto circa
955 dipendenti appartenenti a tutti i livelli aziendali, ovvero circa il 66% del totale del personale.
Nello specifico, sono state erogate 477 ore di formazione su tematiche relative alla salute e alla
sicurezza sul lavoro, 2.541 per la formazione dedicata alle soft skills (tra cui corsi in lingua), 634 ore
sul rispetto della Privacy, 451 ore inerenti alle tematiche di anticorruzione e circa 2.471 ore dedicate
ad altre tipologie di formazione, inclusa formazione anti-riciclaggio, codice etico, tematiche ESG (nel
corso del 2021 sono state erogate 258 ore dedicate a queste tematiche ai dipendenti di AZCM, AFI,
Holding e ALI, attraverso corsi on-line e webinar), harassment e altre attività di formazione
obbligatoria.
Il Gruppo Azimut si impegna costantemente ad aggiornare il proprio piano formative, nel 2021 alcune
società del Gruppo hanno introdotto nuove tematiche all’interno dei corsi di formazione. Azimut
DIFC e Azimut ME, le società del Gruppo localizzate negli Emirati Arabi Uniti, nel corso del 2021
hanno erogato corsi di formazione addizionali in merito a Data Protection & Cyber Security
Awareness, in seguito all’entrata in vigore di una nuova normativa locale. AZ Brasil Holdings, invece
ha introdotto una sessione di formazione specifica concerne la tematica dei media. La società
australiana AZ NGA ha erogato due progetti formativi: Future Leaders Program, formazione
effettuata online per lo sviluppo dei futuri leader, e Peer Groups, un progetto itinerante che si è svolto
in diverse aree dello stato e ha contato un’elevata partecipazione.
Inoltre, si segnala che durante l’anno, alcuni dipendenti in Italia hanno preso parte al corso ESG
Analysis & Investing erogato dal Politecnico di Milano in partnership con CFA Society Italy
(l’associazione non profit di riferimento in Italia per i professionisti che hanno conseguito la qualifica
di Chartered Financial Analyst (CFA), la più importante certificazione del mondo della finanza), che
si pone l’obiettivo di fornire ai partecipanti le competenze necessarie per padroneggiare e applicare
le metodologie di analisi ESG alla valutazione di imprese e titoli, alle scelte di portafoglio e alla
reportistica per i clienti.Il corso prevede un test finale che, se superato e condizionato alla
partecipazione, ad almeno il 90% delle lezioni e alla fruizione dei contenuti online, conferisce
l’attestato ‘ESG Analysis & Investing Certificate’.
Le ore medie di formazione nel corso del 2021 sono state pari a 5 ore per il Top management, 7 ore
per il Middle management e 4 ore per lo staff, con un totale di 5 ore medie di formazione per
dipendente.
In Italia il Gruppo ha implementato una piattaforma informatica LMS (learning management system)
Azimut Academy per gestire la formazione e i piani di sviluppo, che a partire da marzo 2021 sarà
estesa anche ai dipendenti e consulenti finanziari di Azimut Life. È in fase di valutazione l’ipotesi di
estendere l’utilizzo della piattaforma anche all’erogazione di formazione in modalità e-learning a
livello mondo.
Sistema di valutazione
A conferma dell’importanza che Azimut riconosce ai propri dipendenti, il Gruppo prevede
l’implementazione di un sistema di valutazione delle prestazioni, per monitorare le performance e
raccogliere continui spunti di miglioramento, identificando al contempo le esigenze di formazione
per lo sviluppo futuro.
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Nella maggior parte dei paesi il sistema di valutazione della performance è strutturato, e prevede uno
o più momenti di confronto formale con i propri responsabili, durante questi momenti si discute della
performance rispetto alle aspettative e agli obiettivi di ciascun ruolo.
Nel corso del 2021 l’87% del personale è stato valutato utilizzando
un sistema di valutazione delle performance strutturato, dato in
leggero aumento rispetto al 2020 (85%)
5
. La finalità del programma
di valutazione è proprio quella di coinvolgere le risorse e favorire un
confronto formale, semestrale o annuale. Sulla base degli obiettivi raggiunti, in alcuni casi è stato
introdotto anche un piano incentivante, che si esprime in una parte di retribuzione variabile legata
alle performance individuali qualitative e quantitative.
Il processo di valutazione delle performance e di performance review è attuato in diverse Società del
Gruppo.
Ad esempio la società australiana Azimut Next Generation Advisory (AZNGA) e le società
statunitensi Azimut Alternative Capital Partners (AACP) e Sanctuary Wealth Group nel corso del
2021 hanno implementato un processo formale di performance review, che si struttura in incontri
periodici tra dipendenti e performance manager, nei quali si valutano le performance e i risultati
raggiunti e si stabiliscono nuovi obiettivi e un eventuale percorso formativo ad hoc, strutturato anche
in base alla volontà dei dipendenti. Sono inoltre previsti bonus o aumenti remunerativi legati
all’andamento delle performance.
Il sistema lanciato da Sanctuary Wealth Group prevede che i dipendenti, staff e management, possono
esprimere su una piattaforma riconoscimenti e commenti motivazionali nei confronti dei colleghi. La
piattaforma permette di essere visualizzata dall’intera organizzazione e, di conseguenza, le persone
che ricevono feedback positivi saranno visibili a tutti, al fine di aumentare l’autostima personale. Nel
2022, AACP prevede di stabilire un set di KPI formali per ciascun dipendente, al fine di sancire le
priorità e contribuire maggiormente allo sviluppo delle persone del network.
GESTIONE DELLA RETE E FORMAZIONE DEI CONSULENTI FINANZIARI
I consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, che
costituiscono la parte più rilevante dell’attività di collocamento
svolta dal Gruppo, sono un fenomeno molto specifico del mercato
finanziario italiano, dei 2.153 consulenti finanziari
6
del Gruppo Azimut, l’85% opera in Italia. I
consulenti finanziari sono iscritti (mediante esame di certificazione delle competenze) a un Albo
gestito e vigilato da un apposito Organismo pubblico (Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo
unico dei Consulenti Finanziari), sono disciplinati da normative comportamentali molto stringenti e
la violazione delle regole di comportamento è punita con sanzioni di diversa gravità che possono
arrivare alla radiazione dall’Albo e di conseguenza all’interdizione alla professione.
In altri paesi nei quali il Gruppo opera, la professione di consulente finanziario è disciplinata da
normative differenti e diversi sono i rapporti di lavoro che intercorrono con le società di gestione e di
offerta dei servizi di investimento.
5
Il dato è calcolato con riferimento ai paesi nei quali è presente un sistema di valutazione delle performance
6
Ai fini del presente documento rientrano nella categoria consulenti finanziari, i soggetti che svolgono l’attività di consulente
finanziario e sono legati al Gruppo da un contratto di agenzia (non avendo cioè rapporti di subordinazione con le società del Gruppo)
87% dipendenti sottoposti
a valutazione delle
performance
2.153 consulenti finanziari
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89
I 1.840 consulenti finanziari di Azimut in Italia hanno un contratto di agenzia con Azimut Capital
Management Sgr Spa per la consulenza e il collocamento di risparmio gestito e con Azimut Financial
Insurance Spa per la consulenza e il collocamento di prodotti assicurativi. Nell’ambito di Azimut
Capital Management SGR S.p.A. opera anche Azimut Global Advisory, una struttura dedicata ad un
nuovo modello di business ed alla valorizzazione della piattaforma di Consulenza Evoluta del
Gruppo. Questi consulenti finanziari, pur essendo tenuti a lavorare in esclusiva per Azimut, non sono
dipendenti della Società. In Italia, i consulenti sono organizzati per aree territoriali coordinate
ciascuna da un manager (Managing Director) e da più area manager, supportati da diversi team
manager. Tutti questi livelli di coordinamento mantengono con Azimut Capital Management Sgr Spa
un rapporto di agenzia e vengono comunque remunerati su base provigionale per la loro attività. I
manager territoriali rispondono direttamente alla direzione commerciale con la quale si incontrano
ogni settimana per la pianificazione e il monitoraggio dei principali risultati conseguiti e per
commentare eventuali feedback ricevuti dalla clientela e il livello di raggiungimento degli obiettivi
aziendali.
Ai consulenti finanziari che operano in Italia se ne aggiungo circa altri 313, attivi in paesi dove la
figura del consulente finanziario può non essere assunta direttamente dall’organizzazione (e che
quindi non rientrano nel numero dei dipendenti).
Tra i 1.840 consulenti finanziari italiani c’è un gruppo di 310 soggetti che costituiscono la divisione
di Wealth Management, professionisti specializzati nel rapporto con clienti di fascia alta. La struttura
commerciale è composta da 6 Managing Director, 24 Area Manager, 15 RWM e 78 Team Manager.
In Azimut circa il 24% dei consulenti finanziari sono donne, (in aumento rispetto al 2020 e al 2019).
Il dato è sostanzialmente allineato, leggermente superiore, al dato nazionale e si nota negli ultimi
anni, un promettente trend di crescita della componente femminile.
I consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede iscritti all’Albo gestito dall’apposito Organismo
di vigilanza sono in Italia, a fine 2020, complessivamente 51.630 di cui stimati attivi 33.339. Secondo
le informazioni fornite sul sito dell’Organismo di vigilanza e donne nel 2020 rappresentano circa il
22% degli iscritti abilitati all’offerta fuori sede.
La qualità del lavoro svolto dal consulente finanziario si misura secondo dati oggettivi e numerici
come il valore medio delle masse affidate in gestione alla società per il suo tramite, la stabilità del
rapporto che rappresenta il grado di soddisfazione dei clienti (quando un consulente si trasferisce a
una nuova società di solito il cliente lo segue) e la conformità dell’operato a norme e politiche interne.
In Azimut, il diffuso azionariato e i vincoli del patto di sindacato sono un elemento aggiuntivo di
stabilizzazione dei consulenti finanziari con evidenti vantaggi sia per il Gruppo sia, in linea di
massima, per la clientela. Anche le società del Gruppo, con riferimento al proprio network di
consulenti finanziari, misurano la qualità del lavoro in linea con le politiche generali della
capogruppo, attraverso gli Asset under Management. Le politiche di fidelizzazione dei consulenti non
si limitano alla partecipazione e all’assenza di pressioni commerciali derivanti dalla struttura
aziendale sopra delineata, ma prevedono anche un’attenzione nel creare un ambiente favorevole alla
soddisfazione economica e professionale.
Dal sondaggio svolto annualmente da una società di ricerca (FINER Finance Explorer) sia tra i
consulenti finanziari sia tra i cosiddetti Private Bankers (rappresentati in Azimut dal segmento Wealth
Manager) per misurare la valutazione della società mandante e consentire quindi interventi volti a
risolvere eventuali criticità, emerge che Azimut risulta al secondo posto quinto poste come
gradimento rispetto al campione di società considerato (migliorando di una posizione rispetto al
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90
2020), e al terzo posto se si considera la sola divisione Wealth Manager. Nel sondaggio del 2021 il
74% degli intervistati dichiara di essere completamente soddisfatto del rapporto di lavoro con la
mandante, in aumento rispetto al 2020, il 25% piuttosto soddisfatto e solo l’1% piuttosto insoddi-
sfatto.
Nel sondaggio emergono altresì le opinioni per singolo argomento proposto e si rilevano le aree di
miglioramento che vengono attentamente considerate da parte del management centrale del Gruppo.
Soddisfacenti anche i risultati raccolti tramite il questionario di customer satisfaction predisposto
dalla Funzione Internal Audit e sottoposto a parte della clientela per il tramite dei consulenti
finanziari, da cui risulta che il 63,5% degli intervistati dichiara di essere completamente soddisfatto
del servizio di consulenza offerto da Azimut tramite il proprio consulente finanziario di riferimento,
il 34,4% si dichiara soddisfatto e solo un residuale 2,1% è abbastanza o poco soddisfatto. I dati
risultano in miglioramento rispetto al 2020, sia per il numero di risposte ricevute (1.004 nel 2021
contro 978 nel 2020), sia per la percentuale di soddisfacimento ottenuta: nel 2021 infatti il 5% in più
dei rispondenti si dichiara estremamente soddisfatto.
Turnover
Per quanto riguarda l’attrazione e lo sviluppo dei talenti, Azimut ha
implementato nel tempo progetti diversi con focus sui giovani
consulenti.
Nel 2017 Azimut ha avviato un piano triennale di reclutamento
dedicato ai giovani consulenti con alto potenziale. Nel corso del 2021
ha ulteriormente potenziato il progetto in questione, dando maggiore
enfasi allo sviluppo della professionalità e alla crescita nel mondo
Azimut. Il nuovo programma si rivolge quasi esclusivamente a giovani “talentuosi” che intendono
iniziare la carriera nella rete dei consulenti finanziari di Azimut Capital Management e grazie a questo
percorso riservarsi la possibilità di intraprendere anche percorsi di sviluppo all’estero in una delle
società del gruppo. Il programma punta alla formazione di nuovi professionisti con esclusivi percorsi
formativi, sia tecnici sia commerciali, con sistemi incentivanti e con un programmato percorso di
carriera.
Nel 2021, il turnover in entrata dei Consulenti Finanziari si attesta intorno al 13% (in aumento rispetto
al dato del 2020, 7%) mentre il turnover in uscita si attesta intorno all’8% (anch’esso leggermente in
aumento rispetto al dato del 2020, 5%). Il diffuso azionariato e i vincoli del patto di sindacato sono
un elemento di stabilizzazione della rete dei consulenti finanziari.
La crescita percentuale delle donne sul totale dei consulenti trova conferma nell’inserimento di nuovi
collaboratori. Nel 2021 circa il 38% dei nuovi consulenti inseriti sono donne, segnalando un netto
miglioramento del riequilibrio di genere (nel 2020 rappresentavano il 26%), pur relativamente a un
settore e a una professione storicamente caratterizzati da una connotazione maschile.
Sviluppo dei consulenti finanziari
In Azimut la formazione costituisce da sempre un driver di sviluppo fondamentale che consente ai
consulenti finanziari di acquisire e sviluppare le competenze atte a soddisfare le molteplici e
complesse esigenze dei clienti in un contesto nel quale la consulenza deve essere fornita al patrimonio
nel suo complesso. Viene quindi riservata molta attenzione alla costruzione di percorsi formativi ad
hoc secondo le caratteristiche dei consulenti finanziari e le nuove richieste che emergono dal mercato
e dal contesto in cui operano. Azimut Academy, infatti, mette a disposizione dei consulenti, oltre alla
formazione obbligatoria, numerosi percorsi formativi, anche sui temi ESG, che nel 2021 sono stati
Azimut Talent Program
per lo sviluppo dei giovani
consulenti finanziari
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91
strutturai in tre diversi percorsi: Webinar con esperti e gestori Azimut, Corsi on-line su Azimut
Academy e Specializzazione ESG Advisor.
L’attenzione rivolta alla formazione è stata particolarmente rilevante anche durante la pandemia,
supportando i consulenti su temi legati allo smart working, da un lato, e sugli aspetti più commerciali
dall’altro.
Nel 2021 sono state erogate 92.664 ore di formazione totali (rispetto
alle 94.990 nel 2020 e 132.685 nel 2019), in particolare in Italia, dove
si registra il maggior numero di consulenti finanziari, la formazione
nel corso dell’anno è stata erogata quasi esclusivamente da remoto,
tramite la piattaforma LMS Azimut Academy.
I corsi erogati si suddividono in due macro-tipologie: corsi per sviluppare le hard skills (circa 86.500
ore) e corsi per sviluppare le soft skills (circa 6.000 ore). I primi sono organizzati in conformità con
le normative e regolamentazioni rilevanti (come mantenimento o iscrizione al Registro Unico degli
Intermediari OCF e IVASS e al registro dell’Organismo degli Agenti e dei Mediatori), e includono
corsi sul tema della Privacy, Market Abuse e AML (ogni anno i consulenti finanziari devono
obbligatoriamente svolgere un corso di aggiornamento su questi temi), corsi di natura tecnica, su
prodotti, scenari, sistema previdenziale, assicurazioni, fiscalità, e corsi di specializzazione. Rispetto
al 2020 sono state potenziate le ore di formazione dedicate alle hard skills, per aumentare le
competenze tecniche e specifiche della figura professionale soprattutto sulle tematiche legate agli
investimenti in private market. Come previsto dal Regolamento Intermediari di Consob tutti i
consulenti finanziati sono stati sottoposti a un test di verifica delle conoscenze tecniche a cui ha fatto
seguito un piano formativo personalizzato sulla base delle principali aree di miglioramento.
I corsi sono progettati, realizzati e/o erogati da professionisti del settore o da primarie realtà di
formazione e mirano ad implementare le competenze necessarie per svolgere in modo ottimale la
professione approfondendo tematiche tecniche, commerciali, relazionali.
Inoltre, ai fini di supportare lo sviluppo professionale dei consulenti finanziari e visti i benefici
conseguiti nell’anno precedente sono stati confermati e 2 percorsi formativi per lo sviluppo personale
e professionale dei propri consulenti: un corso, all’interno del percorso Azimut Talent Program (ex
Millennials) dedicato ai giovani di talento che si avviano a questa professione, e il progetto Boost
dedicato a coloro che non hanno raggiunto gli obiettivi di crescita.
In Italia, la valutazione delle performance dei consulenti viene monitorata con parametri quanti-
qualitativi. In particolare, si monitora l’acquisizione di nuovi clienti, la raccolta di risparmio come
indicatore di fiducia del cliente, la stabilità della clientela e dall’insieme dei diversi indicatori si ricava
un profilo della qualità professionale del consulente.
Il consulente viene poi analizzato tramite appositi indicatori di anomalia elaborati dall’associazione
di categoria Assoreti. Nel caso in cui sorgesse un sospetto su un determinato comportamento da parte
di un consulente, la Direzione Commerciale effettua opportune segnalazioni alla funzione di Internal
Audit, la quale opera al fine di garantire la massima correttezza, l’integrità morale ed il rispetto delle
leggi e delle disposizioni interne ed esterne applicabili.
L’intero processo è definito e implementato anche secondo una specifica logica risk based volta, da
un lato, a cogliere nell’ambito della definizione dei controlli da effettuare e degli strumenti e delle
metodologie da utilizzare gli aspetti maggiormente rischiosi dell’operatività dei consulenti finanziari
e, dall’altro, a focalizzare le attividi controllo sugli elementi e sui soggetti che risultano essere
potenzialmente più a rischio, anche dal punto vista reputazionale, per le Società del Gruppo Azimut.
In particolare, i controlli sono effettuati attraverso lo svolgimento delle seguenti attività:
Oltre 92 mila ore di
formazione per i
consulenti finanziari
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92
definizione del profilo di rischio dei consulenti finanziari;
visite ispettive in loco;
analisi degli indicatori di anomalia;
analisi dei reclami ricevuti dalla clientela.
La buona reputazione comportamentale dei consulenti Azimut è confermata dal fatto che le
segnalazioni sono rare. Sull’operato e i comportamenti dei consulenti intervengono regolari controlli
dell’Internal Audit e una sistematica pianificazione delle visite degli uffici.
DIVERSITÀ E INCLUSIONE E RISPETTO DEI DIRITTI UMANI
Il Gruppo Azimut, nella Politica ESG, si assume l’impegno ad offrire
condizioni di lavoro rispettose della dignità personale, dei diritti
umani e delle pari opportunità. Il Gruppo garantisce pari opportunità
in tutti i processi aziendali, ivi compresi la gestione del personale, la
selezione, la formazione, lo sviluppo professionale delle risorse umane e la definizione dei sistemi di
remunerazione e welfare. Tali principi sono poi recepiti dalle singole società del Gruppo nei propri
codici di condotta e procedure di gestione del personale, o in alcuni casi definendo specifiche
politiche sul tema, sempre in linea con le normative locali.
Il 46% dei dipendenti sono donne, analizzando la segmentazione per livello professionale e per genere
risulta che la categoria dove si realizza un sostanziale equilibrio nel numero dei dipendenti è quella
riferita a posizioni di staff. Risulta evidente un maggior equilibrio di livello tra i generi, per categoria
professionale, in Italia rispetto agli altri paesi, anche se in alcuni di questi l’esiguità dei numeri rende
poco significativo il confronto.
Nel 2021 il Gruppo registra 5 dipendenti appartenenti alle categorie tutelate (dipendenti con
disabilità) nelle società italiane, in una società egiziana e in una società turca del Gruppo.
A dimostrazione dell’impegno internazionale del Gruppo sulle tematiche di inclusione, si segnala che
AZ Investment Management Singapore, da settembre 2020, è entrata a far parte della Tripartite
Alliance for Fair and Progressive Employment, un’agenzia di Singapore che promuove pratiche
occupazionali eque e responsabili.
Le società del Gruppo Azimut si sono dotate di politiche di remunerazione coerenti con le normative
vigenti nei diversi paesi nei quali il Gruppo opera. Le diverse politiche di remunerazione condividono
valori, principi e punti fermi che hanno guidato la crescita del Gruppo, e continueranno a guidare la
sua mission con l’obiettivo di un costante sviluppo: integrità, equilibrio, meritocrazia e creazione di
valore. La trasposizione di tali valori nelle realtà aziendali che compongono il Gruppo, rappresenta
un elemento imprescindibile per soddisfare al meglio le esigenze di tutti gli stakeholder che gravitano
attorno all’universo Azimut, tanto a livello interno, quanto a livello esterno. Funzione primaria della
politica di remunerazione è infatti motivare, incentivare e premiare i soggetti che, a vario titolo,
mettono fruttuosamente la propria esperienza e competenza al servizio del Gruppo, in modo tale da
essere partecipi, in prima persona, del suo sviluppo. Allo stesso tempo, un adeguato ed equilibrato
assetto del sistema remunerativo è parte imprescindibile della complessiva struttura di governance:
presidio fondamentale per tutti coloro che percepiscono il Gruppo come un punto di riferimento nel
garantire la qualità dell’ampia gamma di servizi prestati, secondo una impostazione avente al proprio
centro la tutela, soddisfazione e protezione della clientela, e sempre più vocata all’internalizzazione.
46% di donne
tra i dipendenti
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93
In un quadro fortemente competitivo, qual è quello dei servizi di investimento, la politica di
remunerazione è evidentemente un fattore di attrattività delle migliori competenze e anche sotto tale
profilo viene attentamente considerata.
Con riferimento alla remunerazione dei dipendenti è stato calcolato il rapporto, per le diverse
categorie professionali, tra lo stipendio base dei dipendenti donna e dei dipendenti uomini, così come
il rapporto tra le remunerazioni totali (che tiene conto anche di componenti variabili). I dati sono
rappresentati nella tabella a pagina 73, all’interno della sezione “Dati relativi alle persone del Gruppo
Azimut”.
Nel 2021 è stata effettuata la revisione annuale della Politica di Remunerazione e Incentivazione di
Azimut Holding S.p.A. all’interno della quale viene disciplinato il sistema retributivo degli organi di
amministrazione, dei direttori generali, dei dirigenti con responsabilità strategiche e dei componenti
del Collegio Sindacale. Il sistema retributivo di Azimut viene definito in coerenza con gli obiettivi ed
i valori aziendali, le strategie di lungo periodo e le politiche di gestione del rischio.
Nello specifico, la struttura remunerativa è formata da una componente fissa, che rappresenta gli
obiettivi di lungo termine e garantisce continuità al business, e una componente variabile, legata a
determinati obiettivi di breve e medio/lungo termine e il cui peso è parametrato a indicatori di
performance corretti per il rischio. Quest’ultima componente, in particolare, è connessa
proporzionalmente al raggiungimento di determinati obiettivi correlati sia a parametri quantitativi che
qualitativi, sia di natura economica che di diversa natura.
La componente variabile annuale della remunerazione degli Amministratori Delegati include,
all’interno di obiettivi qualitativi, anche una componente legata ad obiettivi strategici e ESG, ovvero
obiettivi legati alla sostenibilità, intesa come capacità di generare e mantenere valore per tutti gli
stakeholder nel medio-lungo periodo.
SALUTE, SICUREZZA E BENESSERE DELLE NOSTRE PERSONE
Il Gruppo adempie agli obblighi di legge in materia di salute e sicurezza previsti nei diversi Paesi in
cui è presente. Per quanto riguarda l’Italia, con riferimento all’area di rischio “Gestione degli
adempimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro” è da sempre in essere un sistema interno di
gestione, tramite un servizio dedicato, diretto da un esperto abilitato e supportato da soggetti interni
parimente qualificati, che ha l’obiettivo di definire i ruoli, le responsabilità operative, i principi di
comportamento e di controllo nonché i programmi di formazione per gli addetti tutti, che Azimut
osserva, nel rispetto della normativa vigente prevista dal D. Lgs. 81/2008 con l’ulteriore supporto del
Modello 231 e sotto il controllo e la supervisione dell’Organismo di Controllo, come previsto dal D.
Lgs. 231/2001.
In Irlanda, ad esempio, la società ha implementato un sistema di gestione della salute e sicurezza, che
si basa su politiche e procedure definite nel rispetto della normativa locale, e che prevede, tra le altre
cose, la nomina del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Il rappresentante è responsabile
dell’identificazione e minimizzazione dei rischi di salute e sicurezza.
Per quanto riguarda le attività formative, ai dipendenti viene erogata
formazione sui temi della sicurezza sul lavoro, nel 2021 le ore
erogate su queste tematiche sono state 477 e hanno coinvolto i
dipendenti delle diverse società del Gruppo.
477 ore di formazione su
Salute e Sicurezza
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94
Nelle diverse società del Gruppo, a dimostrazione dell’attenzione di Azimut verso i propri dipendenti
e collaboratori, sono previsti anche piani di promozione della salute dei lavoratori, che prevedono ad
esempio assicurazioni sanitarie integrative, check up gratuiti, pillole informative volte ad accrescere
il benessere dei lavoratori.
Durante il 2021, si è verificato solamente un caso di incidente non grave in itinere in Italia (il trasporto
non era stato organizzato dal Gruppo). Il dato risulta in netta riduzione con il dato del 2020, e ciò
indica un miglioramento delle politiche di salute e sicurezza del Gruppo e riflette l’impegno continuo
e l’attenzione posta su queste tematiche. Il tasso di infortuni sul lavoro è pari a zero, e cresce a 0,1,
includendo gli infortuni in itinere
7
. A livello di Gruppo non si registrano malattie professionali o
incidenti mortali nel triennio 2019-2021.
Il tasso di assenteismo
8
di Gruppo si attesta al 1,4% (1,6% per le donne e 1,2% per gli uomini) in
linea con il dato registrato nel 2020.
Azimut a sostegno dell’emergenza Covid-19
Il Gruppo, aveva iniziato negli scorsi esercizi l’analisi di fattibilità per l’introduzione di forme di
smart working idonee a conciliare esigenze di vita privata e lavoro, che possono aiutare agevolare
la diversità e l’inclusione. Nel 2021, in continuità con il 2020, in seguito alla diffusione della
pandemia da Covid-19 ai dipendenti è stata data la possibilità di lavorare da remoto, dotandoli di
tutti i dispositivi necessari per lo smart working. Visto il successo dimostrato, il Gruppo è
intenzionato a mantenere questa modalità di lavoro anche in futuro. In Italia, ad esempio, è stato
formalizzato un accordo che prevede una suddivisione 20/80 tra le ore di lavoro in ufficio e quelle
da remoto, tuttavia questa suddivisione è solo indicativa e può essere adeguata in base alle esigenze
del singolo lavoratore.
Inoltre, in seguito alla diffusione della pandemia Covid-19, il Gruppo ha rivisto le proprie
procedure di salute e sicurezza, nell’ottica di rispondere al meglio all’emergenza sanitaria. Nei
diversi paesi il Gruppo ha risposto nel rispetto delle normative locali, favorendo lo smart working,
la formazione online (anche specifica sull’emergenza Covid-19) e adeguando gli uffici, ad esempio
con l’introduzione di misure per il rilievo della temperatura, disinfettante, riduzione del numero di
dipendenti presenti in ufficio. In alcune società del Gruppo vengono messi a disposizione
mascherine e tamponi Antigienici rapidi a tutti i dipendenti, da effettuare periodicamente.
Per gli uffici commerciali Azimut ha predisposto regole precise volte a garantire il distanziamento
interpersonale e a limitare il numero delle persone presenti contemporaneamente nello stesso
locale, consentendo alla clientela di accedere solo su appuntamento e per i servizi o operazioni non
effettuabili da remoto, con l’obiettivo di tutelare la salute di dipendenti, collaborator e clienti. Tra
le iniziative promosse nel Gruppo si segnala ad esempio che in Messico la società ha organizzato
un Comitato dedicato alla gestione dell’emergenza, incaricato di fornire informazioni e monitorare
il contagio all’interno della società. In aggiunta, nel 2021 la società messicana del Gruppo Kaan
Capital, ha trasferito la propria sede in un edificio più ampio, aumentando così lo spazio per i
dipendenti e favorendo maggiormente la distanza interpersonale.
In Italia, ha sottoscritto una polizza, che si aggiunge alle polizze assicurative gpreviste, dedicata
nello specifico a g
estire e mitigare i rischi legati al Covid
-
19.
7
Il tasso di infortuni, in linea con il nuovo GRI Standard 403-9, è stato calcolato secondo la seguente formula: (infortuni sul luogo di
lavoro registrabili/ore lavorate) * 200.000. Gli infortuni in itinere sono inclusi nel calcolo del tasso solo se il trasporto è stato
organizzato dall’organizzazione. Il numero di ore lavorate è in parte frutto di stima.
8
Il tasso di assenteismo è stato calcolato secondo la seguente formula: (giorni di assenza/giornate lavorabili). Il perimetro esclude
Brasile, Cile, Egitto, Cina (Hong Kong e Shanghai), AACP (Usa),Genesis (Usa) e Sanctuary Wealth Group (USA) paesi per i quali il
dato non è stato rilevato nel 2021.
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95
AZ Investment Management ha introdotto a Shanghai nel corso del 2021 un sistema di test per
monitorare eventuali contagi da Covid 19 per tutti i dipendenti che hanno viaggiato fuori da
Shanghai per motivi lavorativi.
Infine, a Singapore è stata emanata, ad agosto 2021 una policy denominata “Safe Measure
Management Policy”, in linea con le linee guida nazionali con lo scopo di tutelare il proprio
personale e minimizzare i contagi e le esposizioni a Covid
-
19.
8.
IL NOSTRO IMPEGNO VERSO LA COMUNITÀ
SVILUPPO DELLE COMUNITÀ LOCALI
Azimut ha identificato un gruppo di lavoro dedicato alla CSR finalizzato alla promozione della
cultura e della responsabilità, nel pieno rispetto della carta dei valori. Tale gruppo nasce dall’esigenza
e dal desiderio dell’Azienda di convogliare le attività di responsabilità sociale promosse da un numero
sempre maggiore di dipendenti e consulenti. Questo, si presenta sotto forma di un impegno sia
professionale che personale degli attori del Gruppo, in un progetto organizzato, strutturato e
condiviso. Il Gruppo di Lavoro CSR agisce come un’unica squadra, promuove la costante attenzione
alla sostenibilità e all’implementazione di iniziative di responsabilità sociale a favore della comunità
e del territorio. I clienti e i consulenti finanziari in Italia risiedono in migliaia di località diverse in
tutte le regioni e il contesto nel quale vivono è ovviamente importante per il Gruppo che deve essere
conosciuto e riconosciuto per poter crescere e offrire servizi a una platea sempre più ampia di
potenziali interlocutori.
Il gruppo di lavoro è stato costituito nel pieno rispetto della parità di genere, nella consapevolezza del
principio dell’inclusione come valorizzazione delle “diversità”. Il progetto di CSR si pone come
obiettivo la creazione di un ecosistema di valori, contagioso ed inarrestabile, dove Azimut svolge un
ruolo di connettore tra i singoli individui, le imprese, le associazioni, le comunità territoriali, le
Università e le scuole di ogni ordine e grado. Nello specifico, l’approccio del gruppo si sostanzia
attraverso due principali ambiti di intervento:
- le iniziative di supporto alla comunità: la promozione dello sviluppo locale ad alto impatto sociale
- le iniziative di educazione finanziaria: la promozione e la diffusione di una cultura finanziaria per
consentire scelte di investimento consapevoli ed informate nei consumatori
Le attività nascono in risposta alle esigenze locali e vengono portate avanti con sistematicità e
continuità, sviluppando temi come la filantropia, l’educazione finanziaria, il sostegno alle fasce
deboli, la promozione della cultura, dell’arte e delle attività sportive.
Le risorse coinvolte, sempre più numerose, partecipano attivamente a percorsi formativi dedicati. La
formazione ha reso i consulenti ancora più attenti ad un approccio olistico a tutela delle persone e dei
loro affetti.
Il team, cabina di regia delle attività di CSR, insieme al Comitato di Sostenibilità, ha avuto un ruolo
cruciale nel coordinamento delle attività sviluppate a favore delle Comunità e dei Territori durante
l’emergenza Covid-19 (vedi il box di approfondimento Azimut a sostengo dell’emergenza Covid-19).
Tra le iniziative più recenti troviamo:
Startup sociali: 1 milione di euro in OltreVenture per sostenere startup sociali con una
distribuzione più equilibrata del valore fra gli azionisti, i dipendenti e i clienti
Piccole e media imprese: almeno il 15% delle AuM al 2024 in fondi di Private Market con
Azimut Libera Impresa SGR S.p.A per sostenere le PMI e contribuire a creare nuove opportunità
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di lavoro
Startup innovative: il Gruppo Azimut opera direttamente come lead investor in Gellify, prima
piattaforma di innovazione che investe in startup software digital B2B
Made in Italy: oltre 10 fondi attivi nelle principali asset class d'investimento dell'Alternative
Asset Management per sostenere il tessuto imprenditoriale italiano
EDUCAZIONE FINANZIARIA
Nel corso del 2021, in continuità con il 2020, la vicinanza alle Comunità e ai Territori, si è manifestata
anche attraverso le numerose iniziative culturali sviluppate attraverso webinar e seminari on line,
dedicati ai risparmiatori privati, ma anche alle imprese e alle associazioni. Azimut che ha da sempre
creduto nel valore dell’educazione finanziaria, nella convinzione che un risparmiatore più evoluto e
consapevole possa contribuire alla creazione di valore nell’intero sistema economico, ha sviluppato
nel corso dell’anno 20 webinar nazionali, ognuno dei quali aveva l’obiettivo di rafforzare ed
implementare le conoscenze di clienti e stakeholder su tematiche finanziarie, a questi si aggiungono
66 webinar per i consulenti finanziari.
I temi principali sono quelli legati alla protezione del patrimonio, al sostegno dell’economia reale,
alla sostenibilità e alla previdenza. A queste iniziative hanno partecipato, portando le loro
testimonianze, le Associazioni degli Industriali, diverse Onlus e Associazioni Locali, ma anche
imprenditori e università. Inoltre, nel 2021 Azimut ha aderito al Mese dell’Educazione Finanziaria
promosso da Edufin, il Comitato per la Programmazione e il Coordinamento delle attività di
educazione finanziaria, con un progetto rivolto alle scuole primarie. Coerentemente con la propria
dimensione di connettore sociale, Azimut ha voluto dar voce a tutti gli attori con cui sono stati
realizzati i progetti di CSR sui territori, perché si potesse condividere l’importanza e l’impegno per
la sostenibilità, favorendo e promuovendo la cultura dell’esempio. Alcune società del Gruppo hanno
partecipato a diversi convegni e webinar durante il corso dell’anno, per promuovere l’educazione
finanziaria. Un esempio è rappresentato da AZ Sinopro di Taiwan che ha collaborato con diverse
organizzazioni, due fra tutte Teaching For Taiwan e CCRA, per promuovere l’educazione finanziaria
e le opportunità di investimento.
Nel corso degli anni Azimut ha:
effettuato pubblicazioni in tema di educazione finanziaria utilizzando un linguaggio semplice
comprensibile anche a soggetti diversi dagli operatori di settore;
promosso incontri ed eventi sul territorio, organizzati dalla propria rete di consulenti finanziari, con
obiettivi formativi e informativi su temi inerenti i mercati finanziari, il risparmio, gli investimenti.
Tra questi, in particolare, “Azimut Libera Impresa Expo” (ottobre 2019) con l’obiettivo di costituire
il punto di incontro tra l’economia reale e il risparmio gestito e di mostrare il ruolo positivo e
propulsivo che la finanza sostenibile può avere sugli stakeholder e sulle comunità locali. La nuova
edizione dell’evento è prevista ad aprile 2022 in modalità completamente digitale;
sviluppato un’applicazione per mobile device volta a fornire ai risparmiatori gli strumenti per
interpretare le informazioni che ogni giorno arrivano dal mondo dell’economia e della finanza e per
aiutarli a compiere scelte consapevoli.
Infine, l’attenzione alla CSR, si manifesta anche nelle collaborazioni che Azimut da anni sviluppa
con le Università. Tra queste, la Bologna Business School, l’Università Alma Mater di Bologna,
l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università Politecnica delle Marche, con cui vengono
attivati progetti formativi e di stage, seminari, open e recruiting day. In collaborazione con il
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Dipartimento di Management dell’Università Politecnica delle Marche, Azimut sostiene il progetto
internazionale “Circular Learning Hub”, che si pone l’obiettivo di promuovere e consolidare il
pensiero circolare e la sostenibilità, puntando a due categorie di attori strategici: gli investitori e le
aziende.
Con la Bologna Business School, invece, è stata rinnovata la partnership per la realizzazione del
Master in Wealth Management Gestione del Patrimonio. Questa iniziativa è un’ulteriore
dimostrazione dell’impegno di Azimut a sostegno della crescita futura della professione, attraverso
la creazione di un percorso formativo di alto livello, sostenuto da borse di studio dedicate. Al termine
delle lezioni in aula è previsto un periodo di tirocinio con l’affiancamento a figure senior del Gruppo.
Inoltre, gli studenti più meritevoli, successivamente al conseguimento dell’abilitazione e dell’avvio
professionale in Azimut, avranno l’opportunità di intraprendere una carriera internazionale all’interno
del Gruppo.
La commercializzazione in Italia del prodotto lussemburghese AZ Fund Equity Global ESG è infatti
abbinata alla facoltà, per il cliente, di attivare il Servizio Solidarietà. Tale servizio consente al cliente
di destinare una parte dei proventi distribuiti periodicamente dal Comparto ad una Organizzazione
non Lucrativa di utilità sociale (cd. Onlus).
Inoltre, iniziative di impatto sociale sono state realizzate in Brasile grazie al fondo AZ Quest Azimut
Impacto, e attraverso erogazioni caritatevoli, in particolare nell’ambito della cura del cancro infantile,
Aids, disturbi dello sviluppo, sostegno alla povertà che vengono regolarmente pianificate dalle società
del Gruppo a favore di ONG e ospedali locali. Attraverso la partecipazione ad eventi di beneficienza
o la collaborazione con ONG locali sono diverse le iniziative a favore delle comunità nei paesi in cui
il Gruppo opera, AZ Sinopra (Taiwan) ha collaborato con l’organizzazione no-profit Teaching For
Taiwan, la cui mission è risolvere le ineguaglianze nel campo dell’educazione, promuovendo eventi
di educazione finanziaria; Azimut Egypt ha lanciato il fondo “Ataa” a supporto delle persone con
disabilità.
LA FONDAZIONE AZIMUT
Fondazione Azimut, costituita nel 2008 ed autorizzata ad operare sull’intero territorio nazionale nel
2012, ha quale principale finanziatore Azimut Holding Spa che devolve ogni anno, per clausola
statutaria (art. 32 dello Statuto), una somma equivalente all’1% del proprio utile lordo consolidato.
Costituita come Onlus, la Fondazione sarà classificata come ente del Terzo Settore a partire dalla
definitiva entrata in vigore del Registro Unico Nazionale previsto dal d. lgs 117 del 3 luglio 2017
(Codice del Terzo Settore).
L’“Anima” della Fondazione, così come per tutto il Gruppo Azimut, si identifica con la centralità
della “persona” quale elemento caratterizzante di propulsione e sviluppo. Fondazione Azimut non
dispone, infatti, di una propria autonoma struttura organizzativa, non ha dipendenti e non ha costi di
funzionamento. Tutte le risorse disponibili vengono impiegate a beneficio degli assistiti e sono i
dipendenti, i consulenti finanziari e tutti i collaboratori che, su base volontaria e gratuitamente,
coordinano e gestiscono le diverse attività, anche di carattere amministrativo, proponendo altresì i
progetti di intervento, seguendone la realizzazione e rendicontandone i risultati.
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La missione di Fondazione Azimut è quella della lotta alla povertà e al contrasto del disagio
economico e sociale, senza un’idea di “assistenzialismo”, ma nello spirito di stimolare le persone nel
riappropriarsi di quella “dignità” che la povertà, il più delle volte, toglie e con essa il rispetto di sé.
Il 2021 è stato un anno particolarmente intenso sia per la quantità di proposte pervenute ed esaminate,
sia per le relazioni allacciate in diverse aree del Paese con la finalità di sostenere le comunità locali
alle prese con una crisi economica e sociale di particolare gravità.
L’estrema povertà colpisce oltre due milioni di famiglie in Italia (dato Censis) coinvolgendo 5,6
milioni di persone (dati Istat) ed è originata principalmente dalla mancanza o dalla perdita di redditi
lavorativi. Oltre che di povertà, la disoccupazione è fonte di insicurezza, di perdita di autostima, di
crisi familiari.
In questa situazione, Fondazione Azimut ha individuato nell’occupazione il tema principale del
proprio impegno e molte delle iniziative deliberate e avviate nel 2021, hanno avuto quale elemento
di centralità quello dell’avviamento al lavoro di soggetti fragili e svantaggiati.
Di seguito le più significative.
sviluppo della piattaforma di vendita on line dei due negozi milanesi della cooperativa Zeropercento
che addestra al lavoro di contatto con il pubblico persone con particolari disabilità intellettive
(autismo, sindrome di Asperger);
a Milano, in affiancamento al SAGA (Servizio di Accompagnamento alla Genitorialità in Adolescenza)
e con il supporto della cooperativa di educatori Zero5, è stato avviato un progetto particolarmente
innovativo che si svilupperà sul triennio 2022/23/24 per fornire assistenza alle giovanissime madri
nel raggiungimento dell’autosufficienza personale ed economica;
sempre a Milano, Fondazione Azimut ha finanziato un progetto di sviluppo che permetterà
l’addestramento di un maggior numero di giovani impiegati presso Cidiesse che è una cooperativa
che da trent’anni insegna un mestiere (cablaggi e quadri elettrici) a soggetti fragili, in particolare
minori sottoposti a provvedimenti giudiziari;
nell’area sud di Milano ha sostenuto una cooperativa agricola (Agrivis) nella realizzazione di una
cascina come centro di accoglienza e ha inoltre finanziato la realizzazione di un laboratorio per la
trasformazione dei prodotti agricoli. L’attività agricola e il laboratorio daranno lavoro a soggetti
svantaggiati (immigrati, disabili);
a Milano (quartiere Gratosoglio) Fondazione Azimut sta supportando l’avvio di un progetto che ha
aiutato la cooperativa InTec ad acquisire un piccolo immobile che ospiterà dal 2022 una scuola di
informatica rivolta a giovani e persone senza qualifiche professionali così da favorire il loro accesso
al lavoro;
la Fondazione ha deciso di sostenere il progetto In-JOBs di Mestieri Lombardia e JPMorgan per il
finanziamento dei tirocini di 60 donne disoccupate con più di 29 anni. A fine 2021 già 15 donne
hanno avviato l’inserimento lavorativo in diverse province della Lombardia;
a Milano (quartiere Corvetto) in collaborazione con AVSI sono iniziati i corsi di formazione per
l’avviamento al lavoro di 10 donne disoccupate.
Sempre in materia di occupazione, sul finire del 2021 sono stati sottoscritti impegni:
con Communitas (consorzio di cooperative sociali emanazione di Caritas) per il progetto “Custodi
del Bello”, per finanziare tirocini di formazione a Savona, Brescia, Firenze e Roma. L’iniziativa si
propone di contribuire alla qualificazione di spazi pubblici e insieme di formare per un futuro
lavorativo soggetti fragili (disoccupati, immigrati);
nell’ambito del gruppo di imprese sociali, facenti capo al Gruppo l’Impronta, operanti nella zona sud
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di Milano Fondazione Azimut erogherà i fondi necessari al completamento del progetto “Buoni come
il pane”, che avrà lo scopo di avviare un panificio/luogo di somministrazione all’interno di un grande
quartiere di co-housing che sta nascendo dalla riconversione di cinque grandi immobili destinati
inizialmente a uffici e in stato di abbandono;
con Asili Notturni di Torino, Fondazione Azimut si è impegnata all’erogazione dei fondi necessari
all’avvio del progetto “Accademia Solidale” che prevede l’allestimento di laboratori destinati a
formare giovani e disoccupati in vista del loro inserimento in diverse realtà produttive che
partecipano all’iniziativa;
nelle campagne dell’entroterra di Venezia acquisterà mezzi di trasporto ecologici per la consegna
dei prodotti della fattoria Casa di Anna, una onlus che avvia al lavoro persone con disabilità e in
affidamento dalle carceri.
Progetti significativi sono stati inoltre avviati
a Padova, con il supporto al progetto “Women Empowerment” che ha la finalità di aiutare donne a
uscire definitivamente da una relazione violenta, offrendo loro risposte a bisogni materiali mettendo
a disposizione risorse economiche a supporto dei progetti di autonomia ed empowerment socio-
lavorativo. Versare una caparra e allacciare le utenze, affrontare spese scolastiche, fronteggiare
urgenze medico-sanitarie, conseguire la patente di guida, pagare un baby-sitting, iscriversi a corsi
formazione: per molte donne sono preziosi investimenti verso la conquista di una nuova vita;
a Catania sta contribuendo alla realizzazione di un centro di ascolto che ampli i servizi attualmente
erogati da MediterraneoSiciliaEuropa Onlus e dalla Locanda del Samaritano;
a Genova dove Fondazione Azimut finanzierà, nei prossimi quattro anni, la sistemazione di 20 alloggi
messi a disposizione dalla Diocesi e destinati a ospitare famiglie e persone in grave difficoltà
abitativa;
a Candelara (Pesaro) per la realizzazione di una casa di accoglienza.
Nel corso del 2021 Fondazione Azimut ha portato a compimento alcune delle iniziative avviate nel
2019 e 2020. In particolare:
la ristrutturazione del Borgo di Danisinni a Palermo (inaugurato il 16 luglio). Si sono creati spazi
per nuovi servizi alla comunità, nuove occasioni di lavoro e, finalmente, l’impegno
dell’Amministrazione comunale per ristrutturare l’asilo nido chiuso da quindici anni;
il completamento della casa di accoglienza per donne maltrattate a Padova (inaugurata il 22 maggio)
la fase finale della ristrutturazione della casa di accoglienza per le famiglie dei bimbi ricoverati nel
reparto oncologico e neurologico dell’Ospedale Bellaria di Bologna. Ai costi per la ristrutturazione
di un’ampia parte dell’edificio messo a disposizione dalla Parrocchia di San Lazzaro, si è aggiunto
l’impegno di finanziamento per l’arredo e l’allestimento degli spazi.
Nel corso dell’esercizio 2021, è’ proseguito, inoltre, tramite l’utilizzo di voucher spesa il sostegno
alle comunità di accoglienza e riabilitazione a Roma (Frati Minori del Lazio) e a Grosseto (Parrocchia
Santa Maria SS. Immacolata), agli asili nido solidali di Genova e a singole situazioni di grave disagio
segnalati da consulenti del Gruppo Azimut.
Fondazione Azimut nel 2021 ha, quindi, finanziato la realizzazione di progetti per un ammontare
complessivo di circa 1,8 milioni di euro, di cui euro 993.817 già erogati e euro 754.497 per progetti
approvati ma ancora non completati.
Con il 2021, decimo anno di effettiva operatività, la Fondazione ha erogato complessivamente otto
milioni di euro per combattere la povertà.
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Azimut a sostengo dell’emergenza Covid-19
Il senso di responsabilità nei confronti delle persone e delle comunità ha acquisito un valore
centrale nel Gruppo dall’esplosione della pandemia. In continuità con il 2020, infatti, sono
proseguiti nel 2021 altri interventi che sono stati effettuati in conseguenza dell’emergenza prodotta
dall’epidemia.
Tra i più significativi:
il sostegno a Banco Alimentare Lombardia, considerate le migliaia di persone che ancora nel 2021
sono state costrette a chiedere aiuti alimentari alle varie strutture che prestano questi servizi;
il finanziamento di un’iniziativa parrocchiale a Rovigo per garantire supporto alimentare e
scolastico a bambini di famiglie in difficoltà;
l’aiuto ai Volontari della Speranza di Padova per l’acquisto di celle frigorifere e scaffalature del
nuovo, più grande magazzino destinato a garantire la distribuzione di aiuti alimentari a oltre 200
famiglie;
il contributo all’Associazione S. Giuseppe Imprenditore per dare ascolto e immediato sollievo ad
artigiani e piccoli imprenditori assillati dai problemi economici;
l’intervento straordinario Natale 2021 all’Associazione A Casa Lontani da Casa per regalare viaggi
e soggiorni di ricongiungimento a malati e famiglie bisognosi.
Inoltre, si segnala il progetto di crowdfunding in risposta all'emergenza Covid-19: all’esplodere
dell’emergenza Covid, il Gruppo ha aperto un conto dedicato a raccogliere le donazioni di clienti
e collaboratori. Impegnandosi a raddoppiare le somme raccolte per l’acquisto di presidi sanitari da
donare a ospedali e strutture sanitarie in difficoltà. In tre mesi sul conto sono stati versati 230.000
euro. Attraverso Azione Azimut per le Comunità, sono state donate a 32 Ospedali dislocati
sull’intero territorio nazionale, apparecchiature e presidi sanitari per 470.000 euro. Fondazione
Azimut ha erogato donazioni a 47 organizzazioni impegnate nella lotta alla pover derivante
dall’epidemia e attive su tutto il territorio nazionale per un importo di 711.000 euro.
Complessivamente, a livello di Gruppo, sono stati destinati 1.181.000 euro all’emergenza sanitaria
e sociale per la comunità.
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101
9.
LA GESTIONE DEI NOSTRI IMPATTI AMBIENTALI
L’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e al cambiamento climatico è ormai sensibilità
comune e viene esercitata sia dai gestori nella selezione dei portafogli dei fondi, sia nella gestione
degli impatti diretti delle attività quotidiane del business.
Il Gruppo infatti, come ribadito nella Politica ESG adottata, si impegna a minimizzare e ottimizzare
l’impatto che le proprie attività generano sull’ambiente - in modo diretto e indiretto - nel breve e nel
lungo periodo e a monitorare in modo costante i fattori di rischio legati agli aspetti ambientali. Inoltre,
Azimut si impegna concretamente anche attraverso l’adesione a CDP (Carbon Disclosure Project) a
porre attenzione alle tematiche ambientali, monitorando costantemente o il proprio impatto
ambientale e analizzando i rischi e le opportunità ad esso legati. La partecipazione a CDP rappresenta
per il Gruppo anche un’importante opportunità di comunicare in modo trasparente le proprie
performance ambientali.
Nello specifico dell’attività svolta dal Gruppo, l’impatto ambientale si limita ai consumi legati al
lavoro di ufficio; ai fini di questo documento si considera l’impatto dell’attività essenzialmente sotto
il profilo di consumo di carta ed energia elettrica utilizzata negli uffici.
Il consumo di acqua è quello connesso con la presenza di personale negli uffici, e non appare quindi
una tematica significativa.
A seguito dell’inserimento nel 2011 dei reati ambientali all’interno del novero dei reati previsti dal
decreto legislativo 231 dell’8 giugno 2001 sulla responsabilità amministrativa, Azimut ha adottato un
Protocollo di gestione degli adempimenti ambientali (Protocollo n. 18) che indica i comportamenti
da adottare in materia.
Consumi di energia ed emissioni
I dati sui consumi di energia monitorati del Gruppo si riferiscono principalmente ai consumi di
energia elettrica, considerati i più significativi visto il settore di appartenenza e le attività svolte dal
Gruppo. A tali consumi sono associate le emissioni di Scope 2.
Le emissioni Scope 1 sono associate al parco auto aziendale e ad altri consumi legati agli uffici (come
ad esempio il riscaldamento), questi ultimi sono inclusi nei costi di locazione che le singole società
pagano ai proprietari degli edifici e non è stato possibile ottenere informazioni a riguardo. Inoltre, dal
momento che la flotta aziendale è composta da un numero irrilevante di veicoli i dati relativi alla
flotta non sono rappresentati.
Il Gruppo durante il 2021 ha consumato 2.554MWh di energia elettrica acquistata dalla rete
9
, di cui
il consumo di energia associato a contratti da fonti rinnovabili è pari a 31,52 MWh.
Nel 2020 i consumi erano pari a 1.981 MWh. L’incremento nei dati del 2021, rispetto all’esercizio
precedente, è legato al fatto che sono compresi anche i consumi energetici delle società statunitensi
di nuova acquisizione USA AACP, USA Genesis e Sanctuary Wealth Group. I dati sono influenzati
dagli impatti della pandemia Covid-19, che, specialmente nel 2020, ha portato molte Società del
Gruppo a lavorare in modalità smart working lasciando gli uffici meno occupati e spesso vuoti, anche
per lunghi periodi di tempo.
Il Gruppo prosegue l’impegno nel migliorare la gestione energetica, sviluppando in alcune delle sedi
iniziative di riduzione dei consumi, come ad esempio:
l’utilizzo di sistemi di illuminazione a LED
l’utilizzo di apparati informatici a basso impatto energetico (AAA) o lo spegnimento degli stessi alla
9
Il dato relativo ai consumi di energia è in parte frutto di stima.
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sera e durante i fine settimana/giorni festivi
il mantenimento di soglie di temperatura massima o minima a seconda della stagione, per ridurre al
minimo il consumo di energia elettrica
l’adozione di pratiche virtuose promosse tra i dipendenti, volte a incentivare un utilizzo
responsabile dell’energia (es. spegnimento delle luci, spegnimento PC a fine giornata)
In Italia, Azimut ha avviato un piano di ristrutturazione degli edifici di via Cusani nel 2021, all’interno
del quale sono state apportate alcune soluzioni per l’efficientamento energetico: l’introduzione di
prese corrente Wieland con sistema di risparmio energetico Master & Slave” e la sostituzione dei
corpi illuminanti con un sistema di prodotto LED a basso consumo energetico con circa 11,10 KG di
CO
2
risparmiati in un anno.
Si segnala inoltre che l’ufficio di Azimut Genesis è collocato in un edificio certificato LEED Silver
e che la società lussemburghese nel 2021 si è spostata in un nuovo edificio selezionato includendo
anche una valutazione delle caratteristiche ambientali dell’edificio.
L’indice di intensità energetica
10
per il 2021 risulta essere di 1,78 MWh/dipendente mentre, nel 2020,
si attestava a 1,70 MWh/dipendente, anche in questo caso l’incremento è imputato all’ampliamento
del perimetro che per il 2021 include anche le società statunitensi riportate sopra.
Con riferimento alle emissioni, il Gruppo ha calcolato le emissioni Scope 2 indirette, secondo la
metodologia location-based che ammontano a 1.064 tCO
2
derivanti dal consumo di energia elettrica,
nel 2020 ammontavano a 868,34 tCO
2
11
. L’indice di intensità emissiva
12
per il 2021 risulta essere di
0,74t CO
2
/dipendente in linea con l’intensità del 2020, che si attestava a 0,75 t CO
2
/dipendente.
Consumo di carta
Come espresso nella Politica ESG adottata, il Gruppo incoraggia la digitalizzazione, privilegiando
canali comunicativi telematici e digitali, ad esclusione della documentazione che deve
obbligatoriamente essere messa a disposizione anche in forma cartacea e della rendicontazione da
spedire alla clientela. In particolare, i consulenti finanziari sono stati sollecitati e aiutati a dotarsi di
tablet per dialogare con la clientela evitando, nei limiti del possibile, la produzione di stampe. La
digitalizzazione sta interessando anche le attività di archiviazione dei documenti, incentivando i
dipendenti ad archiviare, ove possibile, la documentazione in formato elettronico.
Interventi di digitalizzazione e minimizzazione del consumo di materiali (principalmente carta), sono
stati tradotti concretamente da diverse società del Gruppo attraverso l’utilizzo di presentazioni digitali
durante meeting con la clientela, scanner di documenti cartacei, riduzione delle fotocopie al minimo
indispensabile, utilizzo di materiali riciclati, promozione di canali di comunicazione digitali e di e
archivi digitali, etc.
La Società italiana Azimut Capital Management nel corso del 2021 ha avviato progetti di
digitalizzazioni delle lettere e delle comunicazioni non solo internamente, ma anche nei confronti
della clientela.
La società AZ Apice ha consolidato un processo di migrazione verso la totale assenza di carta, e i
risultati stimano una riduzione del consumo di carta intorno al 99% (8.000 pagine di carta
10
L’indice di intensità energetica è calcolato dividendo i consumi (MWh) per il numero totale di dipendenti.
11
Il Gruppo ha utilizzato i fattori di emissione Enerdata pubblicati da Terna (fattori di conversione 2019 per i dati relativi al 2021 e
fattori di conversione 2018 per i dati relativi al 2020 e fattori di conversione 2017 per i dati relativi al 2019). In assenza di dati
relativi ai contratti provenienti dai fornitori le emissioni Scope 2 non vengono calcolate secondo la metodologia market-based.
12
L’indice di intensità emissiva è calcolato dividendo le emissioni Scope 2 calcolate secondo metodologia location
based (t CO2) per il numero totale di dipendenti.
Graphics
103
risparmiate). L’uso limitato degli uffici fisici dovuto alla pandemia ha contribuito al raggiungimento
dei risultati ottenuti. Inoltre, in alcune sedi del Gruppo, per utilizzare le fotocopiatrici è necessario
inserire un codice personale, che consente di tracciare i consumi. Nel momento in cui vengono
identificati usi eccessivi della fotocopiatrice (il numero di copie effettuate supera una soglia
predefinita), gli user sono informati.
Il Gruppo in diverse sedi incoraggia la raccolta differenziata della carta (e di altri materiali quali
plastica e vetro) così da incentivarne il riciclo. Il network italiano di Azimut provvede a raccogliere
gli scarti di carta ed imballaggi cartacei e di plastica in appositi raccoglitori al fine di conferirlo negli
appositi raccoglitori condominiali, rispettando le norme per la raccolta differenziata stabilite
dall'amministrazione cittadina. Per quanto concerne lo smaltimento di prodotti quali i toner per
fotocopiatrici e stampanti la società si rivolge ad una società esterna.
Infine, alcune Società del Gruppo hanno effettuato attività di sensibilizzazione ai dipendenti,
attraverso colloqui ed incontri periodici, in merito alle tematiche della digitalizzazione, del riciclo e
del riuso e della raccolta differenziata.
Fondamentali sono anche le scelte relative ai fornitori di carta, per cui
diverse società del Gruppo hanno scelto di rifornirsi prevalentemente di
carta certificata FSC (o PEFC), proveniente da foreste gestite secondo
rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
Nel 2021 il Gruppo ha consumato un totale di circa 19 tonnellate di carta
13
(nel 2020 il dato
ammontava a circa 24 tonnellate). Anche i dati del 2021, in continuità con il 2020, risentono
favorevolmente delle politiche di riduzione dei consumi di carta, nonché anche degli effetti del Covid-
19 che ha costretto parte dei dipendenti a lavorare da casa per alcuni periodi di tempo nel 2021,
riducendo i consumi di materiale in ufficio.
Il Gruppo con la compilazione del questionario del CDP 2021 fornirà ulteriori dettagli dell’impatto
ambientale generato e delle strategie implementate per mitigare le esternalità negative prodotte.
13
Il dato comprende tutte le società del Gruppo con esclusione di quelle operanti in Australia, Egitto, Stati Uniti (AZ Apice, Genesis
e AACP) in quanto il dato non è disponibile.
-21% di carta utilizzata
rispetto al 2020
Graphics
104
10.
LA TASSONOMIA EUROPEA
Il Regolamento UE 2020/852 – Tassonomia UE: richieste normative
In un ampio contesto internazionale di transizione verso un’economia sostenibile, si inserisce una
delle misure attuate dell’Unione Europea nel Piano d’Azione per la finanza sostenibile: il
Regolamento UE 2020/852 (cd. “tassonomia”) che ha l’obiettivo di riorientare i capitali verso le
attività economiche considerate ecosostenibili.
Il Regolamento UE pone le basi del funzionamento della tassonomia, che si basa sull’identificazione
di sei obiettivi ambientali:
mitigazione dei cambiamenti climatici;
adattamento ai cambiamenti climatici;
uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
transizione verso un’economia circolare;
prevenzione e controllo dell’inquinamento;
protezione degli ecosistemi e della biodiversità.
Le attiviecosostenibili sono definite come quelle attività economiche che contribuiscono in modo
sostanziale al raggiungimento di almeno uno dei sei obiettivi ambientali, e che, al contempo, non
arrechino un danno significativo a nessuno degli altri obiettivi ambientali e che siano svolte nel
rispetto di garanzie minime di salvaguardia
14
.
Il Regolamento UE 2020/852 art. 8 definisce gli obblighi di rendicontazione che ricadono su qualsiasi
impresa soggetta alla Direttiva Europea 2013/34/UE (Non Financial Reporting Directive - NFRD) che,
ai sensi dell’articolo 19-bis o dell’articolo 29-bis, hanno l’obbligo di pubblicare informazioni di
carattere non finanziario. Le tempistiche di applicazione previste dal Regolamento prevedono una
prima disclosure a partire dal 1° gennaio 2022 (con riferimento al reporting period 2021), all’interno
della quale le imprese dovranno includere nella propria dichiarazione di carattere non finanziario
informazioni su come e in che misura le proprie attività sono associate ad attività economiche
considerate ecosostenibili, ai sensi del Regolamento stesso.
In particolare, con riferimento alle imprese finanziarie, l’articolo 10 del Regolamento Delegato UE
2021/2178, che integra il Reg. UE 2020/852, prevede un periodo di phase-in iniziale, dal 1° gennaio
2022 al 31 dicembre 2023, nel quale le imprese finanziarie devono rendicontare le seguenti
informazioni:
a) la quota delle esposizioni in attività economiche non eligible alla tassonomia ed eligible alla
tassonomia nell’ambito degli attivi totali;
b) la quota delle esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti
sovranazionali, e derivati nell’ambito degli attivi totali;
c) la quota delle esposizioni verso imprese non soggette all’obbligo di pubblicare informazioni non
finanziarie nell’ambito degli attivi totali;
d) la quota del portafoglio di negoziazione e dei prestiti interbancari on demand nell’ambito degli
attivi totali (solo per gli enti creditizi);
14
Le garanzie minime di salvaguardia sono procedure attuate da un’impresa che svolge un’attività economica al fine di garantire che
sia in linea con le linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e
diritti umani, inclusi i principi e i diritti stabiliti dalle otto convenzioni fondamentali individuate nella dichiarazione
dell’Organizzazione internazionale del lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e dalla Carta internazionale dei diritti
dell’uomo
Graphics
105
e) la quota di attività economiche di assicurazione non vita eligible alla tassonomia e non eligible
alla tassonomia (solo per le imprese di assicurazione e di riassicurazione);
f) informazioni qualitative.
L’informativa per i primi due anni di rendicontazione risulta pertanto incentrata esclusivamente
sull’indicazione delle quote di esposizioni in attività economiche eligible / ammissibili alla
tassonomia. Esse sono definite come quelle attività economiche che vengono descritte negli atti
delegati tecnici, indipendentemente dalla soddisfazione e dal rispetto dei criteri di vaglio tecnico
stabiliti negli atti delegati. Solo a partire dal gennaio 2024 l’informativa comprenderà anche la
quota di esposizioni in attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia) che dovranno quindi
rispettare i criteri di vaglio tecnico per essere considerate tali.
L’identificazione delle attività economiche eligible si basa sulla corrispondenza della descrizione
dell’attività economica con quella contenuta negli Atti Delegati tecnici. Ad oggi, sono stati pubblicati
gli atti delegati tecnici solo i primi due obiettivi ambientali: Mitigazione dei cambiamenti climatici e
Adattamento ai cambiamenti climatici.
Applicazione della Tassonomia al Gruppo Azimut
In ottemperanza a quanto richiesto dalla normativa descritta sopra, Azimut fornisce nella propria
Dichiarazione Non Finanziaria l’informativa richiesta dalla tassonomia alle imprese finanziarie
classificate come asset manager.
In particolare, il Gruppo Azimut deve dare disclosure della quota di investimenti in attività
economiche eligible nell’ambito del totale delle attività finanziarie gestite, nonché la quota di
investimenti in attività economiche non eligible.
Per il primo anno di rendicontazione, questi indicatori devono essere rappresentati in via volontaria
dal momento che, non essendo disponibili i dati dell’eligibility delle imprese destinatarie degli
investimenti, è stato necessario ricorrere a una stima di tali dati. La Commissione Europea ha infatti
precisato che è possibile ricorrere a stime, qualora i dati non siano disponibili, dandone disclosure
nell’informativa volontaria.
Oltre agli indicatori precedentemente citati, le imprese finanziarie devono rendicontare, come
richiesto dall’articolo 10 del Regolamento Delegato UE 2021/2178, ulteriori informative quantitative
e qualitative di accompagnamento.
Informat
iva
Descrizione dell’indicatore
Valore
Quota delle esposizioni in attività
economiche eligible nell’ambito degli
attivi totali
Esposizioni eligible / Total Covered
Asset
11,6%
Quota delle esposizioni in attività
economiche non eligible nell’ambito
degli
attivi totali
Esposizioni non eligible / Total Covered
Asset
20,7%
Quota di esposizioni verso
amministrazioni centrali nell’ambito
degli attivi totali
Esposizioni verso amministrazioni
centrali / Total Asset
15,0%
Quota di esposizioni in derivati
nell’ambito degli attivi totali
Esposizioni in derivati / Total Covered
Asset
0,9%
15
15
Calcolato utilizzando il valore contabile dell’esposizione a strumenti derivati
Graphics
106
Quota delle esposizioni verso imprese
non soggette all’obbligo di pubblicare
informazioni non finanziarie
nell’ambito degli attivi totali
Esposizioni verso imprese non soggette
all’obbligo di pubblicare la NFRD /
Total Covered Asset
43,4%
La quota di esposizioni eligible è stata stimata considerando prevalentemente le esposizioni in
strumenti di debito e di capitale emessi da società facenti parte dell’Unione Europea soggette alla
NFRD (Non Financial Reporting Directive) e ponderando tali importi con le stime di eligibility
fornite dall’infoprovider MSCI ESG Research. Per il primo anno di rendicontazione è stato necessario
ricorrere a stime, dal momento che non sono ancora disponibili i dati di eligibility calcolati dalle
imprese oggetto di investimento. L’infoprovider ha fornito la stima dell’eligibility delle controparti
quotate non finanziarie (Turnover KPI) e finanziarie.
Inoltre, il Gruppo, al fine di calcolare la quota di investimenti in attività eligible, ha effettuato
un’analisi look through sui propri fondi, che ha permesso un’analisi più puntuale degli asset eligible
16
.
Date le tempistiche stringenti definite dalla normativa stessa, per il primo anno di rendicontazione è
stata effettuata una limitazione di perimetro per il calcolo degli indicatori, che si riferiscono alle
seguenti società: Azimut Capital Management SGR S.p.A., Azimut Libera Impresa SGR S.p.A.,
Azimut Investments S.A., Azimut life DAC, AZ Swiss & Partners S.A. e non includono le altre
società extra UE del Gruppo.
La % di esposizioni in attività economiche eligible è fortemente legata al ristretto bacino su cui questa
percentuale viene calcolata (32,28%) che corrisponde, in via prevalente, alle esposizioni in strumenti
di debito e di capitale emessi da società facenti parte dell’Unione Europea soggette alla NFRD.
I Total Covered Asset, su cui vengono calcolate le esposizioni eligible, corrispondono all’85% dei
Total Asset, ovvero ai Total Asset al netto della componente governativa (esposizioni verso governi
e amministrazioni centrali), come indicato dall’art.7 paragrafo 1 del Regolamento Delegato (UE)
2021/2178 della Commissione Europea. I Total Covered Asset corrispondono al denominatore del
principale KPI richiesto dalla normativa ovvero la “Quota di esposizioni in attività economiche
eligible e non eligible”.
16
Il Gruppo ha effettuato un look through sui principali fondi di terzi per esposizione
Graphics
107
ALLEGATI
Tabella di raccordo tra ambiti del Decreto 254/2016, temi materiali e indicatori GRI
Ambiti del
Decreto
Tema materiale per
Azimut
Indicatori GRI
Perimetro degli impatti
Interni Esterni
Lotta alla
corruzione attiva e
passiva
Etica del business,
anti-riciclaggio e lotta alla
corruzione
GRI 205
GRI 207
Gruppo Azimut
Comunità
finanziaria/azionisti
Clienti
Temi attinenti al
personale e
Rispetto dei diritti
umani
Gestione e sviluppo del capitale
umano
GRI 401
Gruppo Azimut
Gestione della rete e
formazione dei consulenti
finanziari
GRI 404
Gruppo Azimut
Diversità e inclusione e rispetto
dei diritti umani
GRI 405
Gruppo Azimut
Salute, sicurezza e benessere
dei dipendenti
GRI 403
Gruppo Azimut
Temi sociali
Soddisfazione della clientela
GRI 103
Gruppo Azimut Clienti
Gestione responsabile della
catena di fornitura
GRI 308
GRI 414
Gruppo Azimut Fornitori
Innovazione e sostenibilità del
portafoglio prodotti
GRI 103
Gruppo Azimut
Clienti
Comunità
finanziaria/azionisti
Educazione finanziaria e
sviluppo delle comunità locali
GRI 103
Gruppo Azimut
Clienti
Collettivi
Marketing responsabile e
comunicazione trasparente
GRI 417
Gruppo Azimut Clienti
Privacy e sicurezza dei dati
GRI 418
Gruppo Azimut Clienti
Gestione dei rischi ESG per
l’operatività aziendale
GRI 103
Gruppo Azimut
Temi ambientali Impatti ambientali diretti
GRI 302
GRI 305
GRI 307
Gruppo Azimut Ambiente
Graphics
108
Tabella di descrizione dei temi materiali per Azimut
Tema materiale Descrizione del tema
Etica del business, anti-riciclaggio e
lotta alla corruzione
Predisporre adeguati presidi di controllo interno e diffondere una cultura
aziendale fondata sull’integrità e l’etica professionale. Svolgere le attività in
conformità con i più elevati standard etici volti a prevenire atti di corruzione e
riciclaggio, e nel rigoroso rispetto di principi e standard in materia di lobbying
definiti da codici interni e normative locali. Definire in modo trasparente il
proprio approccio alla fiscalità, definendo come l'organizzazione bilancia la
compliance fiscale con le attività di business e con le aspettative etiche, sociali
e di sviluppo sostenibile.
Gestione e sviluppo del capitale
umano
Favorire percorsi strutturati di formazione tecnica e manageriale anche al fine
di garantire la competitività del Gruppo. Offrire opportunità concrete di
sviluppo personale e professionale, mantenendo nel tempo la capacità di
attrarre talenti.
Gestione della rete e formazione dei
consulenti finanziari
Definire modalità di gestione e sviluppo dei consulenti finanziari (pacchetti
retributivi, welfare, percorsi di crescita e sviluppo, sistema di valori) volti a
garantire elevati livelli di professionalità e competenza.
Diversità e inclusione e rispetto dei
diritti umani
Garantire la tutela dei diritti di tutti i dipendenti, gestire e valorizzare la
diversità, promuovere dinamiche inclusive eliminando forme di
discriminazione anche di tipo retributivo.
Salute, sicurezza e benessere dei
dipendenti
Tutelare la salute, sicurezza e integrità psicofisica delle persone nel rispetto
dei requisiti definiti dalle normative applicabili nei diversi Paesi. Accrescere
la consapevolezza dei rischi e promuovere comportamenti responsabili tra i
dipendenti. Assicurare ai dipendenti un sistema di welfare che risponde alle
loro esigenze e offrire modelli di lavoro moderni e flessibili in grado di
rispondere a specifici bisogni personali e garantire equilibrio tra vita privata e
lavorativa.
Gestione responsabile della catena di
fornitura
Definire processi di acquisto orientati al pieno rispetto della legalità,
trasparenza e anticorruzione. Adottare criteri di selezione, valutazione e
monitoraggio dei fornitori in grado di misurare anche la loro performance
sociale e ambientale.
Innovazione e sostenibilità del
portafoglio prodotti
Definire un'offerta sempre in linea con le esigenze del mercato e distintiva
rispetto ai competitor, offrendo anche prodotti che integrano caratteristiche
ESG e che contribuiscono a obiettivi ambientali e sociali.
Educazione finanziaria e sviluppo
delle comunità locali
Promuovere la consapevolezza finanziaria dei clienti, attraverso un modello
basato sulla diffusione di informazioni veicolate in modo chiaro. Svolgere un
ruolo attivo nella comunità favorendo lo sviluppo locale, il sostegno a PMI e
start-up locali.
Marketing responsabile e
comunicazione trasparente
Definire un modello di comunicazione volto ad informare in modo chiaro e
completo il cliente sui prodotti e servizi offerti e relative condizioni applicate,
facilitandone comprensione e scelte consapevoli, nel rispetto delle normative.
Privacy e sicurezza dei dati
Garantire la protezione delle informazioni e dei dati aziendali di clienti e terze
parti da modifiche non autorizzate o accidentali, dalla perdita e dalla
divulgazione non autorizzata.
Gestione dei rischi ESG per
l’operatività aziendale
Integrare la valutazione dei rischi di natura ambientale, sociale e di governance
nei processi decisionali che riguardano la gestione delle attività operative della
SGR (i.e. attività interne) e le scelte di investimento.
Graphics
109
Impatti ambientali diretti
Incentivare una gestione dell'impatto ambientale delle attividel Gruppo in
termini di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni GHG, tramite un
uso razionale delle risorse.
Tavole degli indicatori GRI
Dati relativi alle persone del Gruppo Azimut
Dipendenti per paese e genere (GRI 102-8)
31/12/21 31/12/20 31/12/19
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Italia
72 124 196
61
97
158
62
94
156
Australia
318 257 575
260
223
483
219
181
400
Brasile
49 67 116
43
68
111
44
66
110
Cile
2 3 5 1
3
4
1
3
4
Cina Hong Kong
6 5 11 6
4
10
5
4
9
Cina Shangai
5 7 12 3
5
8
3
5
8
Egitto
4 25 29 3
25
28
2
21 23
Emirati Arabi Uniti
10 17 27 9
12
21
6
10 16
Irlanda
3 14 17 3
14
17
2
14
16
Lussemburgo
9 40 49 5
31
36
5
25
30
Messico
39 52 91
40
45
85
39
47
86
Principato di
Monaco
9 27 36 7
27
34
7
25
32
Singapore
16 14 30
19
25
44
12
9
21
Svizzera
7 21 28
7
21
28
10
22
32
Taiwan
17 9 26
16
9
25
16
8
24
Turchia
42 28 70
32
24
56
25
14
39
USA
50 70 120
5
9
14
-
4 4
Totale
658 780 1.438
520
642
1.162
458
552
1.010
Dipendenti per tipologia contrattuale, genere e paese al 31/12/2021 (GRI 102-8)
Donne Uomini
Contratto
indeterminat
o
Contratto
determinato
Totale
Contratto
indeterminato
Contratto
determinato
Totale
Italia
67 5 72 115 9 124
Australia
300 18 318 252 5 257
Brasile
49 - 49 67 - 67
Cile
2 - 2 3 - 3
Cina Hong Kong
6 - 6 5 - 5
Cina Shangai
5 - 5 6 1 7
Graphics
110
Egitto
4 - 4 25 - 25
Emirati Arabi Uniti
9 1 10 17 - 17
Irlanda
2 1 3 13 1 14
Lussemburgo
7 2 9 40 - 40
Messico
39 - 39 51 1 52
Principato di Monaco
8 1 9
26 1 27
Singapore
16 - 16
14 - 14
Svizzera
7 - 7
21 - 21
Taiwan
17 - 17
9 - 9
Turchia
42 - 42
28 - 28
USA
50 - 50 70
- 70
Totale
630 28 658 762 18 780
Dipendenti per tipologia contrattuale, genere e paese al 31/12/2020 (GRI 102-8)
Donne Uomini
Contratto
indeterminat
o
Contratto
determinato
Totale
Contratto
indeterminato
Contratto
determinato
Totale
Italia
58
3
61
97
-
97
Australia
243
17
260
221
2
223
Brasile
43
-
43
68
-
68
Cile
1
- 1
3
- 3
Cina Hong Kong
6
- 6
4
- 4
Cina Shangai
3
- 3
5
- 5
Egitto
3
- 3
25
- 25
Emirati Arabi Uniti
8
1 9
12
- 12
Irlanda
2
1 3
13
1 14
Lussemburgo
4
1 5
30
1 31
Messico
40
-
40
45
-
45
Principato di Monaco
6
1
7
26
1
27
Singapore
15
4
19
15
10
25
Svizzera
7
-
7
20
1
21
Taiwan
16
-
16
9
-
9
Turchia
32
-
32
23
1
24
USA
5
-
5
9
-
9
Totale
492
28
520
625
17
642
Dipendenti per tipologia contrattuale, genere e paese al 31/12/2019 (GRI 102-8)
Donne Uomini
Contratto
indeterminato
Contratto
determinato
Totale
Contratto
indeterminato
Contratto
determinato
Totale
Italia
59
3
62
91
3
94
Australia
204
15
219
178
3
181
Brasile
40
4
44
64
2
66
Graphics
111
Cile
1
-
1 3
-
3
Cina Hong Kong
5
-
5 4
-
4
Cina Shangai
3
-
3 5
-
5
Egitto
2
-
2
21
-
21
Emirati Arabi Uniti
6
-
6
10
-
10
Irlanda
2
-
2
14
-
14
Lussemburgo
4
1
5
23
2
25
Messico
39
- 39 47
- 47
Principato di Monaco
7
- 7
24
1 25
Singapore
12
- 12 8
1 9
Svizzera
9 1 10 20 2 22
Taiwan
16 - 16 8 - 8
Turchia
25 - 25 14 - 14
USA
- - -
4
-
4
Totale
434 24 458 538
14 552
Dipendenti per tipologia di impiego, genere e paese al 31/12/2021 (GRI 102-8)
Donne Uomini
Full-time Part-time Totale Full-time Part-time Totale
Italia
72 - 72 124 - 124
Australia
219 99 318 239 18 257
Brasile
49 - 49 67 - 67
Cile
2 - 2 3 - 3
Cina Hong Kong
6 - 6 5 - 5
Cina Shangai
5 - 5 6 1 7
Egitto
4 - 4 25 - 25
Emirati Arabi Uniti
9 1 10 17 - 17
Irlanda
3 - 3 14 - 14
Lussemburgo
8 1 9 40 - 40
Messico
39 - 39 52 - 52
Principato di Monaco
7 2 9
26 1 27
Singapore
16 - 16
14 - 14
Svizzera
7 - 7
21 - 21
Taiwan
17 - 17
9 - 9
Turchia
42 - 42
28 - 28
USA
50 - 50
70 - 70
Totale
555 103 658 760 20 780
Dipendenti per tipologia di impiego, genere e paese al 31/12/2020 (GRI 102-8)
Donne Uomini
Full-time Part-time Totale Full-time Part-time Totale
Graphics
112
Italia
61
-
61
97
-
97
Australia
177
83
260
208
15
223
Brasile
43
-
43
68
-
68
Cile
1
-
1
3
-
3
Cina Hong Kong
6
-
6
4
-
4
Cina Shangai
3
-
3
5
-
5
Egitto
3
-
3
25
-
25
Emirati Arabi Uniti
8
1
9
12
-
12
Irlanda
3
-
3
14
-
14
Lussemburgo
5
-
5
31
-
31
Messico
40
-
40
45
-
45
Principato di Monaco
5
2
7
26
1
27
Singapore
19
-
19
25
-
25
Svizzera
7
-
7
21
-
21
Taiwan
16
-
16
9
-
9
Turchia
32
-
32
24
-
24
USA
5
-
5
9
-
9
Totale
434
86
520
626
16
642
Dipendenti per tipologia di impiego, genere e paese al 31/12/2019 (GRI 102-8)
Donne Uomini
Full-time Part-time Totale Full-time Part-time Totale
Italia
60
2
62
94
-
94
Australia
150
69
219
169
12
181
Brasile
44
-
44
66
-
66
Cile
1
-
1
3
-
3
Cina Hong Kong
5
-
5
4
-
4
Cina Shangai
3
-
3
5
-
5
Egitto
2
-
2
21
-
21
Emirati Arabi Uniti
5
1
6
10
-
10
Irlanda
2
-
2
14
-
14
Lussemburgo
4
1
5
25
-
25
Messico
39
-
39 47
-
47
Principato di Monaco
6
1
7
24
1
25
Singapore
12
-
12
9
-
9
Svizzera
9 1
10
22
-
22
Taiwan
16
-
16
8
-
8
Turchia
25
-
25
14
-
14
USA
-
- -
4
-
4
Totale
383
75
458
539
13
552
Graphics
113
Una parte significativa delle attività dell’organizzazione sono svolte dai consulenti finanziari, che secondo la normativa
italiana e di altri a paesi in cui il Gruppo opera sono legati ad Azimut da contratti di agenzia.
Il dato è influenzato dalla presenza di numerosi paesi dove gli accordi di contrattazione collettiva non sono presenti. Si
segnala che in Italia la totalità dei dipendenti (100%) è coperta da accordi di contrattazione collettiva.
Dipendenti in entrata e tasso di assunzioni per paese, fascia d’età e genere al 31/12/2021 (GRI 401-1)
Donne Uomini
≤ 29 30-50 > 51 Totale Tasso ≤ 29 30-50 > 51 Totale Tasso
Italia
2 6 1
9 12,5%
9 11 4
24 19,4%
Australia
31 51 11
93
29%
16 31 6
53 21%
Brasile
2 10 1
13 27%
3 11 -
14 21%
Cile
- 1 -
1 50%
- - -
- 0%
Cina Hong
Kong
- - -
- 0%
- 1 1
2 40%
Cina Shangai
- 4 -
4 80%
- 2 -
2 29%
Egitto
1 - -
1 25%
- 2 -
2 8%
Emirati Arabi
Uniti
1 1 1
3 30%
1 3 -
4 24%
Irlanda
- - -
- 0%
- 1 -
1 7%
Lussemburgo
3 2 -
5 56%
2 6 1
9 23%
Messico
- - -
- 0%
6 5 2
13 25%
Principato di
Monaco
1 1 -
2 22%
1 1 2
4 15%
Singapore
- 2 -
2 13%
1 1 -
2 14%
Svizzera
- - 1
1 14%
1 2 -
3 14%
Consulenti finanziari per età e genere (GRI 102-8)
2021
2020
2019
Donne
Uomini
Totale
Donne
Uomini
Totale
Donne
Uomini
Totale
<= 29 anni 35 72 107 19
35
54
21
37
58
30-50 anni 237 545 782 179
513
692
169
540
709
>= 51 anni 246 1.018 1.264
195
968
1.163
197
965
1.162
Totale
518 1.635 2.153
393
1.516
1.909
387
1.542
1.929
Percentuale di dipendenti coperti da accordi di contrattazione collettiva (GRI 102-41)
2021
2020
2019
Dipendenti coperti 273 233 227
Totale dipendenti 1.438 1.162 1.010
% dipendenti coperti 19% 20,1% 22,5%

Graphics
114
Taiwan
1 2 -
3 18%
- 1 -
1 11%
Turchia
6 7 -
13 31%
4 9 -
13 46%
USA
4 14 4
22 44%
11 15 5
31 44.3%
Totale
52 101 19 172 26% 55 102 21 178 23%
Dipendenti in entrata e tasso di assunzioni per paese, fascia d’età e genere al 31/12/2020 (GRI 401-1)
Donne Uomini
≤ 29 30-50 > 51 Totale Tasso ≤ 29 30-50 > 51 Totale Tasso
Italia
3 1
-
4 7%
3 8
-
11 11%
Australia
15 29 9
53 20%
15 26 8
49 22%
Brasile
3 2
-
5 12%
-
3
-
3 4%
Cile
-
-
-
0 0%
-
1
-
1 33%
Cina Hong
Kong
-
1 1
2 33%
-
-
-
0 0%
Cina Shangai
-
-
-
0 0%
-
1
-
1 20%
Egitto
1
-
-
1 33%
2 3
-
5 20%
Emirati Arabi
Uniti
-
3
-
3 33%
1 1
-
2 17%
Irlanda
1 1
-
2 67%
1 2
-
3 21%
Lussemburgo
-
-
-
0 0%
2 4
-
6 19%
Messico
1 5
-
6 15%
0 3
-
3 7%
Principato di
Monaco
1
-
-
1 14%
1
-
2
3 11%
Singapore
2 5 1
8 42%
2 6 5
13 52%
Svizzera
-
-
-
0 0%
-
4
-
4 19%
Taiwan
-
4
-
4 25%
-
2
-
2 22%
Turchia
-
7
-
7 22%
4 9
-
13 54%
USA
-
3
-
3 60%
1 1 1
3 33%
Totale
27 61 11 99 19% 32 74 16 122 19%
Dipendenti in entrata e tasso di assunzioni per paese, fascia d’età e genere al 31/12/2019 (GRI 401-1)
Donne Uomini
≤ 29 30-50 > 51 Totale Tasso ≤ 29 30-50 > 51 Totale Tasso
Italia
1 2 -
3 5%
5 7 2
14 15%
Australia
18 34 9
61 28%
17 21 4
42 23%
Brasile
8 4 -
12 27%
4 5 -
9 14%
Cile
- - -
0 0%
- - -
0 0%
Cina Hong
Kong
- 4 1
5 100%
- 4 -
4 100%
Cina Shangai
1 - -
1 33%
- - -
0 0%

Graphics
115
Egitto
- - -
0 0%
2 2 -
4 19%
Emirati Arabi
Uniti
- 2 -
2 33%
- 3 -
3 30%
Irlanda
- - -
0 0%
1 - -
1 7%
Lussemburgo
1
2
-
3 60%
1
5
-
6 24%
Messico
4 1 1
6 15%
2 1 -
3 6%
Principato di
Monaco
1 6 -
7 100%
4 10 11
25 100%
Singapore
- 4 1
5 42%
- - -
0 0%
Svizzera
1 - -
1 10%
2 - 2
4 19%
Taiwan
2 1 -
3 19%
- - -
0 0%
Turchia
2 7 -
9 36%
2 1 -
3 21%
USA
- - -
0 0%
- - -
0 0%
Totale
39
67
12
118 26% 40
59
19
118 21%
Dipendenti in uscita e tasso di turnover per paese, fascia d’età e genere al 31/12/2021 (GRI 401-1)
Donne Uomini
≤ 29 30-50 > 51 Totale Tasso ≤ 29 30-50 > 51 Totale Tasso
Italia
- 2 -
2 2,8%
- 3 3
6 5%
Australia
5 13 1
19 6%
4 7 1
12 5%
Brasile
2 2 -
4 8%
4 13 1
18 27%
Cile
- - -
- 0%
- - -
- 0%
Cina Hong Kong
- - -
- 0%
- - 1
1 20%
Cina Shangai
1 1 -
2 40%
- - -
- 0%
Egitto
- - -
- 0%
1 1 -
2 8%
Emirati Arabi
Uniti
- 2 -
2 20%
- - -
- 0%
Irlanda
- - -
- 0%
- 1 -
1 7%
Lussemburgo
- 1 -
1 11%
- - -
- 0%
Messico
2 1 -
3 8%
- 3 2
5 10%
Principato di
Monaco
- 1 -
1 11%
- - 1
1 4%
Singapore
-
2 -
2 13%
- 1 1
2 14%
Svizzera
- - -
- 0%
1 2 -
3 14%
Taiwan
2 - -
2 12%
- - 1
1 11%
Turchia
1 3 -
4 10%
3 5 -
8 29%
USA
1 4 5
10 20%
2 7 6
15 21,4%
Totale
14 32 6 52 7,9% 15 43 17 75 9,6%

Graphics
116
Dipendenti in uscita e tasso di turnover per paese, fascia d’età e genere al 31/12/2020 (GRI 401-1)
Donne Uomini
≤ 29 30-50 > 51 Totale Tasso ≤ 29 30-50 > 51 Totale Tasso
Italia
2 2 1
5 8%
2 5 1
8 8%
Australia
7 12 6
25 10%
4 3 1
8 4%
Brasile
1
-
1
2 5%
1
-
-
1 1%
Cile
-
-
-
0 0%
-
1
-
1 33%
Cina Hong Kong
-
1
-
1 17%
-
-
-
0 0%
Cina Shangai
-
-
-
0 0%
-
1
-
1 20%
Egitto
-
-
-
0 0%
1
-
-
1 4%
Emirati Arabi
Uniti
-
1
-
1 11%
-
2
-
2 17%
Irlanda
1
-
-
1 33%
1 3
-
4 29%
Lussemburgo
-
-
-
0 0%
-
1
-
1 3%
Messico
-
3 1
4 10%
1 3 2
6 13%
Principato di
Monaco
-
-
-
0 0%
-
-
1
1 4%
Singapore
-
3 2
5 26%
1
-
-
1 4%
Svizzera
2 1
-
3 43%
-
1 2
3 14%
Taiwan
2 3
-
5 31%
-
-
-
0 0%
Turchia
-
-
-
0 0%
-
3
-
3 13%
USA
-
-
-
0 0%
2 2
4 44%
Totale
15 26 11 52 10% 13 23 9 45 7%
Dipendenti in uscita e tasso di turnover per paese, fascia d’età e genere al 31/12/2019 (GRI 401-1)
Donne Uomini
≤ 29 30-50 > 51 Totale Tasso ≤ 29 30-50 > 51 Totale Tasso
Italia
6 15 4
25 40%
3 21 6
30 32%
Australia
5 13 6
24 11%
2 4 2
8 4%
Brasile
1 - -
1 2%
4 6 -
10 15%
Cile
- - -
0 0%
- - -
0 0%
Cina Hong Kong
- - -
0 0%
1 - -
1 25%
Cina Shangai
- - -
0 0%
- - -
0 0%
Egitto
1 1 -
2 100%
- 3 -
3 14%
Emirati Arabi
Uniti
- - -
0 0%
- - -
0 0%
Irlanda
- - -
0 0%
- - -
0 0%
Lussemburgo
-
3
-
3 60%
-
1
1
2 8%

Graphics
117
Messico
3 3 -
6 15%
1 6 4
11 23%
Principato di
Monaco
- - -
0 0%
- 1 2
3 12%
Singapore
- 1 1
2 17%
- - 2
2 22%
Svizzera
- 1 -
1 10%
- 2 4
6 27%
Taiwan
- 2 -
2 13%
- 2 -
2 25%
Turchia
1 4 -
5 20%
- 1 -
1 7%
USA
- - -
0 0%
- - -
0 0%
Totale
17
43
11
71 16% 11
47
21
79 14%
Consulenti finanziari in entrata per fascia d’età e genere
2021
2020
2019
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
≤ 29 anni
17 40 57 5
10
15
5
12
17
30-50 anni
54 86 140 17
52
69
22
66
88
> 51 anni
33 41 74 11
31
42
8
60
68
Totale
104 167 271 33 93 126
35
138
173
Consulenti finanziari in uscita per fascia d’età e genere
2021
2020
2019
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
≤ 29 anni
13 14 27 1
1
2
1
5
6
30-50 anni
22 40 62 9
15
24
6
24
30
> 51 anni
17 65 82 4
73
77
11
54
65
Totale
52 119 171 14 89 103
18
83
101
Dipendenti per livello professionale e per genere (GRI 405-1)
2021
2020
2019
Donne
Uomini
Totale
Donne
Uomini
Totale
Donne
Uomini
Totale
Top
Management/Director
29 164 193 22
142
164
19
125
144
Middle Management 85 199 284 64
143
207
58
130
188
Staff 544 417 961
434
357
791
381
297
678
Totale
658 780 1.438
520
642
1.162
458
552
1.010
Top
Management/Director
15% 85% 100% 13% 87% 100% 13% 87% 100%
Middle Management
30% 70% 100% 31% 69% 100% 32% 68% 100%
Staff
57% 43% 100% 55% 45% 100% 56% 44% 100%
Totale
46% 54% 100% 45% 55% 100% 45% 55% 100%

Graphics
118
Dipendenti per fascia d’età e livello professionale (GRI 405-1)
2021
2020
2019
≤ 29
anni
30- 50
anni
≥ 51
anni
Totale
≤ 29
anni
30- 50
anni
≥ 51
anni
Totale
≤ 29
anni
30- 50
anni
≥ 51
anni
Totale
Top
Management/
Director
- 93 100 193 -
86
79
165
- 83 61
144
Middle
Management
6 210 68 284
7
160
43 210
5
146
37
188
Staff 231 558 172 961
173
485
129
787
168
392
118
678
Totale
237 861 340 1.438
180
731
251 1.162
173
621
216
1.010
Top
Management/
Director
0% 48% 52%
100%
0% 52% 48%
100%
0% 57% 43%
100%
Middle
Management
2% 74% 24%
100%
3% 76% 21%
100%
3% 78% 20%
100%
Staff
24% 58% 18%
100%
22% 62% 16%
100%
25% 58% 17%
100%
Totale
16% 60% 24% 100% 15% 63% 22% 100% 17% 61% 21% 100%
Numero di ore di formazione medie annue per dipendente (GRI 404-1)
2021
2020
2019
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Top
Management/Directors
5 5 5 13
8
9
13
12 12
Middle Management
8 7 7 10
9
9
9 8 8
Staff
3 4 4 4
3
3
4 4 4
Totale ore di
formazione pro capite
4 5 5 5 5 5 5 6 6

Graphics
119
Percentuale di dipendenti che ricevono valutazioni regolari sullo sviluppo della carriera, per genere e
per categoria di dipendente (GRI 404
-
3)
17
2021
2020
Donne Uomini Totale Donne Uomini Totale
Top Management/Directors
86% 86% 86%
94% 82% 84%
Middle Management
80% 86% 84%
77% 89% 85%
Staff
88% 87% 88%
85% 85% 85%
Totale dipendenti
87% 87% 87%
85% 85% 85%
Numero e tasso di infortuni totali (GRI 403-9)
2021
2020
2019
Donne Uomini
Totale Donne Uomini
Totale Donne Uomini
Totale
Numero totale di
infortuni
:
- - - - - - 1 2 3
di cui Sul lavoro
- - - - - - 1 - 1
di cui In itinere (con
trasporto organizzato
dal Gruppo)
19
- - - - - - - 2 2
Infortuni sul lavoro
con gravi
conseguenze
20
- - - - - - - - -
Tasso di infortuni
sul lavoro
21
- - - - - - - - -
Tasso di infortuni
(include anche
infortuni in itinere)
0,2 0,0 0,1 0,4 0,2 0,3 0,3 0,4 0,3
Ore lavorate
22
1.126.702 1.486.055 2.612.757 919.763 1.209.456 2.129.219 795.352 1.044.771 1.840.123
17
La percentuale è stata calcolata solo sul totale dei paesi che hanno dei sistemi di valutazione regolare di performance dei
dipendenti (sono quindi esclusi dal calcolo Egitto, Hong Kong, Azimut Direct (Italia), Messico, Principato di Monaco, Shanghai,
Singapore, Svizzera, Turchia e Stati Uniti (AZ Apice, Genesis e Sanctuary Wealth Group)). L’indicatore è stato introdotto a partire
dal 2020 e pertanto in questo documento i dati sono disponibili solo per il 2020 e 2021.
18
Le informazioni relative alla remunerazione totale del Top Management non vengono rappresentate poiché vista la specificità del
ruolo sono stati raccolti dati non uniformi tra i Paesi
19
In linea con le richieste del nuovo GRI 403-9 a partire dal 2020 gli infortuni in itinere vengono rappresentati solo se il trasporto è
stato organizzato dall’organizzazione. Si segnala che nel 2021 è avvenuto 1 infortunio in itinere, ma il trasporto non era stato
organizzato dal Gruppo. I dati 2019 includono gli infortuni in itinere anche se avvenuti su trasporto non organizzato dal Gruppo.
20
I dati relativi agli infortuni con gravi conseguenze sono stati richiesti a partire dal 2020 come da richiesta del GRI 403-9 (e non
sono quindi disponibili per gli esercizi precedenti)
21
L’indice di frequenza infortuni è stato calcolato secondo la seguente formula: (infortuni sul luogo di lavoro/ ore lavorate)
*200.000. Per i dati 2021, in linea con le richieste del nuovo GRI 403-9, vengono esclusi gli infortuni in itinere, se il trasporto non è
stato organizzato dal Gruppo. Questi sono stati rappresentati nella riga “Tasso di infortuni (include anche infortuni in itinere)
22
Il numero di ore lavorate è in parte frutto di stima
Rapporto
tra lo stipendio base dei dipendenti donna e dei dipendenti uomini e la
remunerazione totale
(
GRI 405
-
2
)
Dati 2021
Stipendio
base
Remunerazione
totale
Top Management/ Director 74% -
18
Middle Management 78% 78%
Staff 81% 79%

Graphics
120
Tasso di
assenteismo
23
1,5% 1,2% 1,3% 1,6% 1,2% 1,4% 1,8% 0,9% 1,3%
Nel corso del 2020 non ci sono stati decessi causati da infortuni sul lavoro. I dati relativi agli infortuni dei financial
advisors non sono disponibili in quanto non vengono raccolti direttamente dalle funzioni presenti nei vari paesi in cui
opera il Gruppo.
Dati relativi agli impatti ambientali del Gruppo Azimut
23
Il tasso di assenteismo è stato calcolato secondo la seguente formula: (giorni di assenza / giornate lavorabili)
Consumi di energia (GRI 302-1)
u.m.
2021 2020 2019
Elettricità da fonte non rinnovabile
GJ 9.081 7.039 8.104
Elettricità da fonte rinnovabile
GJ 113 91 -
Totale
GJ 9.194 7.130 8.104
Intensità energetica (GRI 302-3)
u.m.
2021 2020 2019
Indice di intensità energetica
MWh/n
dipendenti
1,78 1,70 2,23
Emissioni indirette (Scope 2) (GRI 305-2)
u.m.
2021 2020 2019
Elettricità (Location based)
tCO
2
1.064 868 1.027
Intensità delle emissioni GHG (GRI 305-4)
u.m.
2021 2020 2019
Indice di intensità delle emissioni
tCO
2
/n
dipendenti
0,74 0,75 1,02
Carta consumata
u.m. 2021 2020 2019
Totale
t
19
24
37

Graphics
121
Dati relativi alla fiscalità
24
Nei dati dell’Area Italia rappresentati in questa tabella, in linea con IFRS8, sono ricompresi anche i dati di Lussemburgo e Irlanda
Fiscalità (GRI 207-4) – Dati 2021
Area
Dipendenti
(n°)
Masse nette
(euro/milioni)
Commissioni
attive
(euro/migliaia)
Margine
intermediazione
(euro/migliaia)
Imposte
(euro/migliaia)
Attività
immateriali
(euro/migliaia)
Italia
24
262
49.784 1.053.106 897.257 102.474 396.050
Europa
Medio Oriente
190
5.327 63.070 57.755 3.633 67.822
Americhe 332
19.629 96.285 45.338 4.590 97.503
Asia - Pacifico 654
8.416 89.813 79.648 5.069 205.659

Graphics
122
INDICE DEI CONTENUTI GRI
L’indice dei contenuti GRI, riportato di seguito, rappresenta l’allineamento tra gli indicatori GRI
rendicontati nella Dichiarazione Consolidata del Gruppo, eventuali omissioni applicate nella
metodologia e nei calcoli degli indicatori e l’allineamento con gli indicatori previsti dal SASB, ove
ritenuti applicabili.
INDICE DEI CONTENUTI GRI
Disclosure Descrizione dell'indicatore Numero di pagina/Note Omissioni SASB
GRI 102: GENERAL DISCLOSURES
ORGANIZATIONAL PROFILE
102-1 Nome dell’organizzazione Nota metodologica P.4-5
102-2
Attività, principali marchi, prodotti
e/o servizi
Il Gruppo Azimut P.7-8
102-3
Luogo in cui ha sede il quartier
generale dell’organizzazione
Via Cusani 4, 20121 Milano (Italia)
102-4 Paesi in cui l'organizzazione opera Il Gruppo Azimut P.7-9
102-5
Assetto proprietario e forma legale
Il modello di business del
Gruppo Azimut P. 8
102-6 Mercati serviti Il Gruppo Azimut P.7-8
102-7 Dimensione dell’organizzazione
Le nostre persone P.37
Il
Gruppo Azimut
P.7
-
9
102-8
Dipendenti per tipologia di contratto,
genere, provenienza, età,
appartenenza a categorie protette
Le nostre persone P.37-38
Allegati P.63-66, 71
102-9 Descrizione della catena di fornitura
Gestione responsabile della
catena di fornitura P. 26
-
27
102-10
Modifiche significative durante il
periodo di rendicontazione
riguardanti le dimensioni del
Gruppo, la struttura, la proprietà o la
catena dei fornitori
Nota metodologica P.4-5
102-11
Modalità di applicazione del
principio o approccio prudenziale
Il sistema di controllo interno
e la gestione dei rischi ESG
P.19
-
20
102-12
Adozione di codici e principi esterni
in ambito economico, sociale e
ambientale
L’approccio alla sostenibilità
P.13-14
102-13
Appartenenza ad associazioni e
organizzazioni di sostegno nazionale
o internazionale
Gli stakeholder del Gruppo e
l’analisi di materialità P.16-
17
STRATEGY
102-14
Dichiarazione del Presidente e
dell’Amministratore Delegato
Relazione sulla gestione:
Lettera agli azionisti
102-15
Principali impatti, rischi e
opportunità
Il sistema di controllo interno
e la gestione dei rischi ESG
P.19-21

Graphics
123
ETHICS AND INTEGRITY
102-16
Valori, principi, standard e norme di
comportamento interne all'azienda
La Carta dei Valori P.10-13
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.22-23
102-17
Meccanismi per segnalare criticità
relativamente a questioni etiche
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.22-23
FN-AC-
510a.2
GOVERNANCE
102-18 Struttura di Governance aziendale
La governance del Gruppo
P.13-14
La Governance della
Sostenibilità P.15
Relazione sul governo
societario e gli assetti
proprietari
STAKEHOLDER ENGAGEMENT
102-40 Elenco degli stakeholder coinvolti
Gli stakeholder del Gruppo e
l’analisi di materialità P.16-
17
102-41
Percentuale dei dipendenti coperti da
contratti collettivi di lavoro
Allegati P.67
102-42
Processo di identificazione e
selezione degli stakeholder da
coinvolgere
Gli stakeholder del Gruppo e
l’analisi di materialità P.16-
19
102-43
Approccio al coinvolgimento degli
stakeholder
Gli stakeholder del Gruppo e
l’analisi di materialità P.16-
19
102-44
Aspetti chiave e critiche emerse dal
coinvolgimento degli stakeholder e
relative azioni (stakeholder
engagement)
Gli stakeholder del Gruppo e
l’analisi di materialità P.16-
19
REPORTING PRACTICE
102-45
Elenco delle società incluse nel
bilancio consolidato e indicazione
delle società non comprese nel report
Nota metodologica P.4-5
102-46
Processo di definizione dei contenuti
del report e del perimetro di ciascun
aspetto
Allegati P.60-62
102-47
Elenco degli aspetti identificati come
materiali
Gli stakeholder del Gruppo e
l’analisi di materialità P.18-
19
Allegati P.61
-
62
102-48
Spiegazione degli effetti di qualsiasi
modifica di informazioni inserite nei
bilanci precedenti e motivazioni di
tali modifiche
Nota metodologica P.4-5

Graphics
124
102-49
Modifiche significative rispetto al
precedente periodo di
rendicontazione
Nota metodologica P.4-5
102-50 Periodo di rendicontazione
Nota metodologica P.4-5
102-51
Data di pubblicazione del bilancio
più recente
Marzo 2021
102-52 Periodicità di rendicontazione Nota metodologica P.4-5
102-53
Contatti e indirizzi utili per
richiedere informazioni sul bilancio
e i suoi contenuti
Investor.relations@azim
ut.it
102-54
Dichiarazione sulla rendicontazione
in conformità ai GRI Standards
Nota metodologica P.4-5
102-55 Indice dei contenuti GRI Indice dei contenuti GRI P.75
102-56 Assurance esterna
PERFORMANCE ECONOMICA: TOPIC SPECIFIC STANDARDS
GRI 205: ANTICORRUZIONE
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.24
-
25
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.24
-
25
205-3
Eventuali episodi di corruzione
riscontrati e attività correttive
implementate
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.24-25
FN-AC-
510a.1
GRI 207: IMPOSTE
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
L’approccio alla fiscalità P.26
Allegati P. 74
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
L’approccio alla fiscalità P.26
207-1 Approccio alla fiscalità
L’approccio alla fiscalità P.26
Allegati P. 74
207-2
Governance fiscale, controllo e
gestione del rischio
L’approccio alla fiscalità P.26
207-3 Coinvolgimento degli stakeholder
L’approccio alla fiscalità P.26
207-4 Rendicontazione paese per paese Allegati P. 74
Data la sensibilità e la
riservatezza delle
informazioni fiscali
l’indicatore 207-4 è
rendicontato con
alcune limitazioni e
in forma aggregata.
GRI 302: ENERGIA
Graphics
125
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
La gestione dei nostri impatti
ambientali
P.54
-
55
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
La gestione dei nostri impatti
ambientali P.54-55
302-1
Consumi di energia all’interno
dell’organizzazione
La gestione dei nostri impatti
ambientali P.54-55
Allegati
P.73
302-3 Energy Intensity
La gestione dei nostri impatti
ambientali P.54-55
Allegati
P.73
GRI 305: EMISSIONI
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
La gestione dei nostri impatti
ambientali
P.54
-
55
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
La gestione dei nostri impatti
ambientali P.54-55
305-2
Emissioni indirette di GHG da
consumi energetici (Scope 2)
La gestione dei nostri impatti
ambientali P.54-55
Allegati
P.73
305-4
Intensità delle emissioni di GHG
La gestione dei nostri impatti
ambientali P.54-55
Allegati
P.73
GRI 307: COMPLIANCE AMBIENTALE
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.22
-
23
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.22
-
23
307-1
Non conformità con leggi e
normative in materia ambientale
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.22
-
23
GRI 308: VALUTAZIONE AMBIENTALE DEI FORNITORI
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Gestione responsabile della
catena di fornitura P.26
-
27
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Gestione responsabile della
catena di fornitura P.26-27
308-1
Nuovi fornitori che sono stati
valutati utilizzando criteri ambientali
Gestione responsabile della
catena di fornitura P.26-27
Il Gruppo introdurrà
nella Politica ESG in
aggiornamento la
raccomandazione di
introdurre criteri
sociali all’interno dei
processi di selezione
dei fornitori
Graphics
126
PERFORMANCE SOCIALE: TOPIC SPECIFIC STANDARDS
GRI 401: OCCUPAZIONE
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Gestione e sviluppo del
capitale umano P.36-40
Gestione della rete e
formazione dei consulenti
finanziari
P.42
-
44
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Gestione e sviluppo del
capitale umano P.36-40
Gestione della rete e
formazione dei consulenti
finanziari
P.42
-
44
401-1
Numero totale e tasso di assunzioni e
turnover del personale
Gestione e sviluppo del
capitale umano P.36-40
Allegati
P.67
-
70
GRI 403: SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (2018)
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Salute, sicurezza e benessere
delle nostre persone
P.47
-
48
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Salute, sicurezza e benessere
delle nostre persone P.47-48
403-1
Sistema di gestione della salute e
sicurezza sul lavoro
Salute, sicurezza e benessere
delle nostre persone P.47-48
403-2
Identificazione dei pericoli,
valutazione dei rischi e indagini
sugli incidenti
Salute, sicurezza e benessere
delle nostre persone P.47-48
403-3 Servizi di medicina del lavoro
Salute, sicurezza e benessere
delle nostre persone
P.47
-
48
403-4
Partecipazione e consultazioni dei
lavoratori e comunicazione in
materia di salute e sicurezza
Salute, sicurezza e benessere
delle nostre persone P.47-48
403-5
Formazione in materia di salute e
sicurezza
Salute, sicurezza e benessere
delle nostre persone P.47-48
403-6
Promozione della salute dei
lavoratori
Salute, sicurezza e benessere
delle nostre persone P.47-48
403-7
Prevenzione e mitigazione degli
impatti in materia di salute e
sicurezza
Salute, sicurezza e benessere
delle nostre persone P.47-48
403-9 Infortuni sul lavoro
Salute, sicurezza e benessere
delle nostre persone P.47-48
Allegati
P.72
-
73
GRI 404: TRAINING AND EDUCATION
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Gestione e sviluppo del
capitale umano
P.40
-
41
Graphics
127
Gestione della rete e
formazione dei consulenti
finanziari
P.44
-
45
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Gestione e sviluppo del
capitale umano P.40-41
Gestione della rete e
formazione dei consulenti
finanziari
P.44
-
45
404-1
Ore di formazione medie annue per
dipendente, per genere e per
categoria
Gestione e sviluppo del
capitale umano P.40-41
Gestione della rete e
formazione dei consulenti
finanziari P.44-45
Allegati
P.72
404-3
Percentuale di dipendenti che
ricevono rapporti regolari sulla
performance e sullo sviluppo della
carriera, per genere e per categoria di
dipendente
Gestione e sviluppo del
capitale umano P.40-41
Gestione della rete e
formazione dei consulenti
finanziari P.44-45
Allegati
P.72
GRI 405: DIVERSITY AND EQUAL OPPORTUNITY
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Diversità e inclusione e
rispetto dei diritti umani
P.45
-
46
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Diversità e inclusione e
rispetto dei diritti umani
P.45
-
46
405-1
Composizione degli organi di
governo e suddivisione dei
dipendenti per categoria rispetto al
genere, età, appartenenza a categorie
protette e altri indicatori di diversità
Diversità e inclusione e
rispetto dei diritti umani
P.45-46
La Governance del Gruppo
P.13
Allegati P.71
FN-AC-
330a.1
405-2
Rapporto dello stipendio base e
retribuzione delle donne rispetto agli
uomini
Diversità e inclusione e
rispetto dei diritti umani
P.45-46
GRI 406: NON DISCRIMINAZIONE
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.23
-
24
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.23
-
24
406-1 Episodi di discriminazione
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.23
-
24
GRI 414: VALUTAZIONE SOCIALE DEI FORNITORI
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
Graphics
128
103-2 Modalità di gestione
Gestione responsabile della
catena di fornitura P.26
-
27
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Gestione responsabile della
catena di fornitura P.26-27
414-1
Nuovi fornitori che sono stati
valutati utilizzando criteri sociali
Gestione responsabile della
catena di fornitura P.26-27
Il Gruppo introdurrà
nella Politica ESG in
aggiornamento la
raccomandazione di
introdurre criteri
sociali all’interno dei
processi di selezione
dei fornitori
GRI 417: MARKETING ED ETICHETTATURA
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Marketing responsabile e
comunicazione trasparente
P.36
FN-AC-
270a.3
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Marketing responsabile e
comunicazione trasparente
P.36
417-2
Episodi di non conformità in materia
di informazione ed etichettatura di
prodotti e servizi
Marketing responsabile e
comunicazione trasparente
P.36
FN-AC-
270a.2
417-3
Casi di non conformità riguardanti
comunicazioni di marketing
Marketing responsabile e
comunicazione trasparente
P.36
FN-AC-
270a.2
GRI 418: CUSTOMER PRIVACY
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Privacy e sicurezza dei dati
P.25
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Privacy e sicurezza dei dati
P.25
418-1
Numero di reclami documentati
relativi a violazioni della privacy e a
perdita dei dati dei consumatori
Privacy e sicurezza dei dati
P.25
GRI 419: COMPLIANCE SOCIOECONOMICA
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.23
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.23
419-1
Non conformità con leggi e
normative in materia sociale ed
economica
Etica del business, anti-
riciclaggio e lotta alla
corruzione P.23
SODDISFAZIONE DELLA CLIENTELA
Graphics
129
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Soddisfazione della clientela
P.35
-
36
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Soddisfazione della clientela
P.35-36
INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ DEL PORTAFOGLIO PRODOTTI
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Innovazione e sostenibilità
del portafoglio prodotti P.28-
35
FN-AC-
410a.2
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Innovazione e sostenibilità
del portafoglio prodotti P.28-
35
G4 FS11
Percentuale degli asset sottoposti a
screening negativo e/o positivo su
aspetti sociali/ambientali
Innovazione e sostenibilità
del portafoglio prodotti P.28-
35
EDUCAZIONE FINANZIARIA E SVILUPPO DELLE COMUNITÀ LOCALI
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Sviluppo delle comunità
locali P.48-49
Educazione finanziaria P.49-
50
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Sviluppo delle comunità
locali P.48-49
Educazione finanziaria P.49-
50
GESTIONE DEI RISCHI ESG PER L’OPERATIVITÀ AZIENDALE
103-1
Descrizione dell’aspetto materiale e
relativo perimetro
Allegati P.61-62
103-2 Modalità di gestione
Il sistema di controllo interno
e la gestione dei rischi ESG
P.19
-
21
103-3
Valutazione della modalità di
gestione
Il sistema di controllo interno
e la gestione dei rischi ESG
P.19
-
21
Graphics
130
SCHEMI DI BILANCIO
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2021
Voci dell'attivo 31.12.2021 31.12.2020
Cassa e disponibilità liquide
180.044
279.457
(*)
Attività
finanziarie valutate a fair value con impatto a conto economico
7.738.699
6.766.310
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
7.738.699
6.766.310
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla reddittività complessiva
12.412
79.141
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
477.696
206.435
(*)
Partecipazioni
217.487
30.541
Attività materiali
52.035
48.426
Attività immateriali
767.034
656.696
di cui:
-
-
'
-
avviamento
648.241
550.115
Attività fiscali
24.036
14.833
a)
correnti
3.730
2.653
b) anticipate
20.306
12.180
Altre attività
453.056
391.662
TOTALE ATTIVO 9.922.499
8.473.501
(*) Riesposizione dei saldi di bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020 in conformità al provvedimento “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli
intermediari bancari” del 29 ottobre 2021 emanato da Banca d’Italia.
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
(Dott. Gabriele Blei)

Graphics
131
Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2021 31.12.2020
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
932.683
955.689
a) Debiti
80.006
103.884
b) Titoli in
circolazione
852.677
851.805
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 185.892
183.070
Passività finanziarie designate a Fair Value 6.961.981
6.044.627
Passività
fiscali:
141.721
72.036
a) correnti
71.830
10.294
b) differite
69.891
61.742
Altre passività
388.788
274.291
Trattamento di fine rapporto del personale
3.149
3.220
Fondi per rischi e oneri:
72.703
54.506
c) altri fondi
72.703
54.506
Capitale
32.324
32.324
Azioni proprie (
-
)
- 40.834
- 68.290
Strumenti di capitale
36.000
36.000
Sovrapprezzi di emissione
173.987
173.987
Riserve
366.520
326.338
Riserve da valutazione
9.191
- 16.160
Utile (Perdita) d'esercizio
605.457
381.690
Patrimonio di pertinenza di terzi 52.937
20.173
TOTALE PASSIVO 9.922.499
8.473.501
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
(Dott. Gabriele Blei)

Graphics
132
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2021
Voci 31.12.2021 31.12.2020
Commissioni attive
1.302.273
920.557
Commissioni passive
(403.509)
(319.483)
COMMISSIONI NETTE 898.764
601.074
Dividendi e proventi assimilati
1.816
746
Interessi attivi e proventi assimilati
3.516
2.479
Interessi passivi e oneri assimilati
(19.697)
(19.311)
Utile / Perdita cessione o riacquisto di:
119
(322)
b)
attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
119
(322)
Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate a fair value con impatto
a conto economico
35.484
8.860
a) attività e passività
designate al fair value
6.773
1.806
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value
28.711
7.054
Premi netti 8.780
3.327
Proventi (oneri) netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico 363.113
286.504
Variazione delle riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli
assicurati
(2.963)
(6.316)
Riscatti e sinistri (209.935)
(144.057)
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 1.078.997
732.984
Spese amministrative:
(303.627)
(252.846)
a) spese per il personale
(152.331)
(114.862)
b) altre spese amministrative
(151.296)
(137.984)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(25.918)
(10.495)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(12.767)
(11.016)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(22.196)
(16.945)
Altri proventi e oneri di gestione
7.025
(1.537)
COSTI OPERATIVI (357.483)
(292.839)
Utili (Perdite)
delle partecipazioni
6.333
(794)
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 727.847
439.351
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
(115.767)
(50.678)
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 612.080
388.673
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 612.080
388.673
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi
6.623
6.983
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo
605.457
381.690
Utile base per azione - euro
4,351
2,754
Utile diluito per azione - euro
4,351
2,754
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
(Dott. Gabriele Blei)

Graphics
133
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA
Voci
31.12.2021 31.12.2020
Utile (Perdita) d'esercizio 612.080
388.673
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
(5.644)
4.951
Attività materiali
Attività immateriali
Piani a benefici definiti
447
(301)
Attività non correnti in via di dismissione
Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
Copertura di investimenti esteri
Differenze di cambio
30.548
(18.179)
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 25.351
(13.529)
Redditività complessiva 637.431
375.144
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 6.623
6.983
Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 630.808
368.161
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
(Dott. Gabriele Blei)

Graphics
134
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2021
Voci
Esistenza al 31.12.20
Modifica saldi di apertura
Esistenze al 01.01.21
Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni dell'esercizio
Redditività consolidata complessiva al
31.12.21
Patrimonio netto del gruppo al 31.12.21
Patrimonio netto di terzi al 31.12.21
Variazioni di Riserve
Operazioni sul patrimonio
netto
Riserve
Dividendi e altre destinazioni
Emissione nuove azioni
Acquisto azioni proprie
Distribuzione Straordinaria
dividendi
Variazione strumenti di capitale
Altre variazioni
Capitale
32.324
32.324
32.324
137.033
Sovrapprezzi di emissione
173.987
173.987
173.987
Altre
Riserve:
a) di utili
435.253
435.253
187.697
(147.515)
475.435
(89.738)
b) al
tre
(108.915)
(108.915)
(108.915)
Riserve da valutazione
(16.160)
(16.160)
25.351
9.191
(981)
Strumenti di Capitale
36.000
36.000
36.000
Azioni Proprie
(68.290)
(68.290)
27.456
(40.834)
Utili
(perdite) di esercizio
381.690
381.690
(187.697)
(193.993)
605.457
605.457
6.623
Patrimonio netto del
gruppo
865.889
865.889
(120.059)
630.808
1.182.645
Patrimonio netto di terzi
20.173
20.173
26.141
6.623
52.937
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
(Dott. Gabriele Blei)

Graphics
135
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2020
Voci
Esistenza al 31.12.19
Modifica saldi di apertura
Esistenze al 01.01.20
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio
Redditività consolidata complessiva al
31.12.20
Patrimonio netto del gruppo al 31.12.20
Patrimonio netto di terzi al 31.12.20
Variazioni di Riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Riserve
Dividendi e altre destinazioni
Emissione nuove azioni
Acquisto azioni proprie
Distribuzione Straordinaria
dividendi
Variazione strumenti di capitale
Altre variazioni
Capitale
32.324
32.324
32.324
84.005
Sovrapprezzi di emissione
173.987
173.987
173.987
Altre Riserve:
a)
di utili
270.626
270.626
178.355
(13.728)
435.253
(66.545)
b) a
ltre
(108.915)
(108.915)
(108.915)
Riserve da valutazione
(2.631)
(2.631)
(13.529)
(16.160)
(4.270)
Stru
menti di Capitale
36.000
36.000
36.000
Azioni Proprie
(23.713)
(23.713)
(44.577)
(68.290)
Utili (perdite) di esercizio
370.011
370.011
(178.355)
(191.656)
381.690
381.690
6.983
Patrimonio netto del gruppo
747.689
-
747.689
(191.656)
(13.728)
368.161
865.889
Patrimonio netto di terzi
23.842
23.842
(10.652)
6.983
20.173
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
(Dott. Gabriele Blei)

Graphics
136
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
Metodo indiretto
A. ATTIVITA' OPERATIVA
2021 2020
1. Gestione 766.230
453.791
-
risultato d’esercizio (+/
-
)
605.457
381.690
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su
attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (
-
/+)
0
0
-
plus/minusvalenze su attività di copertura (
-
/+)
0
0
-
rettifiche di valore nette per rischio di credito (
-
/+)
0
0
-
rettifiche di valore
nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/
-
)
34.963
27.961
-
accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/
-
)
25.918
10.495
-
imposte e tasse e crediti d'imposta non liquidati (+)
99.893
33.644
-
rettifiche di valore
nette delle attività operative cessate al netto dell’effetto fiscale (+/
-
)
0
0
-
altri aggiustamenti (+/
-
)
(1)
1
2. Liquidità generata/(assorbita) dalle attività finanziarie (812.505)
(230.167)
-
attività finanziarie detenute per la negoziazione
0
-
attività finanziarie valutate al fair value
(699.830)
(161.928)
-
altre attività obbligatoriamente detenute a fair value
(82.644)
(22.831)
-
attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
66.049
(62.925)
-
attività
finanziarie valutate al costo ammortizzato
(26.688)
17.846
-
altre attività
(69.392)
(329)
3. Liquidità generata/(assorbita) dalle passività finanziarie 972.461
64.690
-
passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(23.005)
(4.310)
-
passività finanziarie di negoziazione
0
-
passività finanziarie valutate al fair value
917.354
68.568
-
Riserve tecniche
2.822
6.440
-
altre passività
75.290
(6.008)
Liquidità netta generata/(assorbita) dall’attività operativa 926.186
288.314
B. ATTIVITA' D'INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 1.816
746
-
vendite di partecipazioni
0
0
-
dividendi incassati su partecipazioni
1.816
746
-
vendite di attività materiali
0
0
-
vendite di attività immateriali
0
0
-
vendite di
società controllate e di rami d'azienda
0
0
2. Liquidità assorbita da (337.672)
(79.467)
-
acquisti di partecipazioni
(188.762)
(29.483)
-
acquisti di attività materiali
(16.376)
(10.685)
-
acquisti di attività immateriali
(34.408)
(24.408)
-
acquisti
di società controllate e di rami d’azienda
(98.126)
(14.891)
Liquidità netta generata/(assorbita) dall’attività d’investimento (335.856)
(78.721)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
-
emissioni/acquisti di azioni proprie
27.456
(44.577)
-
emissioni/acquisti di strumenti di capitale
0
0
-
distribuzione dividendi e altre finalità
(193.993)
(191.656)
-
variazione altre riserve
(122.164)
(27.257)

Graphics
137
-
vendita/acquisto di controllo di terzi
32.764
(3.669)
Liquidità netta generata/(assorbita) dall’attività di provvista (255.937)
(267.159)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/(ASSORBITA) NELL’ESERCIZIO 334.393
(57.566)
RICONCILIAZIONE
2021 2020
Cassa e disponibilità liquide
all'inizio dell'esercizio
927.119
984.685
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio
334.393
-57.566
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
1.261.512
927.119
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
(Dott. Gabriele Blei)

Graphics
138
NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA
PARTE A – POLITICHE CONTABILI
A.1 Parte generale
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità agli IAS/IFRS
Il bilancio consolidato è redatto in conformità ai principi contabili IAS/IFRS (International
Accounting Standards /International Financial Reporting Standards) emanati dall’International
Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni emanate dall’IFRS Interpretations
Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2021, in
applicazione del D.Lgs. 38/2005 e conformemente al Regolamento Comunitario 1606/2002. Non
sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
Per il dettaglio dei principi entrati in vigore nel 2021 si rinvia alla successiva “Sezione 2 Principi
generali di redazione”, nella quale sono altresì indicati gli eventuali impatti per il Gruppo.
Sezione 2 – Principi generali di redazione
Il bilancio consolidato è predisposto volontariamente sulla base delle disposizioni emanate dalla
Banca d’Italia con le disposizioni relative al bilancio delle società di gestione del risparmio,
all’interno del Provvedimento “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari”
del 29 ottobre 2021. Tali istruzioni stabiliscono in modo vincolante gli schemi di bilancio e le relative
modalità di compilazione, nonché il contenuto della nota integrativa, per le società di gestione del
risparmio, e sono stati opportunamente adattati per meglio rappresentare dal punto di vista
economico-patrimoniale e finanziario l’attività del Gruppo che include la compagnia assicurativa
irlandese Azimut Life Dac. Al riguardo si segnala che nello stato patrimoniale e nel conto economico
sono state inserite le voci di bilancio atte a rappresentare l’attività assicurativa, prendendo a
riferimento quanto previsto dal Regolamento IVASS n. 7 del 13 luglio 2007 contenente disposizioni
in materia di bilancio consolidato delle compagnie assicurative redatto in base ai principi contabili
IAS/IFRS.

Graphics
139
Ai fini della predisposizione del bilancio consolidato si è inoltre fatto riferimento ai documenti
interpretativi sull’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS in Italia predisposti dall’Organismo
Italiano di Contabilità (OIC), nonché ai documenti ESMA (European Securities and Markets
Authority) e Consob che richiamano specifici principi o disposizioni IAS/IFRS, inclusi quelli emessi
nel corso del 2020 e del 2021 a seguito del diffondersi della pandemia.
Il bilancio consolidato è costituito dagli schemi di bilancio (stato patrimoniale consolidato, conto
economico consolidato, prospetto della redditività consolidata complessiva, prospetto delle variazioni
del patrimonio netto consolidato e rendiconto finanziario consolidato) e dalla nota integrativa ed è
inoltre corredato dalla relazione degli amministratori sull’andamento della gestione delle imprese
incluse nel perimetro di consolidamento.
La nota integrativa è suddivisa in quattro parti: A Politiche contabili, B - Informazioni sullo stato
patrimoniale, C - Informazioni sul conto economico, D - Altre informazioni.
In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2 del D.lgs. 38/2005, il bilancio consolidato è
redatto utilizzando l’euro come moneta di conto. Gli importi degli schemi di bilancio e della nota
integrativa, così come quelli riportati nella relazione sulla gestione, se non diversamente specificato,
sono esposti in migliaia di euro.
Il bilancio consolidato è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione
patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato economico dell’esercizio, la variazione del
patrimonio netto ed i flussi di cassa.
Il bilancio consolidato è redatto con l’applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1
“Presentazione del bilancio”, nonché in aderenza con le assunzioni generali previste dal Quadro
sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio” (c.d. framework) elaborato dallo IASB,
con particolare riguardo al principio fondamentale che riguarda la prevalenza della sostanza sulla
forma
25
, al concetto della rilevanza e significatività dell’informazione, al principio della competenza
economica e nella prospettiva della continuazione dell’attività. Salvo quanto disposto o consentito
dai principi contabili IAS/IFRS o da una loro interpretazione oppure dalle disposizioni emanate dalla
Banca d’Italia sui bilanci delle società di gestione del risparmio, le attività e le passività nonché i costi
e i ricavi non sono fra loro compensati.
25
Le operazioni e gli altri eventi aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e non solamente
secondo la loro forma legale.

Graphics
140
Il bilancio consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale. A tale riguardo, sono
stati valutati gli indicatori finanziari, gestionali ed altri
26
, che, come anche evidenziato nel documento
congiunto emesso in data 6 febbraio 2009 dagli organi di vigilanza Banca d’Italia, Consob e IVASS
possono segnalare criticità, che se non tenute in debita considerazione, potrebbero pregiudicare la
stabilità e la continuità aziendale.
Seppure lo scenario economico rimanga ancora incerto nelle prospettive future, anche alla luce degli
impatti collegati alla epidemia COVID-19 e al rischio derivante dal conflitto Russia-Ucraina appena
iniziato, la valutazione congiunta, della posizione finanziaria, patrimoniale e reddituale storica ed
attuale del Gruppo, delle linee evolutive di gestione, del modello di business delle società partecipate
e dei rischi cui l’attività d’impresa è esposta
27
, induce a ritenere che non vi debbano essere incertezze
circa la capacità del Gruppo di continuare ad operare come un’entità in funzionamento per un futuro
prevedibile.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall’UE applicabili dal gennaio
2021.
I principi contabili IAS/IFRS adottati per la predisposizione dei prospetti contabili del bilancio
consolidato, con riferimento ai criteri di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle
diverse poste dell’attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei
costi sono quelli in vigore alla data del presente bilancio, così come omologati dalla Commissione
Europea.
Per quanto riguarda i criteri di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle principali
voci si rimanda a quanto illustrato nella parte 2 “Principi generali di redazione” della Nota Integrativa
del presente bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS applicabili dal 1° gennaio 2021
Modifiche Data di
pubblicazione IASB
Data di entrata in
vigore
Riforma degli indici di riferimento per la
determinazione dei tassi di interesse — fase 2
(Modifiche all’IFRS 9, allo IAS 39, all’IFRS
7, all’IFRS 4 e all’IFRS 16).
27 Agosto 2020 1° gennaio 2021
26
Di cui un’esemplificazione è contenuta nel principio di revisione, Documento n. 570 sulla “Continuità aziendale”.
27
Come illustrati all’interno della relazione degli amministratori al presente bilancio.

Graphics
141
Modifiche Data di
pubblicazione IASB
Data di entrata in
vigore
Concessioni sui canoni connesse alla COVID-
19 successivi al 30 giugno 2021 (Modifica
all’IFRS 16).
31 Marzo 2021 1° aprile 2021
Proroga dell'estensione temporanea
dall'applicazione dell'IFRS 9 (Modifiche
all'IFRS 4)
25 Giugno 2020 1° gennaio 2021
L’adozione delle modifiche qui sopra riportate non ha avuto alcun impatto sulla posizione finanziaria
e sul risultato del Gruppo.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS omologati dall’Unione Europea ma non
ancora obbligatoriamente applicabili
Modifiche
Data di
pubblicazione
IASB
Data di entrata in
vigore
Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2018–2020)
[Modifiche all'IFRS 1, all'IFRS 9, all'IFRS 16 e
allo IAS 41]
14 Maggio 2020 1° gennaio 2022
Immobili, impianti e macchinari – Proventi
prima dell'uso previsto [Modifiche allo IAS 16]
14 Maggio 2020 1° gennaio 2022
Contratti onerosi - Costi necessari
all'adempimento di un contratto [Modifiche
allo IAS 37]
14 Maggio 2020 1° gennaio 2022
Riferimento al Quadro Concettuale [Modifiche
all'IFRS 3]
14 Maggio 2020 1° gennaio 2022
Presentazione delle passività come correnti o
non correnti [Modifiche allo IAS 1] e politiche
contabili [IFRS Practice Statement 2]*
12 Febbraio 2021 1° gennaio 2023
Politiche contabili, cambiamenti di stime ed
errori: definizione di stime [Modifiche allo IAS
8]
12 Febbraio 2021 1° gennaio 2023
IFRS 17 – Contratti assicurativi [incluse
modifiche pubblicate nel giugno 2020]
18 Maggio 2017
25 Giugno 2020
1° gennaio 2023
* omologati in data 2 marzo 2022
Gli amministratori non si attendono effetti sul bilancio consolidato del Gruppo derivanti
dall’adozione degli emendamenti sopra richiamati dalle novità introdotte dal Ciclo annuale di
miglioramenti 2018-2020.

Graphics
142
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS non ancora omologati dall’Unione
Europea
Nuovi principi
Data di
pubblicazione
IASB
Data di entrata in
vigore
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts Gennaio 2014 Nd
Modifiche
Data di
pubblicazione
IASB
Data di entrata in
vigore
Presentazione delle passività come correnti o
non correnti e successivo differimento prima
data di applicazione [Modifiche allo IAS 1]
Gennaio 2020
Luglio 2020
1° gennaio 2023
Imposte differite collegate ad attività e passività
derivanti da una singola transazione [Modifiche
allo IAS 12]
Maggio 2021 1° gennaio 2023
Informazioni comparative nell’ambito
dell’applicazione iniziale dell’IFRS 17 e
dell’IFRS 9 [Modifiche all’IFRS 17 e all’IFRS
9]
Dicembre 2021 1° gennaio 2023
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi sulla base della data di applicazione prevista e ne valuterà i
potenziali impatti quando questi saranno omologati dall’Unione Europea.
Nuovo Regolamento ESEF
La Direttiva 2013/50/UE, che ha modificato la Direttiva 2004/109/CE (Transparency Directive), ha
stabilito che tutte le Relazioni Finanziarie Annuali degli Emittenti, i cui valori mobiliari sono ammessi
alla negoziazione in un mercato regolamentato, devono essere redatte in un formato elettronico unico
di comunicazione. La Commissione Europea ha recepito tali regole nel Regolamento Delegato
2019/815 (European Single Electronic Format - Regolamento ESEF). Ciò al fine di rendere le
relazioni finanziarie annuali leggibili sia da utenti umani che da dispositivi automatici e migliorare la
comparabilità e l’analisi delle informazioni incluse nelle relazioni finanziarie annuali. Il Regolamento
ESEF prevede che gli emittenti che redigono il bilancio consolidato in conformità agli IAS/IFRS
devono redigere e pubblicare la loro relazione finanziaria annuale nel formato eXtensible Hypertext
Markup Language (“XHTML”), utilizzando il linguaggio Inline Extensible Business Reporting

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143
Language (“iXBRL”) per la marcatura dei Prospetti Contabili Consolidati (Stato Patrimoniale
consolidato, Conto Economico consolidato, Prospetto della Redditività complessiva consolidata,
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato, Rendiconto Finanziario consolidato) a
partire dall’esercizio finanziario che inizia il 1°gennaio 2021. Inoltre, a partire dall’esercizio
finanziario che inizia il 1° gennaio 2022, gli Emittenti saranno tenuti a marcare anche le informazioni
contenute nella nota integrativa consolidata. Si segnala che gli emittenti possono comunque
continuare a pubblicare il bilancio in altri formati (i.e. in formato pdf). Il 29 ottobre 2021, l’European
Securities and Markets Authority (“ESMA”) ha pubblicato la dichiarazione annuale “European
common enforcement priorities for 2021 annual financial reports” in cui, tra l’altro, delinea le priorità
sulle quali devono focalizzarsi le società quotate nella predisposizione delle relazioni finanziarie
annuali del 2021 e ha richiamato l’applicazione del Regolamento ESEF.
Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
I principali eventi intervenuti successivamente al 31 dicembre 2021, data di riferimento del bilancio
consolidato, e fino al 10 marzo 2022, data in cui il progetto di bilancio è stato approvato dal Consiglio
di Amministrazione sono i seguenti:
in data 23 febbraio 2022 il Gruppo, tramite la sua controllata Azimut Enterprises, ha
formalizzato un accordo strategico di investimento in Electa Ventures Srl per sviluppare
attività di investment banking. Con questa operazione il Gruppo ha acquisito il 100% del
capitale sociale di Electa Ventures Srl (di cui già deteneva il 33%) attraverso l’esercizio di
opzioni put e call previste contrattualmente per un controvalore complessivo dell’operazione
pari a 33,5 milioni di euro;
la Capogruppo ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a
favore della controllata AZ International Holdings SA di complessivi 6 milioni di euro;
la Capogruppo ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a
favore della controllata Azimut Enterprises Srl di complessivi 66,5 milioni di euro;
la Capogruppo ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a
favore della controllata Azimut UK Holdings Limited di complessivi 2,7 milioni di euro.
Scoppio della guerra Russia-Ucraina
Per completezza, va evidenziato che alla data di redazione del presente bilancio si è manifestato un
fattore di instabilità macroeconomica correlato al conflitto Russia-Ucraina iniziato il 24 febbraio

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144
2022. Tale fattore potrebbe incidere anche sensibilmente sulle prospettive globali di crescita futura,
influenzando il quadro macroeconomico generale, i mercati finanziari, incluso l’ambito di attività in
cui opera la società, con i conseguenti impatti sui mercati finanziari globali.
Alla data di approvazione del presente documento non si ravvisano elementi che possano determinare
conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati al 31 dicembre 2021
derivanti da tale conflitto, come determinati dallo IAS 10 § 9, ovvero che richiedano un loro
recepimento nei valori di bilancio o che possano incidere sulla continuità aziendale. Si precisa, infatti,
che tale evento è da considerarsi di tipo “non-adjusting” sulla base di quanto previsto dal framework
contabile di riferimento.”
Il bilancio consolidato è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio d’Amministrazione di
Azimut Holding SpA del 10 marzo 2022.
Sezione 4 – Altri aspetti
Gli impatti dell’epidemia sul business del Gruppo
Anche alla luce delle raccomandazioni ESMA e Consob, di seguito viene fornita specifica informativa
di dettaglio sugli impatti derivanti dal Coronavirus sul business del Gruppo.
Impatti sul business di Gruppo e risultati economici al 31 dicembre 2021
Il risultato operativo di Gruppo, anche per questo esercizio 2021, continua a non essere impattato
dagli effetti della pandemia Covid-19 che dura ormai da quasi due anni. La raccolta netta del Gruppo
ha mantenuto nell’esercizio un trend positivo che ha raggiunto i 18,7 miliardi di euro, indice di una
sostenuta richiesta di consulenza finanziaria che trova risposta nell’ampia gamma di soluzioni di
Azimut a disposizione dei nostri consulenti finanziari e che si traduce per i nostri clienti in una
performance media ponderata netta di 6,5% da inizio anno. Cresce ancora il contributo del network
internazionale che oggi rappresenta il 37% dell’intero patrimonio di Gruppo e l’acquisizione di
Sanctuary (completata nel mese di febbraio 2021), una delle principali società americane indipendenti
di wealth management che al momento dell’acquisizione contava circa 7,2 miliardi di euro di AUM,
ha consentito di raggiungere il dato di patrimonio più elevato di sempre. Il radicamento nei mercati
esteri che prosegue ormai da diversi anni consente, inoltre, ai nostri clienti di beneficiare di soluzioni
uniche sul mercato che possiamo offrire in esclusiva.

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145
L’analisi del conto economico gestionale evidenzia un risultato in termini di ricavi in aumento rispetto
allo stesso periodo dell’esercizio precedente riconducibile all’incremento del patrimonio complessivo
medio, oltre ad un sostanziale incremento delle commissioni di gestione variabili grazie ad una
performance media delle masse gestite significativamente positiva rispetto a quella dello scorso
esercizio. I costi di acquisizione aumentano sia per effetto di maggiori commissioni ricorrenti sia per
le nuove acquisizioni estere. Le spese amministrative subiscono un incremento, che però è
essenzialmente legato all’ampliamento delle società acquisite dal Gruppo nel corso dei 12 mesi
precedenti. La politica di riduzione dei costi iniziata nello scorso esercizio è tutt’ora in corso, così
come le iniziative intraprese dal Gruppo in risposta alla crisi legata al Coronavirus. I proventi
finanziari netti accolgono il fair value positivo delle opzioni su partecipazioni collegate e controllate
nonché agli effetti positivi della valutazione a fair value degli investimenti in quote di OICR del
Gruppo.
Oltre al risultato assolutamente positivo, conseguito nell’esercizio, il Management delle società ha
costantemente monitorato l’andamento della raccolta e dei risultati del Gruppo, sia a livello di singola
CGU che a livello di singola entity, senza riscontrare, seppur parzialmente impattati dalla volatilità
dei mercati, scostamenti significativi che potessero indurre a fare delle valutazioni e/o azioni di
impairment sulle attività immateriali iscritte in bilancio.
Principali Rischi
Nel corso dell’esercizio 2021, il Gruppo Azimut ha dato continuità alle iniziative avviate nel 2020 a
seguito della diffusione del virus COVID-19, volte a tutelare le risorse umane, i processi aziendali, i
sistemi informativi e gli outsourcer, oltre ad assicurare la continuità operativa e il presidio dei rischi,
come descritto nel successivo paragrafo “Principali Rischi e Incertezze” della Relazione sulla
gestione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
Si evidenzia inoltre che il Gruppo non presenta problematiche di liquidità, in quanto si è dotato di
una politica di ottimizzazione della gestione delle risorse finanziarie per ridurre tale rischio. In
particolare, il Gruppo mantiene un adeguato livello di liquidità disponibile grazie ad una costante
generazione di flussi di cassa positivi e monitorando in maniera tempestiva le esigenze prospettiche
in relazione alla pianificazione finanziaria.

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146
Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento
Il bilancio consolidato include le risultanze patrimoniali ed economiche di Azimut Holding SpA e
delle società da questa direttamente o indirettamente controllate.
Società controllate
L’area di consolidamento del Gruppo Azimut è determinata in base all’IFRS 10. In particolare sono
considerate controllate le imprese nelle quali il Gruppo Azimut è esposto a rendimenti variabili, o
detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e nel contempo ha la
capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità. Il controllo può
configurarsi solamente con la presenza contemporanea dei seguenti elementi: (i) il potere di dirigere
le attività rilevanti della partecipata; (ii) l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal
rapporto con l’entità oggetto di investimento; (iii) la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità
oggetto di investimento per incidere sull’ammontare dei suoi rendimenti.
Le entità controllate sono consolidate con il metodo del consolidamento integrale a partire dalla data
di acquisizione, ovvero dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo ai sensi dell’IFRS 10, e
cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.
Società collegate
Sono considerate collegate, cioè sottoposte ad influenza notevole, le imprese nelle quali il Gruppo
Azimut, direttamente o indirettamente, possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti
di voto “potenziali”) o nelle quali pur con una quota di diritti di voto inferiore ha il potere di
partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali in virtù di particolari legami
giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato. Tali società sono consolidate con il metodo
sintetico del patrimonio netto, il quale prevede l’iscrizione iniziale della partecipazione al costo ed il
suo successivo adeguamento di valore sulla base della quota di pertinenza del patrimonio netto della
partecipata, utilizzando i bilanci più recenti approvati dalle società. Le differenze tra il valore della
partecipazione ed il patrimonio netto della partecipata di pertinenza sono incluse nel valore contabile
della partecipata.

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Variazioni nel perimetro di consolidamento
La variazione nel perimetro di consolidamento delle società rispetto al 31 dicembre 2020 riguarda
l’ingresso tramite acquisizione:
delle società australiane Henderson Matusch Holdings Pty Ltd, Henderson Matusch Advisory
Services Pty Ltd, Greenmount Financial Services Pty Ltd e Tokim Holdings Pty Ltd, JPH
Insurance Brokers Pty Ltd, Cranage Financial Group Pty Ltd, Cranage Landing Solutions Pty
Ltd, Cranage Private Wealth Pty Ltd, Cranage Superannuation Services Pty Ltd e Time
Advice Pty Ltd e del Gruppo RI Newcastle che comprende le società, Gordon Financial
Services, O’Connor Muir Financial Services e Reimagine Finance la cui acquisizione da parte
di AZ NGA ha comportato un esborso complessivo di 25,2 milioni di euro;
delle società americane Sanctuary Wealth Group LLC, Sanctuary Alternative Solutions,
Sanctuary Global, Sanctuary Securities, Inc., Sanctuary Advisors LLC, Sanctuary Tax &
Accounting Services e Sanctuary Insurance Solutions la cui acquisizione da parte di AZ US
Holding Inc. ha comportato un esborso complessivo per un importo pari a 41,2 milioni di
euro;
della società messicana KAAN Capital Asesores Independientes SAPI de CV la cui
acquisizione da parte di AZ Mexico Holdings S.A. de CV ha comportato un esborso
complessivo di 0,2 milioni di euro;
delle società brasiliane MZK Partners Holdings Ltda e MKZ Asset Management Ltda la cui
acquisizione da parte di AZ Brasile Holding Ltda ha comportato un esborso complessivo di
11,3 milioni di euro;
delle società italiane Azimut Direct SpA e relative società controllate Azimut Direct Finance
Srl e Azimut Direct X SRL, la cui acquisizione tramite la controllata Azimut Enterprises Srl
ha comportato un esborso complessivo di 10 milioni di euro;
della società italiana Siamosoci Srl la cui acquisizione del controllo da parte di Azimut
Enterprises Srl ha comportato, rispetto alla quota già detenuta dal Gruppo, un esborso
complessivo di ulteriori 4,9 milioni di euro.
E tramite la costituzione delle seguenti società:
Azimut UK Holdings Limited in data 29 luglio 2021 con sede in Inghilterra e detenuta
interamente da Azimut Holding SpA;
AACP PL SPV LLC in data 14 giugno 2021 con sede negli Stati Uniti e detenuta
interamente da Azimut Alternative Partners LLC;

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148
AZ Quest Holdings Sa in data 16 aprile 2021 (divenuta successivamente attiva dopo la
ridenominazione in AZ Quest Holdings SA avvenuta il 30 agosto 2021) con sede in
Brasile e detenuta per l’81,68% da AZ Brasile Holding Ltda mentre il restante da terzi;
Azimut Investements Limited in data 29 settembre 2021 con sede in Irlanda e detenuta
interamente da Azimut Holding SpA;
AZ Venture Tech Srl in data 22 dicembre 2021 con sede in Italia e detenuta al 75% da
Azimut Enterprises Srl.
Nel corso dell’esercizio 2021 sono uscite dal perimetro di consolidamento le società:
CGM Italia SGR SpA per scissione totale non proporzionale in Azimut Capital Management
SGR SpA e Azimut Libera Impresa SGR SpA;
AZ Brasil Holdings Ltda e AZ Quest Participacoes SA con sede in Brasile, per fusione inversa
in AZ Quest Investimentos Ldta;
SDB Financial Solutions SA per fusione per incorporazione in AZ Swiss & Partners SA;
Domane Financial Advisers Pty Ltd, Aspire Pty Ltd e Greenmount Financial Services Pty Ltd
per cessazione attività.
Relativamente alle nuove società australiane acquisite, i contratti di acquisizione hanno previsto, un
concambio di azioni delle singole società acquisite con azioni di AZ NGA ed un progressivo
riacquisto di tali azioni nei prossimi 10 anni. Il rimanente 51% è stato corrisposto ai soci fondatori in
denaro. I dettagli relativi alle acquisizioni effettuate negli ultimi dodici mesi, con riferimento alla
differenza tra il fair value degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti e il corrispettivo pagato per
l’acquisizione delle partecipazioni e alla quota imputata a Customer Relationship”, si rimanda alla
sezione 11 – Attività Immateriali della presente nota integrativa.
Si precisa che i contratti di acquisizione delle società americane appartenenti al Gruppo Azimut
Genesis Holdings LLC e Sanctuary Wealth Group, nonché le recenti acquisizioni delle società italiane
Azimut Direct SpA e Siamosoci Srl contengono diritti di opzione call/put sul rimanente capitale
sociale da esercitarsi su un orizzonte tempo stabilito contrattualmente.
Di seguito si riporta l’elenco delle società controllate direttamente e indirettamente da Azimut
Holding SpA.

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149
1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva
Denominazione Sede
Tipo di
Rapporto
(*)
Rapporto di partecipazione
Impresa partecipante Quota %
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
consolidate integralmente
1 Azimut Capital Management Sgr SpA Italia 1 Azimut Holding SpA 100 100
2 Azimut Investments SA Lussemburgo 1
Azimut Holding SpA 51 51
Azimut Capital Management Sgr SpA 30 30
Azimut Financial Insurance SpA 19 19
3 Azimut Life DAC Irlanda 1 Azimut Holding SpA 100 100
4 Azimut Enterprises Srl Italia 1 Azimut Holding SpA 100 100
5 Azimut Libera Impresa Sgr SpA Italia 1 Azimut Holding SpA 100 100
6 Azimut Financial Insurance SpA Italia 1 Azimut Holding SpA 100 100
7 Azimut Capital Tech Srl Italia 1 Azimut Enterprises Srl 75 75
8 Azimut Direct SpA (*) Italia 1 Azimut Enterprises Srl 50,1 50,1
9 Azimut Direct X Srl (*) Italia 1 Azimut Direct SpA 100 100
10 Azimut Direct Finance Srl (*) Italia 1 Azimut Direct SpA 100 100
11 Siamosoci Srl (*) Italia 1 Azimut Enterprises Srl 50,1 50,1
12 AZ Venture Tech Srl (*) Italia 1 Azimut Enterprises Srl 75 50,1
13 Azimut Fintech Holding SpA Italia 1 AZ International Holdings SA 100 100
14 AZ International Holdings SA Lussemburgo 1 Azimut Holding SpA 100 100
15 Azimut Private Capital Management Sarl Lussemburgo 1 AZ International Holdings SA 100 100
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150
Denominazione Sede
Tipo di
Rapporto
(*)
Rapporto di partecipazione
Impresa partecipante Quota %
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
consolidate integralmente
16 Azimut Private Capital Management II Sarl (*) Lussemburgo 1 AZ International Holdings SA 100 100
17 Azimut UK Holdings Limited (*) Inghilterra 1 Azimut Holding SpA 100 100
18 Azimut Investments Limited (*) Irlanda 1 Azimut Holding SpA 100 100
19 An Zhong (AZ) Investment Management Hong Kong 1 AZ International Holdings SA 100 100
20
An Zhong (AZ) Investment Management Hong
Kong Ltd
Hong Kong 1 An Zhong (AZ) Investment Management 100 100
21 AZ Investment Management (Shanghai) Co. Ltd. Shanghai 1
An Zhong (AZ) Investment Management Hong
Kong Ltd
100 100
22 CGM – Azimut Monaco Monaco 1 AZ International Holdings SA 100 100
23 AZ Swiss & Partners SA Svizzera 1 AZ International Holdings SA 100 100
24 Katarsis Capital Advisors SA Svizzera 1 AZ International Holdings SA 100 100
25 Eskatos Capital Management Sarl Lussemburgo 1 Katarsis Capital Advisors SA 100 100
26 AZ Sinopro Financial Planning Ltd Taiwan 1 AZ International Holdings SA 51 51
27 AZ Sinopro Investment Planning Ltd Taiwan 1 AZ Sinopro Financial Planning Ltd 51 51
28 AZ Sinopro Insurance Planning Ltd Taiwan 1 AZ Sinopro Investment Planning Ltd 51 51
29 AZ Investment Management Singapore Ltd Singapore 1 AZ International Holdings SA 100 100
30 AZ Brasile Holding Ltda Brasile 1 AZ International Holdings SA 100 100
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151
Denominazione Sede
Tipo di
Rapporto
(*)
Rapporto di partecipazione
Impresa partecipante Quota %
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
consolidate integralmente
31 AZ Quest Holdings SA (*) Brasile 1 AZ Brasile Holding Ltda 81,68 81,68
32 AZ Quest Investimentos Ltda Brasile 1 AZ Quest Holdings SA 81,66 81,66
33
AZ Quest MZK Investimentos Macro e Credito
Ltda (già MZK Asset Management Ltda) (*)
Brasile 1 AZ Quest Holdings SA 81,53 81,53
34 Azimut Brasil Wealth Management Holding S.A. Brasile 1 AZ Brasile Holding Ltda 94,71 94,71
35 Azimut Brasil Wealth Management Ltda Brasile 1 Azimut Brasil Wealth Management Holding S.A. 86,85 86,85
36
M&O Consultoria, Planejamento e Análise de
Valores Mobiliários Ltda
Brasile 1 Azimut Brasil Wealth Management Holding S.A. 94,71 94,71
37 Futurainvest Investimentos e Participações Ltda Brasile 1 Azimut Brasil Wealth Management Holding S.A. 94,71 94,71
38 Futurainvest Holding SA Brasile 1 AZ Brasile Holding Ltda 100 100
39 Azimut Brasil DTVM Ltda Brasile 1 Futurainvest Holding SA 100 100
40 Azimut Portföy Yönetimi A.Ş. Turchia 1 AZ International Holdings SA 100 100
41 Azimut (DIFC) Limited Emirati Arabi 1 Azimut UK Holdings Ltd 100 100
42 Azimut (ME) Limited Emirati Arabi 1 Azimut UK Holdings Ltd 100 100
43 Azimut Egypt Asset Management Egitto 1 AZ International Holdings SA 100 100
44 AZ US Holdings Inc. Stati Uniti 1 Azimut UK Holdings Ltd 100 100
45 AZ Apice Capital Management LLC Stati Uniti 1 AZ US Holdings Inc. 83,13 83,13
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152
Denominazione Sede
Tipo di
Rapporto
(*)
Rapporto di partecipazione
Impresa partecipante Quota %
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
consolidate integralmente
46 Azimut Alternative Capital Partners LLC Stati Uniti 1 AZ US Holdings Inc. 96,5 96,5
47 Azimut Genesis Holdings LLC Stati Uniti 1 AZ US Holdings Inc. 51 51
48 Genesis Investment Advisors LLC Stati Uniti 1 Azimut Genesis Holdings LLC 51 51
49 Genesis Fund Management LLC Stati Uniti 1 Azimut Genesis Holdings LLC 51 51
50 Sanctuary Wealth Group LLC (*) Stati Uniti 1 AZ US Holding Inc. 56,57 56,57
51 Sanctuary Alternative Solutions (*) Stati Uniti 1 Sanctuary Wealth Group LLC 56,57 56,57
52 Sanctuary Global (*) Stati Uniti 1 Sanctuary Wealth Group LLC 56,57 56,57
53 Sanctuary Securities, Inc. (*) Stati Uniti 1 Sanctuary Wealth Group LLC 56,57 56,57
54 Sanctuary Advisors LLC (*) Stati Uniti 1 Sanctuary Wealth Group LLC 56,57 56,57
55 Sanctuary Tax & Accounting Services (*) Stati Uniti 1 Sanctuary Wealth Group LLC 56,57 56,57
56 Sanctuary Insurance Solutions (*) Stati Uniti 1 Sanctuary Wealth Group LLC 56,57 56,57
57 AACP PL SPV LLC (*) US 1 Azimut Alternative Capital Partners LLC 91,29 91,29
58 AZ Andes SA Cile 1 AZ International Holdings SA 100 100
59 AZ Mexico Holdings S.A. de CV Messico 1 AZ International Holdings SA 100 100
60 Mas Fondos SA Messico 1 AZ Mexico Holdings S.A. de CV 100 100
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153
Denominazione Sede
Tipo di
Rapporto
(*)
Rapporto di partecipazione
Impresa partecipante Quota %
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
consolidate integralmente
61
KAAN Capital Asesores Independientes SAPI de
CV (*)
Messico 1 AZ Mexico Holdings S.A. de CV 51 51
62 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd Australia 1 Azimut UK Holdings Ltd 56,16 56,16
63 Eureka Whittaker Macnaught PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
64 Pride Advice PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
65
Lifestyle Financial Planning Services (LFPS) PTY
Ltd
Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
66 AZ Sestante Ltd Australia 1 Azimut UK Holdings Ltd 100 100
67 Eureka Financial Group PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
68 Pride Financial PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
69 Wise Planners PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
70 Financial Lifestyle Partners PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
71 Harvest Wealth PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
72 RI Toowoomba PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
73 Empowered Financial Partners PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
74 Wealthwise PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
75 Priority Advisory Group PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
Graphics
154
Denominazione Sede
Tipo di
Rapporto
(*)
Rapporto di partecipazione
Impresa partecipante Quota %
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
consolidate integralmente
76 Sterling Planners PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
77 Logiro Unchartered PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
78 On-Track Financial Solutions Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
79 Priority Advisory Trust Australia 1 Priority Advisory Group PTY Ltd 56,16 56,16
80
People & Partners Pty Ltd (già Peters & Partners
PTY Ltd)
Australia 1 AZ Next Generation Accounting PTY Ltd 56,16 56,16
81 Menico Tuck Parrish Financial Solution Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
82 AZ Next Generation Accounting PTY Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
83 Wealthmed Australia Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
84 Wealthmed Accounting Pty Ltd Australia 1 Wealthmed Australia Pty Ltd 56,16 56,16
85 Wealthmed Property Pty Ltd Australia 1 Wealthmed Australia Pty Ltd 56,16 56,16
86
Farrow Hughes Mulcahy Financial Services Pty
Ltd
Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
87 Menico Tuck Parish Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
88 Henderson Maxwel No.2 Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
89 Henderson Maxwell Financial Planning Pty Ltd Australia 1 Henderson Maxwel No.2 Pty Ltd 56,16 56,16
90 Henderson Maxwell Accounting Pty Ltd Australia 1 Henderson Maxwel No.2 Pty Ltd 56,16 56,16
Graphics
155
Denominazione Sede
Tipo di
Rapporto
(*)
Rapporto di partecipazione
Impresa partecipante Quota %
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
consolidate integralmente
91 Herwitz Geller Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Accounting Pty Ltd 56,16 56,16
92 Dunsford Financial Plannings Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
93 Nextstep Financial Services Pty Ltd Australia 1 Sterling Planners Pty Ltd 56,16 56,16
94 Next Steps Home Loans Pty Ltd Australia 1 Nextstep Financial Services Pty Ltd 56,16 56,16
95 Rit Coastal Australia 1 AZ Next Generation Accounting Pty Ltd 56,16 56,16
96 MP Holdings WA Australia 1 AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 56,16
97 Sage Business Group Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Accounting Pty Ltd 56,16 56,16
98 PM Financial Services Pty Ltd Australia 1 MP Holdings WA 56,16 56,16
99 MP Wealth WA Pty Ltd Australia 1 MP Holdings WA 56,16 56,16
100 PT Services WA Pty Ltd Australia 1 MP Holdings WA 56,16 56,16
101 MPM Finance Pty Ltd Australia 1 MP Holdings WA 56,16 56,16
102 Ottavo Financial Group Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
103 Kellaway Cridland Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 56,16
104 Tempus Wealth Group Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
105 JPH Group Holdings Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
Graphics
156
Denominazione Sede
Tipo di
Rapporto
(*)
Rapporto di partecipazione
Impresa partecipante Quota %
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
consolidate integralmente
106 Mint Business Brokers Pty Ltd Australia 1 JPH Group Holdings Pty Ltd 56,16 56,16
107 JPH Capital Pty Ltd Australia 1 JPH Group Holdings Pty Ltd 56,16 56,16
108 JPH Mortgage Origination Pty Ltd Australia 1 JPH Group Holdings Pty Ltd 56,16 56,16
109 JPH LawyersPty Ltd Australia 1 JPH Group Holdings Pty Ltd 56,16 56,16
110 Az Global Wealth Management Australia Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
111 Certe Wealth Protection Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
112 Parallel Financial Planning Pty Ltd Australia 1 People & Partners Pty Ltd 56,16 56,16
113 Matthews Steer Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
114 Moneycare Australia Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
115 Wealthpro Sunshine Coast Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
116 Client Ready Pty Ltd Australia 1 JPH Group Holdings Pty Ltd 56,16 56,16
117 Sterling Pts Pty Ltd Australia 1
Sterling Planners Pty Ltd
MP Holdings WA
56,16 56,16
118 AZ Service Co Pty Ltd Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
119 Henderson Matusch Holdings Pty Ltd (*) Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
120
Henderson Matusch Advisory Services Pty Ltd
(*)
Australia 1 Henderson Matusch Holdings Pty Ltd 56,16 56,16
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157
Denominazione Sede
Tipo di
Rapporto
(*)
Rapporto di partecipazione
Impresa partecipante Quota %
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
consolidate integralmente
121 Tokim Holdings Pty Ltd (*) Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
122 JPH Insurance Brokers Pty Ltd (*) Australia 1 JPH Group Holdings Pty Ltd 56,16 56,16
123 Cranage Financial Group Pty Ltd (*) Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
124 Cranage Landing Solutions Pty Ltd (*) Australia 1 Cranage Financial Group Pty Ltd 56,16 56,16
125 Cranage Private Wealth Pty Ltd (*) Australia 1 Cranage Financial Group Pty Ltd 56,16 56,16
126 Cranage Superannuation Services Pty Ltd (*) Australia 1 Cranage Financial Group Pty Ltd 56,16 56,16
127 Time Advice Pty Ltd (*) Australia 1 Cranage Financial Group Pty Ltd 56,16 56,16
128 Gordon Financial Services Pty Ltd (*) Australia 1 AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 56,16
129 O'Connor Muir Financial Services Pty Ltd (*) Australia 1 Gordon Financial Services Pty Ltd 56,16 56,16
130 Reimagine Finance Pty Ltd (*) Australia 1
Gordon Financial Services Pty Ltd
56,16 56,16
O'Connor Muir Financial Services Pty Ltd
(*) Tipo di rapporto
(1) maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria
(**) Nuovo ingresso nel perimetro di consolidato rispetto al 31/12/2020
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RELAZIONI E BILANCI 2021
158
Partecipazioni in società valutate con il metodo del patrimonio netto
Denominazione Sede
Rapporto di partecipazione
Disponibilità
voti %
Impresa partecipante
Quota di
partecipazione
%
Imprese valutate con il metodo del
patrimonio netto
1
Cofircont Compagnia Fiduciaria srl Italia Azimut Enterprises Srl 30
30
2
Sterling Planners WA Australia Sterling Planners Pty Ltd 28,08
28,08
3
Kennedy Lewis Stati Uniti
Azimut Alternative Capital
Partners LLC
19,3
19,3
4
Electa Ventures Srl Italia Azimut Enterprises Srl 33
33
5
Shanghai Heyu Information Technology
Ltd
Shanghai
AZ Investment
Management (Shanghai)
Co. Ltd.
12,5
12,5
6
Sweetwood Ventures II GP S.a r.l. (*) Lussemburgo
AZ International Holdings
Sa
20
20
7
Valuebiotech Srl (*) Italia Azimut Enterprises Srl 19
19
8
Azimut Market Place Srl (*) Italia
Azimut Fintech Holding
Srl
43,1
43,1
9
HighPost (*) Stati Uniti
Azimut Alternative Capital
Partners LLC
12,06
12,06
10
G Squared Private Wealth (*) Stati Uniti
Sanctuary Wealth Group
LLC
5,66
5,66
1
1
Concenture Wealth Management (*) Stati Uniti
Sanctuary Wealth Group
LLC
5,66
5,66
1
2
InnoVise Family Wealth (*) Stati Uniti
Sanctuary Wealth Group
LLC
11,26
11,26
1
3
Pathlight Capital (*) Stati Uniti AACP PL SPV LLC 19,31
19,31
(*) Nuovo ingresso nel perimetro di consolidato rispetto al 31/12/2020
2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l’area di consolidamento
Unit linked
Sono esclusi dall’area di consolidamento integrale i fondi interni assicurativi “Unit Linked Fund”, (di
seguito anche “Unit Linked”), nei quali il Gruppo Azimut non detiene alcun investimento azionario
per il quale siano soddisfatte le condizioni previste per il controllo dall’IFRS 10. Si tratta infatti di
percentuali di possesso di scarsa rilevanza rispetto alla capitalizzazione di ogni società. Anche in
merito ai fondi comuni di investimento sottostanti i fondi interni assicurativi “Unit Linked Fund”, il
Gruppo Azimut valuta che non si applicano tali condizioni, in quanto:
- non possiede la maggioranza delle quote in circolazione;
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RELAZIONI E BILANCI 2021
159
- non esercita il pieno potere sull’entità oggetto di investimento (fondi) in quanto limitato dalle
prescrizioni previste nei regolamenti dei fondi in termini di asset allocation e politiche di gestione;
- non è esposto in maniera significativa ai rendimenti variabili dell’entità oggetto di investimento in
quanto gli utili o le perdite relativi alla valutazione degli attivi inclusi nelle Unit Linked sono
integralmente riconosciuti agli assicurati tramite la variazione della riserva matematica.
L’esposizione alle variazioni di valore dei fondi in capo al Gruppo è limitata alla sola variazione del
relativo impatto commissionale. In particolare il Gruppo risulta esposto al rischio di variabilità delle
commissioni di sottoscrizione e dei caricamenti sui premi, legati all’andamento della raccolta, delle
commissioni di gestione relative alle masse in gestione e delle commissioni di incentivo legate alle
performance dei fondi gestiti.
3. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi significative
A partire dall’esercizio 2015 il Gruppo Azimut, attraverso AZ NGA, holding di partecipazioni
costituita a novembre 2014, ha iniziato un percorso di acquisizioni di nuove partecipazioni di
controllo nel continente australiano. Gli accordi sottoscritti prevedono: (i) un concambio di azioni
con azioni AZ NGA ed un progressivo riacquisto di tali azioni nei successivi 10 anni, a partire dalla
data delle singole acquisizioni, pari al 49% delle singole società e (ii) una corresponsione in denaro
ai soci fondatori in un periodo di due anni per il rimanente 51% (per talune controllate, le percentuali
del 49% e del 51% sono modificate sulla base delle negoziazioni effettuate in sede di acquisizione).
Con riferimento ai contratti di acquisizione delle società americane appartenenti al Gruppo Azimut
Genesis Holdings LLC e Sanctuary Wealth Group, nonché alle acquisizioni delle società italiane
Azimut Direct SpA e Siamosoci Srl si precisa che contengono diritti di opzione call/put sul rimanente
capitale sociale da esercitarsi su un orizzonte tempo stabilito contrattualmente.
4. Restrizioni significative
All’interno del Gruppo Azimut non vi sono significative restrizioni legali, contrattuali e normative
che possono limitare la capacità della Capogruppo di trasferire disponibilità liquide o altre attività ad
altre entità del Gruppo, né tantomeno garanzie che possono limitare la distribuzione di dividendi, di
capitali oppure prestiti e anticipazioni concessi o rimborsati da altre entità del Gruppo.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
160
5. Altre informazioni
Metodi di consolidamento
Le partecipazioni in società controllate sono consolidate con il metodo integrale, mentre le
interessenze in società a controllo congiunto e in società collegate sono valutate in base al metodo del
patrimonio netto.
Metodo integrale—Il metodo del consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per
linea" degli aggregati patrimoniali, economici e finanziari di tali società. Dopo l'attribuzione ai terzi
delle quote di loro pertinenza del patrimonio e del risultato d'esercizio in una voce separata, il valore
della partecipazione è annullato in contropartita al valore residuo del patrimonio della controllata. Le
differenze rivenienti da questa operazione, se positive, sono rilevate - dopo l'eventuale imputazione
ad elementi dell'attivo o del passivo della società controllata valutati al Fair Value in sede di
acquisizione e di primo consolidamento, - nella voce "Attività immateriali" come avviamento
(determinato con il metodo del “partial goodwill”). Le differenze negative sono imputate al conto
economico.
Ai fini del consolidamento sono stati utilizzati i bilanci al 31 dicembre 2021 delle società incluse
nell’area di consolidamento, predisposti in base ai principi contabili internazionali e ai criteri di
Gruppo che fanno riferimento agli stessi; i bilanci utilizzati sono quelli predisposti dai Consigli di
Amministrazione delle singole società, opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai
suddetti principi e criteri. I dati dei singoli bilanci sono stati acquisiti attraverso le informazioni
riportate nei reporting package delle società oggetto di consolidamento al 31 dicembre 2021.
Il consolidamento dei bilanci della capogruppo e delle controllate è stato effettuato secondo il metodo
del consolidamento integrale, comprendendo nel perimetro di consolidamento, come previsto dai
principi contabili internazionali, tutte le società controllate e assumendo l’intero importo delle attività,
delle passività, dei costi e dei ricavi delle singole società controllate, eliminando il valore contabile
delle partecipazioni a fronte della relativa quota di pertinenza del patrimonio netto.
Le attività, passività, costi e ricavi derivanti da rapporti tra le imprese consolidate sono stati
integralmente eliminati, così come gli utili e le perdite emergenti da operazioni tra società consolidate
non realizzate attraverso operazioni con terzi.
Le differenze positive tra il valore contabile delle partecipazioni consolidate integralmente ed il
relativo fair value netto degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti, in sede di primo
consolidamento, sono state considerate differenze positive di consolidamento; con cadenza annuale

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RELAZIONI E BILANCI 2021
161
tali attività sono sottoposte al processo di valutazione (c.d. impairment test) per verificare
l’adeguatezza del loro valore.
Per le società consolidate che presentano il bilancio con valuta funzionale diversa dalla capogruppo,
si è proceduto alla conversione degli importi espressi in valuta diversa dell’Euro come segue: per lo
stato patrimoniale è utilizzato il cambio al 31 dicembre 2021, mentre per il conto economico, il
cambio medio dell’esercizio. Le differenze originate dalla conversione del patrimonio netto iniziale
ai cambi di fine esercizio unitamente a quelle che scaturiscono dall’uso dei tassi di cambio di chiusura
e della media dell’esercizio sono classificate nella specifica voce differenze cambio della riserva di
valutazione.
Metodo del patrimonio netto Le partecipazioni sulle quali il Gruppo esercita un’influenza
notevole o ha il controllo congiunto, come definiti dallo IAS 28, sono valutate con il metodo del
patrimonio netto.
Secondo tale metodo la partecipazione è inizialmente rilevata al costo e il valore contabile è
aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante agli utili o alle perdite
che la partecipata realizza dopo la data di acquisizione. La quota dei risultati di periodo della
partecipata di pertinenza della partecipante è rilevata nel conto economico di quest’ultima. I dividendi
ricevuti da una partecipata riducono il valore contabile della partecipazione; le stesse possono inoltre
essere necessarie rettifiche di valore contabile anche a seguito di modifica della quota della
partecipante nella partecipata, a seguito di variazioni nel patrimonio netto di quest’ultima non rilevate
nel conto economico.
Tali modifiche includono variazioni derivanti dalle differenze emergenti dalla conversione di partite
in valuta estera. La quota parte di tali variazioni è rilevata direttamente nel patrimonio netto della
stessa. In caso di perdite sostenute dalla partecipata, qualora queste superino il valore di carico della
partecipazione, il valore di carico della partecipazione viene azzerato e le ulteriori perdite vengono
contabilizzate solo se la partecipante ha contratto obbligazioni legali o implicite oppure ha effettuato
dei pagamenti per conto della partecipata. Se la partecipata, in seguito, realizza utili, la partecipante
rileva nuovamente la quota di utili di sua pertinenza solo dopo aver eguagliato la quota di perdita nel
caso non sia rilevata precedentemente.
Al fine del consolidamento delle partecipazioni in società collegate e/o controllate congiuntamente,
sono assunte le situazioni contabili redatte ed approvate dall’organo amministrativo delle singole
società.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
162
Operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel corso del 2021
In relazione all’applicazione dell’IFRS 3 e alla determinazione del fair value delle attività e delle
passività delle società acquisite nel corso del 2021, è stata effettuata un’allocazione provvisoria del
costo di acquisizione, da ultimarsi nell’arco di 12 mesi rispetto alla data di acquisizione, come
consentito dallo stesso principio contabile. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto successivamente
descritto in nota integrativa nella sezione 11 – Attività immateriali.
A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio
In questa sezione sono illustrati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio
consolidato al 31 dicembre 2021, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione
e cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo, così come per le modalità di
riconoscimento dei ricavi e dei costi. Gli stessi sono stati applicati uniformemente negli esercizi
presentati.
1 - Cassa e disponibilità liquide
In questa voce sono classificate le giacenze di valute aventi corso legale, comprese le banconote e le
monete divisionali estere (“cassa contante”), nonché le disponibilità dei conti correnti e depositi a
vista verso le banche. Tali disponibili sono iscritte al loro valore nominale. In conformità al
provvedimento di Banca d’Italia “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari
bancari” del 29 ottobre 2021 cui il Gruppo fa riferimento per la redazione del bilancio, si è provveduto
a riclassificare in questa voce, gli importi relativi ai conti correnti e depositi a vista verso le banche
dalla voce attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, anche con riferimento all’esercizio
precedente.
2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
Criteri di classificazione
In questa categoria sono classificate le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le attività
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare
valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, può includere:
le attività finanziarie detenute per la negoziazione;

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RELAZIONI E BILANCI 2021
163
gli strumenti di capitale salvo la possibilità di classificarli nella nuova categoria Attività
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, senza rigiro a
conto economico;
le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, che non hanno superato i
requisiti per la valutazione al costo ammortizzato;
le attività finanziarie che non sono detenute nell’ambito di un modello di business finalizzato
all’incasso dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie (Business model “Hold to
Collect” o “HTC”) o nell’ambito di modello di business misto, il cui obiettivo venga
raggiunto attraverso l’incasso dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie in
portafoglio o anche attraverso un’attività di vendita che è parte integrante della strategia
(Business model “Hold to Collect and Sell”);
le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al
momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale
fattispecie, un’entità può designare irrevocabilmente all’iscrizione un’attività finanziaria
come valutata al fair value con impatto a conto economico se, e solo se, così facendo elimina
o riduce significativamente un’incoerenza valutativa;
gli strumenti derivati, che saranno contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per la
negoziazione, se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo. La
compensazione dei valori positivi e negativi è possibile solo per operazioni poste in essere
con la medesima controparte qualora si abbia contrattualmente il diritto legale di compensare
gli importi rilevati contabilmente e si intenda procedere al regolamento su base netta delle
posizioni oggetto di compensazione. Fra i derivati sono inclusi anche quelli incorporati in
contratti finanziari complessi - in cui il contratto primario è una passività finanziaria - che
sono stati oggetto di rilevazione separata.
Le riclassificazioni delle attività finanziarie, ad eccezione dei titoli di capitale per cui non è ammessa
alcuna riclassifica, non sono ammesse verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui
l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi,
che devono essere assolutamente non frequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate
dalla categoria valutata al fair value con impatto a conto economico in una delle altre due categorie
previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal
fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera

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RELAZIONI E BILANCI 2021
164
prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo
dell’attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di
riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l’allocazione nei
diversi stadi di rischio creditizio (stage assignment) ai fini dell’impairment.
In particolare, vengono inclusi in questa voce principalmente:
gli investimenti relativi ai contratti di assicurazione (polizze unit-linked) emessi dalla
controllata irlandese Azimut Life Dac per i quali il rischio dell’investimento è sopportato dagli
assicurati e costituiti da quote di OICR;
le attività finanziarie costitute da quote di OICR detenute dalle società del Gruppo nell’ambito
delle proprie politiche di gestione della liquidità.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e
per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti ed alla data di sottoscrizione per i
contratti derivati.
All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione
direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di
valutazione sono imputati nel Conto Economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono
utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima
e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli
strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: valutazione di strumenti quotati che
presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del
prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili, ecc. Per i titoli di capitale e per
gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, non quotati in un mercato attivo, il
criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a
poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente

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RELAZIONI E BILANCI 2021
165
richiamati, ovvero in presenza di un’ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui
ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari ad
esse connessi o quando l’attività finanziaria è oggetto di cessione con trasferimento sostanziale di
tutti i rischi e dei diritti contrattuali connessi alla proprietà dell’attività finanziaria stessa.
3 -Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI)
Criteri di classificazione
La presente categoria include le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
attività finanziaria posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia
mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente che mediante la vendita
(Business model “Hold to Collect and Sell”);
i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari
rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale
da restituire (cd. “SPPI test” superato). Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale,
non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale è
stata esercitata l’opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività
complessiva.
Inoltre, sono incluse le interessenze azionarie, non qualificabili come partecipazioni di controllo,
collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è
esercitata l’opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare, vengono inclusi in questa voce i titoli di debito che sono riconducibili ad un business
model Hold to Collect and Sell e che hanno superato il test SPPI.
Le riclassificazioni delle attività finanziarie, ad eccezione dei titoli di capitale per cui non è ammessa
alcuna riclassifica, non sono ammesse verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui
l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie.
In tali casi, che devono essere assolutamente non frequenti, le attività finanziarie potranno essere
riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una
delle altre due categorie previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è

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RELAZIONI E BILANCI 2021
166
rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione
operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla
categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l’utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva
da valutazione è portato a rettifica del fair value dell’attività finanziaria alla data della
riclassificazione.
Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a conto economico, l'utile
(perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal
patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento sulla base del loro fair
value comprensivo dei costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione dello
strumento finanziario.
Sono esclusi i costi/ricavi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da
parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere
amministrativo.
Il fair value iniziale di uno strumento finanziario solitamente equivale al costo sostenuto per
l’acquisto.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valutate al fair value, con
imputazione degli utili o delle perdite derivanti dalle variazioni di fair value, rispetto al costo
ammortizzato, in una specifica riserva di patrimonio netto rilevata nel prospetto della redditività
complessiva fino a che l’attività finanziaria non viene cancellata, o non viene rilevata una riduzione
di valore.
Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente
categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto
(Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto
economico, neanche in caso di cessione (cosiddetta OCI exemption). La sola componente riferibile
ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai
relativi dividendi. Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività
finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico. Per i titoli di capitale inclusi in
questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair
value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità

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RELAZIONI E BILANCI 2021
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di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di un’ampia gamma
di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari a
esse connessi o quando l’attività finanziaria è oggetto di cessione con trasferimento sostanziale di
tutti i rischi e i diritti contrattuali connessi alla proprietà dell’attività finanziaria.
4-Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Criteri di classificazione
Tale voce include i crediti verso banche, verso gli enti finanziari, verso la clientela e i fondi gestiti,
ovvero tutti quei crediti che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili e che non sono
quotati in un mercato attivo.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito ed
alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono
contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili
allo strumento stesso.
In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data
di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di sottoscrizione del
contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione
del finanziamento. L’iscrizione del credito avviene sulla base del fair value dello stesso, pari
all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente
riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in
un momento successivo.
Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della
controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore
di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e
dell’ammortamento - calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo - della differenza tra

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RELAZIONI E BILANCI 2021
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l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi
imputati direttamente al singolo credito.
Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza il flusso dei pagamenti futuri stimati per la durata
attesa del credito in modo da ottenere esattamente il valore contabile netto all’atto della rilevazione
iniziale, che comprende sia i costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili sia tutti i compensi
pagati o ricevuti tra i contraenti. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica
finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa
del credito.
I criteri di valutazione sono strettamente connessi allo stage cui il credito viene assegnato, dove lo
Stage 1 accoglie i crediti in bonis, lo stage 2 accoglie i crediti under-performing, ossia i crediti ove vi
è stato un aumento significativo del rischio di credito (“significativo deterioramento”) rispetto
all’iscrizione iniziale dello strumento e lo stage 3 accoglie non performing, ovvero i crediti che
presentano evidenza oggettiva di perdita di valore.
Le rettifiche di valore che sono rilevate a conto economico, per i crediti in bonis classificati in stage
1 sono calcolate prendendo in considerazione una perdita attesa a un anno, mentre i crediti in bonis
in stage 2 prendendo in considerazione le perdite attese riferibili all’intera vita residua prevista
contrattualmente per l’attività (Perdita attesa Lifetime). Le attività finanziarie che risultano in bonis
sono sottoposte ad una valutazione in funzione dei parametri di probability of default (PD), loss given
default (LGD) ed exposure at default (EAD), derivati da serie storiche interne. Per le attività
deteriorate, l’importo della perdita, da rilevare a Conto Economico, è definito sulla base di un
processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee e, quindi, attribuito
analiticamente ad ogni posizione e tiene conto, di informazioni forward looking e dei possibili scenari
alternativi di recupero.
Rientrano nell’ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo
status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo
le regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea. I flussi di
cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle
eventuali garanzie. Il tasso effettivo originario di ciascuna attività rimane invariato nel tempo
ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso
contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi
successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con

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RELAZIONI E BILANCI 2021
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imputazione a Conto Economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo
strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I ripristini di valore connessi
con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine di interesse. Il costo ammortizzato corrisponde
al valore nominale.
Criteri di cancellazione
I crediti vengono cancellati dal bilancio quando sono considerati definitivamente irrecuperabili
oppure in caso di cessione, qualora essa abbia comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi
e benefici connessi ai crediti stessi.
5 - Partecipazioni
Criteri di classificazione
La voce partecipazioni include le interessenze azionarie ritenute investimenti strategici. Si
considerano collegate le società nelle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ma non il
controllo o il controllo congiunto sulle loro politiche finanziarie e operative.
Si presume che il Gruppo sia in grado di esercitare un’influenza notevole su una società quanto
detiene almeno il 20 per cento dei suoi diritto di voto, o nelle quali - pur con una quota di diritti di
voto inferiore - ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali
della partecipata in virtù di particolari accordi, salvo sia possibile dimostrare chiaramente il contrario.
Nel determinare l’esistenza dell’influenza notevole sulla partecipata si considerano anche i diritti di
voto potenziali a condizione che siano già esercitabili o convertibili.
Criteri di iscrizione e valutazione
Le interessenze azionarie detenute in società collegate vengono iscritte in base al metodo del
patrimonio netto che prevede l’iscrizione iniziale della partecipazione al costo. Il valore della
partecipazione è successivamente adeguato a rilevare la quota, di pertinenza della partecipante, degli
utili o delle perdite realizzati dalla partecipata dopo la data di acquisizione.
La quota di pertinenza della partecipante non considera eventuali diritti di voto potenziali.
Poiché l’avviamento incluso nel valore contabile di una partecipazione in una collegata non è rilevato
separatamente, questo non viene sottoposto separatamente alla verifica della riduzione di valore, in
applicazione delle disposizioni di cui allo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. L’intero valore
contabile della partecipazione, invece, è sottoposto alla verifica della riduzione di valore ai sensi del
suddetto IAS 36, tramite il confronto tra il suo valore recuperabile determinato secondo la
metodologia del valore d’uso - e il suo valore contabile, ogniqualvolta l’applicazione delle
disposizioni dello IAS 36 indica la possibile riduzione di valore della partecipazione. Le differenze

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tra il valore della partecipazione ed il patrimonio netto della partecipata sono incluse nel valore
contabile della partecipata mentre la quota di pertinenza dei risultati d’esercizio della partecipata
stessa è rilevata nel conto economico consolidato. Eventuali riduzioni di valore della partecipazione
ai sensi dello IAS 36 sono contabilizzate nel conto economico.
Una entità deve interrompere l'utilizzo del metodo del patrimonio netto a partire dalla data in cui la
partecipazione cessa di qualificarsi come società collegata nei casi seguenti:
a) se la partecipazione diviene una controllata, l'entideve contabilizzare la propria partecipazione
in conformità all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e all'IFRS 10; b) se l'interessenza residua nella ex
società collegata è una attività finanziaria, l'entità deve valutare tale interessenza al Fair value. Per
determinare il Fair value dell'interessenza residua bisogna considerare il Fair value al momento della
rilevazione iniziale come attività finanziaria, in conformità all'IFRS 9. L'entità deve rilevare nel
prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio qualsiasi differenza tra: i) il Fair value di qualsiasi
interessenza residua e i proventi della dismissione parziale di un'interessenza nella società collegata;
e ii) il valore contabile della partecipazione alla data in cui è stato interrotto l'utilizzo del metodo del
patrimonio netto.
Con riferimento alla politica adottata dal Gruppo per la contabilizzazione degli effetti derivanti
dall’aggiustamento dei prezzi su società collegate si è scelto di adottare il metodo c.d. “cost-based
approach” rettificando pertanto il valore contabile della partecipazione e iscrivendo al contempo
l’adeguamento del debito iscritto nelle “Altre Passività”.
6 - Attività materiali
Criteri di classificazione
Le attività materiali comprendono gli immobili strumentali, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi,
le altre macchine ed attrezzature di qualsiasi tipo e le spese di ristrutturazione degli immobili in affitto.
Relativamente agli immobili strumentali lo IAS 16 stabilisce che i terreni debbano essere registrati
separatamente rispetto agli immobili in quanto solo questi ultimi sono soggetti ad ammortamento non
avendo una vita utile illimitata. Tale scorporo deve avvenire solo nell’ipotesi di fabbricato posseduto
“cielo-terra”: nessuno scorporo è necessario se il fabbricato di proprietà consiste in una quota parte
del fabbricato (ad esempio un appartamento), in quanto in tal caso, la società non possiede anche il
terreno sottostante. A tal fine si evidenzia che il Gruppo Azimut possiede porzioni di immobili e
quindi nessuno scorporo è stato effettuato ai fini della loro valutazione.

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Sono, inoltre, inclusi i diritti dʼuso acquisiti con il leasing e relativi allʼutilizzo di unʼattività materiale
(per le società locatarie), le attività concesse in leasing operativo (per le società locatrici).
Criteri di iscrizione e valutazione
Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo comprensivo dei costi accessori
direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Successivamente le stesse sono
valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore; tali beni vengono ammortizzati
in ogni esercizio a quote costanti in relazione alle loro residue possibilità di utilizzazione.
I costi di ristrutturazione relativi agli immobili in affitto sono iscritti tra le attività in considerazione
del fatto che il conduttore ha sostanzialmente il controllo dei beni e può trarre da essi benefici
economici e sono pertanto ammortizzati per un periodo corrispondente alla durata residua del
contratto di locazione.
I leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use, per cui, alla data iniziale, il
locatario ha unʼobbligazione finanziaria a effettuare pagamenti dovuti al locatore per compensare il
suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing.
Quando lʼattività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo (data iniziale), il locatario
riconosce sia la passività che lʼattività consistente nel diritto di utilizzo.
Lʼattività consistente nel diritto di utilizzo, contabilizzata in base allʼIFRS 16, viene misurata
utilizzando il modello del costo secondo lo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari; in questo caso
lʼattività è successivamente ammortizzata e soggetta a un impairment test nel caso emergano degli
indicatori di impairment.
Criteri di cancellazione
Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o
quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici
futuri.
7 -Attività immateriali
Criteri di classificazione
Le attività immateriali includono gli avviamenti, il marchio, le customer relationship e il software
applicativo ad utilizzazione pluriennale.
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Criteri di iscrizione
Le differenze positive di consolidamento sono determinate, in sede di primo consolidamento, sulla
base della differenza tra il Fair Value del patrimonio netto delle controllate e il valore delle
partecipazioni iscritte nel bilancio.
Criteri di valutazione
L’avviamento e le differenze di consolidamento non sono soggetti ad un processo di ammortamento
sistematico, ma sono sottoposti annualmente ad un processo di valutazione (c.d. impairment test) per
verificare l’adeguatezza del valore contabile in ottemperanza con quanto stabilito dallo IAS 36
Riduzione di valore durevole delle attività.
Le attività immateriali rappresentate dal software sono iscritte in bilancio al costo al netto degli
ammortamenti e perdite di valore; tali attività sono ammortizzate in base alla stima effettuata della
loro vita utile residua. Il Gruppo a partire dallo scorso esercizio ha rivisto i propri programmi di
aggiornamento del parco informatico prevedendo un allungamento del periodo di utilizzo di taluni
software dagli originari tre anni agli attuali cinque anni complessivi.
Le attività immateriali rappresentate dalle customer relationship sono imputate a conto economico
lungo un orizzonte pluriennale, determinato sulla base della percentuale storica di decadimento delle
masse a cui tale customer relationship fanno riferimento (AUM).
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore, determinata sulla base della differenza tra il valore
di iscrizione e il suo valore di recupero, se inferiore, viene rilevato a Conto Economico.
Criteri di cancellazione
Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione
e qualora non siano attesi benefici economici futuri.
8 - Attività e passività fiscali
Le imposte correnti sono determinate applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigente e,
nella misura in cui esse non siano state pagate, sono rilevate come passività. Le imposte sul reddito
sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate
direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad
una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito.
Per quanto riguarda la fiscalità differita si segnala l'adozione del c.d. balance sheet liability method.
In particolare, le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze
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temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo
i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. Le attiviper imposte anticipate
vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla
base della capacità della società di generare con continuità redditi imponibili positivi.
9 - Altre attività
In tale voce sono comprese le attività non riconducibili ad altre voci dell’attivo dello stato
patrimoniale. Sono ricompresi i risconti attivi relativi agli incentivi corrisposti ai consulenti finanziari
ivi inclusi costi per le incentivazioni, che remunerano normalmente l’attività di collocamento svolta
su un orizzonte temporale pluriennale, correlate a obiettivi di raccolta netta e direttamente attribuibili
a contratti esistenti che hanno i requisiti per la capitalizzazione nella nuova categoria individuata
dall’IFRS 15 dei costi incrementativi sostenuti per l’ottenimento di nuovi contratti cd. “Contract
Cost”. Per tale fattispecie, è stato definito un periodo di ammortamento, correlato ai tempi di recupero
(pay back) dei costi sostenuti ai tempi di trasferimento dei servizi oggetto dei contratti di investimento
alla clientela, basato sulla durata contrattuale previsto dal cd. patto di stabilità concordato con il
singolo consulente finanziario, ossia l’orizzonte temporale di permanenza minimo entro il quale in
caso di uscita il consulente stesso è tenuto a restituire eventuali incentivi percepiti a riguardo.
Si precisa che il periodo di ammortamento dei costi per l’ottenimento dei contratti con la clientela è
determinato nella misura di 10 anni in base alla durata media dei rapporti contrattuali con la clientela.
Tale periodo è ritenuto un orizzonte temporale maggiormente allineato al periodo di prestazione del
servizio al cliente. La modifica del periodo di ammortamento, avvenuta a partire dal 2020, si è resa
possibile in virtù della disponibilità di dati e di analisi statistiche affidabili in merito alla durata media
della permanenza dei clienti sulla base dei dati storici della base clienti del Gruppo Azimut. Tali
novità hanno permesso di rivedere il periodo di ammortamento degli incentivi di reclutamento legati
all’acquisizione di nuova clientela e quello dei costi incrementali riconosciuti alla struttura di vendita
in relazione alla crescita organica dei patrimoni in gestione (legati alla raccolta netta generata),
assicurando così una più efficace correlazione tra l’intero monte di provvigioni corrisposte ai
consulenti finanziari e le commissioni attive generate dai servizi prestati alla clientela. L’intervento
ha avuto impatto sulle modalità di contabilizzazione degli incentivi ordinari di vendita legati a
obiettivi di raccolta netta corrisposti alla rete di consulenti finanziari per i quali in precedenza la
rappresentazione contabile si basava su una stima della vita utile pari al periodo di osservazione
(generalmente di 36 mesi) e degli incentivi legati all’acquisizione di nuova clientela che erano
ammortizzati lungo un periodo corrispondente al “patto di stabilità” contrattualizzato con il
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consulente, oltreché costi di incentivazione per il reclutamento di nuovi consulenti finanziari non
direttamente collegati a obiettivi di raccolta netta e ammortizzati sulla base della durata contrattuale.
In tale voce sono inoltre inclusi i risconti attivi sulle commissioni passive riconosciute alla rete di
vendita per il collocamento dei prodotti appartenenti al sistema “no load” che non prevedono una
commissione di sottoscrizione e per i quali l’equilibrio economico a copertura dei costi si manifesta
in un arco temporale corrispondente al periodo per il quale sono previste le commissioni d’uscita.
Tali commissioni sono pertanto contabilizzate a conto economico ripartendole lungo il suddetto
periodo nel rispetto del principio di correlazione costi/ricavi.
Nelle altre attività sono infine inclusi i risconti attivi rivenienti dal differimento degli oneri
provvigionali sostenuti per l’acquisizione delle polizze unit-linked classificate come contratti
d’investimento.
10 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Criteri di classificazione
La voce accoglie i Debiti verso banche, i Debiti verso enti finanziari, i Debiti verso clientela, i Debiti
per leasing di cui all’IFRS 16 e i Titoli in circolazione
10.1 Debiti
Criteri di iscrizione e valutazione
I debiti a breve termine (con scadenza entro i 12 mesi) di natura commerciale sono iscritti per il loro
valore nominale.
I debiti rappresentati dai finanziamenti a medio-lungo termine, rilevati inizialmente per l’ammontare
incassato al netto degli eventuali costi di transazione, vengono successivamente valutati al costo
ammortizzato col metodo del tasso d’interesse effettivo.
I debiti per leasing di cui all’IFRS 16 alla prima iscrizione sono pari al valore attuale dei pagamenti
futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l’incremental
borrowing rate applicabile alla data di transizione.
Dopo la valutazione iniziale, il valore contabile viene aumentato degli interessi e ridotto a seguito dei
pagamenti effettuati e/o rideterminarlo per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del
leasing.
Criteri di cancellazione
I debiti sono cancellati dal bilancio quando risultano estinti.
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10.2 Titoli in circolazione
La voce titoli in circolazione include i prestiti obbligazionari emessi da Azimut Holding SpA.
Criteri di iscrizione
I titoli in circolazione vengono rilevati all'emissione o nel momento di un nuovo ricollocamento in
base al principio della "data di regolamento". La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value,
normalmente pari all'ammontare incassato od al prezzo di emissione, rettificato degli eventuali costi
e ricavi aggiuntivi direttamente attribuibili alle diverse operazioni di provvista o di emissione. Sono
esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Il fair value dei titoli in circolazione eventualmente
emessi a condizioni inferiori diverse rispetto a quelle di mercato è oggetto di apposita stima e la
differenza rispetto al valore di mercato è imputata direttamente a conto economico.
Nel caso di strumento di debito convertibili, gli oneri accessori sostenuti per il collocamento del
prestito sono allocati proporzionalmente alla componente di debito e alla componente iscritta nel
patrimonio netto.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla rilevazione iniziale la componente di debito viene valutata al costo
ammortizzato, con il metodo del tasso d’interesse effettivo.
Gli interessi passivi vengono registrati a conto economico nella voce “Interessi passivi e oneri
assimilati”, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Criteri di cancellazione
I titoli in circolazione sono cancellati dal bilancio quando risultano scaduti o estinti. La cancellazione
avviene anche al momento del riacquisto di titoli precedentemente emessi; la differenza tra il valore
contabile del titolo e l'ammontare pagato per riacquistarlo viene registrata a conto economico. Il
ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una
nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto
economico.
11 - Riserve tecniche allorché il rischio dell’investimento è sopportato dagli assicurati
Gli impegni nei confronti degli assicurati in relazione alle polizze unit linked emesse da Azimut Life
Dac, classificate come contratti assicurativi poiché includono un rischio assicurativo significativo,
sono valutati sulla base di criteri attuariali, considerando il valore delle attività finanziarie a cui le
prestazioni sono collegate.
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12 - Passività finanziarie valutate al fair value
La voce comprende: (i) gli impegni nei confronti degli assicurati che discendono dalle polizze unit
linked emesse da Azimut Life Dac, classificate come contratti d’investimento per i quali il rischio
dell’investimento è sopportato dagli assicurati; (ii) le passività sorte in relazione al futuro esercizio
delle opzioni di acquisto della rimanente quota di capitale di alcune società controllate.
Criteri di iscrizione e valutazione
La valutazione delle opzioni di acquisto rappresenta il controvalore da corrispondere - in azioni
Azimut Holding laddove previsto dalle clausole contrattuali - ai venditori a seguito all’esercizio delle
opzioni di acquisto. La valutazione effettuata rappresenta il controvalore stimato da corrispondere al
venditore, determinato stimando quei parametri futuri previsti dai contratti di riferimento, tra cui
AUM ed utile di bilancio per i quali vengono svolte specifiche analisi di sensitività. Rispetto alla data
di prima iscrizione la variazione di valore è riflessa a conto economico.
Con riferimento specifico alle opzioni di acquisto e vendita relative alle interessenze di minoranza
per alcune delle società controllate per le quali è prevista la possibilidi esercitare tali opzioni
mediante l’assegnazione di azioni della Capogruppo, la società ha scelto di considerare tale obbligo
contrattuale come un derivato le cui variazioni di fair value sono da imputarsi al conto economico. Si
precisa che tale qualificazione è attualmente oggetto di approfondimento da parte dell'IFRIC.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano estinte.
13 - Altre passività
Criteri di classificazione
In tale voce sono comprese le passività non riconducibili ad altre voci del passivo dello stato
patrimoniale. Sono incluse in tale voce: (i) i debiti in essere per l’acquisizione delle residue quote di
partecipazione in alcune società controllate, secondo quanto previsto dagli accordi contrattuali
stipulati. In tale voce sono inoltre inclusi i risconti passivi rivenienti dal differimento delle
commissioni attive di acquisizione sui premi delle polizze unit-linked classificate come contratti
d’investimento lunga la durata prevista delle polizze; (ii) le passività rappresentate dagli impegni
contrattuali per le commissioni, tra cui quelle di fidelizzazione, da corrispondere ai consulenti
finanziari nel medio-lungo termine (oltre i 12 mesi) sono calcolate sulla base di criteri attuariali e
rappresentano la migliore stima della spesa richiesta per estinguerle.
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Criteri di iscrizione
Le passività a breve termine (con scadenza entro i 12 mesi) e quelle di natura commerciale sono
iscritte per il loro valore nominale.
Criteri di cancellazione
Le altre passività sono cancellate dal bilancio quando risultano estinte.
14 - Trattamento di fine rapporto del personale
Sulla base della disciplina del TFR introdotta dal D.Lgs. 5 dicembre 2005, il trattamento di fine
rapporto del personale, per quanto riguarda le quote maturate fino al 31 dicembre 2007, si configura
come un piano a benefici definiti e viene quindi sottoposto a valutazione attuariale utilizzando il
metodo della proiezione unitaria del credito (Projected Unit Credit Method – PUCM) che prevede la
proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche, statistiche e probabilistiche nonché in
virtù dell’adozione di opportune basi tecniche demografiche; l’attualizzazione finanziaria dei flussi
avviene, inoltre, sulla base di un tasso di interesse di mercato. Questo calcolo attuariale viene
effettuato da attuari indipendenti.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, voce “Spese
amministrative; a) spese per il personale” come ammontare netto di contributi versati, contributi di
competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati, interessi maturati, ricavi attesi derivanti
dalle attività a servizio del piano. Gli utili e le perdite attuariali, cosi come previsto dallo IAS 19
vengono contabilizzati in un’apposita riserva di valutazione.
15 - Fondi per rischi e oneri
Criteri di iscrizione
Un accantonamento a fondo rischi ed oneri è rilevato in bilancio se e solo se:
- vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
- è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte a
produrre benefici economici; e
- può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento
dell’obbligazione.
All’interno dei fondi rischi rientra anche il fondo indennisuppletiva di clientela, che accoglie gli
oneri riferiti all’indennità contrattuale dei consulenti finanziari legata alle provvigioni maturate e
all’anzianità del mandato, la cui valutazione rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per
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estinguere l’obbligazione, tenendo conto delle diverse ipotesi alla base dei presumibili rischi e
incertezze e del valore attuale della passività.
Criteri di valutazione
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per
adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze
che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamento
è rappresentato dal valore attuale dell’esborso spese che si prevede sarà necessario per estinguere
l’obbligazione. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere
l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi
si verificheranno.
Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri includono anche il rischio derivante da eventuali
contenziosi tributari.
Criteri di cancellazione
L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre
benefici economici per adempiere l’obbligazione.
16 - Costi e ricavi
I costi sono rilevati a Conto Economico secondo il principio della competenza; i costi relativi
all’ottenimento e l’adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei
periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi.
I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti
i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare:
>> gli interessi corrispettivi sono riconosciuti pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse
contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato;
>> le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi contrattuali,
nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati.
Le commissioni di gestione del portafoglio, di consulenza e di gestione sui fondi comuni di
investimento sono riconosciute in base alla durata del servizio.
17 - Azioni proprie
Le azioni proprie detenute sono portate in riduzione del patrimonio netto. Gli utili o le perdite
conseguenti all'acquisto, vendita, emissione o cancellazione di azioni proprie non sono rilevati a
conto economico, ma registrati nel patrimonio netto.
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18 - Strumenti finanziari partecipativi
Gli strumenti finanziari partecipativi emessi da Azimut Holding SpA in esecuzione della delibera
dell’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2010 e delle successive delibere del Consiglio di
Amministrazione della capogruppo sono iscritti, per il controvalore incassato dalla sottoscrizione pari
al loro fair value, ad incremento del patrimonio netto – alla voce Strumenti di capitale in quanto gli
stessi, secondo quanto previsto dalle disposizioni statutarie, hanno durata illimitata, sono emessi
senza obbligo per la capogruppo di rimborso dell’apporto effettuato dai sottoscrittori, partecipano al
riparto del patrimonio sociale residuo in sede di liquidazione della capogruppo in via subordinata ai
creditori sociali e agli azionisti. Gli strumenti in oggetto non sono trasferibili ad alcun titolo salvo che
alla capogruppo stessa (al loro fair value e al verificarsi di determinate condizioni), nel qual caso i
relativi diritti patrimoniali restano sospesi. Inoltre, tali strumenti attribuiscono ai possessori il diritto
al percepimento di una parte dell’utile della Società secondo quanto previsto dallo Statuto Societario
a condizione, tra le altre, che l’Assemblea dei Soci abbia deliberato la distribuzione di un dividendo
agli azionisti.
19 - Aggregazioni aziendali e variazioni nelle interessenze partecipative Le operazioni di
aggregazione aziendale (“business combinations”) sono contabilizzate secondo il “metodo
dell’acquisizione”, previsto dall’IFRS 3, in base al quale le attività identificabili acquisite e le
passività identificabili assunte, comprese quelle potenziali, sono rilevate ai rispettivi fair value alla
data di acquisizione (ovvero alla data in cui il Gruppo ottiene effettivamente il controllo della società
acquisita). L’identificazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte è
perfezionata entro un anno dall’acquisizione. Per ogni aggregazione aziendale, eventuali quote di
minoranza nella società acquisita sono rilevate al fair value o in proporzione alla quota della
partecipazione di minoranza nelle attività nette a fair value identificabili della società acquisita.
L’avviamento è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza della sommatoria del
corrispettivo corrisposto e dell’importo delle quote di minoranza rispetto al fair value delle attività
nette acquisite dal Gruppo (attività acquisite al netto delle passività assunte). Se la sommatoria è
inferiore al fair value delle attività nette della società acquisita, la differenza è rilevata nel conto
economico. In un’aggregazione aziendale realizzata in più fasi, il Gruppo ricalcola l’interessenza che
già deteneva nella società posseduta precedentemente all’acquisizione del controllo al rispettivo fair
value determinato alla data di acquisizione del controllo e rileva nel conto economico l’eventuale
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utile o perdita risultante. Le variazioni nell’interessenza partecipativa in una controllata che non
comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul patrimonio netto del
Gruppo. I costi correlati all’acquisizione sono contabilizzati nel conto economico dell’esercizio in
cui sono sostenuti. Non sono considerate aggregazioni aziendali le operazioni realizzate con finalità
riorganizzative tra due o più società facenti parte del Gruppo. Le transazioni tra entità sotto comune
controllo sono contabilizzate in continuità di valori della società acquisita nel bilancio del Gruppo
qualora non presentino una significativa influenza sui flussi di cassa futuri.
L’IFRS 3 prevede due metodi alternativi di rilevazione del goodwill: il partial goodwill method e il
full goodwill method. Il Gruppo ha optato per il partial goodwill method e pertanto il goodwill iscritto
nel bilancio consolidato coincide con il corrispettivo pagato per la partecipazione di controllo meno
il fair value della quota parte delle attività nette identificabili acquisite. Nel bilancio consolidato viene
pertanto rappresentata unicamente la quota parte di goodwill di pertinenza del Gruppo, mentre la
quota parte del goodwill spettante alle minoranze non è iscritta in bilancio.
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A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
Nel corso dell’esercizio il Gruppo non ha proceduto ad alcun trasferimento di attività finanziarie tra
portafogli come effetti di cambiamento di business model.
Si rimanda a quanto descritto all’interno delle note esplicative relative alla voce “Attività finanziarie
valutate al fair value con impatto a conto economico” relativamente all’avvenuta riclassifica
dell’investimento in INWIT a partire dal gennaio 2021; tale investimento era stato
precedentemente classificato all’interno delle “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla reddittività complessiva”. Il fair value al 31 dicembre 2021 di tale investimento è pari ad
euro/migliaia 64.464 con un effetto iscritto in conto economico nell’esercizio 2021 pari ad
euro/migliaia 916 (ante imposte); in aggiunta, si precisa che la plusvalenza iscritta all’interno del
patrimonio netto al 31 dicembre 2020 era invece pari ad euro/migliaia 7.040.
A.4 - Informativa sul fair value
Informativa di natura qualitativa
La determinazione del fair value delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
è basata su prezzi rilevati sui rispettivi mercati nell’ultimo giorno di negoziazione del periodo di
riferimento. Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive
evidenze di riduzione di valore in relazione alle quali l’attività finanziaria deve essere svalutata. Tale
valutazione è effettuata per singolo strumento finanziario considerando gli effetti connessi alla
combinazione degli eventi di perdita evidenziati dallo IFRS 9. Le attività finanziarie vengono
cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o
quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo tutti i rischi e benefici della proprietà
dell’attività finanziaria.
Informativa di natura quantitativa
In accordo alle disposizioni contenute nei principi contabili IFRS 7 e IFRS 13, le società del Gruppo
classificano le valutazioni al fair value delle proprie attività e passività finanziarie sulla base di una
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gerarchia che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. I livelli utilizzati per la
classificazione sono i seguenti:
Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi per attività o passività identiche a
quelle oggetto di valutazione;
Livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati non rettificati di cui al livello 1 che siano
però osservabili sul mercato sia direttamente (come nel caso dei prezzi) sia indirettamente
(in quanto derivati da prezzi);
Livello 3: dati di input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
In particolare, il fair value di uno strumento finanziario valutato al livello 1 corrisponde al prezzo,
non rettificato, al quale lo strumento – o uno strumento identico è scambiato su di un mercato attivo
alla data di riferimento della valutazione. Per la classificazione nel livello 1, i prezzi sono valutati
congiuntamente ad ogni altra caratteristica dell’attività o passività finanziaria: se il prezzo quotato è
rettificato per tener conto di specifiche condizioni che richiedano tale rettifica, il livello attribuito è
diverso dal livello 1.
Le analisi per la classificazione nei diversi livelli della gerarchia del fair value sono effettuate in modo
analitico per ogni singola attività o passività finanziaria detenuta/emessa; tali analisi ed i criteri di
valutazione sono applicati in modo uniforme nel tempo.
Tra i principali criteri seguiti dal Gruppo, con riferimento agli strumenti finanziari detenuti
nell’ambito delle politiche di gestione della liquidità e alle passività finanziarie emesse, si segnala
che sono ritenuti:
di livello 1 i titoli di debito governativi, i fondi comuni di investimento aperti il cui fair value
è ritenuto di livello 1 se rappresentato dal Net Asset Value (NAV) fornito dall’administrator
del fondo alla data di valutazione; diversamente nel caso di fondi quotati e Exchange Traded
Fund (ETF) il fair value di Livello 1 è costituito dal prezzo di chiusura del rispettivo mercato
di quotazione, la liquidità in attesa d’investimento relativa alle polizze unit linked ed i prestiti
obbligazionari emessi;
di livello 2 gli investimenti relativi alle polizze unit linked emesse (per le quali il rischio
dell’investimento è sopportato dagli assicurati), le relative passività finanziarie e i fondi
comuni di investimento chiusi;
di livello 3 i titoli di capitale detenuti classificati nelle “Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività complessiva” e valutati al costo e le passività finanziarie
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RELAZIONI E BILANCI 2021
183
relative agli impegni per l’acquisizione delle residue quote di partecipazione in alcune società
controllate secondo quanto previsto dagli accordi contrattuali in essere. Con riferimento a tali
passività, la valutazione effettuata rappresenta il controvalore stimato da corrispondere al
venditore, determinato stimando quei parametri futuri previsti dai contratti di riferimento tra
cui AUM e utile di bilancio e per i quali vengono svolte specifiche analisi di sensitività.
Rispetto alla data di prima iscrizione la variazione di valore è riflessa a conto economico. Le
passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano estinte.
Sono classificati inoltre gli strumenti derivati nelle attività finanziarie valutate al fair value
con contropartita conto economico, inclusi quelli incorporati in contratti finanziari complessi
- in cui il contratto primario è una passività finanziaria - che sono stati oggetto di rilevazione
separata.
A.4.5 Gerarchia del Fair Value
A.4.5.1 Attività e passività valutate a fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli del fair
value
31/12/2021 31/12/2020
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate a fair value con impatto a
conto economico
a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione
b) Attività finanziarie designate al fair value
c) Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value
674.061
7.049.660
14.978
484.148
6.282.163
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
634
11.778
1.314
66.506
11.322
3. Derivati di copertura
4. Attività materiali
5. Attività immateriali
Totale 674.695
7.049.660
26.756
485.462
6.348.669
11.322
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Passività finanziarie designate al fair value
6.757.710
204.270
5.995.518
49.109
3. Derivati di copertura
Totale
6.757.710
204.270
5.995.518
49.109
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
184
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
ATTIVITA' FINANZIARIE
Totale
di cui a)
attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui: b)
attività
finanziarie
designate
al fair
value
di cui: c) altre
attività
finanziarie
obbligatoriamente
valutate a Fair
Value
Attività
finanziarie
valutate al
fair value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Derivati
di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze Iniziali
-
11.321
2. Aumenti
14.978
639
2.1. Acquisti
14.978
225
2.2. Profitti imputati a:
140
2.2.1 Conto economico
di cui: plusvalenze
0
2.2.2 Patrimonio netto X X X 140
2.3. Trasferimenti da altri livelli
2.4. Altre variazioni in aumento
274
3. Diminuzioni
- 182
3.1. Vendite
3.2. Rimborsi
3.3. Perdite imputate a:
3.3.1 Conto economico
di cui: minusvalenze
3.3.2 Patrimonio netto X X X
3.4. Trasferimenti da altri livelli
3.5. Altre variazioni in diminuzione
- 182
4. Rimanenze Finali
14.978
11.778
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
185
A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Passività
finanziarie di
negoziazione
Passività
finanziarie valutate
al fair value
Derivati di
copertura
1. Esistenze iniziali
49.109
2. Aumenti
160.316
2.1. Acquisti
151.288
2.2. Perdite imputate a:
9.028
2.2.1 Conto economico
408
di cui: minusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto
8.619
2.3. Trasferimenti da altri livelli
2.4. Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
5.155
3.1. Vendite
3.2. Rimborsi
3.3. Profitti imputati a:
5.155
3.3.1 Conto economico
5.155
di cui: plusvalenze
3.3.2 Patrimonio netto
3.4. Trasferimenti da altri livelli
3.5. Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze Finali
204.270
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente:
ripartizione per livelli di fair value
Attività/Passività non misurate
al fair value o misurate al fair
value
su base non ricorrente
31/12/2021 31/12/2020
VB L1 L2
L3 VB L1 L2
L3
1. Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
477.696
477.696
206.435
206.435
2. Attività materiali detenute
a scopo di investimento
3. Attività non correnti e
gruppi di attività in via di
dismissione
Totale
477.696
477.696
206.435
206.435
1. Passività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
932.683
1.023.450
80.006
955.689
851.805
103.883
2. Passività associate ad
attività in via di dismissione
Totale
932.683
1.023.450
80.006
955.689
851.805
103.883
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RELAZIONI E BILANCI 2021
186
A.5 - Informativa sul C.D. “Day one profit/loss
Il Gruppo non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day one
profit/loss”.
Informativa sui settori operativi (IFRS 8)
L’attività del Gruppo Azimut è svolta attraverso diverse società, ciascuna specializzata nella
distribuzione, nella promozione e gestione di prodotti finanziari e assicurativi essenzialmente unit
linked.
La natura dei diversi prodotti e servizi offerti, la struttura dei processi di gestione ed operativi, la
tipologia della clientela e le politiche di distribuzione di prodotti e servizi non presentano aspetti di
differenziazione tali da determinare rischi o benefici diversi tra le varie società del Gruppo ma, al
contrario, sono connotate da molteplici elementi di similitudine e di correlazione tra loro.
Il Gruppo pur operando come un’unica struttura, complessivamente dedicata alla gestione del
risparmio e al collocamento di strumenti di investimento, nella quale i contributi delle singole
componenti appaiono indistinguibili, in applicazione dell’IFRS 8 e ha ritenuto che il criterio della
ripartizione per aree geografica rappresenti la modalità attraverso la quale è misurata la performance
del Gruppo ed assume le decisioni economiche rilevanti.
Il Gruppo ha infatti individuato quattro Aree Geografiche:
- la prima Area (Italia) è riconducibile all’attività svolta dalle società direttamente controllate
da Azimut Holding SpA, ciascuna specializzata nella distribuzione, nella promozione e
gestione di prodotti finanziari e assicurativi (essenzialmente unit linked), che operano come
un’unica struttura, complessivamente dedicata alla gestione del risparmio e al collocamento
di strumenti di investimento, nella quale i contributi delle singole componenti appaiono
indistinguibili e i cui risultati operativi sono ugualmente rivisti periodicamente in modo
unitario dal management ai fini dell’adozione delle decisioni delle risorse da allocare e della
valutazione dei risultati e delle performance aziendali. Rientrano in tale area anche le società
prodotto estere Azimut Investments Sa e Azimut Life Dac;
- le altre tre CGU sono invece riconducibili all’attività svolta dalle società estere che sono
presentate e classificate per Area Geografica (EMEA, America e Asia Pacifico). Le società
estere sono anch’esse specializzate nella gestione, promozione e distribuzione di prodotti
finanziari e del risparmio gestito, ciascuna nell’area geografiche di riferimento, secondo lo
stesso modello di business integrato della CGU precedentemente descritta. Pertanto, il
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RELAZIONI E BILANCI 2021
187
management ha impostato un sistema di reporting consolidato in capo alla stessa AZ
International Holding SA che provvede, a sua volta, ad inviare alla capogruppo Azimut
Holding un reporting consolidato di tutte le società estere suddivise nelle aree geografiche
menzionate sopra.
Nella presente sezione vengono rappresentati dati consolidati suddivisi per Area Geografica, elaborati
secondo il sistema di reporting previsto dal management ed in coerenza con le informazioni fornite
al mercato.
Di seguito si riportano i dati principali suddivisi per Area Geografica:
Area
Masse Nette al
31.12.21
Masse Nette al
31.12.20
Commissioni Attive
2021
Commissioni
Attive 2020
Margine
d'intermediazione
2021
Margine
d'intermedia
zione 2020
Valori in
milioni di euro
Valori in
milioni di euro
Valori Euro/migliaia
Valori
Euro/migliaia
Valori Euro/migliaia
Valori
Euro/migliaia
Italia
49.784
43.422
1.053.106
772.002
897.25
7
599.611
Europa - Medio
Oriente
5.327
5.033
63.070
53.334
57.755
46.773
Americhe
19.629
5.010
96.285
32.676
45.338
26.101
Asia-Pacifico
8.416
6.973
89.813
62.545
79.648
60.499
La composizione per società delle suddette Aree Geografiche è esplicitata nel paragrafo Impairment
Test nella nota integrativa del presente bilancio consolidato.
Relativamente all’informativa di tipo patrimoniale richiesta dall’IFRS 8, si evidenzia che non viene
presentata e analizzata dal Management del Gruppo una diversa scomposizione delle Attività e
Passività rispetto a quanto approvato con il Bilancio d’esercizio e consolidato.
In ottemperanza alle richieste di cui all’IFRS 8.34, si specifica che il Gruppo non ha clienti che
consentono l’ottenimento di ricavi per un ammontare superiore al 10% dei ricavi consolidati.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
188
Utile per azione
L’utile base per azione è stato calcolato dividendo l’utile netto dell’esercizio per la media delle azioni
ordinarie in circolazione.
Al 31 dicembre 2021 non sussistono operazioni che comportano un effetto diluitivo sull’utile per
azione.
2021 2020
Utile netto dell’esercizio base per azione 4,351
2,754
Numero medio azioni in circolazione (*) 139.154.500
138.590.424
Utile netto dell’esercizio diluito per azione 4,351
2,754
Numero medio azioni in circolazione (*) 139.154.500
138.590.424
* le azioni in circolazione si intendono al netto delle azioni proprie detenute da Azimut Holding SpA alla data di riferimento.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
189
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 180.044 (euro/migliaia 279.457 al 31 dicembre 2020) e si
riferisce a conti correnti bancari a vista remunerati a tassi di mercato e alla cassa. L’aggiornamento
delle Istruzioni di redazione dei bilanci emanate da Banca d’Italia il 29 ottobre 2021 ha previsto che
in questa voce siano ricomprese anche le disponibilità di conto corrente ed i depositi bancari a vista
in precedenza esposte nella voce “Attività valutate al costo ammortizzato”; si è provveduto, pertanto,
a riclassificare detti importi anche con riferimento all’esercizio precedente.
Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 7.738.699 (euro/migliaia 6.766.310 al 31 dicembre 2020).
2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica
Voci / Valori
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli Strutturati
-
-
-
-
-
-
1.2 Altri titoli di debito
-
-
-
-
-
-
2. Titoli di capitale
-
-
14.978
-
-
-
3. Quote di O.I.C.R.
674.061
7.049.660
-
484.148
6.282.163
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
4.1 Pronti Contro Termine
-
-
-
-
-
-
4.2 Altri
-
-
-
-
-
-
Totale
674.061
7.049.660
14.978
484.148
6.282.163
-
La voce “Quote di O.I.C.R.” Livello 1 si riferisce alle quote dei fondi comuni d’investimento gestiti
dal Gruppo Azimut sottoscritti nell’ambito delle politiche di gestione della liquidità del Gruppo.
La voce “Quote di O.I.C.R.” (Livello 2) si riferisce per euro/migliaia 6.932.509 alla liquidie agli
investimenti, valutati al fair value, relativi alle polizze unit-linked emesse da Azimut Life Dac per le
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RELAZIONI E BILANCI 2021
190
quali il rischio dell’investimento è sopportato dagli assicurati. A questo proposito si precisa che i Net
Asset Values (NAV) dei Fondi Interni sono calcolati giornalmente (nei giorni lavorativi esclusi i
giorni festivi italiani e irlandesi) e si basano sugli ultimi prezzi disponibili, come indicato nei contratti
assicurativi. Di conseguenza, la valutazione del portafoglio unit-linked potrebbe non avvenire l'ultimo
giorno dell'anno, ma è coerente con la valutazione delle passività.
Sono compresi in questa voce gli investimenti in quote di fondi d’investimento alternativi (“FIA”)
sottoscritti dal Gruppo nell’ambito delle politiche di gestione della liquidità e al 31 dicembre 2021
ammontano a euro/migliaia 117.151. È inoltre compreso l’investimento nel veicolo di diritto
lussemburghese Azimut Private Equity I SCSp, attraverso il quale si è effettuato un unico
investimento indiretto nella società quotata INWIT, precedentemente classificato all’interno della
voce “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla reddittività complessiva”. Il valore
al 31 dicembre 2021 di tale investimento è pari a euro/migliaia 64.464.
La voce Titoli di Capitale” (Livello 3) si riferisce al fair value del futuro esercizio delle opzioni di
acquisto della rimanente quota di capitale per l’acquisizione delle società collegate Electa Ventures
Srl e Azimut Market Place Srl.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
191
2.6 Altre attivi finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per
debitori/emittenti
Voci/Valori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Titoli di capitale 14.978
-
di cui: banche -
-
di cui: altre società finanziarie -
-
di cui: società non finanziarie 14.978
-
di cui: imprese di assicurazione -
-
3. Titoli di debito
-
-
a) Amministrazioni pubbliche
-
-
b) Banche
-
-
c) Altre società finanziarie
-
-
di cui: imprese di assicurazione
-
-
d) Società non finanziarie
-
-
3. Quote di O.I.C.R. 7.723.721
6.766.310
4. Finanziamenti -
-
a) Amministrazioni pubbliche -
-
b) Banche -
-
c) Altre società finanziarie -
-
di cui: imprese di assicurazione -
-
d) Società non finanziarie -
-
e) Famiglie -
-
Sezione 3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 12.412 (euro/migliaia 79.141 al 31 dicembre 2020) ed è
costituita da partecipazioni minori nei confronti delle quali il Gruppo non esercita né il controllo,
un’influenza significativa o il controllo congiunto per euro/migliaia 11.778 e da titoli di stato in
portafoglio detenuti nell’ambito della liquidità di gruppo per euro/migliaia 634.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
192
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione
merceologica
Voci / Valori
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 634
-
-
1.314
-
-
- di cui: Titoli di Stato 634
-
-
1.314
-
-
2. Titoli di capitale -
-
11.778
-
66.506
11.321
3. Finanziamenti -
-
-
-
-
-
Totale
634
-
11.778
1.314
66.506
11.321
Il decremento delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
rispetto al 31 dicembre 2021 (livello 2) è dovuto alla riclassifica dell’investimento nel veicolo di
diritto lussemburghese Azimut Private Equity I SCSp, nella voce “attività finanziarie valutate al fair
value con impatto a conto economico”.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
193
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione
per debitori/emittente
Voci/Valori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Titoli di debito 634
1.314
a) Amministrazioni pubbliche 634
1.314
b) Banche
c) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
d) Società non finanziarie
2. Titoli di capitale 11.778
77.826
a) Banche 1.128
988
b) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
c) Società non finanziarie 691
67.186
d) Altri 9.960
9.652
3. Finanziamenti
a) Amministrazioni pubbliche
b) Banche
c) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
d) Società non finanziarie
e) Famiglie
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
194
3.3. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo
e rettifiche di valore complessive
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Write-off
parziali
complessivi
(*)
Primo
stadio
Secondo stadioTerzo stadio Primo stadioSecondo stadio
Terzo stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Titoli di debito 634
Finanziamenti
Totale al 31.12.2021 634
Totale al 31.12.2020 1.314
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o
originate
X X X
(*) valore da esporre ai fini informativi
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RELAZIONI E BILANCI 2021
195
Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 477.696 (euro/migliaia 206.435 al 31 dicembre 2020) ed
è costituita da Crediti per servizi di gestione di patrimoni per euro/migliaia 406.483, crediti per altri
servizi per euro/migliaia 59.699, da depositi per euro/migliaia 290 e da titoli di debito per
euro/migliaia 11.223. Trattandosi di crediti esigibili nel brevissimo termine, per quanto attiene la
gestione dei patrimoni e servizi e i crediti verso banche, il costo ammortizzato coincide con il loro
valore nominale.
4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica
Composizione
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Valore di Bilancio Fair Value Valore di Bilancio Fair Value
I e II Stadio
III
Stad
io
di cui:
impair
ed
acquis
ite o
origin
ate
Livello
1
Livell
o 2
Livell
o 3
I e II Stadio
III
Stad
io
di cui:
impair
ed
acquis
ite o
origin
ate
Livello
1
Livell
o 2
Livell
o 3
1. Crediti per servizi di gestione di
patrimoni
406.483
406.483
161.732
161.732
1.1 gestione di O.I.C.R.
378.678
378.678
142.495
142.495
1.2 gestione individuale
24.023
24.023
16.170
16.170
1.3 gestione di fondi pensione
3.783
3.783
3.067
3.067
2. Crediti per altri servizi
59.699
59.699
44.161
44.161
2.1 consulenze
2.2 funzioni aziendali in
outsourcing
2.3 altri
59.699
59.699
44.161
44.161
3. Altri crediti
11.513
11.513
543
543
3.1 pronti contro termine
di cui: su titoli di Stato
di cui: su altri titoli di debito
di cui: su titoli di capitale e
quote
3.2 depositi e conti correnti
290
290
543
543
3.3 altri
4. Titoli di debito
11.223
11.223
Totale
477.696
477.696
206.435
206.435
La voce “Crediti per servizi di gestione di patrimoni” è rappresentata dai crediti per commissioni
attive sui fondi comuni d’investimento e gestioni patrimoniali maturate nel mese di dicembre 2021
ed incassate nel corso del mese successivo.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
196
La voce “Crediti per altri servizi comprende principalmente i crediti per commissioni per il
collocamento di prodotti di banche terze, i crediti per commissioni attive da incassare per l’attività di
collocamento di prodotti assicurativi di società terze.
4.2 Crediti: composizione per controparte
Composizione / Controparte
Banche Enti Finanziari Clientela
di cui:
del
gruppo
della
SGR
di cui:
del
gruppo
della
SGR
di cui:
del
gruppo
della
SGR
1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni
3.783
402.700
1.1 gestione di O.I.C.R.
378.678
1.2 gestione individuale
24.023
1.3 gestione di fondi pensione
3.783
2. Crediti per altri servizi 7.794
11.642
40.263
2.1 consulenze
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
2.3 altri 7.794
11.642
40.263
3. Altri crediti
290
3.1 pronti contro termine
di cui: su titoli di Stato
di cui: su altri titoli di debito
di cui: su titoli di capitale e quote
3.2 depositi e conti correnti
3.3 altri
290
4. Titoli di Debito
11.223
Totale 31.12.2021
7.794
26.939
442.963
Totale 31.12.2020
7.038
5.706
193.691
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RELAZIONI E BILANCI 2021
197
Sezione 9 – Partecipazioni
9.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 217.487 (euro/migliaia 30.541 al 31 dicembre 2020).
Tale voce include le interessenze azionarie detenute in società collegate.
Denominazione Sede
Rapporto di partecipazione
Disponibilità
voti %
Impresa partecipante
Quota di
partecipazione%
Imprese valutate con il
metodo del patrimonio
netto
1
Cofircont Compagnia
Fiduciaria srl
Italia Azimut Enterprises Srl 30
30
2
Sterling Planners WA Australia Sterling Planners Pty Ltd 28,08
28,08
3
Kennedy Lewis Stati Uniti Azimut Alternative Capital Partners LLC 19,3
19,3
4
Electa Ventures Srl Italia Azimut Enterprises Srl 33
33
5
Shanghai Heyu Information
Technology Ltd
Shanghai
AZ Investment Management (Shanghai)
Co. Ltd.
12,5
12,5
6
Sweetwood Ventures II GP
S.a r.l
.
(*)
Lussemburgo
AZ International Holdings Sa 20
20
7
Valuebiotech Srl (*) Italia Azimut Enterprises Srl 19
19
8
Azimut Market Place Srl (*) Italia Azimut Fintech Holding Srl 43,1
43,1
9
HighPost (*) Stati Uniti Azimut Alternative Capital Partners LLC 12,06
12,06
1
0
G Squared Private Wealth (*) Stati Uniti Sanctuary Wealth Group LLC 5,66
5,66
1
1
Concenture Wealth
Management
(*)
Stati Uniti Sanctuary Wealth Group LLC 5,66
5,66
1
2
InnoVise Family Wealth (*) Stati Uniti Sanctuary Wealth Group LLC 11,26
11,26
1
3
Pathlight Capital (*) Stati Uniti AACP PL SPV LLC 19,31
19,31
(*) Nuovi ingressi rispetto al 31 dicembre 2020
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
198
9.2 Variazione annue delle partecipazioni
Valore complessivo
A. Esistenze iniziali 30.541
B. Aumenti 188.355
B.1 Acquisti 185.404
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni 2.950
B.4 Altre Variazioni
C. Diminuzioni 1.408
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore 1.408
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 217.487
9.3 Partecipazioni significative: informazioni contabile
Denominazione Valore di Bilancio Fair Value (*)
Dividendi
percepiti
Cofircont Compagnia Fiduciaria srl 1.042
1.042
45
Kennedy Lewis 75.905
75.905
1.069
Electa Ventures Srl 9.120
9.120
-
Shanghai Heyu Information Technology
Ltd
7.788
7.788
-
Sweetwood Ventures II GP Sarl 24
24
-
Valuebiotech Srl 2.000
2.000
-
Azimut Market Place Srl 4.500
4.500
-
HighPost
4.817
4.817
159
G Squared Private Wealth
616
616
Concenture Wealth Management
296
296
InnoVise Family Wealth
4.397
4.397
Pathlight Capital
105.505
105.505
193
(*) Trattasi di società non quotate per le quali il fair value è stato considerato coincidente con il valore contabile.
Con riferimento alle società Kennedy Lewis e Pathlight Capital si precisa che il valore di bilancio
comprende oltre al valore corrisposto in contanti anche il residuo debito ancora da corrispondere ai
venditori e stimato su un orizzonte temporale di lungo periodo per effetto di meccanismi di
aggiustamento prezzo ed earn-out previsti contrattualmente. I dettagli sono spiegati nella sezione 9
Altre passività della presente nota integrativa, cui si rimanda.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
199
Sezione 10 - Attività materiali
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 52.035 (euro/migliaia 48.426 al 31 dicembre 2020).
10.1 Composizione della voce “Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività
valutate al costo”
Voci/Valutazione Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Di proprietà 8.451
7.805
a) terreni -
-
b) fabbricati 113
122
c) mobili 1.467
1.222
d) impianti elettronici 734
187
e) altre 6.137
6.274
2. Diritti d'uso: Acquisti con leasing 43.584
40.622
a) terreni -
-
b) fabbricati 42.397
40.067
c) mobili -
-
d) impianti elettronici -
-
e) altre 1.187
555
Totale 52.035
48.426
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
200
10.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni Fabbricati Mobili
Impianti
Elettronici
Altri
Totale
A. Esistenze iniziali lorde 66.958
9.373
2.393
29.528
108.252
A. 1 Riduzioni di valore totali nette - 26.770
- 8.152
- 2.206
- 22.699
- 59.826
A. 2 Esistenze iniziali nette 40.188
1.221
187
6.829
48.426
B. Aumenti 12.007
651
985
2.810
16.453
B.1 Acquisti
643
377
634
1.654
B.2 Spese per migliorie capitalizzate 1.229
1.229
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento
X
X
X
B.7 Altre variazioni 10.778
8
608
2.176
13.570
C. Diminuzioni - 9.685
- 405
- 438
- 2.315
- 12.843
C.1 Vendite
-
C.2 Ammortamenti - 9.685
- 405
-
416
- 2.261
- 12.767
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
Value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
X
X
X
b) attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
C.7 Altre variazioni
-
22
- 54
- 76
D. Rimanenze finali lorde
78.965
10.024
3.378
32.338
124.705
D. 1 Riduzioni di valore totali nette - 36.455
- 8.557
- 2.644
- 25.014
- 72.670
D. 2 Rimanenze finali nette 42.510
1.467
734
7.324
52.035
E. Valutazione al costo 42.510
1.467
734
7.324
52.035
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
201
Le aliquote di ammortamento utilizzate per i beni di proprietà sono le seguenti:
Descrizione
Aliquota %
Fabbricati
3%
Mobili
12%
Altre:
Impianti
15%
-
20
-
25%
Automezzi
25%
Macchine ufficio
elettroniche
20%
Spese per migliorie capitalizzate In base alla durata residua del
contratto di locazione
Sezione 11 -Attività immateriali
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 767.034 (euro/migliaia 656.696 al 31 dicembre 2020).
11.1 Composizione della voce “Attività immateriali”
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Attività valutate al costo
Attività
valutate al
fair value
Attività valutate al costo
Attività
valutate al
fair value
1. Avviamento 648.241
550.114
2. Altre attività immateriali 118.793
106.582
2.1 generate internamente
-
2.2 altre 118.793
106.582
Totale 767.034
656.696
L’avviamento è relativo a:
- l’acquisizione da parte di Azimut Holding SpA (g Tumiza SpA), avvenuta in data 12
febbraio 2002, dell’incorporata Azimut Holding SpA che deteneva il 100% (direttamente o
indirettamente) di tutte le società del Gruppo Azimut. Tale voce si è determinata come
differenza tra il valore di costo iniziale della partecipazione, alla data di acquisizione, e il
patrimonio netto delle controllate alla data del 31 dicembre 2001. A seguito della fusione per
incorporazione di Azimut Holding SpA in Tumiza SpA, avvenuta con effetto contabile
luglio 2002, una quota delle differenze positive di consolidamento, pari a 176,3 milioni di
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
202
euro ammortizzati ante adozione dei principi contabili internazionali per 26,4 milioni di euro,
è confluita nella voce “Avviamento” del bilancio d’esercizio di Azimut Holding SpA;
- le acquisizioni realizzate in Italia tramite Azimut Enterprises Srl e all’estero tramite le
controllate AZ International Holding SA e Azimut UK Holdings LTD, al fine del
conseguimento dell’espansione del Gruppo.
Di seguito si riporta una tabella di riepilogo degli avviamenti iscritti in bilancio con la relativa
movimentazione intercorsa rispetto al precedente esercizio.
Società Totale Nuove Svalutazioni Altre Totale
31/12/2020 Acquisizioni 2021 Variazioni 31/12/2021
Azimut Holding SpA 292.145
292.145
Azimut Libera Impresa SGR SpA 173
6.203
6.376
Azimut Direct SpA
16.412
16.412
Siamosoci Srl
10.352
10.352
- Totale CGU Azimut/Italia 292.318
26.764
6.203
325.285
CGM - Azimut Monaco 31.732
31.732
CGM Italia SGR SpA (Ramo P&G) 6.203
-6.203
-
AZ Swiss & Partners 7.490
7.490
Azimut Portfoy 9.232
9.232
Katarsis Capital Advisors 6.756
6.756
Azimut (DIFC) Limited 255
255
Azimut Egypt Asset Management 9.548
9.548
- Totale CGU Europe, Middle East & Africa 71.216
-
-
-6.203
65.013
AZ NGA e controllate 148.119
21.489
169.608
AZ Sestante 50
50
AZ Sinopro Financial Planning 1.247
1.247
AZ Investment Management Singapore 592
592
- Totale CGU Asia & Pacifico 150.008
21.489
-
-
171.497
Azimut Brasil Holdings e controllate 29.135
633
29.768
MZK -
11.185
11.185
Mas Fondos 6.122
6.122
Kaan Capital -
153
153
Genesis 1.315
-228
1.087
Sanctuary Wealth Group -
38.130
38.130
- Totale CGU America 36.572
49.468
-
405
86.445
Totale 550.115
97.721
-
405
648.241
Nel corso dell’esercizio 2021, il Gruppo ha proseguito la sua espansione sul mercato australiano,
concludendo le acquisizioni di società australiane mediante la sub-holding di diritto australiano AZ
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
203
NGA delle società australiane Henderson Matusch Holdings Pty Ltd, Henderson Matusch Advisory
Services Pty Ltd, Greenmount Financial Services Pty Ltd e Tokim Holdings Pty Ltd, JPH Insurance
Brokers Pty Ltd, Cranage Financial Group Pty Ltd, Cranage Landing Solutions Pty Ltd, Cranage
Private Wealth Pty Ltd, Cranage Superannuation Services Pty Ltd e Time Advice Pty Ltd e del
Gruppo RI Newcastle che comprende le società Gordon Financial Services, O’Connor Muir Financial
Services e Reimagine Finance.
Sono inoltre state acquisite tramite la sub- holding AZ International Holdings il 56,57% le società di
distribuzione americane Sanctuary Wealth Group LLC, Sanctuary Alternative Solutions, Sanctuary
Global, Sanctuary Securities, Inc., Sanctuary Advisors LLC, Sanctuary Tax & Accounting Services
e Sanctuary Insurance Solutions (trasferite successivamente alla neo-costituita sub-holding Azimut
UK Holdings LTD), il 51% della società messicana di gestione Kaan Capital e l’81,53% della società
brasiliana Az Quest MZK Investimentos Macro e Credito Ltda (già MZK Asset Management Ltda).
Tramite la società Azimut Enterprises Srl sono state acquisite le società Azimut Direct SpA (50,1%)
e Siamosoci Srl (50,1%).
Le suddette acquisizioni sono dettagliate nella seguente tabella, che riassume il valore equo (fair
value) delle attività e passività relative alle operazioni di aggregazione aziendale sopra descritte alla
data di acquisizione e la determinazione dei relativi avviamenti o liste clienti (in migliaia di Euro):
Aggregazioni aziendali 2021
Henderson
Matusch
Tokim
Holdings
Pty Ltd
Sanctuary
Wealth
Group
Kaan
Capital
Cranage
Financial
Group
Gruppo RI
Newcastle
Mzk
Azimut
Direct
Spa
Siamosoci
Srl
Prezzo di acquisto
6.721
5.969
41.210
201
8.891
3.653
11.361
10.000
12.696
Totale costo di acquisto (A)
6.721
5.969
41.210
201
8.891
3.653
11.361
10.000
12.696
Disponibilità liquide
755
12
1.021
1
2.862
199
3.007
Altre attività
3.644
179
10.990
50
1.240
1.278
176
16.738
4.687
Altre passività -1.562
-1.559
-14.757
-2
-1.332
-1.418
-26.157
-2.343
Fondo imposte differite passive -221
-867
-1.737
-372
-241
Fair Value attività nette acquisite
(B)
2.617
-2.235
-4.484
49
2.398
-182
176
-6.412
2.344
Differenza (A – B) di cui allocata:
4.104
8.204
45.694
152
6.494
3.834
11.185
16.412
10.352
- Liste Clienti
736
2.890
8.273
1.240
803
- Avviamento
(comprensivo delle imposte differite
passive)
3.368
5.314
37.421
152
5.254
3.032
11.185
16.412
10.352
L’avviamento pari a euro/migliaia 91.833 e le liste clienti pari a euro/migliaia 13.942 (per un importo
complessivo di euro/migliaia 105.775), sono stati definiti in via provvisoria in quanto si basa su stime
e assunti preliminari: le rettifiche del valore equo, che potrebbero anche discostarsi in maniera
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
204
significativa, saranno rilevate al momento in cui si riceveranno le informazioni definitive, ivi
comprese valutazioni ed altre analisi, ma comunque entro un anno dalla data di acquisizione.
Le Altre Attività immateriali – Altre sono relative a:
Marchi per euro/migliaia 48.974, di cui Marchio “Azimut” per euro/migliaia 35.338;
Software per euro/migliaia 30.498;
Altre attività immateriali per euro 39.321.
Tra le Altre attività immateriali è incluso il valore delle relazioni contrattuali con la clientela
(“Customer relationships”) relativamente a:
euro/migliaia 9.147 si riferisce al valore attribuito a Customer relationship relative al ramo
d’azienda acquisito da Sofia SGR SpA nell’esercizio 2018 ed ammortizzate sulla base di una
vita utile residua di 10 anni;
euro/migliaia 20.948 si riferisce al valore attribuito alle relazioni contrattuali con la clientela
delle acquisizioni di AZ NGA sopra descritte ed ammortizzate sulla base di una vita utile di
10 anni;
euro/migliaia 1.282 si riferisce al valore attribuito a Customer relationship del ramo d’azienda
acquisito di P&G SGR inizialmente acquisito da CGM Italia SpA e successivamente trasferito
in Azimut Libera Impresa Sgr SpA a seguito dell’operazione di scissione avvenuta in data 1°
gennaio 2021, ed ammortizzato sulla base della vita utile stimata pari a 10 anni o, se minore,
della durata dei fondi di cui è stato acquisito il mandato di gestione.
euro/migliaia 7.917 si riferisce al valore attribuito alle relazioni contrattuali con la clientela
delle acquisizioni di Sanctuary sopra descritte ed ammortizzate sulla base di una vita utile di
20 anni.
Tali attività costituiscono un’attività immateriale come definita dalla IAS 38 dalla quale è
probabile che l’acquirente conseguirà benefici economici futuri.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
205
11.2 “Attività immateriali”: variazioni annue
Totale
A. Esistenze Iniziali 656.696
B. Aumenti 132.534
B.1 Acquisti
132.534
B.2 Riprese di valore
B.3 Variazioni positive di
fair value
-
a patrimonio netto
-
a conto economico
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni -22.196
C.1 Vendite
C.2
Ammortamenti
-
22.196
C.3 Rettifiche di valore
-
a patrimonio netto
-
a conto economico
C.4 Variazioni negative di
fair value
-
a patrimonio netto
-
a conto economico
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 767.034
Le aliquote dell'ammortamento per le attività immateriali a vita utile definita sono le seguenti:
Descrizione Aliquota
Software applicativi
33%
Software Piattaforma Zenit Vita utile del bene (30.6.2023)
Software Piattaforma IT 20%
Impairment test
Premessa
In applicazione del D.Lgs. 38/2005, il Gruppo Azimut redige il bilancio di esercizio in applicazione
dei principi contabili internazionali International Accounting Standard (IAS)/International Financial
Reporting Standard (IFRS) adottati dalla Commissione della Comunità Europea conformemente al
Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio. In merito alla fattispecie
dell’esposizione in bilancio di partecipazioni, avviamenti e marchi (bene con vita utile indefinita), i
principi contabili internazionali, nello specifico lo IAS 36 “Riduzione di valore durevole delle
attività”, prescrivono che la società, annualmente, nell’ambito del complessivo processo di redazione
del bilancio sia civilistico che consolidato, sottoponga i relativi saldi contabili alla verifica di
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
206
congruità dei valori iscritti. Tale accertamento, c.d. “Impairment Test”, è finalizzato
all’individuazione di eventuali perdite durevoli relative alle Attività Immateriali nello specifico:
Differenze positive di Consolidamento
Avviamento
Marchio
Pur operando il Gruppo come un’unica struttura, complessivamente dedicata alla gestione del
risparmio e al collocamento di strumenti di investimento, nella quale i contributi delle singole
componenti appaiono indistinguibili, l’esercizio di impairment test è stato effettuato su un numero di
cash generating unit (“CGU”) significative, complessivamente pari a n. 4, riflettendo di fatto le scelte
prese nel determinare i Settori Operativi/Aree Geografiche ai fini dell’informativa richiesta dall’IFRS
8. Ciò alla luce del fatto che lo stesso IAS 36 prevede che una CGU non può essere più grande di un
settore operativo, così come definito dal paragrafo 5 dell’IFRS 8.
La prima CGU è riconducibile all’attività svolta dalle società direttamente controllate da Azimut
Holding SpA, ciascuna specializzata nella distribuzione, nella promozione e gestione di prodotti
finanziari e assicurativi (essenzialmente unit linked), che operano come un’unica struttura,
complessivamente dedicata alla gestione del risparmio e al collocamento di strumenti di investimento,
nella quale i contributi delle singole componenti appaiono indistinguibili e i cui risultati operativi
sono ugualmente rivisti periodicamente in modo unitario dal management ai fini dell’adozione delle
decisioni delle risorse da allocare e della valutazione dei risultati e delle performance aziendali.
Le altre tre CGU sono invece riconducibili all’attività svolta dalle società estere che sono presentate
e classificate per Area Geografica (EMEA, America e Asia Pacifico). Le società estere sono anch’esse
specializzate nella gestione, promozione e distribuzione di prodotti finanziari e del risparmio gestito,
ciascuna nell’area geografiche di riferimento, secondo lo stesso modello di business integrato della
CGU precedentemente descritta. Di seguito vengono presentate e classificate, per Area Geografica,
le società appartenenti alle diverse CGU. Gli impairment test sono stati realizzati a livello di singolo
paese e poi a livello consolidato di Area geografica.
CGU Azimut/Italia
Tale CGU è riconducibile all’attività svolta dalle società direttamente controllate da Azimut Holding
SpA, ciascuna specializzata nella distribuzione, nella promozione e gestione di prodotti finanziari e
assicurativi (essenzialmente unit linked), che operano come un’unica struttura, complessivamente
dedicata alla gestione del risparmio e al collocamento di strumenti di investimento,
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
207
Di seguito vengono presentate le società appartenenti alla CGU Azimut.
Società Paese Area Geografica
Azimut Investments Sa Lussemburgo Italia
Azimut Life Dac Irlanda Italia
Azimut Capital Management SGR SpA Italia Italia
Azimut Enterprises Srl Italia Italia
Azimut Financial Insurance SpA Italia Italia
Azimut Libera Impresa SGR SpA Italia Italia
CGU riconducibili alle società estere diverse da Azimut Investments Sa e Azimut Life dac
Tali CGU trovano il proprio fondamento nell’ambito del Gruppo Azimut in seno alle potenzialità di
sviluppo della distribuzione di prodotti finanziari anche nei rispettivi mercati di riferimento sede delle
società estere facenti parte del Gruppo.
Di seguito vengono presentate e classificate, per Area geografica, le società appartenenti alle tre CGU
estere. Gli impairment test sono stati realizzati a livello di singolo paese e poi a livello consolidato,
di Area geografica.
CGU Europe, Middle East & Africa
Società Paese Area Geografica
Azimut (DIFC) Limited Dubai Europe, Middle East & Africa
Azimut ME Limited Abu Dhabi Europe, Middle East & Africa
AZ Swiss & Partners SA Svizzera Europe, Middle East & Africa
Katarsis Capital Advisors SA Svizzera Europe, Middle East & Africa
CGM – Azimut Monaco Monaco Europe, Middle East & Africa
Azimut Portföy Yönetimi A.S. Turchia Europe, Middle East & Africa
Azimut Egypt Asset Management Egitto Europe, Middle East & Africa
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
208
CGU Asia & Pacific
Società Paese Area Geografica
AZ Next Generation Advisory PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Eureka Whittaker Macnaught PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Pride Advice PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Lifestyle Financial Planning Services (LFPS) PTY Ltd Australia Asia & Pacific
AZ Sestante Ltd Australia Asia & Pacific
Eureka Financial Group PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Pride Financial PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Wise Planners PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Financial Lifestyle Partners PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Harvest Wealth PTY Ltd Australia Asia & Pacific
RI Toowoomba PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Empowered Financial Partners PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Wealthwise PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Priority Advisory Group PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Sterling Planners PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Logiro Unchartered PTY Ltd Australia Asia & Pacific
On-Track Financial Solutions Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Priority Advisory Trust Australia Asia & Pacific
People & Partners Pty Ltd (già Peters & Partners PTY Ltd) Australia Asia & Pacific
Menico Tuck Parrish Financial Solution Pty Ltd Australia Asia & Pacific
AZ Next Generation Accounting PTY Ltd Australia Asia & Pacific
Wealthmed Australia Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Wealthmed Accounting Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Wealthmed Property Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Farrow Hughes Mulcahy Financial Services Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Menico Tuck Parish Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Henderson Maxwel No.2 Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Henderson Maxwell Financial Planning Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Henderson Maxwell Accounting Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Herwitz Geller Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Dunsford Financial Plannings Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Nextstep Financial Services Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Next Steps Home Loans Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Rit Coastal Australia Asia & Pacific
MP Holdings WA Australia Asia & Pacific
Sage Business Group Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
209
PM Financial Services Pty Ltd Australia Asia & Pacific
MP Wealth WA Pty Ltd Australia Asia & Pacific
PT Services WA Pty Ltd Australia Asia & Pacific
MPM Finance Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Ottavo Financial Group Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Kellaway Cridland Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Tempus Wealth Group Pty Ltd Australia Asia & Pacific
JPH Group Holdings Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Mint Business Brokers Pty Ltd Australia Asia & Pacific
JPH Capital Pty Ltd Australia Asia & Pacific
JPH Mortgage Origination Pty Ltd Australia Asia & Pacific
JPH LawyersPty Ltd Australia Asia & Pacific
Az Global Wealth Management Australia Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Certe Wealth Protection Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Parallel Financial Planning Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Matthews Steer Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Moneycare Australia Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Wealthpro Sunshine Coast Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Client Ready Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Sterling Pts Pty Ltd Australia Asia & Pacific
AZ Service Co Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Henderson Matusch Holdings Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Henderson Matusch Advisory Services Pty Ltd Australia Asia & Pacific
AZ Investment Management Co. Ltd. Shanghai Asia & Pacific
Tokim Holdings Pty Ltd Australia Asia & Pacific
JPH Insurance Brokers Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Cranage Financial Group Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Cranage Landing Solutions Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Cranage Private Wealth Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Cranage Superannuation Services Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Time Advice Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Gordon Financial Services Pty Ltd Australia Asia & Pacific
O'Connor Muir Financial Services Pty Ltd Australia Asia & Pacific
Reimagine Finance Pty Ltd Australia Asia & Pacific
An Zhong Investment Management Hong Kong Asia & Pacific
An Zhong Investment Management Hong Kong Ltd Hong Kong Asia & Pacific
AZ Sinopro Financial Planning Ltd Taiwan Asia & Pacific
AZ Sinopro Investment Planning Ltd Taiwan Asia & Pacific
AZ Sinopro Insurance Planning Ltd Taiwan Asia & Pacific
AZ Investment Management Singapore Ltd Singapore Asia & Pacific
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
210
CGU America
Società Paese Area Geografica
AZ Brasile Holding Ltda Brasile America
AZ Quest Holdings SA Brasile America
AZ Quest Investimentos Ltda Brasile America
AZ Quest MZK Investimentos Macro e Credito Ltda Brasile America
Azimut Brasil Wealth Management Holding S.A. Brasile America
Azimut Brasil Wealth Management Ltda Brasile America
M&O Consultoria, Planejamento e Análise de Valores Mobiliários Ltda Brasile America
Futurainvest Investimentos e Participações Ltda Brasile America
Futurainvest Holding SA Brasile America
Azimut Brasil DTVM Ltda Brasile America
AZ US Holdings Inc. Stati Uniti America
AZ Apice Capital Management LLC Stati Uniti America
Azimut Alternative Capital Partners LLC Stati Uniti America
Azimut Genesis Holdings LLC Stati Uniti America
Genesis Investment Advisors LLC Stati Uniti America
Genesis Fund Management LLC Stati Uniti America
Sanctuary Wealth Group LLC Stati Uniti America
Sanctuary Alternative Solutions Stati Uniti America
Sanctuary Global Stati Uniti America
Sanctuary Securities, Inc. Stati Uniti America
Sanctuary Advisors LLC Stati Uniti America
Sanctuary Tax & Accounting Services Stati Uniti America
Sanctuary Insurance Solutions Stati Uniti America
AACP PL SPV LLC Stati Uniti America
AZ Andes SA Cile America
AZ Mexico Holdings S.A. de CV Messico America
Mas Fondos S.A. Messico America
KAAN Capital Asesores Independientes SAPI de CV Messico America
Determinazione del valore d’uso di ogni singola CGU
La stima del valore d’uso è stata fatta utilizzando il metodo del Discounted Cash Flow basandosi sui
seguenti assunti:
1) Tasso di sconto calcolato utilizzando come data di riferimento il 31 dicembre 2021 e determinato
con una logica di costo medio ponderato del capitale (wacc):
Risk Free: tasso BTP a 10 anni, media 2021;
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
211
Costo del capitale Ke determinato utilizzando il metodo del CAPM versione
unlevered;
Costo del debito determinato utilizzando il costo medio del debito di Azimut Holding
arrotondato prudenzialmente al 2%;
Beta: calcolato su un orizzonte temporale di 5 anni con rilevazioni giornaliere (Fonte:
Bloomberg);
Premio per il rischio di Mercato: Rendimento aggiuntivo richiesto per investimenti in
azioni piuttosto che in titoli risk free (Fonte: Credit Suisse Global Equity Strategy);
2) Flussi di Cassa
Per il calcolo del Cash Flow si è ritenuto ragionevole approssimare il flusso di cassa atteso con
l’utile netto di periodo al lordo di ammortamenti.
Gli utili sono stati determinati sulla base delle ipotesi (linee strategiche) che verranno utilizzate per
lo sviluppo del nuovo piano industriale 2022 2026, partendo dai budget predisposti ed approvati
per l’esercizio 2022.
3) Valori Terminali
Per il calcolo dei Valori Terminali è stato considerato l’utile netto dell’ultimo periodo di previsione
esplicita al lordo degli ammortamenti, assumendo un tasso di crescita g pari al 2%.
Calcolo del costo medio ponderato del capitale:
Si precisa, che a partire dall’esercizio 2019 ai fini di adeguare i tassi di attualizzazione all’attuale e
futura struttura finanziaria del Gruppo, il costo medio ponderato del capitale è stato calcolato
ponderando il costo dell’indebitamento ed il costo dell’equity.
I rispettivi pesi, 15% per componente di debito e 85% per la componente equity, sono la risultante
del confronto tra la struttura finanziaria del Gruppo e la media del rapporto di indebitamento
riscontrato in società quotate che per settore di appartenenza e mercato di riferimento risultano
essere comparabili.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
212
Risultati relativi alle CGU riconducibili alle società estere controllate da AZ International
Holdings Sa e Azimut UK Holdings Ltd
A.2) Stress Test: Europe, Middle East & Africa
B.2) Stress Test: Asia & Pacific
C.2) Stress Test: America
######
4,9% 5,4% 5,9% 6,37% 6,9% 7,4% 7,9% 8,4%
0,0%
347.425.757 303.685.205 267.411.122 236.845.180 210.740.897 188.190.028 168.515.128 151.200.621
0,5%
391.965.475 339.248.606 296.363.210 260.796.953 230.826.235 205.229.193 183.115.518 163.821.143
1,0%
448.012.321 382.948.931 331.259.528 289.208.504 254.332.906 224.943.006 199.840.954 178.153.938
1,5%
520.687.219 437.939.521 374.140.140 323.453.307 282.216.477 248.014.865 219.191.792 194.572.833
2,0%
618.678.912 509.244.791 428.099.240 365.533.337 315.824.898 275.382.663 241.838.846 213.569.011
2,5%
758.006.497 605.389.737 498.066.996 418.485.019 357.122.943 308.369.418 268.702.743 235.800.994
3,0%
971.816.118 742.091.562 592.408.496 487.146.475 409.090.608 348.903.558 301.082.138 262.172.533
3,5%
1.341.620.559 951.871.737 726.546.125 579.726.617 476.476.108 399.909.958 340.869.955 293.958.483
-17,5% -15,0% -12,5% -10,0% -7,5% -5,0% -2,5%
####### 82,50% 85,00% 87,50% 90,00% 92,50% 95,00% 97,50% 100%
2% 282.269.566 294.164.390 306.059.215 317.954.039 329.848.864 341.743.688 353.638.513 365.533.337
Differenza tra Valore d'uso e Valore contabile della CGU
WACC
G
Differenza tra Valore d'uso e Valore contabile della CGU - Diminuzione dei Flussi
######
4,9% 5,4% 5,9% 6,37% 6,9% 7,4% 7,9% 8,4%
0,0%
102.946.638 82.358.978 65.281.669 50.888.105 38.592.301 27.967.282 18.694.571 10.531.786
0,5%
123.885.013 99.077.535 78.892.210 62.147.970 48.034.533 35.977.490 25.558.297 16.464.765
1,0%
150.232.953 119.621.306 95.297.168 75.504.401 59.085.153 45.245.066 33.421.019 23.202.694
1,5%
184.397.836 145.472.695 115.455.587 91.603.078 72.193.378 56.091.278 42.517.958 30.921.309
2,0%
230.464.288 178.993.708 140.822.067 111.385.139 87.992.888 68.957.036 53.164.467 39.851.521
2,5%
295.962.978 224.191.994 173.714.307 136.278.026 107.407.333 84.464.296 65.793.338 50.302.902
3,0%
396.476.096 288.456.299 218.064.782 168.556.167 131.837.628 103.519.626 81.015.076 62.700.313
3,5%
570.323.266 387.075.152 281.123.644 212.078.618 163.515.935 127.498.025 99.719.554 77.643.069
-17,5% -15,0% -12,5% -10,0% -7,5% -5,0% -2,5%
####### 82,50% 85,00% 87,50% 90,00% 92,50% 95,00% 97,50% 100%
2% 71.625.063 77.305.074 82.985.085 88.665.096 94.345.106 100.025.117 105.705.128 111.385.139
Differenza tra Valore d'uso e Valore contabile della CGU
WACC
G
Differenza tra Valore d'uso e Valore contabile della CGU - Diminuzione dei Flussi
##########
4,9% 5,4% 5,9% 6,37% 6,9% 7,4% 7,9% 8%
0,0%
590.112.135 511.979.133 447.239.706 392.738.469 346.238.599 306.110.271 271.137.854 240.396.202
0,5%
670.043.439 575.801.474 499.197.335 435.722.496 382.283.894 336.688.882 297.339.820 263.045.082
1,0%
770.625.519 654.226.396 561.822.522 486.710.074 424.469.137 372.067.434 327.355.410 288.766.822
1,5%
901.048.423 752.912.911 638.776.383 548.166.048 474.509.198 413.472.362 362.082.565 318.232.291
2,0%
1.076.905.032 880.877.871 735.611.778 623.683.178 534.823.117 462.586.813 402.725.136 352.322.972
2,5%
1.326.943.337 1.053.420.296 861.176.426 718.710.653 608.936.890 521.785.084 450.935.282 392.220.651
3,0%
1.710.647.647 1.298.746.391 1.030.482.373 841.931.006 702.198.442 594.527.948 509.043.581 439.547.208
3,5%
2.374.301.405 1.675.219.429 1.271.206.744 1.008.076.006 823.128.954 686.064.408 580.447.088 496.590.507
-17,5% -15,0% -12,5% -10,0% -7,5% -5,0% -2,5%
623.683.178,3 82,50% 85,00% 87,50% 90,00% 92,50% 95,00% 97,50% 100%
2% 480.836.881 501.243.495 521.650.109 542.056.723 562.463.337 582.869.950 603.276.564 623.683.178
Differenza tra Valore d'uso e Valore contabile della CGU
WACC
G
Differenza tra Valore d'uso e Valore contabile della CGU - Diminuzione dei Flussi
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
213
Risultati relativi alla CGU Azimut
A.2) Stress Test
Valutazione impatti connessi al COVID-19 e all’attuale contesto di riferimento sugli indicatori di
perdite durevoli di valore delle attività ai sensi dello IAS 36
Con riferimento ai dati presenti al 31 dicembre 2021 è stata effettuato uno stress test aggiuntivo sui
paesi nel quale il gruppo opera.
L’esercizio svolto è stato mirato a verificare la tenuta stressed, per singola CGU, della differenza tra
il valore d’uso e il valore contabile di ogni singola CGU considerando come parametro variabile la
diminuzione dei flussi di cassa attesi e del tasso di attualizzazione (ove ritenuto metodologicamente
significativo) fino ad azzerare lo scostamento tra i valori sopra citati.
Di seguito si riepiloga il risultato dell’analisi svolta, mantenendo un tasso di crescita g costante al
2,00%:
CGU
%Stress
Flussi Cassa
%stress
Tasso WACC
Italia 98,01%
n.a.
####
4,9% 5,4% 5,9% 6,37% 6,9% 7,4% 7,9% 8,4%
0,0%
6.783.433.523
6.135.301.882 5.597.622.913 5.144.388.691 4.757.162.090 4.422.508.886 4.130.408.649 3.873.235.166
0,5%
7.442.225.697
6.661.324.303 6.025.856.622 5.498.662.166 5.054.246.680 4.674.537.166 4.346.364.714 4.059.906.774
1,0%
8.271.221.140
7.307.700.913 6.542.012.138 5.918.900.740 5.401.936.587 4.966.126.476 4.593.752.595 4.271.904.827
1,5%
9.346.164.048
8.121.073.149 7.176.264.288 6.425.419.617 5.814.365.744 5.307.385.038 4.879.973.098 4.514.758.618
2,0%
10.795.570.628
9.175.757.736 7.974.379.632 7.047.830.262 6.311.471.833 5.712.185.344 5.214.948.333 4.795.733.313
2,5%
12.856.381.221
10.597.848.871 9.009.280.891 7.831.044.769 6.922.316.038 6.200.096.282 5.612.295.368 5.124.569.170
3,0%
16.018.864.303
12.619.821.529 10.404.697.042 8.846.624.393 7.690.975.841 6.799.641.483 6.091.222.784 5.514.633.686
3,5%
21.488.685.001
15.722.704.611 12.388.742.392 10.215.988.084 8.687.682.650 7.554.083.108 6.679.729.027 5.984.783.389
-17,5% -15,0% -12,5% -10,0% -7,5% -5,0% -2,5%
#### 82,50% 85,00% 87,50% 90,00% 92,50% 95,00% 97,50% 100%
2% 5.789.412.572 5.969.186.528 6.148.960.484 6.328.734.439 6.508.508.395 6.688.282.351 6.868.056.307 7.047.830.262
Differenza tra Valore d'uso e Valore contabile della CGU
WACC
G
Differenza tra Valore d'uso e Valore contabile della CGU - Diminuzione dei Flussi
CGU
%Stress
Flussi Cassa
%Stress
Tasso WACC
America 76,41% 18,03%
Asia-Pacific 49,03% 10,55%
Europe&MENA 76,83% 19,98%
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
214
Come si evince anche da quanto sopra esposto, anche relativamente alle aree geografiche per le quali
gli effetti del Covid-19 e dell’attuale contesto di riferimento potrebbero essere maggiormente
significativi e comportare un eventuale rallentamento da un punto di vista economico e di sviluppo
del business, gli stress test effettuati ed il calcolo dei flussi di cassa/tasso wacc soglia che porterebbe
ad azzerare la differenza tra il valore d’uso ed il valore contabile non risultano essere mai
particolarmente significativi e con discreti margini di tenuta, a riprova della tenuta dei risultati del
Gruppo nell’attuale contesto macro-economico.
Conclusioni:
Dalle analisi di cui sopra non sono stati ravvisati fattori di Impairment, i dati contabili utilizzati
(Patrimonio Netto e PFN) sono gli ultimi disponibili estraibili dal sistema di reporting, per il
31.12.2021.
Inoltre, si evidenzia che la capitalizzazione di borsa dalla di quotazione ad oggi non è mai stata
inferiore al Patrimonio Netto Contabile.
Sezione 12 - Attività fiscali e Passività fiscali
Attività fiscali
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 24.036 (euro/migliaia 14.833 al 31 dicembre 2020) e
risulta così suddivisa:
12.1 Composizione della voce “Attività fiscali: correnti e anticipate”
Composizione Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Correnti
3.730
2.653
Anticipate
20.306
12.180
Totale
24.036
14.833
La voce “Attività fiscali correnti” è rappresentata principalmente residui acconti IRES e IRAP relativi
all’anno 2021 non compensati con Fondo imposte correnti. Comprende inoltre il credito verso l’erario
per l’imposta sostitutiva su Ires e Irap 3% (1 rata) versata a giugno 2021 dalla Capogruppo in vir
dell’operazione di riallineamento dell’avviamento cui la società aveva optato. A seguito delle nuove
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
215
disposizioni in materia di riallineamento contenute nella Legge di Bilancio 2022 la Capogruppo ha
esercitato la facoltà di revoca.
La voce “Attività fiscali anticipate” si riferisce alle differenze temporanee sorte in conseguenza del
diverso criterio temporale di deducibilità fiscale IRES e IRAP di alcune componenti di costo rispetto
a quanto rilevato a conto economico.
Passività fiscali
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 141.721 (euro/migliaia 72.036 al 31 dicembre 2020) e
risulta così composta:
12.2 Composizione della voce “Passività fiscali: correnti e differite”:
Composizione Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Correnti
71.830
10.294
Differite
69.891
61.742
Totale
141.721
72.036
La voce “Passività fiscale correnti” accoglie il debito per Irap al netto degli acconti versati nel corso
dell’esercizio e il debito per Ires riveniente dagli imponibili ceduti dalle società che partecipano al
consolidato fiscale nazionale al netto delle perdite fiscali maturate negli anni precedenti dalle società
e ceduti al consolidato fiscale nazionale, nonché i debiti per imposte delle società estere del Gruppo
al netto degli acconti d’imposta versati. La voce comprende inoltre il debito residuo per imposta
sostitutiva dell’Ires e dell’Irap 3% iscritta in virtù dell’operazione di riallineamento ex D.L. 104/2020
del Marchio “Azimut” avvenuto nello scorso esercizio pari a euro/migliaia 705. Il pagamento è stato
rateizzato in 3 anni e la prima rata è stata versata in data 30 giugno 2021. Inoltre, tale voce include le
imposte differite IRES e IRAP sugli utili indivisi delle società controllate al 31 dicembre 2021.
La voce “Passività Fiscali Differite” accoglie e le imposte differite relative alla differenza temporanea
fra il valore contabile e il valore fiscale dell’avviamento pari a euro/migliaia 36.401 e del Marchio
pari a euro/migliaia 1.953. Tali passività fiscali, iscritte in applicazione del principio contabile
internazionale IAS 12, si ritiene che non si trasformeranno ragionevolmente in un onere effettivo
poiché le suddette differenze temporanee sono destinate a ridursi attraverso un esito negativo
dell’impairment test che comporti la svalutazione dell’avviamento e del Marchio, nonché nel caso di
cessione.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
216
Sono altrecomprese le imposte differite iscritte sui costi per le incentivazioni correlate a obiettivi
di raccolta netta e direttamente attribuibili a contratti esistenti che presentano i requisiti per il
differimento dei costi sostenuti per l’adempimento di un contratto in applicazione del principio
contabile IFRS 15.
Inoltre. tale voce include le imposte differite IRES e IRAP sugli utili indivisi delle società controllate
al 31 dicembre 2021.
Riallineamento dei valori contabili e fiscali dell’avviamento
La Capogruppo al 30 giugno 2021 aveva proceduto al riallineamento dei valori dell’avviamento
avvalendosi della Legge di Bilancio 2021 all’ art. 1 comma 83. Tale adeguamento si sostanziava in
un riallineamento che non comportava alcun incremento del valore dei cespiti iscritti nell’attivo del
bilancio, bensì il solo aumento del valore riconosciuto ai fini fiscali, il quale si riallineava appunto a
quello contabile. Per effetto di tale opzione, i cespiti interessati acquistavano dunque un nuovo valore
fiscale, dietro pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Ires e dell’Irap del 3% sull’ammontare del
predetto riallineamento. Tale imposta, rateizzata in tre anni, è stata versata entro i termini di legge
ossia entro il 30 giugno 2021 (prima rata). A seguito delle nuove disposizioni in materia di
riallineamento contenute nella Legge di Bilancio 2022 (più precisamente all’art 1, co 624 della L
234/2021) la Capogruppo ha esercitato la facoltà di revoca, essendo venuta a mancare la convenienza
economica ed ha proceduto a (i) iscriversi nuovamente le imposte differite passive che erano state
riversate in conto economico per effetto del riallineamento per un importo di euro/migliaia 36.401
(ii) stornare il costo per l’imposta sostitutiva (ii) iscriversi un credito verso erario per il versamento
della prima rata dell’imposta sostitutiva 3%; si rappresenta infatti che la revoca costituisce titolo per
il rimborso/compensazione dell’imposta versata secondo le modalità e termini che verranno stabiliti
nel Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate di prossima emanazione.
Riallineamento dei valori contabili e fiscali del Marchio
La Capogruppo nel corso dell’esercizio 2020 aveva optato per l’esercizio della facoltà prevista dal
Decreto-Legge 104/2020 (convertito dalla Legge 126/2020), art. 110, di riallineare il minor valore
fiscale del proprio marchio a quello contabile, pari a euro/migliaia 35.338, come risultante dal
bilancio al 31 dicembre 2019, tramite il versamento di un’imposta sostitutiva pari al 3% del valore
riallineato, vincolando quindi in una riserva in sospensione d’imposta ai fini fiscali un importo pari a
euro/migliaia 34.208 tramite apposita delibera assembleare del 29 aprile 2021.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
217
A seguito delle modifiche normative introdotte dall’ art. 1 co. 622-623 della L. 234/2021 (Legge di
bilancio 2022) che ha previsto che il maggior valore attribuito, in sede di riallineamento, ai marchi e
agli avviamenti sia deducibile, in ogni caso, in misura non superiore, per ciascun periodo d'imposta,
a un cinquantesimo del valore riallineato, la Capogruppo ha provveduto ad allineare il piano di
ammortamento del marchio in base alle nuove disposizioni normative.
10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Esistenze iniziali 12.148
24.323
2. Aumenti 11.906
2.885
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio: 5.175
2.522
a) relative a precedenti esercizi 0
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre 5.175
2.522
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti 6.731
363
3. Diminuzioni 3.810
15.060
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 2.560
5.943
a) rigiri 2.558
5.370
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
573
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre 2
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni 1.250
9.116
4. Importo finale 20.244
12.148
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RELAZIONI E BILANCI 2021
218
10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Esistenze iniziali 43.020
46.166
2. Aumenti 11.884
15.259
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio: 6.865
15.259
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre 6.865
15.259
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti 5.019
3. Diminuzioni 1.351
18.405
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 1.351
18.405
a) rigiri 1.351
18.405
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 53.553
43.020
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RELAZIONI E BILANCI 2021
219
10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Esistenze iniziali 56
43
2. Aumenti 167
12
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio:
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
12
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti 167
3. Diminuzioni 160
0
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio -
-
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni 160
0
4. Importo finale 63
56
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RELAZIONI E BILANCI 2021
220
10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Esistenze iniziali 18.722
17.817
2. Aumenti 132
1.690
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio: -
1.690
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
1.690
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti 132
3. Diminuzioni 2.516
784
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 1.690
784
a) rigiri 1.690
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
784
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni 826
4. Importo finale 16.338
18.722
Sezione 12 - Altre attività
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 453.056 (euro/migliaia 391.662 al 31 dicembre 2020).
14.1 Composizione della voce “Altre attività”
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Crediti verso erario 114.142
114.104
Crediti verso consulenti finanziari 42.437
17.579
Altri crediti 177.195
179.582
Risconti attivi 119.282
80.397
Totale 453.056
391.662
I crediti verso erario comprendono principalmente i crediti verso erario per riserve matematiche per
euro/migliaia 113.450.
La voce crediti verso consulenti finanziari è rappresentata principalmente da finanziamenti erogati ai
consulenti finanziari per euro/migliaia 9.582 che generano interessi attivi in linea con il tasso euribor
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RELAZIONI E BILANCI 2021
221
maggiorato di uno spread oltre che da anticipi provvigionali corrisposti agli stessi consulenti
finanziari per euro/migliaia 26.720. Le condizioni di rimborso dei suddetti finanziamenti variano
mediamente tra i 12 e i 36 mesi.
La voce altri crediti accoglie tra l’altro i crediti verso l’erario per il bollo virtuale per euro/migliaia
97.076 e i crediti derivanti dal pagamento di acconti di imposta su Capital Gain per euro/migliaia
18.854.
Nella voce Risconti attivi sono comprese le attività derivanti dal differimento degli oneri
d’acquisizione delle polizze unit-linked emesse dalla compagnia assicurativa irlandese del Gruppo
classificate come contratti d’investimento.
Sono inoltre ricompresi i costi per le incentivazioni correlate a obiettivi di raccolta netta e
direttamente attribuibili a contratti esistenti che presentano i requisiti per il differimento nella nuova
categoria individuata dall’IFRS 15 dei costi sostenuti per l’adempimento di un contratto nonché i
costi per incentivazioni per l’inserimento di nuovi consulenti finanziari non direttamente collegati a
obiettivi di raccolta netta e ammortizzati sulla base della durata contrattuale. Al 31 dicembre 2021
ammontano a euro/migliaia 110.655.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
222
PASSIVO
Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 932.683 (euro/migliaia 955.689 al 31 dicembre 2020) ed
è così suddivisa:
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti
Dettaglio / Valori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Debiti verso reti di vendita: 1.257
3.770
1.1 per attività di collocamento OICR 1.257
3.770
1.2 per attività di collocamento di gestioni individuali -
1.3 per attività di collocamento fondi pensione -
2. Debiti per attività di gestione: 20.082
3.417
2.1 per gestioni proprie 20.082
3.417
2.2 per gestioni ricevute in delega -
2.3 per altro -
3. Debiti per altri servizi: 13.335
3.1 consulenze -
3.2 funzioni aziendali in outsourcing -
3.3 altri 13.335
4. Altri debiti 45.331
96.696
4.1 pronti contro termine -
di cui: su titoli di Stato -
di cui: su altri titoli di debito -
di cui: su titoli di capitale e quote -
4.2 Debiti per Leasing 44.981
41.560
4.3 Altri Debiti 350
55.136
Totale 80.006
103.883
Fair Value - Livello 1 -
Fair Value - Livello 2 -
Fair Value - Livello 3 80.006
103.883
Totale Fair Value 80.006
103.883
La voce “Debiti verso reti di vendita” comprende principalmente le provvigioni maturate e da
liquidare relativamente all’attività di collocamento di quote di fondi.
La voce “Altri debiti –Debiti per leasing” è costituita dal debito residuo, al 31 dicembre 2021, in
relazione ai diritti d’uso iscritti in all’applicazione del principio contabile IFRS 16. Per maggiori
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RELAZIONI E BILANCI 2021
223
informazioni si rimanda alla “Parte D Altre Informazioni Sezione 7 Informativa sul leasing”
della presente Nota integrativa consolidata.
La voce “Altri Debiti” comprende un finanziamento concesso dal Banco BPM nel gennaio 2021 alla
controllata Siamosoci Srl di euro/migliaia 350 con scadenza unica a gennaio 2026.
La voce si riduce rispetto allo scorso esercizio in quanto la Capogruppo ha proceduto al pagamento
del finanziamento concesso dal Banco BPM in data 28 febbraio 2019 suddiviso in due linee, A e B,
ciascuna di un importo originario di 100 milioni di euro, rimborsabili: (Linea A) in più tranche e
(Linea B) con scadenza unica 31 dicembre 2021. Nel mese di giugno 2021 è avvenuto il pagamento
della rata (Linea A) pari a 7,5 milioni di euro mentre nel mese di dicembre 2021 è avvenuto il
pagamento dell’ultima rata (Linea A) pari a 7,5 milioni di euro e della rata (Linea B) pari a 30 milioni
di euro.
1.2 “Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato” composizione per controparte
Composizione / Controparte
Banche Società Finanziarie Clientela
di cui: del
gruppo
della SGR
di cui: del
gruppo
della SGR
di cui: del
gruppo
della SGR
1. Debiti verso reti di vendita 592
-
665
-
-
-
1.1 per attività di collocamento OICR 592
-
665
-
-
-
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali
-
-
-
-
-
-
1.3 per attività di collocamento fondi pensione -
-
-
-
-
-
2. Debiti per attività di gestione: -
-
-
-
20.082
-
2.1 per gestioni proprie -
-
-
-
20.082
-
2.2 per gestioni ricevute in delega -
-
-
-
-
-
2.3 per altro -
-
-
-
-
-
3. Debiti per altri servizi: 2
-
13.333
-
-
-
3.1 consulenze ricevute -
-
-
-
-
-
3.2 funzioni aziendali in outsourcing -
-
-
-
-
-
3.3 altri 2
-
13.333
-
-
-
4. Altri debiti 350
-
-
-
44.981
-
4.1 pronti contro termine -
-
-
-
-
-
di cui: su titoli di Stato -
-
-
-
-
-
di cui: su altri titoli di debito -
-
-
-
-
-
di cui: su titoli di capitale e quote -
-
-
-
-
-
4.2 Debiti per Leasing
-
-
-
-
4.3 Altri Debiti 350
-
-
-
44.981
-
Totale 31.12.2021
944
-
13.999
-
65.064
-
Totale 31.12.2020
55.920
-
462
-
47.502
-
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RELAZIONI E BILANCI 2021
224
1.2 Composizione delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato": "Titoli in circolazione"
Composizione
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Valore di
Bilancio
Fair Value
Valore di
Bilancio
Fair Value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Livello 1
Livello 2 Livello 3
1. Titoli
Obbligazioni 852.677
1.023.450
851.805
862.729
Altri titoli
Totale 852.677
1.023.450
851.805
862.729
La voce comprende:
- il prestito obbligazionario “Azimut 2017-2022 2,000%” per euro/migliaia 355.261 composto
da originarie n. 3.500 obbligazioni da 100.000 euro nominali, della durata quinquennale
emesso in data 27 marzo 2017. L’importo si riferisce a quanto collocato complessivamente e
comprende gli oneri sostenuti dalla società per l’emissione e il collocamento, oltre il rateo
degli interessi passivi maturati al 31 dicembre 2021 che verranno pagati alla scadenza
prestabilita. Il prestito obbligazionario frutta un interesse al tasso fisso del 2,000% pagabile
annualmente.
- il prestito obbligazionario “Azimut 2019-2024 1,625%” per euro/migliaia 497.416 composto
da originarie n. 5.000 obbligazioni da 100.000 euro nominali, della durata quinquennale
emesso in data 12 dicembre 2019. L’importo si riferisce a quanto collocato complessivamente
e comprende gli oneri sostenuti dalla società per l’emissione e il collocamento, oltre il rateo
degli interessi passivi maturati al 31 dicembre 2021 che verranno pagati alla scadenza
prestabilita. Il prestito obbligazionario frutta un interesse al tasso fisso del 1,625% pagabile
annualmente.
1.3 Titoli subordinati
La società non ha emesso titoli subordinati.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
225
Riserve tecniche allorché il rischio dell’investimento è sopportato dagli assicurati
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 185.892 (euro/migliaia 183.070 al 31 dicembre 2020) e si
riferisce agli impegni rivenienti dalle polizze unit-linked emesse dalla controllata Azimut Life Dac
classificate come contratti di assicurazione.
Sezione 4 - Passività finanziarie designate al fair value
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 6.961.981 (euro/migliaia 6.044.626 al 31 dicembre 2020)
e si riferisce:
- per euro/migliaia 6.757.710 agli impegni rivenienti dalle polizze unit-linked emesse dalla
controllata Azimut Life Dac classificate come contratti di investimento (livello 2);
- per euro/ migliaia 204.270 alle passività sorte principalmente in relazione al futuro esercizio
delle opzioni di acquisto della rimanente quota di capitale di alcune società acquisite per cui
non si detiene l’intero capitale (Livello 3).
4.1 Composizione della voce Passività finanziarie designate al fair value
Passività
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Valore di
Bilancio
Fair Value
Valore di
Bilancio
Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Debiti 6.961.981
-
6.757.710
204.270
6.044.627
-
5.995.517
49.109
2. Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
obbligazioni -
-
-
-
-
-
-
-
altri titoli -
-
-
-
-
-
-
-
Totale
6.961.981
-
6.757.710
204.270
6.044.627
-
5.995.517
49.109
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
226
Si riporta di seguito dettaglio delle passività finanziarie valutate al fair value di livello 3:
Società
Valutazione al Fair
Value
Valutazione al Fair
Value
31/12/2021 31/12/2020
Eureka Whittaker Macnaught 977
1.185
Pride Advice 636
757
Lifestyle Financial Planning Services 1.376
1.451
Financial Lifestyle Parthers 851
820
Harvest Wealth 131
234
RI Toowoomba 1.458
1.430
Wealthwise Pty Ltd 1.183
1.383
Priority Advisory Group 1.531
1.572
Sterling Planners Pty Ltd 2.450
2.608
Logiro Unchartered Pty Ltd 970
915
On Track Financial Solutions Pty Ltd 756
678
Menico Tuck Parrish Financial Solutions Pty Ltd 441
506
Wealthmed Australia Pty Ltd 1.725
1.752
Farrow Hughes Mulcahy Financal Services Pty Ltd 2.377
2.390
Hurwitz Geller Pty Ltd 1.024
1.098
Dunsford Financial Plannings Pty Ltd 934
1.292
MP Holdings WA 4.376
4.424
Sage Business Group Pty Ltd 639
648
Spencer Fuller & Associates 1.651
1.729
Kellaway Cridland Pty Ltd 1.417
1.449
Tempus Wealth Group Pty Ltd 1.176
1.131
JPH Group Holdings Pty LTD 2.380
2.451
Certe Wealth Protection Pty Ltd 1.289
1.335
Parallel Financial Planning Pty Ltd 2.734
2.834
Matthews Steer Pty Ltd 2.325
2.408
Henderson Matusch Holdings Pty Ltd 3.676
0
Moneycare Australia Pty Ltd 0
292
Tokim Holdings Pty Ltd 3.017
0
Cranage Group 2.563
0
RI Newcastle 1.592
0
AZ Sinopro Financial Planning Ltd 6.830
6.936
Azimut Genesis Holdings LLC 3.570
3.402
Sanctuary Wealth Group LLC 88.549
0
KAAN Capital Asesores Independientes SAPI de CV 1.936
0
Azimut Direct SpA 41.932
0
Azimut Capital Tech Srl 4.370
0
Siamosoci Srl 9.428
0
Totale 204.270
49.109
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
227
In merito alla valutazione effettuata, si segnala che essa rappresenta il controvalore attualizzato da
corrispondere agli azionisti di minoranza a seguito all’esercizio delle opzioni di acquisto. La
valutazione effettuata rappresenta il controvalore attualizzato stimato da corrispondere al venditore,
determinato sulla base della stima di parametri chiave corrispondenti a grandezze economiche,
patrimoniali e finanziarie future previsti dai contratti di riferimento - per i quali vengono svolte
specifiche analisi di sensitività.
Con riferimento alle suddette passività finanziarie al fair value di livello 3 e alla relativa valutazione
effettuata al 31 dicembre 2021, sono state rilevate a conto economico nella voce “Risultato netto delle
attività e delle passività valutate al fair value” plusvalenze nette pari a 21.751 euro/migliaia.
Sezione 7 - Passività fiscali
La voce “Passività fiscali” è dettagliatamente illustrata nella sezione 12 dell’attivo della presente nota
integrativa alla quale si rimanda.
Sezione 9 -Altre passività
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 388.788 (euro/migliaia 274.292 al 31 dicembre 2020) ed
è così composta:
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Debiti verso fornitori 77.485
66.029
Debiti verso erario e amm. Finanziaria 15.852
8.031
Debiti verso personale 26.430
16.940
Debiti verso enti previdenziali 5.299
4.419
Altri debiti 174.551
102.202
Debiti verso Consulenti Finanziari 87.473
75.425
Risconti passivi 1.698
1.246
Totale 388.788
274.292
La voce “Altri debiti” comprende principalmente:
- Euro/migliaia 41.933 al residuo controvalore da corrispondere per l’acquisto della quota di
partecipazione in Kennedy Lewis avvenuta nello scorso esercizio e relativo alla stima
dell’importo da corrispondere ai venditori su un orizzonte temporale di lungo periodo per
effetto di meccanismi di aggiustamento prezzo ed earn-out previsti contrattualmente e
contabilizzati nel corso del 2021, anche alla luce dei risultati positivi raggiunti dalla società
in termini di nuova raccolta, che hanno comportato la rivisitazione del business plan;
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
228
- Euro/migliaia 50.082 al residuo controvalore da corrispondere per l’acquisto della quota di
partecipazione in Pathlight avvenuto nel corso del 2021 e relativo alla stima dell’importo da
corrispondere ai venditori su un orizzonte temporale di lungo periodo per effetto di
meccanismi di aggiustamento prezzo ed earn-out previsti contrattualmente;
- Euro/migliaia 5.000 il residuo controvalore da corrispondere per l’acquisto del rimanente 49%
di Augustum Opus SIM SpA (ora fusa in Azimut Capital Management SGR SpA) agli
azionisti di minoranza (ex soci della stessa società).
La voce “Debiti verso consulenti finanziari” comprende principalmente i debiti per le provvigioni del
mese di dicembre 2021 pagate nel successivo mese di gennaio 2022, oltre ad altre competenze relative
all’esercizio 2021 che saranno pagate nel corso dell’esercizio successivo e altri impegni contrattuali
per commissioni, tra cui quelle di fidelizzazione, da corrispondere ai consulenti finanziari nel medio
- lungo termine.
La voce “Risconti passivi” si riferisce alle passività rivenienti dal differimento delle commissioni
attive di acquisizione sui premi delle polizze unit-linked emesse dalla compagnia assicurativa
irlandese Azimut Life Dac, classificate come contratti d’investimento.
Sezione 10 - Trattamento di fine rapporto del personale
10.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 3.149 (euro/migliaia 3.220 al 31 dicembre 2020) a fronte
del TFR maturato dai dipendenti in forza alle società del gruppo al 31 dicembre 2021.
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
A. Esistenze iniziali 3.220
3.011
B. Aumenti 1022
786
B1. Accantonamento dell'esercizio 511
414
B2. Altre variazioni in aumento 511
372
C. Diminuzioni -1093
-577
C1. Liquidazioni effettuate -300
-570
C2. Altre variazioni in diminuzione -793
-7
D. Esistenze finali 3.149
3.220
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
229
10.2 Altre informazioni
Come dettagliato nelle “Politiche contabili”, il calcolo del TFR è stato effettuato, in accordo con
quanto previsto dallo IAS 19, adottando apposite basi tecniche demografiche e finanziarie, di seguito
illustrate:
Ipotesi demografiche
Al fine di determinare le probabilità di eliminazione per morte dalla collettività considerata, è stata
presa come tavola di riferimento la SIM/F 2000 (tavola ISTAT della mortalità italiana suddivisa per
sesso) abbattuta prudenzialmente del 20%. Le uscite per invalidità sono state quantificate adottando
le relative tavole INPS, anch’esse abbattute del 20%. Relativamente alla principale causa di uscita,
il pensionamento, è stato considerato un orizzonte temporale di sviluppo pari al raggiungimento del
requisito minimo richiesto (anzianità contributiva o vecchiaia), determinato secondo la normativa
vigente. Con riferimento alle altre basi tecniche non finanziarie, sono stati utilizzati i seguenti
parametri:
- Turnover: 1,5% costante;
- Anticipazione: 2% costante;
- Quota anticipata: 70%.
Per quanto riguarda, infine, l’eventuale destinazione del TFR alla previdenza complementare, la
valutazione è stata effettuata considerando il comportamento osservato al momento della valutazione
(mancata o parziale adesione alla previdenza complementare), senza effettuare alcuna ipotesi sulle
scelte future del personale interessato diverse da quelle attuali.
Ipotesi finanziarie
La metodologia prevista dallo IAS 19 richiede l’adozione di basi tecniche di natura finanziaria. Tali
assunzioni riflettono la loro influenza sia sullo sviluppo prospettico dei flussi (a seguito degli
incrementi salariali e degli scenari inflazionistici prevedibili), che sull’attualizzazione alla data di
valutazione del debito stimato della Società. Il tasso di sconto, infatti, è la principale assunzione
finanziaria da cui dipendono in maniera sensibile i risultati dell’elaborazione.
- Inflazione: con riferimento allo scenario inflazionistico futuro da applicare ai salari ed alla
rivalutazione del TFR, si è utilizzato un tasso costante pari al 2,00%.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
230
- Tassi di interesse: l’attualizzazione del debito futuro nei confronti dei propri dipendenti è stata
effettuata sulla base della curva dei rendimenti di titoli di debito determinati in base a quanto previsto
dallo IAS 19.
Sezione 11 - Fondi per rischi e oneri
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 72.703 (euro/migliaia 54.506 al 31 dicembre 2020).
11.1 Composizione della voce “Fondi per rischi ed oneri”
Voci/Valori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Fondo su impegni e garanzie rilasciate -
-
2. Fondi di quiescenza aziendali
-
3. Altri fondi per rischi ed oneri 72.703
54.506
3.1 controversie legali e fiscali 13.039
9.387
3.2. oneri per il personale -
-
3.3 altri 59.664
45.119
Totale 72.703
54.506
La voce “Altri fondi per rischi e oneri” comprende principalmente il Fondo indennità suppletiva di
clientela determinato secondo criteri attuariali sulla base di quanto previsto dai principi contabili
internazionali, il Fondo per controversie legali per fronteggiare rischi relativi a controversie con
clienti per il valore attuale dell’onere che si stima sarà necessario per estinguere le obbligazioni e il
Fondo Rischi per l’adeguamento delle rendite vitalizie delle prestazioni pensionistiche
complementari del Fondo Pensione Aperto Azimut Previdenza ai nuovi coefficienti previsti nella
convenzione con la compagnia di assicurazione.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
231
11.2 Variazioni nell’esercizio della voce “Fondi per rischi ed oneri”
Altri fondi per rischi ed oneri Importo Importo 2020
A. Esistenze iniziali 54.506
45.703
B. Aumenti 24.826
12.986
B.1 Accantonamento dell'esercizio 24.826
12.742
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
0
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
0
B.4 Altre variazioni
244
C. Diminuzioni 6.629
4.183
C.1 Utilizzo nell'esercizio 4.709
4.078
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
-
C.3 Altre variazioni 1.920
105
D. Rimanenze finali 72.703
54.506
Sezione 12 – Patrimonio
12.1 Composizione della voce “Capitale”
Tipologie
Importo
1. Capitale
32.324
1.1 Azioni ordinarie
32.324
1.2 Altre azioni
-
Alla data del 31 dicembre 2021 il Capitale Sociale, interamente sottoscritto e versato, risulta suddiviso
in numero 143.254.497 azioni ordinarie per un controvalore complessivo di euro/migliaia 32.324.
12.2 Composizione della voce “Azioni Proprie”
Tipologie Importo
1. Azioni Proprie 40.834
1.1 Azioni ordinarie 40.834
1.2 Altre azioni -
Alla data del 31 dicembre 2021 la capogruppo Azimut Holding SpA detiene n. 3.644.897 azioni
proprie ad un valore contabile medio unitario di euro 11,20.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
232
12.3 Composizione della voce “Strumenti di capitale”
La voce presenta un saldo pari a euro/miglia 36.000 ed include il controvalore di emissione, in
esecuzione della delibera assembleare del 29 aprile 2010, di n. 1.500.000 di strumenti finanziari
partecipativi pari al loro fair value determinato da primaria società indipendente.
12.4 Composizione della voce “Sovrapprezzi di emissione”
La voce al 31 dicembre 2021 presenta un saldo di euro/migliaia 173.987, invariato rispetto al 31
dicembre 2020.
12.5 Altre informazioni
Composizione e variazione della voce riserve
Legale Altre riserve Totale
A. Esistenze iniziali 6.465
319.873
326.338
B. Aumenti
234.175
234.175
B.1 Attribuzioni di utili
187.697
187.697
B.2 Altre variazioni
46.478
46.478
C. Diminuzioni
193.993
193.993
C.1 Utilizzi
193.993
193.993
- copertura perdite
- distribuzione
193.993
193.993
- trasferimento a capitale
C.2 Altre variazioni
-
D. Rimanenze finali 6.465
360.055
366.520
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
233
Sezione 13 -Patrimonio di pertinenza di terzi
13.1 Composizione della voce “Patrimonio di pertinenza di terzi”
Voci/valori 31/12/2021 31/12/2020
1. Capitale 137.033
84.005
2. Azioni proprie
3. Strumenti di capitale
4. Sovraprezzi di emissione
5. Riserve -89.738
-66.545
6. Riserve da valutazione -981
-4.270
7. Utile (Perdita) dell'esercizio 6.623
6.983
Totale
52.937
20.173
Il patrimonio di pertinenza di terzi si riferisce alla quota di partecipazione detenuta da terzi.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
234
PARTE C -INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Sezione 1 – Commissioni attive e passive
1.1 Composizione della voce “Commissioni attive” e passive
SERVIZI
Totale 31.12.2021 Totale 31.12.2020
Comm.
Attive
Comm.
Passive
Comm.
Nette
Comm.
Attive
Comm.
Passive
Comm.
Nette
A. GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi comuni
- Commissioni di gestione
651.087
651.087
559.569
559.569
- Commissioni di incentivo
282.267
282.267
138.697
138.697
- Commissioni di sottoscrizione/rimborso
15.722
15.722
5.636
5.636
- Commissioni di switch
17
17
13
13
- Altre commissioni
2.219
2.219
1.524
1.524
Totale commissioni da fondi comuni
951.313
951.313
705.439
705.439
1.2 Gestioni individuali
- Commissioni di gestione
46.491
46.491
37.702
37.702
- Commissioni di incentivo
19.034
19.034
9.782
9.782
- Commissioni di sottoscrizione/rimborso
- Altre commissioni
949
949
956
956
Totale commissioni da gestioni individuali
66.474
66.474
48.440
48.440
1.3 Fondi pensione aperti
- Commissioni di gestione
20.661
20.661
15.807
15.807
- Commissioni di incentivo
14.075
14.075
448
448
- Commissioni di sottoscrizione/rimborso
- Altre commissioni
1.841
1.841
1.708
1.708
Totale commissioni da fondi pensione aperti
36.578
36.578
17.964
17.964
2. Gestioni ricevute in delega
- Commissioni di gestione
9.048
9.048
2.952
2.952
- Commissioni di incentivo
- Altre commissioni
Totale commissioni da gestioni ricevute in delega
9.048
9.048
2.952
2.952
TOTALE COMMISSIONI PER GESTIONE (A)
1.063.412
1.063.412
774.794
774.794
B. ALTRI SERVIZI
238.861
238.861
145.763
145.763
- Consulenza
18.190
18.190
15.918
15.918
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
235
- Commissioni di collocamento
115.766
115.766
98.871
98.871
- Raccolta Ordini
318
318
340
340
- Prodotti assicurativi
17.919
17.919
16.046
16.046
- Altri servizi
86.667
86.667
14.588
14.588
Commissioni passive per collocamento, distribuzione
e raccolta ordini
-
- 403.509
- 403.509
-
- 319.483
- 319.483
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) 1.302.273
- 403.509
898.764
920.557
- 319.483
601.074
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
236
1.2 Commissioni passive: composizione per tipologia e controparte
SERVIZI Banche Enti finanziari Altri soggetti Totale
di cui
del
grup
po
di cui
del
grup
po
di cui
del
grup
po
di cui
del
grup
po
A. GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Commissioni di collocamento
- OICR
- Gestioni Individuali
- Fondi pensione
1.2 Commissioni di mantenimento
- OICR
- Gestioni Individuali
- Fondi pensione
1.3 Commissioni di incentivazione
- OICR
- Gestioni Individuali
- Fondi pensione
1.4 Altre commissioni
- OICR
- Gestioni Individuali
- Fondi pensione
2. Gestioni ricevute in delega
- OICR
- Gestioni Individuali
- Fondi pensione
TOTALE COMMISSIONI PER ATTIVITA' DI
GESTIONE (A)
B. ALTRI SERVIZI
9.521
3.444
390.544
403.509
- Consulenze
- Altri servizi
9.521
3.444
390.544
403.509
TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI
(B)
9.521
3.444
390.544
403.509
Commissioni passive per collocamento, distribuzione
e raccolta ordini
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B)
9.521
3.444
390.544
403.509
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RELAZIONI E BILANCI 2021
237
Sezione 2 - Dividendi e proventi simili
La voce presenta un saldo di 1.816 euro/migliaia (euro/migliaia 746 al 31 dicembre 2020).
2.1 Composizione della voce 30 “Dividendi e proventi simili”
Voci/Proventi
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Dividendi
Proventi
da aliquote
O.I.C.R.
Dividend
i
Provent
i da
aliquote
O.I.C.R
.
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B. Altre Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
317
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
78
D. Partecipazioni
1.421
746
Totale
1.499
317
746

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RELAZIONI E BILANCI 2021
238
Sezione 3 – Interessi
3.1 Composizione della voce “Interessi attivi e proventi assimilati”
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 3.516 (euro/migliaia 2.479 al 31 dicembre 2020).
Voci/Forme tecniche
Titoli di
debito
Pro
nti
cont
ro
ter
min
e
Depositi e
Conti
Correnti
Altre
operazioni
Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico:
1.1 Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
1.2. Attività finanziarie designate al fair value
1.3 Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sula redditività complessiva
349
349
33
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
2.266
2.266
800
3.1. Crediti verso banche
2.266
2.266
800
3.2. Crediti verso società finanziarie
3.3 Crediti verso clientela
4. Derivati di copertura
5. Altre Attività
900
900
1.646
6. Passività finanziarie
Totale
349
2.266
900
3.516
2.479
di cui: interessi attivi si attività finanziarie
impaired
La voce “Altre Attività” comprende esclusivamente gli interessi maturati sui finanziamenti erogati ai
consulenti finanziari.

Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
239
3.2 Composizione della voce “Interessi passivi e oneri assimilati”
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 19.697 (euro/migliaia 19.311 al 31 dicembre 2020).
Voci/Forme tecniche Finanziamenti
Pronti
contro
termin
e
Deposi
ti e
Conti
Corren
ti
Altre
operazio
ni
Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
18.467
18.467
17.985
1.1. Debiti
2.497
2.497
2.031
1.2. Titoli in circolazione
15.969
15.969
15.954
2. Passività finanziarie di negoziazione
3. Passività finanziarie al fair value
4. Altre Passività
1.230
1.230
1.326
5. Derivati di copertura
6. Attività finanziarie
Totale
18.467
1.230
19.697
19.311
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per
leasing
922
922
1.206
La voce “Finanziamenti” comprende principalmente gli interessi pagati sui finanziamenti accesi dalla
capogruppo e sui prestiti obbligazionari emessi dalla Capogruppo.

Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
240
Sezione 6– Utile (Perdite) da cessione o riacquisto
La voce presenta un saldo negativo di 119 euro/migliaia (saldo negativo di euro/migliaia 322 al 31
dicembre 2020).
6.1 Composizione della voce “Utile (perdite) da cessione o riacquisto”
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Voci/Componenti reddituali Utile Perdita
Risultato
netto
Utile Perdita
Risultato
netto
1. Attività finanziarie
1.1 Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato:
- verso banche
- verso società finanziarie
- verso clientela
1.2 Attività finanziarie al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- titoli di debito 124
(5)
119
93
(415)
(322)
- finanziamenti
1.3 Altre attività finanziarie
Totale (1) 124
(5)
119
93
(415)
(322)
2. Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
2.1 Debiti
2.2 Titoli in circolazione
Totale (2)
Totale (1+2) 124
(5)
119
93
(415)
(322)

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RELAZIONI E BILANCI 2021
241
Sezione 7– Risultato netto delle attività e delle passività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico
7.1 Composizione del risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico: attività e passività designate al fair value
La voce presenta un saldo positivo di 6.773 euro/migliaia (saldo positivo di euro/migliaia 1.806 al 31
dicembre 2020).
Voci/Componenti reddituali Plusvalenze
Utili da
realizzo
Minusvalenze
Perdite da
realizzo
Risultato
netto
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
1.2 Finanziamenti
2. Attività e passività finanziarie in
valuta: differenze di cambio
3. Passività finanziarie 6.773
6.773
3.1 Debiti
3.2 Titoli di debito
Totale
6.773
6.773
Il risultato netto delle passività finanziarie valutate al fair value include l’effetto rilevato a conto
economico per effetto della valutazione a fair value delle opzioni put e call in essere per l’acquisto
della rimanente quota di capitale di alcune società controllate per cui non si detiene l’intero capitale
sociale.

Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
242
7.2 Composizione del “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” con
impatto a conto economico: altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
La voce presenta un saldo positivo di 28.711 euro/migliaia (saldo positivo di euro/migliaia 7.054 al
31 dicembre 2020).
Voci/Componenti reddituali
Plusvalenze Utili da realizzo Minusvalenze
Perdite da
realizzo
Risultato
netto
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
di cui titoli di stato
1.2. Titoli di capitale 14.978
14.978
1.3 Quote di O.I.C.R. 3.248
10.485
13.733
di cui: OICR propri 3.248
10.485
13.733
1.4 Finanziamenti
2. Attività e passività
finanziarie in valuta:
differenze di cambio
Totale
18.226
10.485
28.711
Premi Netti
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 8.780 (euro/migliaia 3.327 al 31 dicembre 2020) per premi
relativi alle polizze unit-linked emesse dalla compagnia assicurativa irlandese Azimut Life,
classificate come contratti assicurativi.
Proventi (oneri) netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 363.113 (euro/migliaia 286.504 al 31 dicembre 2020) e si
riferisce agli utili e alle perdite realizzate e alle variazioni di valore delle attività e passività
finanziarie, connesse alle polizze unit-linked emesse, e valutate a fair value.

Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
243
Sezione 9 - Spese amministrative
9.1 Composizione della voce “Spese per il personale
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 152.331 (euro/migliaia 114.862 al 31 dicembre 2020) ed
è composta come segue:
Voci Totale 31.12.2021 Totale 31.12.2020
1. Personale dipendente 127.100
91.240
a) salari e stipendi 107.492
75.829
b) oneri sociali 10.568
8.873
c) indennità di fine rapporto -
-
d) spese previdenziali -
-
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 1.330
1.220
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
-
-
- a contribuzione definita -
-
- a benefici definiti -
-
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: 6
6
- a contribuzione definita 6
6
- a benefici definiti -
-
h) altri benefici a favore dei dipendenti 7.704
5.311
2. Altro personale in attività 2.227
2.222
3. Amministratori e Sindaci 23.003
21.400
4. Personale collocato a riposo -
-
5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende -
-
6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società -
-
Totale 152.331
114.862
9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria
2021 2020
Dirigenti
19
5
165
Quadri direttivi
299
207
Restante personale
938
743
Totale 1.432
1.155

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RELAZIONI E BILANCI 2021
244
9.3 Composizione della voce “Altre spese amministrative”
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 151.296 (euro/migliaia 137.984 al 31 dicembre 2020) ed
è composta come segue:
Voci Totale 31.12.2021 Totale 31.12.2020
Prestazioni professionali di servizi 24.057
19.452
Pubblicità, promozioni e spese commerciali 7.936
8.237
Spese di comunicazione e trasmissione dati 2.883
2.592
Fitti e canoni 2.624
2.176
Premi di assicurazione 2.611
1.884
Oneri Tributari 2.504
2.041
Contributi Enasarco/Firr 6.839
6.389
Locazioni e noleggi 18.096
15.293
Funzioni in outsourcing 46.259
45.903
Prestazioni diverse IT 16.621
13.512
Spese di manutenzione 1.533
1.568
Altre spese amministrative 19.334
18.938
Totale 151.296
137.984

Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
245
Sezione 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
10.1 Composizione della voce “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”
La voce presenta un saldo di euro/migliaia 25.918 (al 31 dicembre 2020 presentava un saldo di
euro/migliaia 10.495) e comprende principalmente l’accantonamento al fondo indennità suppletiva
di clientela per 7.519 euro/migliaia e l’accantonamento netto al fondo rischi ed oneri diversi, per
6.188 euro/migliaia, relativo a rischi connessi a controversie con la clientela, così come specificato
nella voce “Fondi per rischi ed oneri” Sezione 11 del Passivo.
Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
Le rettifiche di valore su beni materiali costituiti da ammortamenti calcolati al 31 dicembre 2021 sono
così suddivisi:
11.1 Composizione della voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
Voci/rettifiche e riprese di valore Ammortamento
Rettifiche di
valore per
deterioramento
Riprese
di valore
Risultato netto
1. Ad uso funzionale 12.767
12.767
-Di proprietà 2.785
2.785
-Diritti d’uso acquisiti con leasing 9.982
9.982
2. Detenute a scopo d’investimento
-Di proprietà
-Diritti d’uso acquisiti con leasing
Totale
12.767
12.767

Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
246
Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
Le rettifiche di valore su beni immateriali costituiti da ammortamenti calcolati al 31 dicembre 2021
sono così suddivisi:
12.1 Composizione della voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”
Voci/rettifiche e riprese di valore Ammortamento
Rettifiche di
valore per
deterioramento
Riprese di
valore
Risultato netto
1. Attività immateriali diverse dall’avviamento
22.196
22.196
1.1 di proprietà 22.196
22.196
- generate internamente
- altre 22.196
22.196
(pacchetti software) 20.538
20.538
(Customer Relationship) 1.658
1.658
1.2 diritti d’uso acquisiti con il
leasing
Totale
22.196
22.196
Sezione 13 – Altri proventi e oneri di gestione
14.1 Composizione della voce “Altri proventi e oneri di gestione”
La voce presenta un saldo negativo di euro/migliaia 7.025 (positivo il saldo al 31 dicembre 2020 che
ammontava a euro/migliaia 1.537) ed è costituita principalmente da costi commerciali, nonché da
oneri bancari per spese sui conti correnti, oltre a riaddebiti di costi effettuati ai consulenti finanziari.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
247
Sezione 14 – Utili (Perdite) delle partecipazioni
14.1 Composizione della voce “Utili (Perdite) delle partecipazioni”
La voce presenta un saldo positivo pari a euro/migliaia 6.333 (al 31 dicembre 2020 presentava un
saldo negativo di euro/migliaia 794).
Voci 2021 2020
1. Proventi 6.778
74
1.1 Rivalutazioni 6.778
74
1.2 Utili da cessione
1.3 Riprese di valore
1.4 Altre variazioni positive
2. Oneri - 445
-868
2.1 Svalutazioni - 445
-96
2.2 Perdite da cessione
-772
2.3 Rettifiche di valore da deterioramento
2.4 Altri oneri
Risultato netto
6.333
-794
Sezione 18 - Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
18.1 Composizione della voce “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”
Dettaglio Totale 31.12.2021 Totale 31.12.2020
1. Imposte correnti 112.566
55.212
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio
per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011
4. Variazione delle imposte anticipate -1.205
3.517
5. Variazione delle imposte differite 4.406
-8.050
Totale 115.767
50.678
Le imposte correnti sul reddito dell’esercizio si riferiscono principalmente all’IRAP e IRES delle
società italiane del Gruppo, alle imposte di competenza relative alle società estere nonché agli oneri
ed ai proventi per l’adesione al consolidato fiscale pari alle imposte rivenienti dagli imponibili positivi
e negativi ceduti alla capogruppo dalle società controllate italiane aderenti al “consolidato fiscale
nazionale” ai sensi dell’art. 117 del DPR 917/86.
Per le società estere del Gruppo il calcolo delle imposte è stato effettuato secondo la normativa vigente
nei singoli paesi di residenza.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
248
La voce “Variazione delle imposte anticipate” recepisce l’iscrizione di imposte anticipate relative a
differenze temporanee determinatesi in conseguenza del diverso criterio temporale di deducibilità
fiscale IRES.
La stessa voce comprende inoltre le imposte differite sui dividendi da distribuire da parte delle società
controllate incluse nel perimetro di consolidamento.
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva
31.12.2021
Risultato ante imposte
727.847
Tasso teorico applicabile
24
Onere fiscale teorico
174.683
Effetto delle variazioni in aumento
6.623
Effetto delle variazioni in diminuzione
(116.408)
Variazione delle imposte anticipate
(3.340)
Variazione delle
imposte differite
(409)
Altre variazioni in aumento (diminuzione)
1.356
Imposte correnti Irap
19.773
Decrementi per società estere escluse dal CNM
33.489
Imposte da bilancio
115.767
Sezione 20 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi
La voce presenta un saldo positivo di euro/migliaia 6.623 (euro/migliaia 6.983 al 31 dicembre 2020)
e rappresenta il saldo netto degli utili e perdite delle quote detenute da terzi relative alle società
consolidate.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
249
PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI
Sezione 1- Riferimenti specifici sulle attività svolte
1.1. Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi
1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi
Al 31 dicembre 2021 la Società ha in essere impegni per fidejussioni rilasciate su contratti di
locazione per Euro 2,5 milioni.
Alla data del 31 dicembre 2021 non risultano rilasciate garanzie reali.
Azimut Holding SpA si è impegnata, relativamente all’attività di Azimut Life Dac e fino a che non
muta l’attuale assetto partecipativo della stessa, verso l’autorità di vigilanza irlandese IFSRA (Irish
Financial Services Regulatory Authority) a fornire alla stessa compagnia assicurativa il capitale
necessario laddove questa non sarà in grado di rispettare un soddisfacente margine di solvibili
secondo la normativa di riferimento.
1.1.2 Impegni relativi a fondi pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale
La società Azimut Capital Management SGR SpA ha un comparto del fondo pensione Azimut
Previdenza denominato “Garantito”, la cui gestione è conferita in delega ad Intesa San Paolo Vita
SpA. L’adesione a tale comparto del fondo pensione Azimut Previdenza attribuisce all’aderente il
diritto alla corresponsione di un importo almeno pari alla somma dei contributi versati (al netto di
tutte le spese a carico dell’aderente, nonché di eventuali anticipazioni non reintegrate o importi
riscattati) oltre ad un rendimento minimo garantito pari al 2% annuo al verificarsi di determinati
eventi.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
250
1.1.4 Titoli di proprietà in deposito c/o terzi
Titoli di proprietà c/o terzi 31/12/2021 31/12/2020
Quote di OICR presso BNP Securities Services SA 735.814
537.673
Quote di OICR presso Banque De Rotshild Europe 19.650
19.707
Quote di OICR presso Banco BTG Pactual Sa 5.077
10.546
Quote di OICR presso Banco S3 400
242
Quote di OICR presso Takasbank 8.072
4.810
Quote di OICR presso Caceis Bank 17.210
25.541
Quote di OICR presso US Bank or Morgan Stanley 2.188
657
Quote di OICR presso Banque du Caire 2.668
777
Azioni proprie Azimut Holding S.p.A. presso Banco BPN SpA 50.468
60.599
Azioni proprie Azimut Holding S.p.A. presso BCC Treviglio 39.488
28.432
Totale
881.035
688.983
1.1.5 Beni di terzi c/o l’impresa
I beni e valori di terzi affidati dalla clientela, nell’ambito dei servizi di gestione individuale e
collettiva, sono depositati presso la banca depositaria BNP Securities Services SA.
I beni e i valori di terzi affidati dalla clientela, relativamente ai fondi speculativi, sono depositati
presso BNP Securities Services SA.
I beni e i valori di terzi affidati dalla clientela, relativamente ai fondi lussemburghesi, sono depositati
presso la banca depositaria Bnp Paribas e le quote di Fondi Eskatos sono depositate presso Banque
Edmond de Rothschild Europe.
I beni e i valori di terzi affidato dalla clientela, relativamente alle gestioni patrimoniali di Azimut
Capital Management Sgr SpA e GCM Azimut Monaco, sono depositati principalmente presso:
Banca Popolare Commercio e Industria, UBS Milano, Banca Generali, Banca BSI Monaco.
I beni e i valori di terzi affidati dalla clientela, relativamente ai fondi turchi, sono depositati presso le
banche depositarie Takasbank e Euroclear.
I beni e i valori di terzi affidati dalla clientela di AZ Investment Management, sono depositati presso
la banca depositaria ICB, Shanghai Branch.
I beni e i valori di terzi affidati dalla clientela, relativamente ai fondi brasiliani, sono depositati presso
la banca depositaria Banco BTG Pactual SA.
I beni e i valori di terzi affidati dalla clientela, relativamente ai fondi messicani, sono depositati presso
la banca depositaria Banco S3 (JV di Santander+Caceis).
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RELAZIONI E BILANCI 2021
251
I beni e i valori di terzi affidati dalla clientela, relativamente ai fondi egiziani, sono depositati presso
la banca depositaria Banque du Cairo.
I beni e i valori di terzi affidati dalla clientela, relativamente ai fondi americani, sono depositati presso
la banca depositaria US Bank of Morgan Stanley.
1.3 Informazioni relative ai patrimoni gestiti
1.2.1. Valore complessivo netto degli OICR (dettaglio per paese)
OICR 31/12/2021
31/12/2020
1. Gestioni proprie
Italia 3.567.993
2.961.666
Lussemburgo 30.107.618
25.047.082
Monaco 167.828
148.236
Svizzera 689.037
682.780
Turchia 1.077.658
809.204
Brasile 3.101.927
3.298.758
Cile -
7.377
Cina 128.197
122.339
Messico 250.494
194.360
Singapore -
9.901
Taiwan 83
118
Australia 687.192
443.861
Emirati Arabi 494.928
469.803
Egitto 222.272
79.693
Stati Uniti d'America 1.779.884
Totale gestioni proprie 42.275.112
34.275.178
1.2.2 Valore complessivo delle gestioni di portafoglio
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
di cui investiti in
fondi della SGR
di cui investiti in
fondi della SGR
1. Gestioni proprie 4.465.088
9.498.502
2. Gestioni ricevute in delega 1.636.614
1.374.181
3. Gestioni date in delega a terzi -
-
-
-
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RELAZIONI E BILANCI 2021
252
1.2.3 Valore complessivo dei fondi pensione
Valore netto dei fondi pensione gestiti da Azimut Capital Management SGR SpA al 31 dicembre
2021:
Totale 31/12/2021
Totale 31/12/2020
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi pensione aperti:
Azimut Previdenza Comparto
Equilibrato
735.968
583.935
Azimut Previdenza Comparto Crescita
511.782
404.458
Azimut Previdenza Comparto Obbligazionario
96.326
90.796
Azimut Sustainable Future Accrescitivo
27.152
3.130
Azimut Sustainable Future Conservativo
6.904
689
Azimut Sustainable Future Bilanciato
25.403
2.696
Totale gestioni proprie
1.403.535
1.085.704
2. Gestioni ricevute in delega
2.1 Fondi pensione:
-
aperti
-
-
-
chiusi
-
-
-
Altre forme pensionistiche
-
-
Totale gestioni ricevute in delega
-
-
3. Gestioni date in delega a terzi
3.1 Fondi pensione:
-
aperti
-
-
-
Azimut Previdenza Comparto Garantito
133.096
153.433
-
chiusi
-
-
-
Altre forme pensionistiche
-
-
Totale gestioni date in delega a terzi
133.096
153.433
1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere
I contratti in essere a 31 dicembre 2021 sono pari a 302.516.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
253
Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
3.1 RISCHI FINANZIARI
Nell’ambito dei rischi finanziari, gli investimenti del proprio patrimonio del Gruppo sono esposti al
rischio di mercato; peraltro, gli strumenti finanziari oggetto di investimento sono attività facilmente
liquidabili su cui viene effettuato un attento monitoraggio trattandosi principalmente di quote di fondi
comuni di investimento gestiti da società del Gruppo. Per quanto riguarda il rischio di credito, stante
la peculiarità dell’attività svolta, non si rilevano aspetti problematici.
Al 31 dicembre 2021, il Gruppo detiene nel portafoglio di proprietà tra cui fondi gestiti
principalmente dalle società del gruppo, nell’ambito delle politiche di gestione della liquidità.
I rischi finanziari legati all’attività di impiego della liquidità risultano afferenti a fondi comuni a
strategia di investimento flessibile, che perseguono un obiettivo di apprezzamento del capitale
attraverso investimenti nell’area Euro in ambito azionario, obbligazionario ed in liquidità, per quanto
riguarda OICR gestiti da Azimut Investments Sa.
Per quanto concerne i rischi finanziari legati all’investimento detenuto in Eskatos Multistrategy ILS
Fund, si segnala che tale OICR rappresenta un asset del tutto decorrelato rispetto ai normali rischi cui
sono soggetti gli strumenti generalmente presenti sul mercato.
Nell’ambito del sistema dei controlli in relazione alla gestione finanziaria, la funzione di risk
management, ha sia il compito di controllare il profilo di rischio del portafoglio gestito, e di fornire
alla Direzione Investimenti un sistema di valutazione del rischio di mercato. L’attività di controllo si
realizza attraverso l’analisi dei portafogli dei singoli fondi ed il loro continuo monitoraggio in
relazione ai fattori di rischio rilevanti quali durata media finanziaria, esposizione alle varie asset class
e strumenti finanziari, esposizione valutaria e merito creditizio degli emittenti.
In generale la valutazione della rischiosità dei portafogli viene effettuata ex-post sia in termini assoluti
(volatilità intesa come deviazione standard annualizzata) che in termini relativi rispetto al benchmark
se dichiarato (tracking error volatility). Relativamente alla valutazione ex ante del rischio di mercato,
la funzione di risk management si avvale di provider esterni per il calcolo del Value at Risk (VaR)
del portafoglio gestito. Laddove previsto, il VaR costituisce la base per fissare limiti all’assunzione
di rischio da parte del gestore. La funzione di risk management inoltre cura l’evoluzione dei modelli
di rischio adottati ed effettua il monitoraggio dei rendimenti dei fondi verso la concorrenza e verso il
benchmark, se dichiarato.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
254
Informativa prevista dall’IFRS 7 in merito all’indebitamento del Gruppo:
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo presenta la seguente struttura debitoria:
Tipologia Valore Nominale
Esposizione Debitoria al 31.12.2021 (*)
Finanziamento
Bancario
350
350
Prestito Obbligazionario
850.000
852.677
Totale indebitamento 850.350
850.027
(*) L’importo rappresenta il valore di bilancio e comprende gli interessi maturati al 31 dicembre 2021 non ancora pagati al netto dei
costi di emissione.
Il profilo di scadenza della struttura nominale debitoria risulta essere:
Scadenza Finanziamento
Prestito obbligazionario
Totale
inferiore a 6 mesi
350.000
350.000
inferiore a 1 anno
tra 1 e 3 anni
500.000
500.000
tra 3 e 5 anni
oltre 5 anni
350
350
Totale 350
850.000
850.350
Il profilo di scadenza delle Passività finanziarie valutate a Fair Value di livello 3 risulta essere:
Passività finanziarie a fair value
Inferiori a 6
mesi
Inferiori a 1
anno
Tra 1 e 3 anni
Tra 3 e 5 anni
Oltre i 5 anni
Gruppo AZ Next Generation Advisory PTY
Ltd
2.844
2.602
9.995
14.340
17.875
AZ Sinopro Financial Planning Ltd
1.292
1.348
4.189
Genesis Investment Advisors LLC
616
2.954
Sanctuary Wealth Group LLC
5.246
11.702
71.600
KAAN Capital Asesores Independientes SAPI
de CV
137
672
885
Azimut Direct SpA
41.932
-
Azimut Capital Tech Srl
-
4.370
Siamosoci Srl
3.149
6.280
Totale
2.844
2.602
16.671
73.757
108.154
L’informativa quantitativa relativamente delle attività finanziarie iscritte in bilancio non è indicata
alla luce del fatto che gli strumenti finanziari oggetto di investimento sono attività facilmente
liquidabili come sopra specificato.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
255
Rischi ESG (Environmental, Social and Governance) e climate change risk
Il Gruppo è consapevole dei potenziali impatti diretti e indiretti che può creare con le proprie attività
in ambito di sostenibilità; in tal ambito, assumono sempre più rilevanza i rischi derivanti dal
cambiamento climatico, che si distinguono in:
rischio fisico: indica l’impatto finanziario derivante dai danni materiali che le aziende possono
subire come conseguenza dei cambiamenti climatici, ad esempio per più frequenti eventi
metereologici estremi e mutamenti graduali del clima, nonché del degrado ambientale (inquinamento
atmosferico, dell’acqua e del suolo, stress idrico, perdita di biodiversità e deforestazione);
rischio di transizione: indica la perdita finanziaria in cui si può incorrere, direttamente o
indirettamente, a seguito del processo di adeguamento verso un’economia a basse emissioni di CO2
e più sostenibile sotto il profilo ambientale, derivante, ad esempio, dalla necessità di doversi
conformare a nuove disposizioni legislative, di dover rispondere alle esigenze di prodotti/servizi
sempre più green da parte di clienti/consumatori e di dover innovare i propri processi/servizi.
Con riferimento alla prima tipologia di rischio, il Gruppo è scarsamente esposto ai rischi fisici diretti
sulle proprie sedi e sulla propria operatività, mentre potrebbe subire indirettamente le conseguenze di
tali rischi sui portafogli gestiti. Tale eventualità potrebbe concretizzarsi sotto forma di perdita di
valore degli asset che compongono i portafogli gestiti a seguito di un evento climatico, con la
conseguente riduzione degli AuM in gestione e potenziali impatti reputazionali derivanti da
performance poco soddisfacenti. Per tale ragione, le società operative del Gruppo si adoperano
costantemente per implementare un efficace sistema di monitoraggio e di presidio dei rischi collegati
ai propri investimenti.
Con riferimento alla seconda tipologia di rischio, il Gruppo potrebbe essere esposto ai rischi di
transizione, soprattutto con riferimento alle necessità di adeguamento normativo e alle richieste dei
propri clienti che sono sempre più attenti alle caratteristiche ESG dei prodotti sottoscritti. Al fine di
mitigare tali rischi, il Gruppo monitora regolarmente le evoluzioni normative nazionali e
internazionali al fine di poter rispondere tempestivamente alle nuove richieste legislative e adegua
costantemente la propria offerta di prodotti alle richieste ed esigenze della propria clientela.
Peraltro, si precisa che il Gruppo opera nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, sociale e
di governance (ESG - Environmental, Social, Governance). Al fine di dare evidenza di questo
approccio, il Gruppo si è dotato di una Politica ESG, la “Politica di Sostenibilità del Gruppo Azimut”,
aggiornata ad aprile 2021 e funzionale all’identificazione, valutazione e gestione dei fattori ESG, che
possono comportare sia rischi che opportunità, per il conseguimento degli obiettivi aziendali. I
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
256
principi ESG delineati all’interno della Politica sono strettamente connessi ai criteri distintivi di
indipendenza, integrazione, partecipazione, internazionalizzazione e innovazione, che da sempre
contribuiscono in maniera determinante al successo del Gruppo.
La nuova versione della Politica di Sostenibilità, rilasciata nel 2021, identifica i principi, gli obiettivi
e le relative modalità di gestione di cinque ambiti ritenuti prioritari dal Gruppo: la tutela dei lavoratori
e dei diritti umani, il marketing responsabile, il rapporto con le comunità locali, gli investimenti
responsabili, e l’attenzione in materia ambientale. La Politica di Sostenibilità si applica a tutte le
società del Gruppo.
In linea con la propria strategia, Azimut ha deciso su base volontaria di sottoscrivere i Principles for
Responsible Investment (PRI), un set di principi di investimento che promuovono una serie di azioni
per incorporare tematiche ESG nelle pratiche di investimento e arricchire l’informativa fornita agli
investitori su tale tematica.
Inoltre, al fine di monitorare e mitigare il proprio impatto ambientale e analizzare i rischi e le
opportunità ad esso legati, Azimut nel corso del 2019, è diventata firmataria del CDP (ex Carbon
Disclosure Project) con la qualifica di investor signatory e dal 2020 partecipa alla compilazione del
questionario climate change. Tali impegni presi con il CDP, un’associazione non profit che offre ad
aziende e paesi un sistema per misurare, rilevare, gestire e condividere a livello globale informazioni
riguardanti il cambiamento climatico, porterà il Gruppo ad acquisire sempre maggiore
consapevolezza del modo in cui genera impatti sull’ambiente in modo diretto e indiretto e di
comprendere al meglio le ripercussioni del cambiamento climatico sul business model presente e
futuro.
Il Gruppo, infine, attraverso la società Azimut Capital Management, è socio del Forum per la Finanza
Sostenibile, associazione non profit che raduna operatori finanziari e altre organizzazioni interessate
all’impatto ambientale e sociale degli investimenti. Attraverso l’adesione, Azimut intende rimarcare
il proprio interesse e impegno verso l’investimento sostenibile, con l’obiettivo di integrare i criteri
ambientali, sociali e di governance nei prodotti e nei processi finanziari.
3.2 RISCHI OPERATIVI
All’interno di tale fattispecie di rischio vengono inclusi i rischi tipici dei diversi processi operativi
aziendali.
Nell’ambito più generale delle proprie attività la funzione di Risk Management provvede alla
“mappatura” e al monitoraggio dei rischi, tramite apposite analisi basate su un modello sviluppato
internamente e approvato dal comitato per il controllo interno e la gestione dei rischi. Il modello
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RELAZIONI E BILANCI 2021
257
operativo adottato si propone di associare a ciascuna fattispecie di rischio individuata, mediante la
combinazione di riscontri empirici, valutazioni teoriche e interviste con gli operatori, un indice
numerico che ne sintetizzi la rischiosità. I risultati dell’analisi sono successivamente presentati,
analizzati e discussi in sede di comitato per il controllo interno e la gestione dei rischi, nel cui ambito,
in presenza di anomalie rilevanti, sono disposti i provvedimenti necessari.
Dalla costituzione della società le perdite generate dai rischi operativi come sopra identificati, non
sono state significative.
In relazione alla componente di rischio operativo derivante dalle funzioni affidate in outsourcing a
soggetti terzi, si segnala che in sede di stipula del contratto di appalto si è proceduto alla definizione
delle modalità di prestazione dei servizi oggetto di esternalizzazione e all’elaborazione di appositi
service level agreement che impegnano l’outsourcer alla fornitura di un livello qualitativamente
adeguato dei servizi stessi, consentendo alla Società la possibilità di rivalersi sul fornitore in caso di
danni economici derivanti da anomalie nelle prestazioni.
Quale ulteriore presidio per assicurare il corretto svolgimento dei servizi è stato istituito un apposito
Comitato Operativo, composto da membri designati sia dalla Azimut Capital Management SGR SpA
che dalla società di fornitura servizi per definire i processi, curare la tempistica, controllare la corretta
esecuzione dei servizi prestati. Tale Comitato si riunisce con cadenza almeno mensile. A seguito degli
incontri viene redatto un verbale che successivamente viene condiviso dai partecipanti. Con
riferimento ai rischi derivanti dagli impatti del Covid-19 si rimanda a quanto descritto
nell’informativa sulla gestione.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
258
Sezione 4 Informazioni sul patrimonio
4.1 Il patrimonio dell’impresa
4.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Con riferimento alle singole voci del patrimonio netto consolidato si rimanda a quanto descritto nella
sezione B della presente nota.
4.1.2 Informazioni di natura quantitativa
4.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci/Valori
31/12/2021 31/12/2020
1. Capitale 32.324
32.324
2. Sovrapprezzi di emissione 173.987
173.987
3. Riserve 366.520
326.338
di utili
a) legale 6.465
6.465
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre 468.970
428.788
altre -108.915
-108.915
4. (Azioni proprie) -40.834
-68.290
5. Riserve da valutazione 9.191
-16.160
Attività finanziarie con impatto sulla redditività complessiva (481)
5.162
Attività materiali
Attività immateriali
Copertura di investimenti esteri
Copertura dei flussi finanziari
Differenze di cambio 9.762
-20.784
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Leggi speciali di rivalutazione
Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (90)
(538)
Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al
patrimonio netto
6. Strumenti di capitale 36.000
36.000
7. Utile (perdita) d’esercizio 605.457
381.690
Totale
1.182.645
865.889
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RELAZIONI E BILANCI 2021
259
Sezione 5 Prospetto analitico della redditività complessiva
Voci
31/12/20
21
31/12/20
20
10. Utile (Perdita) d'esercizio 612.080
388.673
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (5.196)
4.650
20.
Titoli di capitale al fair value con impatto sulla
redditività
complessiva:
a) variazioni al fair value
(5.644)
4.951
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazione del
proprio merito creditizio)
a) variazioni al fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
a) variazioni al fair value (strumento coperto)
variazioni al fair value (strumento di copertura)
50.
Attività materiali
60.
Attività immateriali
70.
Piani a benefici definiti
447
(301)
80.
Attività non correnti e
gruppi di attività in via di dismissione
90.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
100.
Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
110.
Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120.
Differenze di cambio:
30.547
(18.180)
a) variazioni di fair
value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
30.547
(18.180)
130.
Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
140.
Strumenti di copertura (elementinon
designati)
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività
complessiva:
a) variazioni di
valore
b) rigiro a conto economico
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
260
-
rettifiche per rischio di credito
-
utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
160.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b)
rigiro a conto economico
c) altre variazioni
170.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
-
rettifiche da deterioramento
-
utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. I
mposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
190. Totale altre componenti reddituali 25.351
(13.529)
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 637.431
375.144
210.
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
6.623
6.983
200. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 630.808
368.161
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
261
Sezione 6 – Operazioni con parti correlate
6.1 Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
Sono stati contabilizzati nell’esercizio 2021 emolumenti a favore degli amministratori per
euro/migliaia 22.241.
Il costo per i compensi ai componenti del Collegio Sindacale, calcolati in base ai vigenti parametri,
ammonta a euro/migliaia 557.
6.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Le transazioni con parti correlate riguardanti le operazioni commerciali poste in essere da Azimut
Holding SpA con le proprie controllate e collegate, nonché tra le controllate e/o collegate stesse nel
corso dell’esercizio 2021, rientrano nella gestione ordinaria del Gruppo e risultano regolate da termini
e condizioni in linea con quelli di mercato.
Inoltre, si segnala che:
per l’utilizzo del marchio la società controllata Azimut Capital Management Sgr SpA
corrisponde ad Azimut Holding SpA royalties di importo annuo complessivo di euro/migliaia
2.000 stabilito contrattualmente;
Azimut Holding SpA, in qualità di controllante, Azimut Capital Management SGR SpA.,
Azimut Financial Insurance SpA, Azimut Libera Impresa SGR SpA, Azimut Enterprises Srl
e Azimut Capital Tech Srl in qualità di controllate, hanno aderito all’istituto del consolidato
fiscale nazionale;
per l’attività di coordinamento svolta dalla società a favore della sociecontrollata Azimut
Capital Management Sgr SpA è previsto un importo annuo complessivo di euro/migliaia
1.000 stabilito contrattualmente.
Azimut Capital Management Sgr SpA ha concesso ad alcuni consulenti finanziari, identificati come
parti correlate, dei finanziamenti per lo sviluppo della loro attività, le cui condizioni e termini sono
in linea con quelli di mercato, e che al 31 dicembre 2021 ammontavano a euro/migliaia 11.410.
Si segnala, inoltre, che agli amministratori del Gruppo che rivestono anche il ruolo di gestori dei fondi
comuni d’investimento è stata concessa l’esenzione commissionale sugli eventuali investimenti
personali effettuati nei fondi da loro gestiti.
Per le funzioni di controllo di Risk Management, Internal Audit, Compliance e Antiriciclaggio svolte
dalla società Azimut Capital Management SGR SpA, a favore di Azimut Holding SpA, Azimut
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
262
Financial Insurance SpA e Azimut Life Dac e Azimut Libera Impresa SGR SpA è previsto un importo
annuo calcolato in base a percentuali stabilite contrattualmente. Al 31 dicembre 2021 è pari a
complessivi euro/migliaia 383.
Per le funzioni di It/Operation svolte dalla socieAzimut Capital Management SGR SpA, a favore
di Azimut Investments Sa è previsto un importo annuo calcolato in base a percentuali stabilite
contrattualmente. Al 31 dicembre 2021 è pari a complessivi euro/migliaia 11.410.
Con riferimento agli strumenti finanziari partecipativi, conformemente al deliberato assembleare, si
precisa che 4 dirigenti con responsabilità strategiche hanno sottoscritto, versando l’importo
corrispondente, 180.000 strumenti tra cui il Presidente Ing. Pietro Giuliani 100.000, gli
amministratori delegati Gabriele Blei 30.000, Paolo Martini 30.000 e Alessandro Zambotti 20.000;
1.178 parti correlate in ragione dell’adesione al Patto di Sindacato riferito ad Azimut Holding SpA
hanno sottoscritto complessivamente 1.153.232 strumenti finanziari partecipativi. La Capogruppo
alla data del 31 dicembre 2021 detiene 166.768 strumenti finanziari partecipativi.
Di seguito si riporta l’incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione
economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo diverse da quanto sopra specificato:
Totale Parti correlate
Valore assoluto
%
Attivo
Altre attività 453.056
9.582
2,11
Passivo
Altre Passività: 388.788
7.097
1,83
Debiti verso Collegio sindacale
422
0,11
Debiti per Emolumenti Amm.
6.675
1,72
Conto economico
Spese amministrative 303.627
25.478
8,39
Compensi al Collegio sindacale
557
0,18
Compensi amministratori
22.241
7,33
Iva su Royalties, attività coordinamento e riaddebiti
funzioni di controllo e IT/Operation
2.680
0,88
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
263
Sezione 7 – Informativa sul Leasing
7.1 - Informativa sul leasing
Nella presente parte vengono fornite le informazioni richieste al locatario dall’IFRS 16 che non sono
già state fornite in altre parti del Bilancio.
Informazioni qualitative
Nella presente voce si forniscono le informazioni di natura qualitativa richieste dall’IFRS 16,
paragrafi 51 e ss. I contratti sottoscritti dal Gruppo e rientranti nell’ambito di applicazione del
principio contabile IFRS 16 riguardano le seguenti fattispecie: immobili, stampanti e autovetture. I
contratti di leasing immobiliare rappresentano l’area d'impatto più significativa, in quanto tali
contratti rappresentano circa il 99% dei valori dei diritti d’uso iscritti; risultano invece marginali gli
impatti derivanti dal comparto autovetture e stampanti.
I costi dei contratti di leasing di beni aventi un modico valore unitario (cioè con valore unitario
inferiore a 5.000 euro) e di breve durata (inferiore a 12 mesi) vengono contabilizzati rilevando i
pagamenti effettuati come costo di periodo, voce “Altre spese amministrative” del Conto Economico.
Tali costi coincidono con la rispettiva fattura relativa al canone di locazione dovuto per il periodo
(trimestrale o mensile).
Relativamente ai contratti in scope IFRS16 non si è beneficiato di alcuno sconto sui canoni e pertanto
non sono state applicate le regole disciplinate dall’emendamento ESMA del 28 ottobre 2020.
Informazioni quantitative
Nel 2021, i costi per il leasing di beni di breve durata registrati sono pari a Euro/migliaia 670, mentre
non risultano costi per i contratti di leasing di beni aventi modico valore.
Le informazioni sui diritti d’uso acquisiti con il leasing sono contenute nelle apposite sezioni dello
Stato Patrimoniale e del Conto Economico.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
264
Profilo di scadenza delle passività finanziarie connesse ai contratti di leasing:
Attività / Passività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
Inferiori a 6
mesi
Inferiori a 1
anno
Tra 1 e 3
anni
Tra 3 e 5
anni
Oltre i 5
anni Totale
Attività
Crediti finanziari per contratti di
subleasing
immobiliari
-
-
-
-
971
971
Passività
Debiti per leasing
-
Fabbricati
37
316
947
5.072
38.446
44.818
Debiti per leasing
-
Autovetture
2
79
-
-
81
Debiti per leasing
-
Altri
3
61
18
-
82
Sezione 8 – Altri dettagli informativi
8.1 Numero medio dei consulenti finanziari
Il numero medio dei consulenti finanziari nel corso del 2021 è stato pari a 1.815.
8.2 Dividendi pagati
Il dividendo unitario distribuito ai possessori di azioni ordinarie nel 2021 è stato pari a 1 euro per
azione ordinaria corrisposto nel corso del mese di maggio 2021 per contanti.
8.3 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
Nel corso del 2021 il Gruppo Azimut non ha posto in essere operazioni patrimoniali non ricorrenti
che non siano già illustrate nella nota illustrativa.
Non vi sono state operazioni atipiche e/o inusuali.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
265
8.4 Corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione
Come richiesto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Consob n. 11971/99 e successive modifiche
e integrazioni è fornito il dettaglio dei compensi (al netto di IVA e spese) di competenza dell’esercizio
2021 corrisposti alla società di revisione e alle entità appartenenti alla sua rete per i servizi di revisione
e per i servizi diversi.
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi
Revisione contabile
PricewaterhouseCoopers SpA
Capogruppo Azimut Holding SpA 108
Società controllate (*) 456
Rete PricewaterhouseCoopers SpA Società controllate 822
Altri Servizi
PricewaterhouseCoopers SpA Capogruppo Azimut Holding SpA (**) 41
Rete PricewaterhouseCoopers SpA Società controllate (***) 24
Servizi di attestazione
PricewaterhouseCoopers SpA Capogruppo Azimut Holding SpA (****)
40
PricewaterhouseCoopers SpA Società controllate (*****) 43
Rete PricewaterhouseCoopers SpA Società controllate (******) 125
TOTALE GRUPPO dati in euro migliaia
1.659
(*) L’importo comprende: euro/migliaia 249 relativi alla revisione dei fondi gestiti da Azimut Capital Management Sgr SpA, CGM Italia Sgr SpA e
Azimut Libera Impresa Sgr SpA, non inclusi nel conto economico della stessa in quanto addebitati ai Fondi.
(**) L’importo comprende l’attività di limited assurance svolta sulla dichiarazione non finanziaria redatta ai sensi della normativa vigente ed inclusa
nella relazione sulla gestione.
(***) L'importo comprende per euro/migliaia 18 per l'attività di assistenza alla controllata lussemburghese AZ Fund Management SA nell'ambito delle
verifiche necessarie per l'eligibility assessment richiesto dalla normativa UCITS e per euro/migliaia 6 i compensi per l'assistenza resa alla controllata
AZ Sestante in ambito tax ed in materia di transfer pricing.
(****) L’importo comprende principalmente i compensi per euro/migliaia 35 relativi all’attività di revisione limitata del bilancio semestrale abbreviato
consolidato di Azimut Holding SpA.
(*****) L’importo comprende compensi relativi all'attività di attestazione sulle Relazioni redatte ai sensi dell’articolo 23 comma 7 del regolamento di
attuazione degli articoli 4-undecies e 6, comma 1, lettere b) e c-bis) del d.lgs 58/98 sui depositi e sub-depositi dei beni della clientela delle controllate
Azimut Capital Management SGR SpA e CGM Italia SGR SpA (società fusa in Azimut Capital Management SGR SpA a partire dal 1° gennaio 2021).
(******) L’importo comprende principalmente per euro/migliaia 45 i compensi per l'attività di attestazione regolamentare svolta ai fini della normativa
locale sulle controllate Azimut (DIFC) Limited e Azimut (ME) Limited, per euro/migliaia 35 i compensi per l'attività di audit svolta ai fini Solvency II
sulla controllata irlandese AZ Life dac, per euro/migliaia 28 i compensi per l'attività di attestazione sulla fusione di fondi comuni gestiti da Azimut
Capital Management Sgr SpA richiesta dal Provvedimento Banca d'Italia del 19 gennaio 2015 e successive modifiche e per euro/migliaia 6 i compensi
per l’attività di revisione limitata ai fini della distribuzione di un interim dividend da parte della controllata Azimut Investments SA.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
266
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL’ART. 81TER DEL
REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE
E INTEGRAZIONI
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81ter del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
1. I sottoscritti Gabriele Blei, in qualità di Amministratore Delegato e Alessandro Zambotti, in
qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, di Azimut
Holding SpA attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154bis, commi 3 e 4, del
decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
l’effettiva applicazione,
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel
corso dell’esercizio 2021.
2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione
del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 si è basata su un processo definito da Azimut
Holding SpA in coerenza con il modello Internal Control Integrated Framework emesso dal
Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO) che rappresenta
un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1. il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021:
- è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella
Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e
del Consiglio, del 19 luglio 2002;
- corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
- è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale,
economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel
consolidamento;
3.2. la relazione sulla gestione contiene un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato di
gestione consolidato, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese
incluse nel consolidamento, unitamente ad una descrizione dei principali rischi e incertezze
cui sono esposti.
Milano,10 marzo 2022
L’Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
(Dott. Gabriele Blei)
(Dott. Alessandro Zambotti)
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
267
BILANCIO D’ESERCIZIO 2021
Azimut Holding SpA
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
268
AZIMUT HOLDING SPA
Relazioni e bilancio d’esercizio 2021
Pagina
Cariche sociali e società di revisione
2
69
Relazione sulla gestione
27
0
1.
Scenario macroeconomico
2.
Informazioni generali sulla società
3.
Azione Azimut
4.
Risultati
-
Risultati economici
-
Aggregati patrimoniali
-
Situazione finanziaria netta
-
Patrimonio netto, fondi propri e requisiti prudenziali di vigilanza
-
Risultati delle società direttamente controllate
5.
Operazioni societarie ed altri
eventi di rilievo dell’esercizio
6.
Aspetti organizzativi e corporate governance
7.
Altre informazioni
-
Gestione e controllo dei rischi
-
Informativa sulle operazioni con parti correlate
-
Rapporti verso imprese del gruppo
-
Attività di ricerca e sviluppo
-
Sedi secondarie e filiali
-
Attività di marketing
-
Azioni proprie
8.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
9.
Evoluzione prevedibile della gestione
Progetto di destinazione dell’utile di esercizio
29
1
Schemi di bilancio
29
2
-
Stato patrimoniale
-
Conto economico
-
Prospetto della redditività complessiva
-
Prospetti delle variazioni del patrimonio
netto
-
Rendiconto finanziario
Nota integrativa
30
0
Parte A
Politiche contabili
Parte B
Informazioni sullo stato patrimoniale
Parte C
Informazioni sul conto economico
Parte D
Altre informazioni
Allegati
3
78
Allegato A: Elenco
delle partecipazioni detenute
Allegato B: Elenco delle partecipazioni rilevanti ex art. 125 del
regolamento Consob n. 11971/99 e sue successive modificazioni
Attestazione del bilancio di esercizio
38
4
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RELAZIONI E BILANCI 2021
269
CARICHE SOCIALI
Consiglio di Amministrazione
Pietro Giuliani Presidente
Gabriele Blei Amministratore Delegato
Massimo Guiati Amministratore Delegato
Paolo Martini Amministratore Delegato e Direttore Generale
Giorgio Medda Amministratore Delegato
Alessandro Zambotti Amministratore Delegato
Chiara Savino (*) Consigliere
Anna Fenocchio (*) Consigliere
Anna Maria Bortolotti Consigliere
Nicola Colavito Consigliere
Antonio Andrea Monari Consigliere
Raffaella Pagani Consigliere
Collegio Sindacale
Vittorio Rocchetti Presidente
Costanza Bonelli Sindaco Effettivo
Daniele Carlo Trivi Sindaco Effettivo
Maria Catalano Sindaco Supplente
Federico Strada Sindaco Supplente
Società di Revisione
PricewaterhouseCoopers SpA
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Alessandro Zambotti
(*) in carica per 1 esercizio (2021)
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
270
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Signori azionisti,
si sottopone per esame e approvazione il bilancio di Azimut Holding SpA al 31 dicembre 2021 che
evidenzia un utile netto di euro 307.497.330 (euro 288.529.832 al 31 dicembre 2020).
SCENARIO ECONOMICO MONDIALE E MERCATI FINANZIARI
28
Il contesto
L'economia mondiale si conferma su un percorso di ripresa, sebbene le persistenti strozzature dal lato
dell'offerta, l'andamento crescente dei prezzi delle materie prime e la diffusione della variante
Omicron del coronavirus (COVID-19) continuino a gravare sulle prospettive di crescita nel breve
periodo. Gli andamenti della pandemia hanno intaccato la fiducia dei consumatori, anche in assenza
di misure di contenimento particolarmente restrittive. All’inizio dell’anno, l’economia mondiale ha
mostrato condizioni di maggiore debolezza allorché la recrudescenza dei contagi ha indotto i governi
a inasprire le misure di contenimento. Di conseguenza, nel primo semestre 2021 la crescita del PIL
mondiale in termini reali (esclusa l’area dell’euro) ha subito un marcato rallentamento, scendendo
allo 0,7 per cento sul periodo precedente. All’inizio dell’anno la situazione si è deteriorata anche in
Europa, mentre il rapido ritmo delle vaccinazioni nel Regno Unito e negli Stati Uniti ha contribuito
a contenere il numero complessivo di nuovi contagi nelle economie avanzate. Il rallentamento nelle
economie emergenti si è rivelato più pronunciato. La pandemia si è intensificata nelle economie
emergenti e la situazione sanitaria si conferma precaria e permane il principale fattore alla base degli
andamenti economici nei diversi paesi. Nel quarto trimestre 2021, l’emergere della variante Omicron
ha fatto temere un’intensificazione della pandemia a livello mondiale, accrescendo così ulteriormente
l’incertezza sulla sua evoluzione futura. Nel contempo, altri elementi sfavorevoli hanno gravato su
attività e commercio, esercitando pressioni al rialzo sui prezzi. Le tensioni nelle reti produttive
mondiali si sono acuite nel corso del 2021, ripercuotendosi in particolare sulle grandi economie
avanzate e sul settore manifatturiero (soprattutto nell’industria automobilistica). Le turbolenze nel
mercato degli immobili residenziali in Cina e l’inasprimento della politica monetaria in alcune
economie emergenti (EME) hanno ulteriormente contenuto la rapidità della ripresa. Infine, i rincari
delle materie prime hanno determinato l’accumularsi di spinte inflazionistiche in tutto il mondo. Il
28
Fonte: BCE Bollettino economico n. 8/2021 e n. 1/2022

Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
271
quadro mondiale è inoltre influenzato dall’India, dove nel secondo trimestre del 2021 la forte
recrudescenza dei contagi da COVID-19 ha provocato una brusca contrazione dell’attività
economica. L’entità del calo e della successiva ripresa dell’attività in India comporta un incremento
della crescita del PIL mondiale in termini reali (esclusa l’area dell’euro) nel terzo e quarto trimestre
2021. Questo dato, tuttavia, non trova riscontro negli andamenti osservati nelle altre grandi economie.
Gli indicatori ricavati dalle indagini confermano la debolezza dell’attività all’inizio del quarto
trimestre del 2021, in un contesto caratterizzato da perduranti turbative dal lato dell’offerta. La
produzione industriale mondiale ha ristagnato ad agosto sulla scorta della perdurante carenza di
microprocessori, con il settore automobilistico che ha subito un notevole rallentamento. L’indice
mondiale composito dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers’ Index, PMI) di novembre
conferma la debolezza della dinamica del settore manifatturiero, mentre il settore dei servizi è rimasto
relativamente vigoroso, in ragione delle graduali riaperture nelle grandi economie. Nel complesso,
gli ultimi dati dell’indagine PMI indicano una ripresa a due velocità nei vari settori all’inizio del
quarto trimestre.
Rispetto all'esercizio precedente, le prospettive per l'espansione dell'economia mondiale contenute
nelle proiezioni macroeconomiche formulate lo scorso dicembre dagli esperti dell'Eurosistema sono
state riviste al ribasso per il 2021. La crescita del PIL mondiale in termini reali (esclusa l'area
dell'euro) salita al 6,0 per cento nel 2021, dovrebbe rallentare nel 2022.
I prezzi all'esportazione dei concorrenti dell'area dell'euro sono stati rivisti al rialzo per il 2021, in un
contesto caratterizzato dalla concomitanza dei rincari delle materie prime, delle strozzature dal lato
dell'offerta e della ripresa della domanda. Il futuro corso della pandemia continua a rappresentare il
principale rischio per lo scenario di base delle proiezioni relative all'economia mondiale, al quale si
aggiunge il rischio derivante dallo scoppio della guerra Russia-Ucraina. Si ritiene che gli altri rischi
per le prospettive di crescita siano orientati verso il basso, mentre la valutazione complessiva dei
rischi per l'inflazione a livello mondiale risulta maggiormente incerta.
Sebbene la crisi legata al COVID-19 abbia continuato a incidere pesantemente sulle finanze pubbliche
nel 2021, le proiezioni macroeconomiche formulate dagli esperti dell'Eurosistema lo scorso dicembre
mostrano che il saldo di bilancio è già in fase di miglioramento. In termini di orientamento delle
politiche di bilancio dell'area dell'euro, a una forte espansione nel 2020 è seguito un irrigidimento
solo marginale nel 2021 dopo le correzioni introdotte per accedere ai fondi del Next Generation EU
(NGEU). Nel 2022 tale orientamento dovrebbe inasprirsi considerevolmente, sebbene in misura di
gran lunga inferiore a quanto previsto in precedenza, soprattutto per effetto del riassorbimento di una

Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
272
parte significativa del sostegno di emergenza offerto durante la crisi. Secondo le proiezioni,
l'irrigidimento caratterizzerà la restante parte dell'orizzonte di previsione, ma sarà di entità molto più
contenuta, poiché nei prossimi anni permarranno in vigore significativi provvedimenti di sostegno
all'economia. Misure di bilancio mirate e favorevoli alla crescita dovrebbero continuare ad affiancare
la politica monetaria. Tale sostegno consentirà inoltre all'economia di adeguarsi ai cambiamenti
strutturali in atto. Un'attuazione efficace del programma NGEU e del pacchetto "Pronti per il 55%"
contribuirà a una ripresa più forte, più verde e più equa in tutti i paesi dell'area dell'euro.
IL MERCATO ITALIANO DEL RISPARMIO GESTITO
29
Il 2021 dell’industria del risparmio gestito si chiude con una raccolta netta positiva di euro 92 miliardi
di euro. Il patrimonio gestito nel mese di dicembre 2021 ha messo a segno un nuovo massimo storico
a euro 2.583 miliardi di euro grazie all'effetto combinato della raccolta e dell'attività di gestione. La
quota prevalente degli asset, euro 1.340 miliardi di euro (pari al 51,9% del totale), è impiegata in
fondi aperti e chiusi. Gli investimenti nelle gestioni di portafoglio ammontano a euro 1.242 miliardi
di euro. I fondi di lungo termine hanno attirato flussi netti per euro 5,6 miliardi di euro. I risparmiatori
italiani hanno indirizzato le proprie preferenze in particolare sui fondi obbligazionari (+3,1 miliardi
di euro), sugli azionari (+1,4 miliardi di euro) e sui bilanciati (+1 miliardi di euro).
IL MERCATO ITALIANO DI DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI E SERVIZI FINANZIARI
30
Il 2021 si chiude con un nuovo primato delle Reti: il patrimonio dei risparmiatori seguiti dai
consulenti finanziari degli intermediari associati si attesta a 786,4 miliardi di euro risultando così
superiore del 17,8% rispetto alla valorizzazione di fine 2020 (+14,1% al netto delle variazioni
campionarie intervenute nel corso dell’anno). Strumenti finanziari, gestioni patrimoniali e prodotti
assicurativi/previdenziali raggiungono i 663,6 miliardi di euro rappresentando, nel loro insieme,
l’84,4% del patrimonio; di questi, 554 miliardi di euro sono investiti in prodotti del risparmio gestito
(il 70,5% del portafoglio) e 109,6 miliardi di euro in strumenti finanziari amministrati. La componente
strettamente finanziaria (Oicr, gestioni individuali e titoli amministrati) aumenta del 19,5% a/a
(+15,1% al netto delle variazioni campionarie); le performance dei mercati finanziari e la raccolta
netta contribuiscono alla crescita patrimoniale rispettivamente per 7,9% e 7,2%. La liquidità si attesta
a 122,8 miliardi di euro, con un’incidenza in portafoglio del 15,6%, che si conferma sui livelli pre-
pandemia.
29
Fonte: Assogestioni, Mappa mensile del risparmio gestito – aggiornamento al 31 dicembre 2021
30
Fonte: Assoreti, dati al 31 dicembre 2021

Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
273
Nell’ambito del risparmio gestito la valorizzazione degli OICR, sottoscritti direttamente, risulta pari
a 254,1 miliardi di euro, con un’incidenza complessiva sul portafoglio pari al 32,3%. In particolare,
le gestioni collettive aperte domiciliate all’estero raggiungono i 224,4 miliardi di euro e rappresentano
il 28,5% del patrimonio, i fondi aperti di diritto italiano salgono a 25 miliardi di euro con un’incidenza
del 3,1% mentre i fondi chiusi mobiliari, con dinamiche di crescita più sostenute (+62,7% rispetto
allo scorso esercizio), raggiungono i 4,3 miliardi di euro ed un peso in portafoglio di poco superiore
al mezzo punto percentuale. La valorizzazione delle gestioni individuali si attesta a 85,7 miliardi di
euro, con un’incidenza in portafoglio del 10,9%; l’aumento del peso è riconducibile alle GPF che,
con 41,6 miliardi di euro, salgono al 5,3%, mentre le GPM, con 44,1 miliardi di euro si mantengono
stabili. Il comparto assicurativo/previdenziale vale 214,2 miliardi di euro, con un’incidenza in
portafoglio del 27,2%; le unit linked raggiungono 110,2 miliardi di euro ed i prodotti multiramo 38,8
miliardi di euro, con un peso generale che si attesta al 18,9%.
Nell’ambito del risparmio amministrato la componente in titoli sale a 109,6 miliardi di euro e
rappresenta il 13,9% del patrimonio totale. Si conferma la netta prevalenza della componente
azionaria, con 50,9 miliardi di euro, seguita da titoli di debito pubblici (17,6 miliardi di euro) e
corporate (16,6 miliardi di euro); in crescita gli exchange traded product che raggiungono gli 8,9
miliardi di euro.
2. INFORMAZIONI GENERALI SULLA SOCIETA’
Azimut Holding SpA (“Società”) è la capogruppo del Gruppo Azimut, che rappresenta la più grande
realtà finanziaria indipendente nel mercato italiano, con un patrimonio in gestione di circa 83 miliardi
di euro al 31 dicembre 2021. Il Gruppo è specializzato nella gestione del risparmio ed offre servizi di
consulenza finanziaria principalmente attraverso la propria rete di consulenti finanziari.
La Società è quotata alla Borsa di Milano dal luglio 2004 ed è membro, fra gli altri, dell'indice FTSE
MIB e Euro Stoxx 600. L'azionariato vede oltre 2.000 fra gestori, consulenti finanziari e dipendenti
uniti in un patto di sindacato che garantisce la stabilità e la qualità della performance ed evidenzia un
raro esempio di impegno e indipendenza.
La Società svolge attività di direzione e coordinamento e, al 31 dicembre 2021, ha in forza 10
dirigenti, 8 altre risorse tra quadri e impiegati. Per quanto attiene agli ulteriori dettagli numerici del
personale dipendente si rimanda alla Parte C, sezione 9 della Nota Integrativa.
La Società non ha istituito sedi secondarie sul territorio nazionale né esercita attività attraverso filiali.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
274
La Società aderisce, in qualità di consolidante, all’istituto del consolidato fiscale nazionale ex artt.
117 e seguenti del Testo Unico delle Imposte sui Redditi con le controllate Azimut Capital
Management SGR SpA, Azimut Financial Insurance SpA, Azimut Libera Impresa SGR SpA, Azimut
Enterprises Srl e Azimut Capital Tech Srl regolando con apposito contratto i rapporti derivanti dal
regime di tassazione scelto.
3. AZIONE AZIMUT
La quotazione (prezzo di riferimento) del titolo Azimut è passata a 24,68 euro al 30 dicembre 2021
da 17,77 euro al 31 dicembre 2020.
Le azioni in circolazione al 31 dicembre 2021 sono 143.254.497 e, a tale data, corrispondono ad una
capitalizzazione del titolo pari a circa 3,5 miliardi di euro.
Anche nel corso del 2021 sono proseguite le abituali attività dirette allo sviluppo dei rapporti con gli
investitori istituzionali, che rappresentano la parte quantitativamente più rilevante dell’azionariato. In
occasione dell’approvazione dei risultati di bilancio e delle relazioni periodiche sono state organizzate
conference call seguite da road-show nelle principali piazze finanziarie europee e negli Stati Uniti. A
marzo 2022, il titolo Azimut Holding SpA è sotto “copertura” da parte degli analisti finanziari di
quindici case d'investimento italiane ed estere.
4. RISULTATI
Risultati economici
Dati in euro 2021 2020
Commissioni attive 2.000.000
2.000.000
Commissioni nette 2.000.000
2.000.000
Dividendi e proventi simili
340.117.683
315.449.778
Interessi attivi e proventi assimilati
13.464
39.336
Interessi passivi e oneri assimilati
(16.986.311)
(17.276.031)
Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair
value con impatto a conto economico
6.524.943
5.846.371
Margine di intermediazione 331.669.779
306.059.454
Spese amministrative
(14.726.089)
(17.416.280)
a) spese per il personale
(6.723.951)
(6.747.913)
b) altre spese amministrative
(8.002.138)
(10.668.367)
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali
(1.329.489)
(1.257.568)
Altri proventi e oneri di gestione
952.689
851.263
Risultato della gestione operativa 316.566.890
288.236.869
Imposte sul reddito
(9.069.560)
292.963
Utile d'esercizio 307.497.330
288.529.832
Il risultato della gestione operativa al 31 dicembre 2021 è pari a 317 milioni di euro (288 milioni di
euro al 31 dicembre 2020) attribuibile principalmente ai dividendi che per l’esercizio 2021
ammontano a 340 milioni di euro (315 milioni di euro al 31 dicembre 2020). I dividendi ricevuti dalle

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RELAZIONI E BILANCI 2021
275
società detenute da Azimut Holding SpA includono anche un acconto su dividendi sull’utile 2021
erogato, nel corso del mese di dicembre 2021, dalla controllata Azimut Investments Sa pari a 119
milioni di euro (112 milioni di euro nel mese di dicembre 2020).
Gli interessi passivi ammontano a 17 milioni di euro al 31 dicembre 2021, in linea con il dato del 31
dicembre 2020. Si segnala che la società ha estinto il finanziamento concesso dal Banco BPM con il
pagamento delle due rate Linea A scadute nei mesi di giugno 2021 e dicembre 2021 pari a complessivi
15 milioni di euro e della rata Linea B pari a 30 milioni di euro scaduta nel mese di dicembre 2021.
Le spese amministrative ammontano a 14 milioni al 31 dicembre 2021 in calo rispetto all’esercizio
precedente al cui interno: (i) la voce “spese per il personale” in linea con l’esercizio precedente in
quanto non si registrano variazioni sul personale dipendente (ii) la voce “altre spese amministrative”
registra una riduzione delle spese per prestazioni in outsourcing e prestazioni IT dovute a modifiche
contrattuali, in parte compensata con l’aumento delle spese marketing e comunicazione per la
campagna pubblicitaria lanciata dalla società sul marchio Azimut.
Gli ammortamenti, secondo quanto previsto dal principio IFRS 16, includono anche la quota relativa
ai diritti d’uso acquisiti con il leasing operativo.
Aggregati patrimoniali
I principali aggregati patrimoniali della Società sono riportati nel seguente prospetto riclassificato.
Attività 31/12/2021 31/12/2020
Variazioni
Assolute %
Cassa e disponibilità liquide
32.323.933
60.214.011
(*)
-27.890.078
-46%
Attività finanziarie valutate al fai value con
impatto a conto economico
405.175.047
335.542.812
69.632.235
21%
Attività finanziarie valutate al fai value con
impatto sulla redditività complessiva
0
66.506.359
-66.506.359
-100%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
33.693
91.302
-57.609
-63%
Partecipazioni
1.044.413.713
901.748.991
142.664.722
16%
Attività materiali ed immateriali
187.819.010
188.787.317
-968.307
-1%
Attività fiscali
1.532.261
21.253
1.511.008
7109%
Altre voci dell'attivo
76.311.450
63.814.506
12.496.944
20%
Totale attività 1.747.609.107
1.616.726.552
130.882.555
8%
(*) Riesposizione dei saldi di bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020 in conformità al provvedimento Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli
intermediari bancari” del 29 ottobre 2021 emanato da Banca d’Italia.
La cassa e disponibililiquidite sono costituite dalle disponibilità liquide giacenti sui conti correnti
bancari. La Società ha in essere un contratto di servizio di cash pooling nei confronti di alcune sue
controllate. La riclassifica dalle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è stata fatta in
conformità del provvedimento di Banca d’Italia “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli

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RELAZIONI E BILANCI 2021
276
intermediari bancari” del 29 ottobre 2021 cui la società fa riferimento, su base volontaria, per la
redazione del bilancio.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico mostrano un
sostanziale incremento rispetto allo scorso esercizio dovuto alla riclassifica del veicolo di diritto
lussemburghese Azimut Private Equity I SCSp precedentemente classificato nelle attività finanziarie
valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva mostrano
un decremento del 100% rispetto al 31 dicembre 2020, dovuto alla riclassifica dell’investimento nel
veicolo di diritto lussemburghese Azimut Private Equity I SCSp, nelle attività finanziarie valutate a
fair value con impatto a conto economico.
Per quanto riguarda le partecipazioni, l’incremento di circa 143 milioni di euro registrato nel 2021
rispetto al dato di fine anno 2020 è ascrivibile: (i) ai versamenti a titolo di contributo in conto aumento
di capitale a favore della controllata AZ International Holdings SA per 65 milioni di euro, (ii) ai
versamenti a titolo di contributo in conto capitale a favore di Azimut Enterprises Srl per 28 milioni
di euro, (iii) alla costituzione e successivi versamenti a titolo di contributo in conto capitale a favore
della controllata Azimut UK Holdings Limited con sede in Inghilterra per 37 milioni di euro, (iv) al
versamento della seconda tranche del residuo controvalore ancora da corrispondere per l’acquisto del
rimanente 49% di Augustum Opus SIM SpA (ora fusa in Azimut Capital Management SGR SpA)
agli azionisti di minoranza (ex soci della stessa società) pari a 3 milioni di euro, (v) alla costituzione
della società Azimut Investments Limited con sede in Irlanda con apporto di capitale per 0,5 milioni
di euro, (vi) all’acquisto della società controllata CGM Italia SGR SpA per euro 9,5 milioni di euro
effettuato nell’ambito dell’operazione di scissione di CGM Italia SGR SpA che ha avuto efficacia il
1° gennaio 2021 (i dettagli dell’operazione sono spiegati nel paragrafo “eventi dell’esercizio”).
Le attività materiali comprendono tra l’altro la contabilizzazione del valore del Right of Use
derivante dall’applicazione del principio contabile IFRS16 che al 31 dicembre 2021 era pari a euro
1,05 milioni; mentre le attività immateriali includono avviamenti (circa 150 milioni di euro),
software e marchi (circa 37 milioni di euro); non si registrano variazioni degne di nota.
L’incremento delle altre voci dell’attivo si riferisce alla variazione dei saldi verso le società del
Gruppo per effetto del contratto di cash pooling e del credito Ires ceduto alla società nell’ambito del
consolidato fiscale.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
277
Passività e patrimonio 31/12/2021 31/12/2020
Variazioni
Assolute %
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
855.004.576
898.854.082
-43.849.506
-5%
Passività fiscali
75.916.762
43.555.705
32.361.057
74%
Altre voci del passivo
5.953.866
6.880.912
-927.046
-13%
Capitale
32.324.092
32.324.092
0
0%
Azioni
proprie
-40.834.291
-68.290.474
27.456.183
-40%
Strumenti di capitale
36.000.000
36.000.000
0
0%
Riserve e sovrapprezzi di emissione
475.746.772
378.872.404
96.874.368
26%
Utile dell'esercizio
307.497.330
288.529.832
18.967.498
7%
Totale passività e patrimonio 1.747.609.107
1.616.726.552
130.882.555
8%
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si decrementano per l’estinzione totale del
finanziamento concesso dal Banco BPM in data 28 febbraio 2019 avvenuto con il pagamento delle
due rate (Linea A) nei mesi di giugno 2021 e dicembre 2021 per complessivi 15 milioni e per il
pagamento della rata (Linea B) pari a 30 milioni nel mese di dicembre 2021. In tale voce sono inoltre
contabilizzati i debiti per leasing sorti in applicazione del principio contabile IFRS16 che al 31
dicembre 2021 ammontano a 0,8 milioni di euro.
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono infine i Titoli in circolazione
che sono rappresentati dal prestito obbligazionario “Azimut 2017 2022 2%” emesso nel corso del
2017 e dal prestito obbligazionario “Azimut 2019-2024 1,625%” emesso nel mese di dicembre 2019.
Il decremento della voce Azioni Proprie è dovuto alle operazioni sulle azioni proprie che hanno
comportato una riduzione per n. 1.365.300 azioni proprie pari a 27 milioni di euro.
Situazione finanziaria netta
Per le modalità di determinazione della posizione finanziaria netta si è fatto riferimento agli
Orientamenti ESMA del 04/03/2021, secondo le indicazioni contenute nei paragrafi 175 ss, che hanno
sostituito la raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005. I dati relativi all’esercizio precedente
sono stati opportunamente riclassificati.
Il saldo netto della posizione finanziaria al 31 dicembre 2021 è negativa per 512 milioni di euro, in
diminuzione rispetto al 31 dicembre 2020 (-534 milioni di euro).
Il risultato sconta per 194 milioni di euro il pagamento in contanti dei dividendi agli azionisti, degli
strumenti partecipativi e del contributo a favore della Fondazione Azimut Onlus, oltre alle seguenti
principali operazioni effettuate nel corso dell’esercizio:

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RELAZIONI E BILANCI 2021
278
versamento a titolo di contributo in conto aumento di capitale a favore della controllata AZ
International Holdings Sa di 65 milioni di euro al fine di finanziare lo sviluppo estero del
Gruppo come da delibera del Consiglio di Amministrazione del 24 settembre 2020 e dalla
successiva delibera del 29 luglio 2021;
versamento a titolo di contributo in conto capitale a favore di Azimut Enterprises Srl per 27,9
milioni di euro;
versamento del capitale sociale e successivi versamenti a titolo di contributo in conto capitale
a favore di Azimut UK Holdings Limited per 37 milioni di euro al fine di finanziare lo
sviluppo estero del Gruppo come da delibera del Consiglio di Amministrazione del 21
dicembre 2021.
I dettagli delle suddette operazioni sono spiegati nel paragrafo 5 “Operazioni di capitalizzazione
attuate da Azimut Holding SpA” della presente relazione sulla gestione cui si rimanda
Durante l’esercizio 2021 la Società ha incassato dividendi dalle proprie partecipate pari a 340 milioni
di euro, di cui 119 milioni di euro a titolo di acconto sugli utili 2021 da parte di Azimut Investments
Sa.
Si evidenzia che la società ha in essere un contratto di servizio di cash-pooling con le sue controllate
Azimut Investments Sa, Azimut Capital Management SGR SpA e Azimut Financial Insurance SpA
ai fini di accentrare la tesoreria presso Azimut Holding SpA e rendere più efficiente la gestione della
liquidità del Gruppo, pur mantenendo la loro indipendenza giuridica e operativa. Il servizio prestato
riguarda esclusivamente l’organizzazione e la gestione delle partite di conto corrente non bancario e
la compensazione delle transazioni commerciali infragruppo. Il servizio prevede l’applicazione del
tasso Euribor a un mese + spread di 10bs.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
279
Si riporta di seguito la posizione finanziaria netta dettagliata della Società:
Dati in migliaia di euro 31/12/2021 31/12/2020
A
Disponibilità liquide
32.323.934
60.214.011
B
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
140.717.152
222.426.026
C
Altre attività finanziarie correnti
169.613.078
82.388.550
D Liquidità (A + B + C) 342.654.164
365.028.587
E
Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente)
F
Parte corrente del debito finanziario non corrente
-
355.683.284
-
20.773.630
G
Indebitamento finanziario
corrente (E + F)
-
355.683.284
-
20.773.630
H Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) - 13.029.120
344.254.957
I
Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli
strumenti di debito)
-
-
29.782.329
J
Strumenti di debito
-
498.502.785
-
847.549.466
K
Debiti commerciali e altri debiti non correnti
-
818.508
-
748.656
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) - 499.321.293
- 878.080.451
M Totale indebitamento finanziario (H + L) - 512.350.413
- 533.825.494
Patrimonio netto, fondi propri e requisiti prudenziali di vigilanza
L’evoluzione del patrimonio netto al 31 dicembre 2021 riflette innanzitutto le scelte di destinazione
dell’utile effettuate in sede di approvazione del bilancio 2020 che hanno visto il pagamento in contanti
di 138 milioni di euro a titolo di dividendo, il pagamento degli strumenti finanziari partecipativi
detenuti dai “top Key People” ed il pagamento alla Fondazione Azimut Onlus del contributo liberale.
Per maggiori dettagli si veda la corrispondente sezione di nota integrativa.
Risultati delle società direttamente controllate
Sede Risultato 2021 Risultato 2020
1 Azimut Investments Sa Lussemburgo 432.295.439
327.932.992
2 Azimut Life Dac Irlanda 63.073.308
56.471.995
3 Azimut Capital Management SGR SpA Italia 193.439.300
103.709.689
4 Azimut Enterprises Srl Italia 15.485.806
3.760.415
5 AZ International Holdings SA Lussemburgo - 1.648.964
- 2.685.376
6 Azimut Financial Insurance SpA Italia 63.760.801
49.096.356
7 Azimut Libera Impresa SGR SpA Italia 3.557.466
370.434
8 Azimut Investments Limited Irlanda - 12.530
-
9 Azimut UK Holdings Limited Inghilterra - 109
-
Azimut Investments Sa gestisce i fondi multi-comparto AZ Fund 1, AZ Multi Asset, e AZ Fund 3,
un Fondo di Investimento Europeo a lungo termine (ELTIF) chiuso non riservato multi-comparto

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RELAZIONI E BILANCI 2021
280
denominato AZ ELTIF e alcuni fondi di investimento alternativo riservati destinati alla clientela
professionale. Nell’esercizio 2021 la società ha conseguito un risultato positivo di 432 milioni di euro
rispetto ad un risultato positivo di circa 328 milioni di euro dell’esercizio 2020.
Azimut Life Dac è la società irlandese del Gruppo Azimut autorizzata all'esercizio dell'attività
assicurativa nel ramo vita in Irlanda con provvedimento della Central Bank of Ireland del 13 gennaio
2004. Azimut Life Dac, che opera anche tramite la sede secondaria di Milano, offre al cliente
un'assistenza personalizzata e studiata ad hoc. Essa offre infatti soluzioni differenziate in funzione
della tipologia della clientela attraverso polizze Unit Linked differenziate anche in funzione delle
strategie di investimento del cliente. Nell’esercizio 2021 ha conseguito un risultato positivo di 63
milioni di euro rispetto ad un risultato positivo di circa 56 milioni di euro dell’esercizio 2020.
Azimut Capital Management SGR SpA è una società di gestione del risparmio indipendente che
gestisce 15 fondi di diritto italiano armonizzati alla direttiva 2009/65/ce, un fondo hedge di diritto
italiano, un fondo pensione e due fondi chiusi di investimento alternativi di Private Debt. La società
presta inoltre servizio di gestione su base individuale di portafogli d’investimento per conto terzi,
anche in regime di delega e attività di consulenza a pagamento. Il risultato economico della società
al 31 dicembre 2021 evidenzia un utile netto di 193 milioni euro rispetto a 104 milioni di euro dello
scorso esercizio.
Azimut Financial Insurance SpA ha per oggetto l'attività di intermediazione assicurativa, esclusa
la mediazione riassicurativa, e l'attività di collocamento e distribuzione di prodotti bancari.
Nell’esercizio 2021 ha conseguito una utile di 64 milioni rispetto ad un risultato di 49 milioni di euro
dell’esercizio 2020.
Azimut Libera Impresa SGR SpA è una società specializzata nella gestione di fondi alternativi
dedicati a imprenditori e PMI. Nel corso del 2021 ha istituito il primo fondo di investimento
alternativo italiano immobiliare dedicato agli investimenti nel settore delle Infrastrutture Sociali con
uno specifico approccio volto alla creazione di impatti sociali misurabili. Nell’esercizio 2021 ha
conseguito un utile di 3,6 milioni di euro rispetto ad un utile di 0,4 milioni di euro dell’esercizio 2020.
Azimut Enterprises Srl è una società di servizi che svolge attività di corporate finance per conto di
PMI e investe in società non quotate che contribuiscono alla diversificazione delle attività svolte dal
Gruppo. Gli investimenti più significativi riguardano le seguenti società: (i) Programma 101 Sicaf
SpA che è una Sicaf di venture capital specializzata in investimenti early stage nel settore digitale,
(ii) Siamosoci Srl che svolge attività di “incubatore” di start up e gestisce la piattaforma di

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RELAZIONI E BILANCI 2021
281
crowdfunding “Mamacrowd”, di cui in data 22 dicembre 2021 la società ha rafforzato la partnership
attraverso il riacquisto di quote di terzi e un aumento di capitale sociale incrementando al 50,1% la
partecipazione già detenuta, (iii) Cofircont Compagnia Fiduciaria Srl è una società fiduciaria, (iv)
Gellify specializzata nella piattaforma di innovazione B2B, (iv) Azimut Crescimpresa Srl ha per
oggetto l’investimento in società con lo scopo di contribuire alla realizzazione di strategie
imprenditoriali volte ad incrementare il loro valore nel lungo periodo e (v) Azimut Capital Tech Srl
è una società di servizi specializzata nell’analisi di dati.
Nel corso dell’esercizio la società ha costituito la società AZ Venture Tech Srl, di cui detiene il 75%
del capitale sociale, è una società di servizi specializzata nello sviluppo di software; mentre ha
acquisito le seguenti società: (i) Azimut Direct SpA di cui detiene il 50,1% del capitale sociale è la
Fintech del Gruppo specializzata in minibond, direct lending, private e public equity e supporta la
crescita e lo sviluppo delle PMI Italiane , (ii) Electa Venture Srl di cui detiene il 33% del capitale è
una società di gestione di fondi di private equity e (iii) Valuebiotech Srl di cui detiene il 19% del
capitale sociale è una società attiva nel settore medicale.
Nell’esercizio 2021 la società ha conseguito un utile di 15 milioni di euro rispetto ad un utile di 3,8
milioni euro registrato nell’esercizio 2020.
AZ International Holdings SA è una holding di partecipazioni di diritto lussemburghese, tramite la
quale il Gruppo ha proseguito il proprio percorso di ricerca, sviluppo, acquisizione e gestione di
partnership estere. Tramite questa società il Gruppo è presente in Lussemburgo, Cina (Hong Kong e
Shanghai), Monaco, Svizzera, Singapore, Brasile, Messico, Taiwan, Cile, Turchia ed Egitto. Nel
corso dell’esercizio 2021 ha ceduto alla società di diritto inglese Azimut UK Holdings Limited,
neocostituita e controllata da Azimut Holding SpA al 100% le partecipazioni detenute in Australia,
Stati Uniti ed Emirati Arabi.
Nell’esercizio 2021 ha conseguito una perdita di 1,6 milioni di euro rispetto ad una perdita di 2,7
milioni di euro dell’esercizio 2020.
Azimut UK Holdings Limited è una holding di partecipazioni costituita da Azimut Holding SpA in
data 29 luglio 2021 di cui detiene il 100%, con sede in Inghilterra. La società affianca la AZ
International Holdings Sa nell’attività di ricerca, sviluppo, acquisizione e gestione di partnership
estere. In particolare, nell’esercizio 2021 sono state trasferite da AZ International Holdings Sa le
partecipazioni detenute in Australia, Stati Uniti e Emirati Arabi. Nell’esercizio 2021 ha conseguito
una perdita di 109 euro.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
282
Azimut Investments Limited è una società di gestione del risparmio con sede in Irlanda costituita
in data 29 settembre 2021 da Azimut Holding SpA di cui detiene il 100%. La società è in attesa di
autorizzazione da parte delle locali autorità. Nell’esercizio 2021 ha conseguito una perdita di 12.530
euro.
5. OPERAZIONI SOCIETARIE ED ALTRI EVENTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
Azimut Holding SpA
Operazioni di capitalizzazione attuate da Azimut Holding SpA
Nel corso dell’esercizio 2021, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 24
settembre 2020 e della successiva delibera del 29 luglio 2021, Azimut Holding SpA ha proceduto al
versamento in contanti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a favore della controllata
AZ International Holdings SA di 65 milioni di euro al fine di finanziare lo sviluppo estero del Gruppo.
Inoltre, nel corso dell’esercizio 2021, Azimut Holding SpA ha effettuato versamenti a titolo di
contributo in conto capitale a favore di Azimut Enterprises Srl per complessivi 27,9 milioni di euro.
Gli investimenti principali hanno riguardato: l’acquisto di una quota pari a 19% del capitale sociale
di Valuebiotech Srl (attiva nel settore medicale) per 2 milioni di euro, l’acquisto del ramo d’azienda
Fintech confluito nella società neo costituita Azimut Direct SpA per complessivi 10 milioni di cui
Azimut Enterprises Srl detiene una quota pari al 50,1% del capitale sociale, l’acquisto del 33% di
Electa Ventures Srl, società attiva nel private equity, dalla società del gruppo AZ International
Holdings per 7,9 milioni di euro, incremento della partecipazione in Siamosoci Srl che passa dal
26,85% al 50,1% attraverso il riacquisto di quote di terzi e un aumento di capitale sociale
complessivamente per 4,9 milioni di euro, oltre a investimenti in fondi chiusi già detenuti dalla
società.
Costituzione della società Azimut UK Holdings Limited
In data 29 luglio 2021 è stata costituita la Azimut UK Holdings Limited, società di diritto inglese,
controllata al 100% da Azimut Holding S.p.A., con un capitale sociale di euro 117.734. La società ha
per oggetto lo sviluppo delle partecipazioni negli Stati Uniti, Emirati e Australia g in essere
all’interno del Gruppo Azimut e/o che di volta in volta saranno costituite.
Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati versamenti a titolo di contributo in conto capitale per 37
milioni di euro al fine di finanziare lo sviluppo estero del Gruppo come da delibera del Consiglio di
Amministrazione del 21 dicembre 2021.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
283
Costituzione della società Azimut Investments Limited
In data 29 settembre 2021 è stata costituita la Azimut Investments Limited, società di diritto irlandese,
controllata al 100% da Azimut Holding S.p.A., società di asset management, con un capitale sociale
di euro 500.000. La società è in attesa di autorizzazione da parte delle locali autorità competenti.
Assemblea degli azionisti di Azimut Holding SpA del 29 aprile 2021
In data 29 aprile 2021 l’assemblea degli azionisti riunitasi in seduta ordinaria e straordinaria ha
deliberato quanto segue.
Approvazione del bilancio per l’esercizio 2020
L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio per l’esercizio 2020 che si è concluso con un
utile netto della capogruppo pari a 288,5 milioni di euro. L’assemblea ha contestualmente deliberato,
a titolo di dividendo da riconoscere agli azionisti, la distribuzione di 1 euro per azione ordinaria al
lordo delle ritenute di legge, che verrà corrisposto con pagamento a partire dal 26 maggio 2021, con
stacco cedola il 24 maggio 2021 e record date 25 maggio 2021. L’assemblea degli azionisti ha inoltre
deliberato il pagamento a favore della Fondazione Azimut Onlus di 4,4 milioni di euro,
corrispondente all’1% dell’utile lordo consolidato ed il pagamento di 38,17 euro per ogni strumento
finanziario partecipativo detenuto dai “Top Key People” al momento dell’approvazione del
pagamento del dividendo.
Proposta di acquisto e disposizione di azioni proprie e deliberazioni conseguenti
L’Assemblea ha approvato l’autorizzazione all’acquisto anche in più tranche fino ad un massimo di
n. 14.000.000 di azioni ordinarie Azimut Holding S.p.A. pari al 9,77% dell’attuale capitale sociale,
tenendo conto delle azioni già in portafoglio al momento dell’acquisto. Il prezzo di acquisto sarà ad
un prezzo minimo unitario non inferiore al valore contabile implicito dell’azione ordinaria Azimut
Holding S.p.A. e massimo unitario non superiore a Euro 35. L'Assemblea ha inoltre approvato il
meccanismo di whitewash che esime l'azionista di relativa maggioranza dall'obbligo di OPA
totalitaria nel caso il superamento delle soglie rilevanti (25%) consegua ad acquisti di azioni proprie
(successivi alla data dell’Assemblea degli azionisti).
Deliberazione sulle politiche di remunerazione. Relazione sulla remunerazione e deliberazione ai
sensi dell’art. 123-ter, sesto comma, del D.Lgs. n. 58/98
L’Assemblea ha approvato la prima e la seconda sezione del punto relativo alla politica della Società
riguardante la remunerazione dei componenti degli organi di amministrazione, dei direttori generali
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RELAZIONI E BILANCI 2021
284
e dei dirigenti con responsabilità strategiche, nonché sulle procedure utilizzate per l'adozione e
l'attuazione di tale politica.
Operazione di scissione totale di CGM Italia SGR SpA in Azimut Capital Management SGR
SpA e in Azimut Libera Impresa SGR SpA
In data gennaio 2021 si è perfezionata l’operazione di scissione di CGM Italia SpA tramite
scissione totale in Azimut Capital Management SGR SpA e Azimut Libera Impresa SGR SpA. Tale
operazione prevedeva, per motivi meramente strumentali e funzionali, l’acquisizione da parte di
Azimut Holding SpA del 100% del capitale sociale di CGM Italia SGR SpA da CGM - Azimut
Monaco Sa, considerato che essa già deteneva indirettamente tale partecipazione quale soggetto posto
al vertice della catena partecipativa.
Costituzione della società Azimut Direct SpA per dar vita a una nuova realtà fintech dedicata
In data 8 febbraio 2021 il Gruppo Azimut, tramite Azimut Enterprises, ha firmato un accordo per
l’acquisto del ramo d’azienda fintech e strutturazione di attività di finanza alternativa per le PMI di
Epic SIM SpA. Il ramo d’azienda è stato conferito alla società di nuova costituzione Azimut Direct
SpA, di cui Azimut Enterprises detiene il 50,1% mentre il 49,9% è posseduto da Epic SIM SpA. Il
perfezionamento dell’operazione, approvato delle autorità di vigilanza, è avvenuto nel corso del mese
di giugno 2021. Il costo dell’operazione è stato pari a 10 milioni di euro. Azimut Direct si pone
l’obiettivo di supportare la crescita e lo sviluppo delle PMI italiane, attraverso un’azione congiunta
di consulenza, strutturazione e collocamento di strumenti di finanza alternativa presso investitori
istituzionali e privati qualificati.
Altri Eventi di rilievo
Il contesto conseguente e gli impatti derivanti da Covid-19
Come già riportato nel primo paragrafo della presente Relazione sulla gestione, lo stato di attuale
emergenza globale determinato dal Covid 19 (c.d. Coronavirus) rappresenta un fattore di instabilità
che, in generale, incide sensibilmente sugli scenari macroeconomici dei Paesi in cui il Gruppo Azimut
opera.
Anche alla luce delle raccomandazioni ESMA e Consob, di seguito viene fornita specifica informativa
di dettaglio sugli impatti derivanti dal Coronavirus sul business della società.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
285
Impatti sul business e sui risultati economici della società al 31 dicembre 2021
Il risultato operativo della Società, anche per questo esercizio 2021, continua a non essere impattato
dagli effetti della pandemia Covid-19 che dura ormai da più di un anno. Il risultato della Società al
31 dicembre 2021 si attesta a 307 milioni di euro in aumento rispetto allo scorso esercizio grazie a
maggiori dividendi incassati dalle sue controllate nel corso dell’esercizio che ammontano a
complessivi 340 milioni di euro. L’analisi del conto economico della società evidenzia interessi
passivi in linea con l’esercizio precedente e si riferiscono agli interessi sui prestiti obbligazionari
emessi dalla società, un risultato netto derivante dalle attività finanziarie valutate a fair value,
costituito principalmente dalla valutazione a fair value degli investimenti in quote di OICR della
società, che registra un incremento grazie all’andamento favorevole dei mercati finanziari e spese
amministrative in netto calo grazie al proseguimento della politica di riduzione dei costi iniziata nel
corso dello scorso esercizio. La Società, infatti, si è impegnata nell’attuare un’attenta disciplina di
contenimento dei costi operativi che sommata a nuove soluzioni d’investimento che hanno permesso
anche a livello di Gruppo di raggiungere risultati positivi.
Sono proseguite nel 2021 le procedure operative e di Information Technology, avviate nello scorso
esercizio, volte a garantire la continuità dei servizi alla clientela e la tutela della salute dei propri
dipendenti e collaboratori. La modalità di lavoro a distanza è continuata anche nel 2021 così da ridurre
il rischio contagio e per gli uffici commerciali la società ha predisposto regole precise volte a garantire
il distanziamento interpersonale e a limitare il numero delle persone presenti contemporaneamente
nello stesso locale, consentendo alla clientela di accedere solo su appuntamento per i servizi o per le
operazioni non effettuabili da remoto.
Oltre al risultato assolutamente positivo, il Management della società ha costantemente monitorato
l’andamento della raccolta e dei risultati del Gruppo, sia a livello di singola CGU che a livello di
singola entity, senza riscontrare, seppur parzialmente impattati dalla volatilità dei mercati,
scostamenti significativi che potessero indurre a fare delle valutazioni e/o azioni di impairment sulle
attività immateriali iscritte in bilancio.
Principali Rischi
Nel corso dell’esercizio 2021, la società ha dato continuità alle iniziative avviate nel 2020 a seguito
della diffusione del virus COVID-19, volte a tutelare le risorse umane, i processi aziendali, i sistemi
informativi e gli outsourcer, oltre ad assicurare la continuità operativa e il presidio dei rischi, come
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RELAZIONI E BILANCI 2021
286
descritto nel successivo paragrafo 7 “Altre informazioni gestione e controlla dei rischi” della
presente Relazione sulla gestione.
Si evidenzia inoltre che la socienon presenta problematiche di liquidità, in quanto si è dotata di una
politica di ottimizzazione della gestione delle risorse finanziarie per ridurre tale rischio. In particolare,
la società mantiene un adeguato livello di liquidità disponibile grazie ad una costante generazione di
flussi di cassa positivi e monitorando in maniera tempestiva le esigenze prospettiche in relazione alla
pianificazione finanziaria.
6. ASPETTI ORGANIZZATIVI E CORPORATE GOVERNANCE
Azimut Holding SpA osserva le norme in materia di governo societario vigenti in Italia. Inoltre, il
sistema di governo societario riprende parzialmente le raccomandazioni proposte dal Codice di
Autodisciplina delle Società quotate pubblicato da Borsa Italiana.
Azimut Holding SpA ha definito un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione
all’informativa finanziaria utilizzando come modello di riferimento il “COSO Report”, secondo il
quale il Sistema di Controllo Interno nella sua più ampia accezione è definito come “un processo,
svolto dal Consiglio di Amministrazione, dai dirigenti e da altri soggetti della struttura aziendale,
finalizzato a fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi aziendali”, nello
specifico, l’obiettivo dell’attendibilità delle informazioni di bilancio.
Per una più dettagliata informativa sulla struttura di corporate governance si rimanda alla “Relazione
sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari” ai sensi dell’art. 123-bis del Testo Unico della
Finanza pubblicata sul sito www.azimut-group.com nella sezione Azimut Governance, allegata al
bilancio.
7. ALTRE INFORMAZIONI
Gestione e controllo dei rischi
Per quanto attiene ai principali rischi cui Azimut Holding SpA e il Gruppo risultano esposti, i rischi
sono stati individuati come segue:
Rischio strategico
Rischi connessi alla condotta delle reti commerciali
Rischio operativo
Rischi connessi alle funzioni delegate in outsourcing
Rischio reputazionale
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RELAZIONI E BILANCI 2021
287
Rischio di mancata compliance alla normativa
Rischi finanziari
Rischio di liquidità
Azimut Holding SpA svolge in prevalenza attività di direzione, coordinamento e gestione delle
partecipazioni dirette ed indirette e pertanto l’esposizione ai rischi operativi non è significativa. Le
società operative del Gruppo provvedono al monitoraggio dei rischi operativi insiti nell’attività
specifica delle società di gestione del risparmio. Il processo di monitoraggio dei rischi operativi si
articola nelle seguenti attività: mappatura dei rischi, analisi degli eventi di rischio, valutazione dei
rischi, gestione dei rischi e reportistica.
Per ulteriori informazioni in merito ai rischi e alle incertezze a cui la Società e il Gruppo sono esposti
si rimanda a quanto illustrato nel “Bilancio Consolidato di Azimut Holding SpA al 31 dicembre 2021
- Relazione Consolidata sulla Gestione” e nella Parte D - Altre Informazioni, Sezione 3 - Informazioni
sui rischi e sulle relative politiche di copertura” della “Nota Integrativa del Bilancio d’esercizio di
Azimut Holding SpA al 31 dicembre 2021”, nonché nella “Relazione sul Governo Societario e gli
Assetti Proprietari” ai sensi dell’art. 123-bis del Testo Unico della Finanza pubblicata sul sito
www.azimut-group.com nella sezione Azimut Governance.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
288
Informativa sulle operazioni con parti correlate
In attuazione del Regolamento Consob in materia di Parti correlate (CONSOB n. 21396 del 10 giugno
2020), in data 17 giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding SpA ha approvato
le procedure che assicurano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni
con parti correlate (“Procedura per le Operazioni con Parti Correlate” disponibile sul sito internet di
Azimut all’indirizzo www.azimut-group.com) e in vigore a decorrere dal 1° luglio 2021.
Con riferimento al comma 8 dell’art. 5 del regolamento Consob in materia di informazione periodica
sulle operazioni con parti correlate si evidenzia che nel corso dell’esercizio 2021 non sono state
effettuate operazioni qualificabili come di “maggiore rilevanza”.
Si precisa inoltre che non sono state effettuate operazioni atipiche ed inusuali operazioni di
minore rilevanza e esenti/escluse.
Rapporti verso imprese del gruppo
Per quanto riguarda i rapporti verso le imprese del gruppo si rinvia a quanto evidenziato al riguardo
nella Parte D, Sezione 5 della Nota Integrativa nell’ambito delle informazioni sulle transazioni con
parti correlate.
Attività di ricerca e sviluppo
La Società non svolge attività di ricerca e sviluppo.
Sedi secondarie e filiali
La Società non ha istituito sedi secondarie sul territorio nazionale né esercita attività attraverso filiali.
Attività di marketing, comunicazione e formazione
Nel 2021 l’attività formativa dedicata ai consulenti finanziari di Azimut Capital Management SGR e
Azimut Financial Insurance SpA, si è orientata principalmente sul rafforzamento delle competenze
tecniche. Infatti, delle circa 93.000 ore di formazione erogata (92.665 ore), alla parte di hard skills
sono state dedicate più di 86.000 ore (93%). Ancora una volta si conferma il ruolo fondamentale della
formazione nello sviluppo e mantenimento delle conoscenze su temi legati agli investimenti in
economia reale, sul mondo delle private insurance (circa 300 consulenti finanziari hanno seguito un
corso di specializzazione su questo tema) e sulle tematiche ESG (circa 180 consulenti finanziari
hanno conseguito la certificazione EFPA ESG ADVISOR).
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RELAZIONI E BILANCI 2021
289
Ricopre un ruolo marginale, seppur importante, la manutenzione delle competenze più “soft” (circa
6.000 ore) principalmente orientata alla fidelizzazione del cliente e alle metodologie di lavoro a
distanza. Gran parte delle attività formative sono state svolte a distanza e usufruite tramite la
piattaforma LMS (learning management system) Azimut Academy attiva dal 28 gennaio 2020.
Azioni proprie
Alla data del 31 dicembre 2021 le società controllate da Azimut Holding S.p.A. non detengono
hanno detenuto nel corso dell’esercizio azioni proprie o azioni della società, né direttamente né per il
tramite di società fiduciarie o interposta persona.
Nel corso dell’esercizio 2021 sono state effettuate operazioni sulle azioni proprie che hanno
comportato una riduzione di n. 1.365.300 azioni proprie per un controvalore complessivo pari a 27
milioni di euro.
Il portafoglio di azioni proprie di Azimut Holding SpA è costituito da n. 3.644.897 titoli pari al
2,544% del capitale sociale.
Con riferimento all’operatività successiva al 31 dicembre 2021 e fino alla data di approvazione del
presente bilancio di esercizio si segnala che non è stata effettuata alcuna ulteriore operazione.
8. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
I principali eventi intervenuti successivamente al 31 dicembre 2021, data di riferimento del bilancio
di esercizio, e fino al 10 marzo 2022, data in cui il progetto di bilancio è stato approvato dal Consiglio
di Amministrazione sono i seguenti:
la Società ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a favore
della controllata AZ International Holdings SA di complessivi 6 milioni di euro;
la Società ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a favore
della controllata Azimut Enterprises Srl di complessivi 66,5 milioni di euro;
la Società ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a favore
della controllata Azimut UK Holdings Limited di complessivi 2,7 milioni di euro.
Scoppio della guerra Russia-Ucraina
Per completezza, va evidenziato che alla data di redazione del presente bilancio si è manifestato un
fattore di instabilità macroeconomica correlato al conflitto Russia-Ucraina iniziato il 24 febbraio
2022. Tale fattore potrebbe incidere anche sensibilmente sulle prospettive globali di crescita futura,
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RELAZIONI E BILANCI 2021
290
influenzando il quadro macroeconomico generale, i mercati finanziari, incluso l’ambito di attività in
cui opera la società, con i conseguenti impatti sui mercati finanziari globali.
Alla data di approvazione del presente documento non si ravvisano elementi che possano determinare
conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati al 31 dicembre 2021
derivanti da tale conflitto, come determinati dallo IAS 10 § 9, ovvero che richiedano un loro
recepimento nei valori di bilancio o che possano incidere sulla continuità aziendale. Si precisa, infatti,
che tale evento è da considerarsi di tipo “non-adjusting” sulla base di quanto previsto dal framework
contabile di riferimento.”
Il bilancio d’esercizio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio d’Amministrazione della
Società del 10 marzo 2022.
9. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Alla luce dei risultati positivi che le principali società controllate hanno conseguito nell’esercizio
chiuso al 31 dicembre 2021 e in virtù dei dividendi proposti in distribuzione dai consigli di
amministrazione delle stesse alle relative assemblee, si ritiene che il risultato economico della Società
per il prossimo esercizio sarà positivo.
L’evoluzione del risultato economico, finanziario ed operativo dell’esercizio in corso sarà influenzata
anche dall’andamento dei mercati finanziari, la cui volatilità risulta essere peraltro particolarmente
aumentata a seguito degli effetti derivanti dall’attuale contesto di riferimento post diffusione della
pandemia in precedenza descritto e dall’attuale situazione di crisi dovuta al conflitto tra Russia-
Ucraina di cui non si conoscono gli effetti futuri.
Seppure lo scenario economico rimanga ancora incerto nelle prospettive future, la valutazione
congiunta della posizione finanziaria, patrimoniale e reddituale storica ed attuale della Sociee del
modello di business del Gruppo, induce a ritenere che non vi debbano essere incertezze circa la
capacità della Società di continuare a generare utili.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
291
PROGETTO DI DESTINAZIONE DELL’UTILE DI ESERCIZIO
Signori azionisti,
il Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding SpA sottopone alla Vostra approvazione il
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021.
Tale bilancio evidenzia un utile d’esercizio di euro 307.497.330, che vi proponiamo di destinare nel
seguente modo:
euro 7.278.472 corrispondente all’1% dell’utile lordo consolidato, a favore della
Fondazione Azimut ONLUS ai sensi dell’articolo 32 del vigente Statuto;
euro 1,3 lordi complessivi per ciascuna delle azioni emesse costituenti il capitale
sociale agli Azionisti, con esclusione delle azioni proprie eventualmente detenute il
giorno precedente alla data di stacco dividendo, quale dividendo pagabile nei termini
ordinari;
euro 60,55 per ogni Strumento Finanziario Partecipativo detenuto dai Top Key
People” al momento dell’approvazione del pagamento del dividendo, corrispondente
allo 0,00001% dell’utile consolidato, ai sensi dell’art. 32 del vigente Statuto;
restante a riserve di utili.
Vi proponiamo di porre in pagamento il dividendo a partire dal 25 maggio 2022, con stacco cedola
il 23 maggio 2022 e record date 24 maggio 2022.
Milano, 10 marzo 2022
Per il Consiglio d' Amministrazione
L’Amministratore delegato
(Dott. Gabriele Blei)
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RELAZIONI E BILANCI 2021
292
STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2021
Voci dell'attivo 31.12.2021 31.12.2020
10.
Cassa e disponibilità liquide
32.323.933
60.214.011
(*)
20.
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
a conto economico
405.175.047
335.542.812
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
405.175.047
335.542.812
30.
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla reddittività complessiva
-
66.506.359
40.
Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
33.693
91.302
(*
)
50.
Derivati di copertura
70.
Partecipazioni
1.044.413.713
901.748.991
80.
Attività materiali
1.443.088
1.427.622
90.
Attività immateriali
186.375.922
187.359.695
di cui:
-
avviamento
149.829.432
149.829.432
100.
Attività fiscali
1.532.261
21.253
a) correnti
1.498.297
-
b) anticipate
33.964
21.253
120.
Altre attività
76.311.450
63.814.506
TOTALE ATTIVO 1.747.609.107 1.616.726.552
(*) Riesposizione dei saldi di bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020 in conformità al provvedimento “Il bilancio degli intermediari IFRS
diversi dagli intermediari bancari” del 29 ottobre 2021 emanato da Banca d’Italia.
Per il Consiglio d' Amministrazione
L’Amministratore delegato
(Dott. Gabriele Blei)
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RELAZIONI E BILANCI 2021
293
Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2021 31.12.2020
10.
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
855.004.576
898.854.082
a) Debiti
818.508
45.530.985
b) Titoli in circolazione
854.186.068
853.323.097
60.
Passività fiscali
75.916.762
43.555.705
a) correnti
37.542.694
4.243.181
b) differite
38.374.068
39.312.524
80.
Altre passività
5.557.478
6.509.036
90.
Trattamento di fine rapporto del personale
396.388
371.876
110.
Capitale
32.324.092
32.324.092
120.
Azioni proprie (
-
)
-
40.834.291
-
68.290.474
130.
Strumenti di capitale
36.000.000
36.000.000
140.
Sovrapprezzi di
emissione
173.986.915
173.986.915
150.
Riserve
301.739.537
199.490.303
160.
Riserve da valutazione
20.320
5.395.186
170.
Utile (Perdita)
d'esercizio
307.497.330
288.529.832
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.747.609.107
1.616.726.552
Per il Consiglio d' Amministrazione
L’Amministratore delegato
(Dott. Gabriele Blei)
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RELAZIONI E BILANCI 2021
294
CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2021
Voci 31/12/2021 31/12/2020
10.
Commissioni attive
2.000.000
2.000.000
30.
COMMISSIONI NETTE 2.000.000
2.000.000
40.
Dividendi e proventi assimilati
340.117.683
315.449.778
50.
Interessi attivi e proventi assimilati
13.464
39.336
60.
Interessi passivi e oneri assimilati
(16.986.311)
(17.276.031)
100.
Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair
value con impatto a conto economico
6.524.943
5.846.371
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
6.524.943
5.846.371
110.
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 331.669.779
306.059.454
140.
Spese amministrative:
(14.726.089)
(17.416.280)
a) spese per il personale
(6.723.951)
(6.747.913)
b) altre spese amministrative
(8.002.138)
(10.668.367)
160.
Rettifiche/riprese di valore
nette su attività materiali
(321.804)
(234.820)
170.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(1.007.685)
(1.022.748)
180.
Altri proventi e oneri di gestione
952.689
851.263
190.
COSTI OPERATIVI (15.102.889)
(17.822.585)
240.
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO
DELLE IMPOSTE
316.566.890
288.236.869
250.
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
(9.069.560)
292.963
260.
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO
DELLE IMPOSTE
307.497.330
288.529.832
280.
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 307.497.330
288.529.832
Per il Consiglio d' Amministrazione
L’Amministratore delegato
(Dott. Gabriele Blei)
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
295
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA
Voci 31.12.2021 31.12.2020
10. Utile (Perdita) d'esercizio 307.497.330
288.529.832
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
(5.374.866)
5.383.996
20.
Attività di titoli di capitale designate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(5.407.791)
5.407.791
70. Piani a benefici definiti 32.925
(23.795)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
140.
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
110.
Attività non correnti in via di dismissione
130.
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (5.374.866)
5.383.996
140.
Redditività complessiva (Voce 10+130) 302.122.464
293.913.828
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore delegato
(Dott. Gabriele Blei)
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RELAZIONI E BILANCI 2021
296
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE 2021
Voci Esistenza al 31/12/20
Modifica
saldi di
apertura
Esistenze al 01/01/21
Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio
Redditività
complessiva al 31
dicembre 2021
Patrimonio netto
al 31 dicembre
2021
Variazioni di riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Riserve
Dividendi e altre
destinazioni
Emissione nuove azioni
Acquisto azioni proprie
Distribuzione straordinaria
dividendi
Variazione strumenti di
capitale
Altre variazioni
Capitale 32.324.092
32.324.092
32.324.092
Sovrapprezzo emissioni 173.986.915
173.986.915
173.986.915
Altre Riserve:
a) di utili 199.977.206
199.977.206
94.536.538
7.712.696
302.226.440
b) altre (486.903)
(486.903)
(486.903)
Strumenti di capitale 36.000.000
36.000.000
36.000.000
Riserve da Valutazione 5.395.186
5.395.186
(5.374.866)
20.320
Azioni Proprie (68.290.474)
(68.290.474)
27.456.183
(40.834.291)
Utili (perdite) di esercizio 288.529.832
288.529.832
(94.536.538)
(193.993.294)
307.497.330
307.497.330
Patrimonio netto 667.435.854
667.435.854
(193.993.294)
35.168.879
302.122.464
810.733.903
Per il Consiglio di Amministrazione
L’A
mministratore delegato
(Dott. Gabriele Blei)
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
297
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE 2020
Voci
Esistenza al 31/12/19
Modifica saldi di apertura
Esistenze al
01/01/20
Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio
Redditività
complessiva al 31
dicembre 2020
Patrimonio netto al 31
dicembre 2020
Variazioni di riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Riserve
Dividendi e altre
destinazioni
Emissione nuove azioni
Acquisto azioni proprie
Distribuzione straordinaria
dividendi
Variazione strumenti di capitale
Altre variazioni
Capitale 32.324.092
32.324.092
32.324.092
Sovrapprezzo emissioni 173.986.915
173.986.915
173.986.915
Altre Riserve:
a) di utili 180.525.582
180.525.582
17.448.899
2.002.725
199.977.206
b) altre (486.903)
(486.903)
(486.903)
Strumenti di capitale 36.000.000
36.000.000
36.000.000
Riserve da Valutazione 11.190
11.190
5.383.996
5.395.186
Azioni Proprie (23.712.795)
(23.712.795)
(44.577.679)
(68.290.474)
Utili (perdite) di esercizio 209.104.487
209.104.487
(17.448.899)
(191.655.588)
288.529.832
288.529.832
Patrimonio netto
607.752.568
607.752.568
(191.655.588)
(44.577.679)
2.002.725
293.913.828 667.435.854
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
(Dott. Gabriele Blei)
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
298
RENDICONTO FINANZIARIO
Metodo indiretto
A. ATTIVITA' OPERATIVA
2021
2020
1. Gestione
310.740.573
284.281.205
-
risultato d’esercizio (+/
-
)
307.497.330
288.529.832
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
(
-
/+)
0
0
-
plus/minusvalenze su attività di copertura (
-
/+)
0
0
-
rettifiche di valore nette per rischio di credito (+/
-
)
0
0
-
rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/
-
)
1.329.489
1.257.568
-
accantonamenti netti a
fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/
-
)
0
0
-
imposte e tasse e crediti d'imposta non liquidati (+)
1.913.754
(5.506.196)
- rettifiche di valore nette delle attività operative cessate al netto dell’effetto fiscale
(+/
-
)
0
0
-
altri
aggiustamenti (+/
-
)
(0)
0
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
(11.560.566)
(78.333.041)
-
attività finanziarie detenute per la negoziazione
0
0
-
attività finanziarie designate al fair value
0
0
-
altre attività obbligatoriamente
valutate a fair value
(64.058.973)
(17.231.840)
-
altre attività valutate a fair value con impatto sulla redditività complessiva
66.506.359
(66.506.359)
-
attività valutate al costo ammortizzato
0
0
-
altre attività
(14.007.952)
5.405.158
3. Liquidità
generata/assorbita dalle passività finanziarie
(14.329.248)
(13.979.832)
-
passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(43.849.506)
(13.910.231)
-
passività finanziarie di negoziazione
-
passività finanziarie designate al fair value
-
altre passività
29.520.258
(69.600)
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
284.850.759
191.968.332
B. ATTIVITA' D'INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
0
0
-
vendite di partecipazioni
0
0
-
dividendi incassati su
partecipazioni
0
0
-
vendite di attività materiali
0
0
-
vendite di attività immateriali
0
0
-
vendite di rami d'azienda
0
0
2. Liquidità assorbita da
(143.025.903)
(152.691.781)
-
acquisti di partecipazioni
(142.664.722)
(151.990.136)
-
acquisti di
attività materiali
(337.270)
(677.246)
-
acquisti di attività immateriali
(23.912)
(24.399)
-
acquisti di rami d’azienda
0
0
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
299
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
(143.025.903)
(152.691.781)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
-
emissioni/acquisti di azioni proprie
27.456.183
(44.577.679)
-
variazione altre riserve
2.337.830
7.386.721
-
emissioni/acquisti di strumenti di capitale
-
distribuzione dividendi e altre finalità
(193.993.294)
(191.655.588)
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
(164.199.281)
(228.846.546)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO
(22.374.425)
(189.569.995)
RICONCILIAZIONE
2021
2020
Cassa e disponibilità liquide
all'inizio dell'esercizio
365.028.588
554.598.583
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio
(22.374.425)
(189.569.995)
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
342.654.163
365.028.588
Per il dettaglio della voce “Cassa e disponibililiquide” si rimanda al paragrafo “La posizione finanziaria” della
Relazione sulla gestione.
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore delegato
(Dott. Gabriele Blei)
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
300
NOTA INTEGRATIVA
PARTE A – POLITICHE CONTABILI
A.1 Parte generale
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio è redatto in conformità ai principi contabili IAS/IFRS (International Accounting
Standards / International Financial Reporting Standards) emanati dall’International
Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni emanate dall’IFRS
Interpretations Committee (IFRC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31
dicembre 2021, in applicazione del D.Lgs. 38/2005 e conformemente al Regolamento
Comunitario 1606/2002. Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili
IAS/IFRS.
Sezione 2 – Principi generali di redazione
Il bilancio d’esercizio è predisposto volontariamente sulla base delle disposizioni emanate dalla
Banca d’Italia con le disposizioni relative al bilancio delle società di gestione del risparmio,
contenute all’interno del Provvedimento “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli
intermediari bancari” del 29 ottobre 2021, anche per rendere coerenti gli schemi del bilancio
d’esercizio con quelli del bilancio consolidato. Tali Istruzioni stabiliscono in modo vincolante
gli schemi di bilancio e le relative modalità di compilazione, nonché il contenuto della nota
integrativa, per le società di gestione del risparmio.
Il presente bilancio è costituito dagli schemi di bilancio (stato patrimoniale, conto economico,
prospetto della redditività complessiva, prospetto delle variazioni del patrimonio netto e
rendiconto finanziario (redatto con il metodo indiretto) e dalla presente nota integrativa. Il
bilancio è inoltre corredato dalla relazione degli amministratori sull’andamento della gestione.
La nota integrativa è costituita da quattro parti:
Parte A – Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale
Parte C - Informazioni sul conto economico
Parte D - Altre informazioni
In allegato alla presente nota integrativa sono acclusi e ne costituiscono parte integrante:
l’elenco delle partecipazioni detenute (allegato A);
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
301
l’elenco delle partecipazioni rilevanti ex art. 125 del regolamento Consob n. 11971/99 e sue
successive modificazioni (allegato B).
Il bilancio è redatto in unità di euro.
Il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale. A tale riguardo, sono stati
valutati gli indicatori finanziari, gestionali ed altri
31
, che, come anche evidenziato nel documento
congiunto emesso in data 6 febbraio 2009 dagli organi di vigilanza Banca d’Italia, Consob e
IVASS possono segnalare criticità, che se non tenute in debita considerazione, potrebbero
pregiudicare la stabilità e la continuità aziendale.
Seppure lo scenario economico rimanga ancora incerto nelle prospettive future, anche alla luce
degli impatti collegati alla epidemia COVID-19 e al rischio derivante dal conflitto Russia-
Ucraina appena iniziato, la valutazione congiunta, della posizione finanziaria, patrimoniale e
reddituale storica ed attuale della Società, delle linee evolutive di gestione, del modello di
business delle società partecipate e dei rischi cui l’attività d’impresa è esposta
32
, induce a ritenere
che non vi debbano essere incertezze circa la capacità della Società di continuare ad operare
come un’entità in funzionamento per un futuro prevedibile.
Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione
patrimoniale la situazione finanziaria, il risultato economico dell’esercizio, la variazione del
patrimonio netto ed i flussi di cassa della Società.
Il bilancio è redatto con l’applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 “Presentazione
del bilancio”, nonché in aderenza con le assunzioni generali previste dal “Quadro sistematico
per la preparazione e presentazione del bilancio” (c.d. framework) elaborato dallo IASB, con
particolare riguardo al principio fondamentale che riguarda la prevalenza della sostanza sulla
forma
33
, al concetto della rilevanza e significatività dell’informazione, al principio della
competenza economica e nella prospettiva della continuazione dell’attività. Salvo quanto
disposto o consentito dai principi contabili IAS/IFRS o da una loro interpretazione oppure dalle
disposizioni emanate dalla Banca d’Italia sui bilanci delle società di gestione del risparmio, le
attività e le passività nonché i costi e i ricavi non sono fra loro compensati.
31
Di cui un’esemplificazione è contenuta nel principio di revisione, Documento n. 570 sulla “Continuità
aziendale”.
32
Come illustrati all’interno della relazione degli amministratori al presente bilancio.
33
Le operazioni e gli altri eventi aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e non
solamente secondo la loro forma legale.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
302
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall’UE applicabili dal
gennaio 2021.
I principi contabili IAS/IFRS adottati per la predisposizione dei prospetti contabili di Azimut
Holding S.p.A., con riferimento ai criteri di classificazione, iscrizione, valutazione e
cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo, così come per le modalità di
riconoscimento dei ricavi e dei costi sono quelli in vigore alla data del presente bilancio, così
come omologati dalla Commissione Europea.
Per quanto riguarda i criteri di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle
principali voci si rimanda a quanto illustrato nella parte 2 “principi generali di redazione” della
Nota Integrativa del presente bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS applicabili dal 1° gennaio 2021
Modifiche Data di pubblicazione
IASB
Data di entrata in vigore
Riforma degli indici di riferimento per la
determinazione dei tassi di interesse — fase 2
(Modifiche all’IFRS 9, allo IAS 39, all’IFRS 7,
all’IFRS 4 e all’IFRS 16).
27 Agosto 2020 1° gennaio 2021
Concessioni sui canoni connesse alla COVID-19
successivi al 30 giugno 2021 (Modifica all’IFRS
16).
31 Marzo 2021 1° aprile 2021
Proroga dell'estensione temporanea
dall'applicazione dell'IFRS 9 (Modifiche all'IFRS
4)
25 Giugno 2020 1° gennaio 2021
L’adozione delle modifiche qui sopra riportate non ha avuto alcun impatto sulla posizione
finanziaria e sul risultato della Società.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS omologati dall’Unione Europea ma
non ancora obbligatoriamente applicabili
Modifiche
Data di pubblicazione
IASB
Data di entrata in vigore
Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2018–2020)
[Modifiche all'IFRS 1, all'IFRS 9, all'IFRS 16 e allo
IAS 41]
14 Maggio 2020 1° gennaio 2022
Immobili, impianti e macchinari – Proventi prima
dell'uso previsto [Modifiche allo IAS 16]
14 Maggio 2020 1° gennaio 2022
Contratti onerosi - Costi necessari all'adempimento di
un contratto [Modifiche allo IAS 37]
14 Maggio 2020 1° gennaio 2022
Riferimento al Quadro Concettuale [Modifiche
all'IFRS 3]
14 Maggio 2020 1° gennaio 2022
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
303
Presentazione delle passività come correnti o non
correnti [Modifiche allo IAS 1] e politiche contabili
[IFRS Practice Statement 2]*
12 Febbraio 2021 1° gennaio 2023
Politiche contabili, cambiamenti di stime ed errori:
definizione di stime [Modifiche allo IAS 8]
12 Febbraio 2021 1° gennaio 2023
IFRS 17 – Contratti assicurativi [incluse modifiche
pubblicate nel giugno 2020]
18 Maggio 2017
25 Giugno 2020
1° gennaio 2023
(*) omologati in data 2 marzo 2022
Gli amministratori non si attendono effetti sul bilancio della Società derivanti dall’adozione
degli emendamenti sopra richiamati dalle noviintrodotte dal Ciclo annuale di miglioramenti
2018-2020.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS non ancora omologati dall’Unione
Europea
Nuovi principi
Data di pubblicazione
IASB
Data di entrata in vigore
IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts Gennaio 2014 Nd
Modifiche
Data di pubblicazione
IASB
Data di entrata in vigore
Presentazione delle passività come correnti o non
correnti e successivo differimento prima data di
applicazione [Modifiche allo IAS 1]
Gennaio 2020
Luglio 2020
1° gennaio 2023
Imposte differite collegate ad attività e passività
derivanti da una singola transazione [Modifiche allo
IAS 12]
Maggio 2021 1° gennaio 2023
Informazioni comparative nell’ambito
dell’applicazione iniziale dell’IFRS 17 e dell’IFRS 9
[Modifiche all’IFRS 17 e all’IFRS 9]
Dicembre 2021 1° gennaio 2023
La Società adottetali nuovi principi sulla base della data di applicazione prevista e ne valuterà
i potenziali impatti quando questi saranno omologati dall’Unione Europea.
Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
I principali eventi intervenuti successivamente al 31 dicembre 2021, data di riferimento del
bilancio di esercizio, e fino al 10 marzo 2022, data in cui il progetto di bilancio è stato approvato
dal Consiglio di Amministrazione sono i seguenti:
la Società ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a
favore della controllata AZ International Holdings SA di complessivi 6 milioni di euro;
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
304
la Società ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a
favore della controllata Azimut Enterprises Srl di complessivi 66,5 milioni di euro;
la Società ha effettuato versamenti a titolo di contributo in conto aumento di capitale a
favore della controllata Azimut UK Holdings Limited di complessivi 2,7 milioni di euro.
Scoppio della guerra Russia-Ucraina
Per completezza, va evidenziato che alla data di redazione del presente bilancio si è manifestato
un fattore di instabilità macroeconomica correlato al conflitto Russia-Ucraina iniziato il 24
febbraio 2022. Tale fattore potrebbe incidere anche sensibilmente sulle prospettive globali di
crescita futura, influenzando il quadro macroeconomico generale, i mercati finanziari, incluso
l’ambito di attività in cui opera la società, con i conseguenti impatti sui mercati finanziari globali.
Alla data di approvazione del presente documento non si ravvisano elementi che possano
determinare conseguenze rilevanti sui risultati patrimoniali ed economici rappresentati al 31
dicembre 2021 derivanti da tale conflitto, come determinati dallo IAS 10 § 9, ovvero che
richiedano un loro recepimento nei valori di bilancio o che possano incidere sulla continuità
aziendale. Si precisa, infatti, che tale evento è da considerarsi di tipo “non-adjusting” sulla base
di quanto previsto dal framework contabile di riferimento.”
Il bilancio d’esercizio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio d’Amministrazione
della Società del 10 marzo 2022.
Sezione 4 – Altri aspetti
Il contesto conseguente e gli impatti derivanti da Covid-19
Come già riportato nel primo paragrafo della presente Relazione sulla gestione, lo stato di attuale
emergenza globale determinato dal Covid 19 (c.d. Coronavirus) rappresenta un fattore di
instabilità che, in generale, incide sensibilmente sugli scenari macroeconomici dei Paesi in cui
il Gruppo Azimut opera.
Anche alla luce delle raccomandazioni ESMA e Consob di seguito viene fornita specifica
informativa di dettaglio sugli impatti derivanti dal Coronavirus sul business della società.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
305
Impatti sul business e sui risultati economici della società al 31 dicembre 2021
Il risultato operativo della Società, anche per questo esercizio 2021, continua a non essere
impattato dagli effetti della pandemia Covid-19 che dura ormai da più di un anno. Il risultato
della Società al 31 dicembre 2021 si attesta a 307 milioni di euro in aumento rispetto allo scorso
esercizio grazie a maggiori dividendi incassati dalle sue controllate nel corso dell’esercizio che
ammontano a complessivi 340 milioni di euro. Lanalisi del conto economico della società
evidenzia interessi passivi in linea con l’esercizio precedente e si riferiscono agli interessi sui
prestiti obbligazionari emessi dalla società, un risultato netto derivante dalle attività finanziarie
valutate a fair value, costituito principalmente dalla valutazione a fair value degli investimenti
in quote di OICR della società, che registra un incremento grazie all’andamento favorevole dei
mercati finanziari e spese amministrative in netto calo grazie al proseguimento della politica di
riduzione dei costi iniziata nel corso dello scorso esercizio. La Società, infatti, si è impegnata
nell’attuare un’attenta disciplina di contenimento dei costi operativi che sommata a nuove
soluzioni d’investimento che hanno permesso anche a livello di Gruppo di raggiungere risultati
positivi.
Sono proseguite nel 2021 le procedure operative e di Information Technology, avviate nello
scorso esercizio, volte a garantire la continuità dei servizi alla clientela e la tutela della salute
dei propri dipendenti e collaboratori. La modalità di lavoro a distanza è continuata anche nel
2021 così da ridurre il rischio contagio e per gli uffici commerciali la società ha predisposto
regole precise volte a garantire il distanziamento interpersonale e a limitare il numero delle
persone presenti contemporaneamente nello stesso locale, consentendo alla clientela di accedere
solo su appuntamento per i servizi o per le operazioni non effettuabili da remoto.
Oltre al risultato assolutamente positivo, il Management della società ha costantemente
monitorato l’andamento della raccolta e dei risultati del Gruppo, sia a livello di singola CGU
che a livello di singola entity, senza riscontrare, seppur parzialmente impattati dalla volatilità
dei mercati, scostamenti significativi che potessero indurre a fare delle valutazioni e/o azioni di
impairment sulle attività immateriali iscritte in bilancio.
Principali Rischi
Nel corso dell’esercizio 2021, la società ha dato continuità alle iniziative avviate nel 2020 a
seguito della diffusione del virus COVID-19, volte a tutelare le risorse umane, i processi
aziendali, i sistemi informativi e gli outsourcer, oltre ad assicurare la continuità operativa e il
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
306
presidio dei rischi, come descritto nel successivo paragrafo 7 “Altre informazioni gestione e
controllo dei rischi” della presente Relazione sulla gestione.
Si evidenzia inoltre che la società non presenta problematiche di liquidità, in quanto si è dotata
di una politica di ottimizzazione della gestione delle risorse finanziarie per ridurre tale rischio.
In particolare, la società mantiene un adeguato livello di liquidità disponibile grazie ad una
costante generazione di flussi di cassa positivi e monitorando in maniera tempestiva le esigenze
prospettiche in relazione alla pianificazione finanziaria.
Rischi ed incertezze legati all’utilizzo di stime
La redazione del bilancio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono
determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico,
nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio.
L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di
valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione
di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le
assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che
negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera
significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Tali stime
riguardano principalmente:
- le stime e assunzioni sottostanti l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione al fair value
degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi (livello 2 e 3 della gerarchia del fair
value);
- la recuperabilità delle imposte anticipate;
- le assunzioni utilizzate ai fini della individuazione di eventuali perdite durature di valore
sulle attività immateriali e sulle partecipazioni iscritte in bilancio (IAS 36).
La pandemia di Covid-19 ha scatenato effetti particolarmente severi in campo sanitario ed
economico a livello mondiale. In particolare l’espansione dell’epidemia e i conseguenti
interventi attuati dai governi dei vari paesi per bloccarla hanno condotto a un significativo
rallentamento dell’attività economica globale, che ha portato alla recessione i paesi più
sviluppati e innescato una situazione di elevata volatilità dei mercati finanziari. Gli impatti
complessivi della pandemia sull’attività operativa della società, sul proprio personale, sulla
performance economica di periodo e sulla situazione patrimoniale, nonché gli interventi posti in
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
307
essere per mitigare gli effetti della crisi sono stati analizzati in un capitolo dedicato della
Relazione sulla Gestione del Bilancio.
In ottemperanza a quanto indicato dai Regulators di mercato e di settore, la società ha altresì
provveduto a sottoporre con particolare attenzione la valutazione della congruità dei valori di
iscrizione degli avviamenti e delle altre attività immateriali a vita utile indefinita. Per una più
dettagliata analisi delle valutazioni effettuate si rimanda alle presenti Note integrative alla voce
"Attività Immateriali".
Non si segnalano altri aspetti utili per l’informativa di bilancio.
A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio
In questa sezione sono illustrati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio al
31 dicembre 2021, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e
cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo, così come per le modalità di
riconoscimento dei ricavi e dei costi. Gli stessi sono stati applicati uniformemente negli esercizi
presentati.
1 - Cassa e disponibilità liquide
In questa voce sono classificate le giacenze di valute aventi corso legale, comprese le banconote
e le monete divisionali estere (“cassa contante”), nonché le disponibilità dei conti correnti e
depositi a vista verso le banche. Tali disponibilità sono iscritte al loro valore nominale. In
conformità al provvedimento di Banca d’Italia “Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli
intermediari bancari” del 29 ottobre 2021 cui il Gruppo fa riferimento per la redazione del
bilancio, si è provveduto a riclassificare in questa voce gli importi relativi ai conti correnti e
depositi a vista verso le banche dalla voce attività finanziarie valutate al costo ammortizzato,
anche con riferimento all’esercizio precedente.
2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
Criteri di classificazione—In questa categoria sono classificate le attività finanziarie diverse
da quelle classificate tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare,
può includere:
le attività finanziarie detenute per la negoziazione;
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RELAZIONI E BILANCI 2021
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gli strumenti di capitale salvo la possibilità di classificarli nella nuova categoria Attività
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, senza rigiro
a conto economico;
le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, che non hanno superato i
requisiti per la valutazione al costo ammortizzato;
le attività finanziarie che non sono detenute nell’ambito di un modello di business
finalizzato all’incasso dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie (Business
model “Hold to Collect” o “HTC”) o nell’ambito di modello di business misto, il cui
obiettivo venga raggiunto attraverso l’incasso dei flussi di cassa contrattuali delle
attività finanziarie in portafoglio o anche attraverso un’attività di vendita che è parte
integrante della strategia (Business model “Hold to Collect and Sell”);
le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al
momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale
fattispecie, un’entità può designare irrevocabilmente all’iscrizione un’attività
finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico se, e solo se, così
facendo elimina o riduce significativamente un’incoerenza valutativa;
gli strumenti derivati, che saranno contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per
la negoziazione, se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo.
La compensazione dei valori positivi e negativi è possibile solo per operazioni poste in
essere con la medesima controparte qualora si abbia contrattualmente il diritto legale di
compensare gli importi rilevati contabilmente e si intenda procedere al regolamento su
base netta delle posizioni oggetto di compensazione. Fra i derivati sono inclusi anche
quelli incorporati in contratti finanziari complessi - in cui il contratto primario è una
passività finanziaria - che sono stati oggetto di rilevazione separata.
Le riclassificazioni delle attività finanziarie, ad eccezione dei titoli di capitale per cui non è
ammessa alcuna riclassifica, non sono ammesse verso altre categorie di attività finanziarie salvo
il caso in cui l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività
finanziarie. In tali casi, che devono essere assolutamente non frequenti, le attività finanziarie
potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a conto economico
in una delle altre due categorie previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della
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RELAZIONI E BILANCI 2021
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riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla
data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell’attività finanziaria
riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene
considerata come data di rilevazione iniziale per l’allocazione nei diversi stadi di rischio
creditizio (stage assignment) ai fini dell’impairment.
Criteri di iscrizione—L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di
regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i
finanziamenti ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione
direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali—Successivamente alla rilevazione iniziale,
le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al
fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto
Economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo,
vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati
metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di
rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: valutazione
di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati,
modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni
comparabili, ecc. Per i titoli di capitale e per gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli
di capitale, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair
value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non
applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati, ovvero in presenza di
un’ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la
stima più significativa.
Criteri di cancellazioneLe attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti
contrattuali sui flussi finanziari ad esse connessi o quando l’attività finanziaria è oggetto di
cessione con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e dei diritti contrattuali connessi alla
proprietà dell’attività finanziaria stessa.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
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3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
Criteri di classificazione—La presente categoria include le attività finanziarie che soddisfano
entrambe le seguenti condizioni:
attività finanziaria posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito
sia mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente che mediante la
vendita (Business model “Hold to Collect and Sell”);
i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi
finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse
sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” superato). Sono inoltre inclusi nella
voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al
momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l’opzione per la designazione al fair
value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare, in questa voce era incluso l’investimento in INWIT effettuato nel corso
dell’esercizio 2020, riclassificato nell’esercizio 2021 nelle attività finanziarie valutate al fair
value con impatto a conto economico. Il valore di trasferimento è rappresentato dal suo fair
value.
Le riclassificazioni delle attività finanziarie, ad eccezione dei titoli di capitale per cui non è
ammessa alcuna riclassifica, non sono ammesse verso altre categorie di attività finanziarie salvo
il caso in cui l’entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività
finanziarie.
In tali casi, che devono essere assolutamente non frequenti, le attività finanziarie potranno essere
riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in
una delle altre due categorie previste dall’IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il
valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli
effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di
riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo
ammortizzato, l’utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica
del fair value dell’attività finanziaria alla data della riclassificazione.
Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a conto economico,
l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato
dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
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Criteri di iscrizione—L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di
regolamento sulla base del loro fair value comprensivo dei costi/ricavi di transazione
direttamente attribuibili all’acquisizione dello strumento finanziario.
Sono esclusi i costi/ricavi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso
da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere
amministrativo.
Il fair value iniziale di uno strumento finanziario solitamente equivale al costo sostenuto per
l’acquisto.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali—Successivamente alla rilevazione iniziale,
le attività finanziarie sono valutate al fair value, con imputazione degli utili o delle perdite
derivanti dalle variazioni di fair value, rispetto al costo ammortizzato, in una specifica riserva di
patrimonio netto rilevata nel prospetto della redditività complessiva fino a che l’attività
finanziaria non viene cancellata, o non viene rilevata una riduzione di valore.
Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente
categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto
(Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto
economico, neanche in caso di cessione (cosiddetta OCI exemption). La sola componente
riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è
rappresentata dai relativi dividendi. Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già
illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico. Per i
titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo
è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche
circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente
richiamati, ovvero in presenza di un’ampia gamma di possibili valutazioni del fair value, nel cui
ambito il costo rappresenta la stima più significativa.
4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Criteri di classificazione—Tale voce include i crediti verso banche, verso gli enti finanziari e
verso la clientela ovvero tutti quei crediti che prevedono pagamenti fissi o comunque
determinabili e che non sono quotati in un mercato attivo.
Criteri di iscrizione—L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di
regolamento per i titoli di debito ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della
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RELAZIONI E BILANCI 2021
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rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi
di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la
data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si manifesti, in sede di
sottoscrizione del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude
alla data di erogazione del finanziamento. L’iscrizione del credito avviene sulla base del fair
value dello stesso, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei
costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine
dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo.
Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte
della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere
amministrativo.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali—Successivamente alla rilevazione iniziale,
i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione
diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e
dell’ammortamento - calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo - della differenza tra
l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai
costi/proventi imputati direttamente al singolo credito.
Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza il flusso dei pagamenti futuri stimati per la
durata attesa del credito in modo da ottenere esattamente il valore contabile netto all’atto della
rilevazione iniziale, che comprende sia i costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili sia
tutti i compensi pagati o ricevuti tra i contraenti. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando
una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi lungo la vita
residua attesa del credito.
I criteri di valutazione sono strettamente connessi allo stage cui il credito viene assegnato, dove
lo Stage 1 accoglie i crediti in bonis, lo stage 2 accoglie i crediti under-performing, ossia i crediti
ove vi è stato un aumento significativo del rischio di credito (“significativo deterioramento”)
rispetto all’iscrizione iniziale dello strumento e lo stage 3 accoglie non performing, ovvero i
crediti che presentano evidenza oggettiva di perdita di valore.
Le rettifiche di valore che sono rilevate a conto economico, per i crediti in bonis classificati in
stage 1 sono calcolate prendendo in considerazione una perdita attesa a un anno, mentre i crediti
in bonis in stage 2 prendendo in considerazione le perdite attese riferibili all’intera vita residua
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prevista contrattualmente per l’attività (Perdita attesa Lifetime). Le attività finanziarie che
risultano in bonis, sono sottoposte ad una valutazione in funzione dei parametri di probability of
default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), derivati da serie storiche
interne. Per le attività deteriorate, l’importo della perdita, da rilevare a Conto Economico, è
definito sulla base di un processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee
e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto, di informazioni forward
looking e dei possibili scenari alternativi di recupero.
Rientrano nell’ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito
lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni
secondo le regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di Vigilanza europea.
I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di
realizzo delle eventuali garanzie. Il tasso effettivo originario di ciascuna attività rimane invariato
nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la
variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero
di interessi contrattuali. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un
evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate
riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La ripresa di valore non può eccedere il
costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti
rettifiche. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine
di interesse. Il costo ammortizzato corrisponde al valore nominale.
Criteri di cancellazione—I crediti vengono cancellati dal bilancio quando sono considerati
definitivamente irrecuperabili oppure in caso di cessione, qualora essa abbia comportato il
sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi.
5 - Partecipazioni
Criteri di classificazione—La voce include le partecipazioni detenute in società controllate,
controllate in modo congiunto, collegate o comunque sottoposte ad influenza notevole. Si
definisce controllata la società nella quale la partecipante possiede direttamente o
indirettamente, attraverso le proprie controllate, più della metà dei diritti di voto (51%). Il
controllo esiste anche quando la partecipante possiede la metà, o una quota minore, dei voti
esercitabili in assemblea se essa ha:
a) il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori;
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RELAZIONI E BILANCI 2021
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b) il potere di determinare le politiche finanziarie e operative della partecipata in virtù di una
clausola statutaria o di un contratto;
c) il potere di nominare o rimuovere la maggioranza dei membri del Consiglio di
Amministrazione o dell'equivalente Organo di governo societario, ed il controllo della
partecipata è detenuto da quel Consiglio od Organo;
d) il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del Consiglio di
Amministrazione o dell’equivalente Organo di governo societario, ed il controllo della
partecipata è detenuto da quel Consiglio od Organo.
Si definisce controllata in modo congiunto la società per la quale sono in essere accordi
contrattuali, parasociali o di altra natura per la gestione paritetica dell'attività e la nomina degli
amministratori.
Si definisce collegata la società in cui si detiene almeno il 20% dei diritti di voto o su cui la
partecipante esercita influenza notevole anche per particolari legami giuridici, quali la
partecipazione a patti di sindacato; l'influenza notevole è il potere di partecipare alla
determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo
o il controllo congiunto.
Criteri di iscrizione e valutazione—Le partecipazioni sono iscritte al costo di acquisizione al
netto di eventuali perdite di valore. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione
possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della
partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la
partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. Qualora
il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto
economico.
Criteri di rilevazione delle componenti redditualiI dividendi delle partecipate sono
contabilizzati come ricavi nel momento in cui sorge il diritto al ricevimento degli stessi, ossia
quando ne viene deliberata la distribuzione.
Criteri di cancellazione—Le partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i
diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse o quando le partecipazioni vengono
cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla loro proprietà.
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6 - Attività materiali
Criteri di classificazione—Le attività materiali comprendono gli impianti tecnici, i mobili e gli
arredi, gli automezzi e le macchine d’ufficio strumentali ed attrezzature di qualsiasi tipo, nonché
le attività legate alla ristrutturazione degli immobili in affitto.
Sono, inoltre, inclusi i diritti dʼuso acquisiti con il leasing e relativi allʼutilizzo di unʼattività
materiale (per le società locatarie), le attività concesse in leasing operativo (per le società
locatrici).
Criteri di iscrizione e valutazione—Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte
al costo comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in
funzione del bene. Successivamente le stesse sono valutate al costo, dedotti eventuali
ammortamenti e perdite di valore; tali beni vengono ammortizzati in ogni esercizio a quote
costanti in relazione alle loro residue possibilità di utilizzazione.
I costi di ristrutturazione relativi agli immobili in affitto sono iscritti tra le attività in
considerazione del fatto che il conduttore ha sostanzialmente il controllo dei beni e può trarre da
essi benefici economici e sono pertanto ammortizzati per un periodo corrispondente alla durata
residua del contratto di locazione.
Secondo lʼIFRS 16, i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use, per cui,
alla data iniziale, il locatario ha unʼobbligazione finanziaria a effettuare pagamenti dovuti al
locatore per compensare il suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing.
Quando lʼattività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo (data iniziale), il locatario
riconosce sia la passività che lʼattività consistente nel diritto di utilizzo.
Lʼattività consistente nel diritto di utilizzo, contabilizzata in base allʼIFRS 16, viene misurata
utilizzando il modello del costo secondo lo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari; in questo
caso lʼattività è successivamente ammortizzata e soggetta a un impairment test nel caso
emergano degli indicatori di impairment.
Criteri di cancellazione—Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale
al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua
dismissione non sono attesi benefici futuri.
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7 - Attività immateriali
Criteri di classificazione—Le attività immateriali includono l’avviamento, il marchio
“Azimut” acquisito al termine del contratto di leasing finanziario e il software applicativo ad
utilizzazione pluriennale.
Criteri di iscrizione e valutazione—Le attività immateriali rappresentate dal software sono
iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti e perdite di valore; tali attività sono
ammortizzate in base alla stima effettuata della loro vita utile residua.
L’avviamento non è soggetto ad ammortamento, ma ad una verifica periodica dell’adeguatezza
del valore di iscrizione in bilancio. Con periodicità annuale (od ogni volta che vi sia evidenza di
perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell’adeguatezza del valore dell’avviamento.
A tal fine viene identificata l’unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l’avviamento.
L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il
valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di
recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’unità generatrice di flussi finanziari, al netto
degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso. Le conseguenti rettifiche di valore
vengono rilevate a conto economico.
Criteri di cancellazione—Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato
patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri
8 - Attività e passività fiscali
Le imposte correnti sono determinate applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigente
e, nella misura in cui esse non siano state pagate, sono rilevate come passività. Le imposte sul
reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od
accreditate direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è
determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello
anticipato e di quello differito.
Per quanto riguarda la fiscalità differita si segnala l'adozione del metodo basato sul balance sheet
liability method. In particolare, le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla
base delle differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad un’attività
o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. Le
attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità
del loro recupero, valutata sulla base della capacità della Società di generare con continuità
redditi imponibili positivi.
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9 - Altre attività
In tale voce sono comprese le attività non riconducibili ad altre voci dell’attivo dello stato
patrimoniale.
10 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Criteri di classificazione—La voce accoglie i Debiti verso banche, i Debiti verso enti finanziari,
i Debiti verso clientela, Debiti per leasing di cui all’IFRS 16 e i Titoli in circolazione.
10.1-Debiti
Criteri di iscrizione e valutazione—I debiti a breve termine (con scadenza entro i 12 mesi) di
natura commerciale sono iscritti per il loro valore nominale. I debiti rappresentati dai
finanziamenti a medio-lungo termine sono rilevati inizialmente per l’ammontare incassato al
netto di eventuali costi di transazione e successivamente valutati al costo ammortizzato col
metodo dell’interesse effettivo.
I debiti per leasing di cui all’IFRS 16 alla prima iscrizione sono pari al valore attuale dei
pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto
l’incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione.
Dopo la valutazione iniziale, il valore contabile viene aumentato degli interessi e ridotto a
seguito dei pagamenti effettuati e/o rideterminarlo per tener conto di eventuali nuove valutazioni
o modifiche del leasing.
Criteri di cancellazione—I debiti sono cancellati dal bilancio quando risultano estinti.
10.2 Titoli in circolazione
La voce titoli in circolazione include i prestiti obbligazionari emessi da Azimut Holding SpA.
Criteri di iscrizione -I titoli in circolazione vengono rilevati all'emissione o nel momento di un
nuovo ricollocamento in base al principio della "data di regolamento". La prima iscrizione è
effettuata sulla base del fair value, normalmente pari all'ammontare incassato od al prezzo di
emissione, rettificato degli eventuali costi e ricavi aggiuntivi direttamente attribuibili alle diverse
operazioni di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.
Il fair value dei titoli in circolazione eventualmente emessi a condizioni inferiori diverse rispetto
a quelle di mercato è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al valore di mercato è
imputata direttamente a conto economico. Nel caso di strumento di debito convertibili gli oneri
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accessori sostenuti per il collocamento del prestito sono allocati proporzionalmente alla
componente di debito e alla componente iscritta nel patrimonio netto.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali-Successivamente alla
rilevazione iniziale la componente di debito viene valutata al costo ammortizzato, con il metodo
del tasso d’interesse effettivo.
Gli interessi passivi vengono registrati a conto economico nella voce Interessi passivi e oneri
assimilati”, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Criteri di cancellazione-I titoli in circolazione sono cancellati dal bilancio quando risultano
scaduti o estinti. La cancellazione avviene anche al momento del riacquisto di titoli
precedentemente emessi; la differenza tra il valore contabile del titolo e l'ammontare pagato per
riacquistarlo viene registrata a conto economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri
successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al
nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
11 - Altre passività
Criteri di classificazioneIn tale voce sono comprese le passività non riconducibili ad altre
voci del passivo dello stato patrimoniale.
Criteri di iscrizione—Le passività a breve termine (con scadenza entro i 12 mesi) e quelle di
natura commerciale sono iscritte per il loro valore nominale.
Criteri di cancellazione—Le altre passività sono cancellate dal bilancio quando risultano
estinte.
12 - Trattamento di fine rapporto del personale
Sulla base della disciplina del TFR introdotta dal D.Lgs. 5 dicembre 2005, il trattamento di fine
rapporto del personale, di cui alla voce 100 del passivo per quanto riguarda le quote maturate
fino al 31 dicembre 2008, si configura come un piano a benefici definiti e viene quindi sottoposto
a valutazione attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (Projected
Unit Credit Method – PUCM) che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi
storiche, statistiche e probabilistiche nonché in virtù dell’adozione di opportune basi tecniche
demografiche; l’attualizzazione finanziaria dei flussi avviene, inoltre, sulla base di un tasso di
interesse di mercato. Questo calcolo attuariale viene effettuato da attuari indipendenti.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, voce 140 “Spese
amministrative, a) spese per il personale” come ammontare netto di contributi versati, contributi
di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati, interessi maturati, ricavi attesi
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derivanti dalle attività a servizio del piano. Gli utili e le perdite attuariali, cosi come previsto
dallo IAS 19 vengono contabilizzati in un’apposita riserva di valutazione.
13 - Costi e ricavi
I costi sono rilevati a Conto Economico secondo il principio della competenza; i costi relativi
all’ottenimento e l’adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico
nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi.
I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno
ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In
particolare:
>> gli interessi corrispettivi sono riconosciuti prorata temporis sulla base del tasso di interesse
contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato;
>> i dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la
distribuzione;
>> le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi
contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati.
Le commissioni di gestione del portafoglio, di consulenza e di gestione sui fondi comuni di
investimento sono riconosciute in base alla durata del servizio.
14 - Azioni proprie
Le azioni proprie detenute sono portate in riduzione del patrimonio netto. Gli utili o le perdite
conseguenti all'acquisto, vendita, emissione o cancellazione di azioni proprie non sono rilevati
a conto economico, ma registrati nel patrimonio netto.
15 - Strumenti finanziari partecipativi
Gli strumenti finanziari partecipativi emessi da Azimut Holding SpA in esecuzione della
delibera dell’Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2010 e delle successive delibere del
Consiglio di Amministrazione della Società sono iscritti, per il controvalore incassato dalla
sottoscrizione pari al loro fair value, ad incremento del patrimonio netto alla voce Strumenti
di capitale in quanto gli stessi, secondo quanto previsto dalle disposizioni statutarie hanno
durata illimitata, sono emessi senza obbligo per la Società di rimborso dell’apporto effettuato
dai sottoscrittori, partecipano al riparto del patrimonio sociale residuo in sede di liquidazione
della Società in via subordinata ai creditori sociali e agli azionisti. Gli strumenti in oggetto non
sono trasferibili ad alcun titolo salvo che alla capogruppo stessa (al loro fair value e al verificarsi
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di determinate condizioni), nel qual caso i relativi diritti patrimoniali restano sospesi. Inoltre,
tali strumenti attribuiscono ai possessori il diritto al percepimento di una parte dell’utile della
Società secondo quanto previsto dallo Statuto Societario a condizione, tra le altre, che
l’Assemblea dei Soci abbia deliberato la distribuzione di un dividendo agli azionisti.
A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie
Nel corso dell’esercizio la società non ha proceduto ad alcun trasferimento di attività finanziarie
tra portafogli come effetti di cambiamento di business model.
Si rimanda a quanto descritto all’interno delle note esplicative relative alla voce “Attività
finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico” relativamente all’avvenuta
riclassifica dell’investimento in INWIT effettuato dalla società nel corso dello scorso esercizio,
precedentemente classificato all’interno delle Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla reddittività complessiva”. Il fair value al 31 dicembre 2021 di tale investimento è
pari ad euro 64.339.032 con un effetto iscritto in conto economico nell’esercizio 2021 pari ad
euro 915.688 (ante imposte); in aggiunta, si precisa che la plusvalenza iscritta all’interno del
patrimonio netto al 31 dicembre 2020 era invece pari ad euro 7.039.710.
A.4 Informativa sul fair value
Informazioni di natura qualitativa
In accordo alle disposizioni contenute nei principi contabili IFRS 7 e IFRS 13, la Società
classifica le valutazioni al fair value delle proprie attività e passività finanziarie sulla base di una
gerarchia che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. I livelli utilizzati
per la classificazione sono i seguenti:
livello 1: prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi per attività o passività identiche a
quelle oggetto di valutazione;
livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati non rettificati di cui al livello 1 che siano
però osservabili sul mercato sia direttamente (come nel caso dei prezzi) sia indirettamente
(in quanto derivati da prezzi);
livello 3: dati di input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
In particolare, il fair value di uno strumento finanziario valutato al livello 1 corrisponde al
prezzo, non rettificato, al quale lo strumento – o uno strumento identico è scambiato su di un
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
321
mercato attivo alla data di riferimento della valutazione. Per la classificazione nel livello 1, i
prezzi sono valutati congiuntamente ad ogni altra caratteristica dell’attività o passività
finanziaria: se il prezzo quotato è rettificato per tener conto di specifiche condizioni che
richiedano tale rettifica, il livello attribuito è diverso dal livello 1.
Le analisi per la classificazione nei diversi livelli della gerarchia del fair value sono effettuate in
modo analitico per ogni singola attività o passività finanziaria detenuta/emessa; tali analisi ed i
criteri di valutazione sono applicati in modo uniforme nel tempo.
Tra i principali criteri seguiti dalla Società, con riferimento agli strumenti finanziari detenuti
nell’ambito delle politiche di gestione della liquidità e alle passività finanziarie emesse, si
segnala che sono ritenuti di livello 1 i fondi comuni di investimento aperti il cui fair value è
ritenuto di livello 1 se rappresentato dal Net Asset Value (NAV) fornito dall’administrator del
fondo alla data di valutazione; diversamente nel caso di fondi quotati e Exchange Trade Fund
(ETF) il fair value di Livello 1 è costituito dal prezzo di chiusura del rispettivo mercato di
quotazione.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
322
Informazioni di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per
livelli di fair value
31/12/2021 31/12/2020
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate a fair value con impatto a
conto economico
a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione
b) Attività finanziarie designate al fair value
c) Attività finanziarie obbligatoriamente valutate a fair value 310.296.537
94.878.510
304.723.274
30.819.537
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
66.506.359
3. Derivati di copertura
4. Attività materiali
5. Attività immateriali
Totale 310.296.537
94.878.510
304.723.274
97.325.897
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Passività finanziarie designate al fair value
3. Derivati di copertura
Totale
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
La Società alla data del presente bilancio non detiene attività finanziarie valutate al fair value su
base ricorrente di livello 3.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
323
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non
ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
Attività/Passività non
misurate al fair value o
misurate al fair value su
base non ricorrente
31/12/2021 31/12/2020
VB L1 L2 L3 VB L1 L2
L3
1. Attività
finanziarie valutate al
costo ammortizzato
33.693
-
-
33.693
91.302
-
-
91.302
2. Attività materiali
detenute a scopo di
investimento
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Attività non
correnti e gruppi di
attività in via di
dismissione
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale 33.693
-
-
33.693
91.302
-
-
91.302
1. Passività
finanziarie valutate al
costo ammortizzato
855.004.576
1.025.150.000
818.508
898.854082
864.150.000
45.530.985
2. Passività
associate ad attività in via
di dismissione
-
-
-
-
Totale 855.004.576
1.025.150.000
898.854.082
864.150.000
-
45.530.985
A.5 - Informativa sul C.D. “Day one profit/loss”
La società non ha posto in essere operazioni da cui è derivata la contabilizzazione del c.d. “day
one profit/loss”.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
324
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide – Voce 10
La voce presenta un saldo di 32.323.933 euro con un decremento di euro 27.890.078 rispetto
allo scorso esercizio (il saldo della voce era pari a 60.214.011 euro al 31 dicembre 2020) ed
include la cassa contanti in euro e valuta estera, oltre alle disponibilità liquide giacenti sui conti
correnti bancari remunerati a tassi di mercato e classificate in questa voce in conformità al
provvedimento di Banca d’Italia emanato il 29 ottobre 2021, cui la società fa riferimento nella
redazione del bilancio d’esercizio.
Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico Voce
20
La voce presenta un saldo di 405.175.047 euro con un incremento di 69.632.235 euro rispetto
allo scorso esercizio (il saldo della voce era pari a 335.542.812 euro al 31 dicembre 2020).
2.5 “Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione
merceologica”
Voci / Valori
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R. 310.296.537
94.878.510
304.723.274
30.819.537
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri
Totale
310.296.537
4.878.510
304.723.274
30.819.537
La voce “Quote di OICR” Livello 1 si riferisce alle quote dei fondi comuni d’investimento gestiti
dal Gruppo Azimut sottoscritti nell’ambito delle politiche di gestione della liquidità della
Società.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
325
La voce “Quote di O.I.C.R.” (Livello 2) si riferisce all’investimento nel veicolo di diritto
lussemburghese Azimut Private Equity I SCSp, attraverso il quale si è effettuato un unico
investimento indiretto nella società quotata INWIT, precedentemente classificato all’interno
della voce “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla reddittività complessiva”.
Sono inoltre compresi gli investimenti in fondi d’investimenti chiusi gestiti dal Gruppo Azimut.
2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per
debitori/emittenti
Voci/Valori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Titoli di capitale
di cui: banche
di cui: altre società finanziarie
di cui: società non finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
3. Titoli di debito
a) Amministrazioni pubbliche
b) Banche
c) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
d) Società non finanziarie
3. Quote di O.I.C.R. 405.175.047
335.542.812
4. Finanziamenti
a) Amministrazioni pubbliche
b) Banche
c) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
d) Società non finanziarie
e) Famiglie
Per quanto riguarda la composizione degli investimenti e l’identità dei rischi derivanti dalle
suddette attività finanziarie si rinvia al paragrafo sezione 3 parte D “Altre Informazioni
Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura”.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
326
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
Voce 30
La voce presenta un saldo a zero con un decremento di euro 66.506.359 (il saldo della voce era
pari a 66.506.359 euro al 31 dicembre 2020). Il saldo dell’esercizio precedente si riferiva
all’investimento nel veicolo di diritto lussemburghese Azimut Private Equity I SCSp, attraverso
il quale si è effettuato un unico investimento indiretto in una società quotata, ed è stato
riclassificato nella voce “Attività finanziarie al fair value con impatto a conto economico”
3.1 “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
composizione merceologica”
Voci / Valori
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito
- di cui: Titoli di stato
66.506.359
2. Titoli di capitale
4. Finanziamenti
Totale
66.506.359
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RELAZIONI E BILANCI 2021
327
3.2 Attività finanziarie valutate al Fair Value con impatto sulla redditività: composizione per
debitori/emittente
Voci/Valori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Titoli di debito
a) Amministrazioni pubbliche
b) Banche
c) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
d) Società non finanziarie
2. Titoli di capitale
66.506.359
a) Banche
b) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
c) Società non finanziarie
66.506.359
d)Altri
4. Finanziamenti
a) Amministrazioni pubbliche
b) Banche
c) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
d) Società non finanziarie
e) Famiglie
Totale
66.506.359
Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40
La voce presenta un saldo di 33.693 euro in diminuzione di 57.509 euro rispetto allo scorso
esercizio (il saldo della voce era pari a 91.302 euro al 31 dicembre 2020).
4.1 “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica”
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
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RELAZIONI E BILANCI 2021
328
Composizione
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Primo e secondo stadio Terzo Stadio
di cui:
impaered
acquisite o
originate
L 1 L 2 L 3
Primo e secondo
stadio
Terzo
Stadio
di cui:
impaered
acquisite
o
originate
L 1
L 2 L 3
1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni
X X X X
X X
1.1 gestione di O.I.C.R. X X X X
X X
1.2 gestione individuale X X X X
X X
1.3 gestione di fondi pensione
X X X
2. Crediti per altri servizi
2.1 consulenze
X X X
X
X X
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
X X X
X
X X
2.3 altri
X X X
X
X X
3. Altri crediti 33.693
91.302
3.1 pronti contro termine
X X X
X
X X
di cui: su titoli di Stato
X X X
X
X X
di cui: su altri titoli di debito
X X X
X
X X
di cui: su titoli di capitale e quote
X X X
X
X X
3.2 depositi e conti correnti 33.693
X X X 91.302
X
X X
3.3 altri
X X X
X
X X
4. Titoli di debito
Totale
33.693
91.302
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RELAZIONI E BILANCI 2021
329
4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti
Composizione / Controparte
Banche Enti Finanziari Clientela
di cui: del
gruppo
della SGR
di cui: del
gruppo della
SGR
di cui: del
gruppo
della SGR
1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni
1.1 gestione di O.I.C.R.
1.2 gestione individuale
1.3 gestione di fondi pensione
2. Crediti per altri servizi
2.1 consulenze
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
2.3 altri
3. Altri crediti
33.693
33.693
3.1 pronti contro termine
di cui: su titoli di Stato
di cui: su altri titoli di debito
di cui: su titoli di capitale e quote
3.2 depositi e conti correnti
33.693
33.693
3.3 altri
4. Titoli di debito
Totale 31.12.2021
33.693
33.693
Totale 31.12.2020
91.302
91.302
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RELAZIONI E BILANCI 2021
330
Sezione 7 - Partecipazioni – Voce 70
La voce presenta un saldo di 1.044.413.713 euro (901.748.991 euro al 31 dicembre 2020) con
un incremento di euro 142.664.722 rispetto allo scorso esercizio.
7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi
I dettagli informativi delle partecipazioni detenute dalla società sono riportati, con riferimento
ai bilanci delle società controllate in via esclusiva al 31 dicembre 2021, nell’allegato A alla
presente nota integrativa.
Con riferimento al valore delle partecipazioni detenute dalla Società, coerentemente con quanto
previsto dallo IAS 36 in materia di impairment test, si è proceduto a verificare la congruità dei
valori iscritti al fine di verificare che non sussistessero situazioni di perdite di valore. Per la
metodologia utilizzata si veda quanto descritto nell’ambito del paragrafo impairment testnella
successiva sezione 9.1.
7.2 Variazioni annue delle partecipazioni
Partecipazioni di
gruppo
Partecipazioni
non di gruppo Totale
A. Esistenze iniziali 901.748.991
901.748.991
B. Aumenti 142.664.722
142.664.722
B.1 Acquisti
9.457.908
9.457.908
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni
133.206.814
133.206.814
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
-
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Salutazion1
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 1.044.413.713
1.044.413.713
La voce “aumenti” acquisti, si riferisce esclusivamente all’acquisto del 100% del capitale sociale
della società del Gruppo CGM Italia SpA avvenuto in data gennaio 2021 e funzionale
all’operazione di scissione totale della suddetta società in Azimut Capital Management Sgr SpA
e Azimut Libera Impresa Sgr SpA che si è perfezionata in pari data.
La voce “aumenti” altre variazioni, si riferisce a:
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
331
versamento a titolo di contributo in conto aumento di capitale a favore di AZ
International Holdings SA con sede in Lussemburgo per 65.000.000 euro e Azimut
Enterprises Srl per 27.920.000 euro;
versamento del capitale sociale della società Azimut Investments Limited costituita in
data 29 settembre 2021 con sede in Irlanda per euro 500.000;
versamento del capitale sociale della società Azimut Uk Holdings Limited costituita in
data 29 luglio 2021 con sede in Inghilterra per euro 117.724 e successivi versamenti in
conto aumento di capitale per euro 36.669.089;
versamento della seconda tranche del residuo controvalore ancora da corrispondere per
l’acquisto del rimanente 49% di Augustum Opus SIM SpA (ora fusa in Azimut Capital
Management SGR SpA) agli azionisti di minoranza (ex soci della stessa società) pari a
euro 3.000.000.
Sezione 8 - Attività materiali – Voce 80
8.1 “Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo”
La voce presenta un saldo di 1.443.088 con un incremento di 15.466 euro rispetto allo scorso
esercizio (1.427.622 euro al 31 dicembre 2020).
Voci/Valutazione Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Di proprietà 393.623
474.447
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili 27.984
27.626
d) impianti elettronici
e) altre 365.639
446.821
2. Diritti d'uso: Acquisti con leasing 1.049.465
953.175
a) terreni
b) fabbricati 986.703
849.057
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre 62.762
104.118
Totale 1.443.088
1.427.622
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
332
La voce “Attività di proprietà” comprende le attività materiali ad uso funzionale di proprietà
della società; la voce sottovoce “altri” è rappresentata da macchine ufficio elettroniche (personal
computer, stampanti e monitor) e dall’impianto telefonico.
La voce “Diritti d’uso acquisiti con il leasing” comprende i diritti d’uso acquisiti tramite contratti
di locazione e noleggio rientranti nel campo di applicazione del principio contabile IFRS 16; le
ulteriori informazioni previste dallo stesso principio contabile sono fornite nella Nota integrativa
“Parte D Altre Informazioni Sezione 7 Informativa sul leasing” della presente Nota
integrativa a cui si rimanda per dettaglio.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
333
8.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni Fabbricati
Mobili
Impianti
Elettronici
Altri
Totale
A. Esistenze iniziali lorde
994.924
202.862
2.741.928
3.939.714
A. 1 Riduzioni di valore totali nette
-5.867
-175.235
-190.990
-2.512.092
A. 2 Esistenze iniziali nette
849.058
27.626
550.939
1.427.622
B. Aumenti
876.496
6.525
77.904
960.925
B.1 Acquisti
6.525
60.266
66.791
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
54.960
54.960
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di
investimento
X
X
X
B.7 Altre variazioni
821.536
17.638
839.175
C. Diminuzioni
- 738.851
- 6.167
- 200.441
- 945.460
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
- 128.927
- 6.167
- 186.710
- 321.804
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate
a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
Value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
X
X
X
b) attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
C.7 Altre variazioni
- 609.924
- 13.731
- 623.656
D. Rimanenze finali lorde
1.871.420 209.387
2.819.832 4.900.639
D. 1 Riduzioni di valore totali nette - 884.718
- 181.402
-2.391.431
-3.457.551
D. 2 Rimanenze finali nette 986.703
27.984
428.401
1.443.088
E. Valutazione al costo 986.703
27.984
428.401
1.443.088
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
334
Gli ammortamenti sono calcolati in base alle aliquote riportate di seguito:
Descrizione
Aliquota
Di proprietà
Mobili e arredi 12%
Altre:
Macchine ufficio elettroniche 20%
Impianto Telefonico 20%
Altri beni 25%
Diritti d'uso: Acquisti con leasing
Fabbricati In base alla durata del contratto di locazione
Spese per migliorie capitalizzate In base alla durata del contratto di locazione
Altre:
Stampanti In base alla durata del contratto di noleggio
Autovetture In base alla durata del contratto di noleggio
Sezione 9 - Attività immateriali – Voce 90
La voce presenta un saldo di 186.375.922 euro, in diminuzione di 983.773 euro rispetto allo
scorso esercizio (il saldo della voce era pari a 187.359.695 euro al 31 dicembre 2020). La voce
è composta come segue:
9.1 “Attività immateriali”: composizione per tipologia di attività
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Attività valutate al costo
Attività
valutate al
fair value
Attività valutate al costo
Attività
valutate al
fair value
1. Avviamento 149.829.431
149.829.431
2. Altre attività immateriali
36.546.491
37.530.264
2.1 generate internamente
2.2 altre 36.546.491
37.530.264
Totale
186.375.922
187.359.695
Il valore della voce “Avviamento”, ammontante originariamente a euro 176,3 milioni, di cui
26,4 milioni di euro ammortizzati ante adozione dei principi contabili internazionali e
corrispondente alla parte di disavanzo di fusione non allocato a maggior valore delle
partecipazioni, si riferisce al “Goodwill” pagato da Azimut Holding SpA (già Tumiza SpA) per
l’acquisizione del Gruppo attraverso l’acquisto, nel corso dell’esercizio 2002, dell’intero
capitale sociale della società Azimut Holding SpA incorporata nel dicembre dello stesso anno.
Il valore della voce “Altre attiviimmateriali - altre” si riferisce al costo di acquisto del software
(1.208.267 euro) e al marchio “Azimut” (35.338.224).
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
335
Impairment test
Il presente documento di Impairment Test è stato predisposto tenendo in considerazione i diversi
documenti, richiami di attenzione e raccomandazioni emanati dalle Autoridi Vigilanza (Es:
Consob, ESMA, Banca d’Italia, ecc.) negli ultimi due anni relativi alla necessidi osservare i
principi che presiedono al processo di produzione dell’informativa finanziaria, tenuto conto
degli impatti che gli effetti connessi al COVID-19, nonché di quelli derivanti dall’attuale
contesto di riferimento, possono avere con riferimento, in particolare, alle verifiche relative alla
continuità aziendale nonché alle valutazioni delle attività (cd. impairment test).
Con riferimento alle voci avviamento e marchio (qualificato come attività immateriale con vita
utile indefinita), come previsto dallo IAS 36 “Riduzione di valore durevole delle attività”, la
Società, annualmente, nell’ambito del complessivo processo di redazione del bilancio, sottopone
i relativi saldi contabili alla verifica di congruità dei valori iscritti. Tale accertamento, c.d.
“Impairment Test”, è finalizzato all’individuazione di eventuali perdite durevoli: qualora
l’analisi evidenzi la non sostenibilità dei saldi contabili, la Società procede alla rilevazione della
perdita di valore dell’attività.
Pur operando il Gruppo come un’unica struttura, complessivamente dedicata alla gestione del
risparmio e al collocamento di strumenti di investimento, nella quale i contributi delle singole
componenti appaiono indistinguibili, l’esercizio di impairment test è stato effettuato su un
numero di cash generating unit (“CGU”) significative, complessivamente pari a n. 4, riflettendo
di fatto le scelte prese nel determinare i Settori Operativi/Aree Geografiche ai fini
dell’informativa richiesta dall’IFRS 8. Ciò alla luce del fatto che lo stesso IAS 36 prevede che
una CGU non può essere più grande di un settore operativo, così come definito dal paragrafo 5
dell’IFRS 8.
La prima CGU (CGU Azimut) è riconducibile all’attività svolta dalle società direttamente
controllate da Azimut Holding SpA, ciascuna specializzata nella distribuzione, nella promozione
e gestione di prodotti finanziari e assicurativi (essenzialmente unit linked), che operano come
un’unica struttura, complessivamente dedicata alla gestione del risparmio e al collocamento di
strumenti di investimento, nella quale i contributi delle singole componenti appaiono
indistinguibili e i cui risultati operativi sono ugualmente rivisti periodicamente in modo unitario
dal management ai fini dell’adozione delle decisioni delle risorse da allocare e della valutazione
dei risultati e delle performance aziendali.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
336
Le altre tre CGU sono invece riconducibili all’attività svolta dalle società estere che sono
presentate e classificate per Area Geografica (EMEA, America e Asia Pacifico). Le società
estere sono anch’esse specializzate nella gestione, promozione e distribuzione di prodotti
finanziari e del risparmio gestito, ciascuna nell’area geografiche di riferimento, secondo lo stesso
modello di business integrato della CGU precedentemente descritta.
Per quanto riguarda l’impairment test della CGU Azimut cui sono state ricondotte le voci
avviamento e marchio iscritte nel bilancio d’esercizio si rileva che non sono emersi indicatori di
impairment.
Di seguito vengono presentate le società appartenenti alla CGU Azimut.
Società Paese
Azimut Investments Sa
Italia
Azimut Life DAC Italia
Azimut Capital Management SGR SpA Italia
Azimut Enterprises Srl
Italia
Azimut Financial Insurance
SpA
Italia
Azimut Libera Impresa Sgr
SpA
Italia
La stima del valore d’uso è stata fatta utilizzando il metodo del Discounted Cash Flow basandosi
sui seguenti assunti:
3) Tasso di sconto calcolato utilizzando come data di riferimento il 31 dicembre 2021 e
determinato con una logica di costo medio ponderato del capitale (wacc):
Risk Free: tasso BTP a 10 anni, media 2021;
Costo del capitale Ke determinato utilizzando il metodo del CAPM versione
unlevered;
Costo del debito determinato utilizzando il costo medio del debito di Azimut
Holding arrotondato prudenzialmente al 2%;
Beta: calcolato su un orizzonte temporale di 5 anni con rilevazioni giornaliere
(Fonte: Bloomberg);
Premio per il rischio di Mercato: Rendimento aggiuntivo richiesto per
investimenti in azioni piuttosto che in titoli risk free (Fonte: Credit Suisse Global
Equity Strategy);
4) Flussi di Cassa
Per il calcolo del Cash Flow si è ritenuto ragionevole approssimare il flusso di cassa atteso con
l’utile netto di periodo al lordo di ammortamenti.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
337
Gli utili sono stati determinati sulla base delle ipotesi (linee strategiche) che verranno utilizzate
per lo sviluppo del nuovo piano industriale 2022 2026, partendo dai budget predisposti ed
approvati per l’esercizio 2022.
3) Valori Terminali
Per il calcolo dei Valori Terminali è stato considerato l’utile netto dell’ultimo periodo di
previsione esplicita al lordo degli ammortamenti, assumendo un tasso di crescita g pari al 2%.
Calcolo del costo medio ponderato del capitale:
Si precisa, che a partire dall’esercizio 2019 ai fini di adeguare i tassi di attualizzazione all’attuale
e futura struttura finanziaria del Gruppo, il costo medio ponderato del capitale è stato calcolato
ponderando il costo dell’indebitamento ed il costo dell’equity.
I rispettivi pesi, 15% per componente di debito e 85% per la componente equity, sono la
risultante del confronto tra la struttura finanziaria del Gruppo e la media del rapporto di
indebitamento riscontrato in società quotate che per settore di appartenenza e mercato di
riferimento risultano essere comparabili.
Risultati relativi alla CGU Azimut
A.2) Stress Test
Valutazione impatti connessi al COVID-19 e all’attuale contesto di riferimento sugli
indicatori di perdite durevoli di valore delle attività ai sensi dello IAS 36
Con riferimento ai dati presenti al 31 dicembre 2021 è stata effettuato uno stress test aggiuntivo
sui paesi nel quale il gruppo opera.
L’esercizio svolto è stato mirato a verificare la tenuta stressed, per singola CGU, della differenza
tra il valore d’uso e il valore contabile di ogni singola CGU considerando come parametro
####
4,9% 5,4% 5,9% 6,37% 6,9% 7,4% 7,9% 8,4%
0,0%
6.783.433.523
6.135.301.882 5.597.622.913 5.144.388.691 4.757.162.090 4.422.508.886 4.130.408.649 3.873.235.166
0,5%
7.442.225.697
6.661.324.303 6.025.856.622 5.498.662.166 5.054.246.680 4.674.537.166 4.346.364.714 4.059.906.774
1,0%
8.271.221.140
7.307.700.913 6.542.012.138 5.918.900.740 5.401.936.587 4.966.126.476 4.593.752.595 4.271.904.827
1,5%
9.346.164.048
8.121.073.149 7.176.264.288 6.425.419.617 5.814.365.744 5.307.385.038 4.879.973.098 4.514.758.618
2,0%
10.795.570.628
9.175.757.736 7.974.379.632 7.047.830.262 6.311.471.833 5.712.185.344 5.214.948.333 4.795.733.313
2,5%
12.856.381.221
10.597.848.871 9.009.280.891 7.831.044.769 6.922.316.038 6.200.096.282 5.612.295.368 5.124.569.170
3,0%
16.018.864.303
12.619.821.529 10.404.697.042 8.846.624.393 7.690.975.841 6.799.641.483 6.091.222.784 5.514.633.686
3,5%
21.488.685.001
15.722.704.611 12.388.742.392 10.215.988.084 8.687.682.650 7.554.083.108 6.679.729.027 5.984.783.389
-17,5% -15,0% -12,5% -10,0% -7,5% -5,0% -2,5%
#### 82,50% 85,00% 87,50% 90,00% 92,50% 95,00% 97,50% 100%
2% 5.789.412.572 5.969.186.528 6.148.960.484 6.328.734.439 6.508.508.395 6.688.282.351 6.868.056.307 7.047.830.262
Differenza tra Valore d'uso e Valore contabile della CGU
WACC
G
Differenza tra Valore d'uso e Valore contabile della CGU - Diminuzione dei Flussi

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RELAZIONI E BILANCI 2021
338
variabile la diminuzione dei flussi di cassa attesi e del tasso di attualizzazione (ove ritenuto
metodologicamente significativo) fino ad azzerare lo scostamento tra i valori sopra citati.
Di seguito si riepiloga il risultato dell’analisi svolta, mantenendo un tasso di crescita g costante
al 2,00%:
CGU
%Stress
Flussi Cassa
%stress
Tasso WACC
Italia 98,01%
n.a.
9.2 Attività immateriali: variazioni annue
Totale
A. Esistenze Iniziali 187.359.695
B. Aumenti 23.912
B.1 Acquisti
23.912
B.2 Riprese di valore
B.3 Variazioni positive di
fair value
-
a
patrimonio netto
-
a conto economico
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni 1.007.685
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
1.007.685
C.3 Rettifiche di valore
-
a patrimonio netto
-
a conto economico
C.4 Variazioni negative di
fair value
-
a patrimonio netto
-
a conto economico
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 186.375.922
Gli acquisti di cui sopra si riferiscono unicamente a pacchetti software, le cui aliquote di
ammortamento sono le seguenti:
Descrizione Aliquota
Software applicativi
33%
Software Piattaforma Zenit
Vita utile del bene (30.6.2023)
Software P
i
attaforma IT
20%

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RELAZIONI E BILANCI 2021
339
Sezione 10 - Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 – Voce 60
Attività fiscali (voce 100)
La voce presenta un saldo di 1.532.261 euro con un incremento di 1.511.008 euro rispetto allo
scorso esercizio (il saldo della voce era pari a 21.253 euro al 31 dicembre 2020).
10.1 “Attività fiscali: correnti e anticipate” composizione
Composizione
31/12/2021
31/12/2020
Correnti
1.498.297
Anticipate 33.964
21.253
Totale
1.532.261
21.253
La voce “Attivifiscali correnti” si riferisce al credito verso l’erario per l’imposta sostitutiva
su Ires e Irap 3% (1 rata) versata a giugno 2021 in vir dell’operazione di riallineamento
dell’avviamento cui la società aveva optato. A seguito delle nuove disposizioni in materia di
riallineamento contenute nella Legge di Bilancio 2022 la società ha esercitato la facoltà di
revoca.
La voce “Attivifiscali anticipate” si riferisce a differenze temporanee sorte in conseguenza del
diverso criterio temporale di deducibilità fiscale IRES di alcune componenti di costo rispetto a
quanto rilevato a conto economico.
Passività fiscali (voce 60)
La voce presenta un saldo di 75.916.762 euro con un incremento di 32.361.057 euro rispetto allo
scorso esercizio (il saldo della voce era pari a 43.555.705 euro al 31 dicembre 2020).
10. “Passività fiscali: correnti e differite” composizione
Composizione
31/12/2021
31/12/2020
Correnti
37.542.694
4.243.181
Differite 38.374.068
39.312.524
Totale
75.916.762
43.555.705
La voce Passività fiscale correnti” accoglie il debito per Irap al netto degli acconti versati nel
corso dell’esercizio e il debito per Ires riveniente dagli imponibili ceduti dalle società che
partecipano al consolidato fiscale nazionale. La voce comprende inoltre il debito residuo per
imposta sostitutiva dell’Ires e dell’Irap 3% iscritta in virtù dell’operazione di riallineamento ex

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RELAZIONI E BILANCI 2021
340
D.L. 104/2020 del Marchio “Azimut” avvenuto nello scorso esercizio pari a euro 705.320 Il
pagamento è stato rateizzato in 3 anni e la prima rata è stata versata in data 30 giugno 2021.
La voce “Passività fiscali differite” accoglie e le imposte differite relative alla differenza
temporanea fra il valore contabile e il valore fiscale dell’avviamento pari a 36.400.735 euro e
del Marchio pari a euro 1.952.645. Tali passività fiscali, iscritte in applicazione del principio
contabile internazionale IAS 12, si ritiene che non si trasformeranno ragionevolmente in un onere
effettivo poiché le suddette differenze temporanee sono destinate a ridursi attraverso un esito
negativo dell’impairment test che comporti la svalutazione dell’avviamento e del Marchio,
nonché nel caso di cessione.
Riallineamento dei valori contabili e fiscali dell’avviamento
La società al 30 giugno 2021 aveva proceduto al riallineamento dei valori dell’avviamento
avvalendosi della Legge di Bilancio 2021 all’ art. 1 comma 83. Tale adeguamento si sostanziava
in un riallineamento che non comportava alcun incremento del valore dei cespiti iscritti
nell’attivo del bilancio, bensì il solo aumento del valore riconosciuto ai fini fiscali, il quale si
riallineava appunto a quello contabile. Per effetto di tale opzione, i cespiti interessati
acquistavano dunque un nuovo valore fiscale, dietro pagamento di un’imposta sostitutiva
dell’Ires e dell’Irap del 3% sull’ammontare del predetto riallineamento. Tale imposta, rateizzata
in tre anni, è stata versata entro i termini di legge ossia entro il 30 giugno 2021 (prima rata). A
seguito delle nuove disposizioni in materia di riallineamento contenute nella Legge di Bilancio
2022 (più precisamente all’art 1, co 624 della L 234/2021) la società ha esercitato la facoltà di
revoca, essendo venuta a mancare la convenienza economica ed ha proceduto a (i) iscriversi
nuovamente le imposte differite passive che erano state riversate in conto economico per effetto
del riallineamento per un importo di euro 36.400.735 (ii) stornare il costo per l’imposta
sostitutiva (ii) iscriversi un credito verso erario per il versamento della prima rata dell’imposta
sostitutiva 3%; si rappresenta infatti che la revoca costituisce titolo per il
rimborso/compensazione dell’imposta versata secondo le modalità e termini che verranno
stabiliti nel Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate di prossima emanazione.
Riallineamento dei valori contabili e fiscali del Marchio
La società nel corso dell’esercizio 2020 aveva optato per l’esercizio della facoltà prevista dal
Decreto-Legge 104/2020 (convertito dalla Legge 126/2020), art. 110, di riallineare il minor

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RELAZIONI E BILANCI 2021
341
valore fiscale del proprio marchio a quello contabile, pari a euro 35.338.224, come risultante
dal bilancio al 31 dicembre 2019, tramite il versamento di un’imposta sostitutiva pari al 3% del
valore riallineato, vincolando quindi in una riserva in sospensione d’imposta ai fini fiscali un
importo pari a euro 34.208.021 tramite apposita delibera assembleare del 29 aprile 2021.
A seguito delle modifiche normative introdotte dall’ art. 1 co. 622-623 della L. 234/2021 (Legge
di bilancio 2022) che ha previsto che il maggior valore attribuito, in sede di riallineamento, ai
marchi e agli avviamenti è deducibile, in ogni caso, in misura non superiore, per ciascun periodo
d'imposta, a un cinquantesimo del valore riallineato, la società ha provveduto ad allineare il
piano di ammortamento del marchio in base alle nuove disposizioni normative.
10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
1. Esistenze iniziali 0
7.759.544
2. Aumenti 5.786
-
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 5.786
-
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre 5.786
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti -
-
3. Diminuzioni -
(7.759.544)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio -
(4.106.680)
a) rigiri -
(4.106.680)
b) svalutazione per sopravvenuta irrecuperabilità -
-
c) mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni -
(3.652.864)
4. Importo finale 5.786
0

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RELAZIONI E BILANCI 2021
342
10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
1. Esistenze iniziali 37.622.993
46.879.149
2. Aumenti 1.047.476
298.043
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 1.047.476
298.043
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre 1.047.476
298.043
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni (296.400)
(9.554.199)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (296.400)
(9.554.199)
a) rigiri (296.400)
(9.554.199)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 38.374.069
37.622.993
10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
1. Esistenze iniziali 21.253
21.256
2. Aumenti 6.927
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti 6.927
3. Diminuzioni
(3)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazione per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
(3)
4. Importo finale 28.180
21.253

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RELAZIONI E BILANCI 2021
343
10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
1. Esistenze iniziali 1.689.530
-
2. Aumenti
1.689.530
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altri
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
1.689.530
3. Diminuzioni
(1.689.530)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (1.689.530)
a) rigiri (1.689.530)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale -
1.689.530
Sezione 12 - Altre attività - Voce 120
La voce presenta un saldo di 76.311.450 euro in aumento di 12.496.944 euro rispetto allo scorso
esercizio (il saldo della voce era pari a 63.814.506 euro al 31 dicembre 2020).
12.1 “Altre attività”: composizione
Composizione 31/12/2021
31/12/2020
Crediti v/erario per Iva 120.538
Altri crediti 6.418.697
20.108.784
Crediti verso società controllate 69.362.978
42.811.939
Risconti attivi 409.237
893.783
Totale
76.311.450
63.814.506
La voce “Crediti verso società controllate” comprende principalmente:
crediti maturati nei confronti della controllata Azimut Capital Management SGR SpA per 2
milioni di euro, per il compenso delle royalties sul marchio “Azimut” dovute per l’anno
2021;
crediti verso le controllate Azimut Capital Management SGR SpA, Azimut Libera Impresa
SGR SpA, Azimut Financial Insurance SpA e Azimut Capital Tech Srl a fronte delle
imposte dirette (IRES) rivenienti dall’imponibile positivo del periodo di imposta 2021,
trasferite alla società in virtù dell’adesione all’istituto del consolidato fiscale nazionale per

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RELAZIONI E BILANCI 2021
344
42,3 milioni euro e verso la controllata Azimut Investments Sa a fronte del contratto di
servizio di cash pooling per 25 milioni di euro.
PASSIVO
Sezione 1 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10
La voce presenta un saldo di 855.004.576 euro in diminuzione di 43.849.506 euro rispetto
all’esercizio precedente (il saldo della voce era pari 898.854.082 euro al 31 dicembre 2020).
1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti
Dettaglio / Valori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Debiti verso reti di vendita:
1.1 per attività di collocamento OICR
1.2 per attività di collocamento di gestioni individuali
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
2. Debiti per attività di gestione:
2.1 per gestioni proprie
2.2 per gestioni ricevute in delega
2.3 per altro
3. Debiti per altri servizi:
3.1 consulenze
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
3.3 altri
4. Altri debiti
4.1 pronti contro termine
di cui: su titoli di Stato
di cui: su altri titoli di debito
di cui: su titoli di capitale e quote
4.2 Debiti per Leasing 818.508
748.656
4.3 Altri Debiti
44.782.329
Totale
818.508
45.530.985
Fair Value - Livello 1
Fair Value - Livello 2
Fair Value - Livello 3
818.508
45.530.985
Totale Fair Value
818.508
45.530.985

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RELAZIONI E BILANCI 2021
345
La voce “4.2 Debiti per leasing” è costituita dal debito residuo dei diritti d’uso iscritti in
all’applicazione del principio contabile IFRS 16. Per maggiori informazioni si rimanda alla
“Parte D Altre Informazioni Sezione 7 Informativa sul leasing” della presente Nota
integrativa.
La voce “4.3 Altri Debiti” presenta un saldo a zero in quanto la società ha proceduto al
pagamento del finanziamento concesso dal Banco BPM in data 28 febbraio 2019 suddiviso in
due linee, A e B, ciascuna di un importo originario di 100 milioni di euro, rimborsabili: (Linea
A) in più tranche e (Linea B) con scadenza unica 31 dicembre 2021. Nel mese di giugno 2021 è
avvenuto il pagamento della rata (Linea A) pari a 7,5 milioni di euro mentre nel mese di
dicembre 2021 è avvenuto il pagamento dell’ultima rata (Linea A) pari a 7,5 milioni di euro e
della rata (Linea B) pari a 30 milioni di euro.
1.2 Composizione delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato": "Titoli in
circolazione"
Composizione
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
VB
Fair Value
VB
Fair Value
L1 L2
L3
L1 L2
L3
1. Titoli 854.186.068
1.025.150.000
853.323.097
864.150.000
- Obbligazioni
854.186.068
1.025.150.000
853.323.097
864.150.000
- Altri titoli
Totale 854.186.068
1.025.150.000
853.323.097
864.150.000
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
La voce comprende:
- il prestito obbligazionario “Azimut 2017-2022 2,000%” per euro 355.260.339
composto da originarie n. 3.500 obbligazioni da 100.000 euro nominali, della durata
quinquennale emesso in data 27 marzo 2017. L’importo si riferisce a quanto collocato
complessivamente e comprende gli oneri sostenuti dalla società per l’emissione e il
collocamento, oltre il rateo degli interessi passivi maturati al 31 dicembre 2021 che

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RELAZIONI E BILANCI 2021
346
verranno pagati alla scadenza prestabilita. Il prestito obbligazionario frutta un interesse
al tasso fisso del 2,000% pagabile annualmente;
- il prestito obbligazionario “Azimut 2019-2024 1,625%” per euro 498.925.730 composto
da originarie n. 5.000 obbligazioni da 100.000 euro nominali, della durata quinquennale
emesso in data 12 dicembre 2019. L’importo si riferisce a quanto collocato
complessivamente e comprende gli oneri sostenuti dalla società per l’emissione e il
collocamento, oltre il rateo degli interessi passivi maturati al 31 dicembre 2021 che
verranno pagati alla scadenza prestabilita. Il prestito obbligazionario frutta un interesse
al tasso fisso del 1,625% pagabile annualmente.
1.3 Titoli subordinati
La società non ha emesso titoli subordinati.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
347
1.5 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: Debiti: composizione per controparte
Composizione / Controparte
Banche Società Finanziarie
Clientela
di cui:
del
grupp
o della
SGR
di cui:
del
grupp
o della
SGR
di cui:
del
grupp
o della
SGR
1. Debiti verso reti di vendita
1.1 per attività di collocamento OICR
1.2 per attività di collocamento gestioni
individuali
1.3 per attività di collocamento fondi pensione
2. Debiti per attività di gestione:
2.1 per gestioni proprie
2.2 per gestioni ricevute in delega
2.3 per altro
3. Debiti per altri servizi:
3.1 consulenze ricevute
3.2 funzioni aziendali in outsourcing
3.3 altri
4. Altri debiti
818.508
4.1 pronti contro termine
di cui: su titoli di Stato
di cui: su altri titoli di debito
di cui: su titoli di capitale e quote
4.2 Debiti per Leasing
818.508
4.3 Altri Debiti
Totale 31.12.2021
818.508
Totale 31.12.2020
44.782.329
748.656

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RELAZIONI E BILANCI 2021
348
Sezione 6 - Passività fiscali – Voce 60
La voce “Passività fiscali” è dettagliatamente illustrata nella sezione 10 dell’attivo della presente
nota integrativa, alla quale si rimanda.
Sezione 8 - Altre passività – Voce 80
La voce presenta un saldo di 5.557.478 euro in diminuzione di 951.558 euro rispetto allo scorso
esercizio (6.509.036 euro al 31 dicembre 2020).
8.1 Composizione della voce 90 “Altre passività”:
31/12/2021
31/12/2020
Debito verso fornitori
2.823.775
1.674.539
Debiti verso organi sociali
277.867
264.069
Debiti verso erario
428.196
480.926
Debiti verso enti previdenziali
134.067
111.450
Debiti verso personale dipendente
1.020.819
1.194.468
Debiti verso società controllate
243.754
2.075.526
Altri debiti
629.000
708.058
Totale
5.557.478
6.509.036
La voce “Debiti verso società controllate comprende il debito verso la controllata Azimut
Enterprises Srl per debiti Ires ceduti al consolidato fiscale nazionale.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
349
Sezione 9 - Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 90
La voce presenta un saldo di 396.388 euro in aumento di 24.512 euro rispetto allo scorso
esercizio (il saldo della voce era pari a 371.876 euro al 31 dicembre 2020).
9.1 “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
A. Esistenze iniziali 371.876
378.531
B. Aumenti 52.696
62.682
B1. Accantonamento dell'esercizio 52.696
60.468
B2. Altre variazioni in aumento
2.213
C. Diminuzioni 28.184
69.336
C1. Liquidazioni effettuate
69.336
C2. Altre variazioni in diminuzione 28.184
D. Esistenze finali 396.388
371.876
Nella voce diminuzione “Altre variazioni in diminuzione” è ricompresa l’aggiustamento
attuariale che trova diretta contropartita in apposita riserva di patrimonio netto al netto del
relativo effetto fiscale e dell’imposta sostitutiva.
9.2 “Altre informazioni”
Come indicato Parte A - Sezione A.2 relativa ai principi contabili adottati per le singole voci di
bilancio, il calcolo del TFR è stato effettuato, in accordo con quanto previsto dallo IAS 19,
adottando apposite basi tecniche demografiche e finanziarie, di seguito illustrate:
Ipotesi demografiche
Al fine di determinare le probabilità di eliminazione per morte dalla collettività considerata, è
stata presa come tavola di riferimento la SIM/F 2000 (tavola ISTAT della mortalità italiana
suddivisa per sesso) abbattuta prudenzialmente del 20%. Le uscite per invalidità sono state
quantificate adottando le relative tavole INPS, anch’esse abbattute del 20%. Relativamente alla
principale causa di uscita, il pensionamento, è stato considerato un orizzonte temporale di
sviluppo pari al raggiungimento del requisito minimo richiesto (anzianità contributiva o
vecchiaia), determinato secondo la normativa vigente. Con riferimento alle altre basi tecniche
non finanziarie, sono stati utilizzati i seguenti parametri:
- Turnover: 1,5% costante;
- Anticipazione: 2% costante;
- Quota anticipata: 70%.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
350
Per quanto riguarda, infine, l’eventuale destinazione del TFR alla previdenza complementare, la
valutazione è stata effettuata considerando il comportamento osservato al momento della
valutazione (mancata o parziale adesione alla previdenza complementare), senza effettuare
alcuna ipotesi sulle scelte future del personale interessato diverse da quelle attuali.
Ipotesi finanziarie
La metodologia prevista dallo IAS 19 richiede l’adozione di basi tecniche di natura finanziaria.
Tali assunzioni riflettono la loro influenza sia sullo sviluppo prospettico dei flussi (a seguito
degli incrementi salariali e degli scenari inflazionistici prevedibili), che sull’attualizzazione alla
data di valutazione del debito stimato della Società. Il tasso di sconto, infatti, è la principale
assunzione finanziaria da cui dipendono in maniera sensibile i risultati dell’elaborazione.
- Inflazione: con riferimento allo scenario inflazionistico futuro da applicare ai salari ed alla
rivalutazione del TFR, si è utilizzato un tasso costante pari al 2,00%.
- Tassi di interesse: l’attualizzazione del debito futuro nei confronti dei propri dipendenti è stata
effettuata sulla base della curva dei rendimenti di titoli di debito determinati in base a quanto
previsto dallo IAS 19.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
351
Sezione 11 - Patrimonio – Voci 110, 120, 130, 140, 150 e 160
La composizione del patrimonio netto è di seguito dettagliata.
11.1 Composizione del “Capitale”
Tipologie Importo
1. Capitale
32.324.092
1.1 Azioni ordinarie 32.324.092
1.2 Altre azioni -
Alla data del 31 dicembre 2021 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, risulta
suddiviso in numero 143.254.497 azioni ordinarie per un controvalore complessivo di
32.324.092 euro.
11.2 Composizione delle “Azioni Proprie”
Tipologie Importo
1. Azioni Proprie
40.834.291
1.1 Azioni ordinarie 40.834.291
1.2 Altre azioni -
Alla data del 31 dicembre 2021 Azimut Holding SpA detiene n. 3.644.897 azioni proprie ad un
valore contabile medio unitario di 11,20 euro.
11.3 Composizione degli “Strumenti di capitale”
La voce presenta un saldo pari a 36.000.000 euro ed include il controvalore di emissione, in
esecuzione della delibera assembleare del 29 aprile 2010, di n. 1.500.000 di strumenti finanziari
partecipativi pari al loro fair value determinato da primaria società indipendente.
11.4 Composizione dei “Sovrapprezzi di emissione”
La voce al 31 dicembre 2021 presenta un saldo di euro 173.986.915 euro, invariato rispetto al
31 dicembre 2020.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
352
11.5 Altre informazioni
Composizione delle “Riserve”
Legale Altre riserve Totale
A. Esistenze iniziali 6.464.818
193.025.485
199.490.303
B. Aumenti
102.249.234
102.249.234
B.1 Attribuzioni di utili
94.536.538
94.536.538
B.2 Altre variazioni
7.712.695
7.712.695
C. Diminuzioni
0
0
C.1 Utilizzi
- copertura perdite
- distribuzione
- trasferimento a capitale
C.2 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 6.464.818
295.274.719
301.739.537
Di seguito si indica il dettaglio della composizione del patrimonio netto con evidenza
dell’origine e del grado di disponibilità e distribuibilità delle diverse poste, come previsto
dall’art. 2427 comma 7bis del Codice Civile.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
353
DETTAGLIO VOCI PATRIMONIO NETTO (Art. 2427 n. 7bis)
Natura/descrizione
Importo
Possibilità
di
utilizzazion
e
Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate
nei tre precedenti esercizi
Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale
32.324.092
Riserva di capitale:
Riserva per
azioni proprie
-
40.834.291
Riserva per azioni o quote di società
controllante
Riserva da soprapprezzo azioni
173.986.915
A,B,C
173.986.915
Altre riserve
-
486.903
Strumenti di capitale
36.000.000
Riserve di utili:
Riserva legale
6.464.818
B
6.464.818
Riserva utili indivisi
261.553.601
A,B,C
261.553.601
Riserva in sospensione d'imposta
34.208.021
Totale
503.216.253
442.005.334
Quota non distribuibile
40.672.839
Quota
distribuibile
401.332.495
A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione soci

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RELAZIONI E BILANCI 2021
354
Composizione della “Riserve da valutazione”
Attività finanziarie
(diverse dai titoli di
capitale) valutate al fair
value con impatto sulla
redditività complessiva
Piani a benefici
definiti
Totale
A. Esistenze iniziali 5.407.791
-12.605
5.395.186
B. Aumenti 1.689.530
35.109
1.724.639
B.1 Variazioni positive di fair
value
28.184
28.184
B.2 Altre variazioni 1.689.530
6.924
1.696.455
C. Diminuzioni 7.097.321
2.184
7.099.505
C.1 Variazioni negative di fair
value
-
C.2 Altre variazioni 7.097.321
2.184
7.099.505
D. Rimanenze finali 0
20.320
20.320

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RELAZIONI E BILANCI 2021
355
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Sezione 1 - Commissioni Attive e Passive–Voce 10 e 20
La voce presenta un saldo di 2.000.000 euro invariato rispetto allo scorso esercizio e si riferisce alle
royalties sul marchio “Azimut” di competenza dell’esercizio, addebitate ad Azimut Capital
Management SGR SpA.
1.1 “Commissioni attive e passive”
SERVIZI
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Comm.
Attive
Comm.
Passive
Comm. Nette
Comm.
Attive
Comm.
Passive
Comm. Nette
A. GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi comuni
- Commissioni di gestione
- Commissioni di incentivo
- Commissioni di
sottoscrizione/rimborso
- Commissioni di switch
- Altre commissioni
Totale commissioni da fondi comuni
1.2 Gestioni individuali
- Commissioni di gestione
- Commissioni di incentivo
- Commissioni di
sottoscrizione/rimborso
- Altre commissioni
Totale commissioni da gestioni
individuali
1.3 Fondi pensione aperti
- Commissioni di gestione
- Commissioni di incentivo
- Commissioni di
sottoscrizione/rimborso
- Altre commissioni
Totale commissioni da fondi
pensione aperti
2. Gestioni ricevute in delega
- Commissioni di gestione
- Commissioni di incentivo
- Altre commissioni
Totale commissioni da gestioni
ricevute in delega
TOTALE COMMISSIONI PER
GESTIONE (A)

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RELAZIONI E BILANCI 2021
356
B. ALTRI SERVIZI
- Consulenza
- Commissioni Royalties
2.000.000
2.000.000
2.000.000
2.000.000
TOTALE COMMISSIONI PER
ALTRI SERVIZI (B)
2.000.000
2.000.000
2.000.000
2.000.000
COMMISSIONI COMPLESSIVE
(A+B)
2.000.000
2.000.000
2.000.000
2.000.000
Sezione 2 - Dividendi e proventi simili – Voce 40
La voce presenta un saldo di 340.117.683 euro, in aumento di 24.667.905 euro rispetto allo scorso
esercizio (il saldo della voce era pari a 315.449.778 euro al 31 dicembre 2020).
2.1 Composizione dei “Dividendi e proventi simili”
Voci/Proventi
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
B. Altre Attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
317.305
C. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
D. Partecipazioni 339.800.378
315.449.778
Totale
340.117.683
315.449.778
Di seguito il dettaglio della voce “dividendi da partecipazioni”:
Descrizione 2021 2020
Azimut Capital Management SGR SpA 70.002.600
102.000.000
Azimut Investments Sa 164.801.778
137.249.778
Azimut Financial Insurance SpA 49.096.000
51.500.000
Azimut Life Dac 55.900.000
24.700.000,0
Totale
339.800.378
315.449.778
Si precisa che l’importo relativo alla controllata Azimut Investments Sa include anche l’acconto su
dividendi 2021 la cui distribuzione è stata deliberata in corso d’anno nel mese di dicembre 2021.

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RELAZIONI E BILANCI 2021
357
Sezione 3 - Interessi – Voci 50 e 60
Interessi attivi
La voce presenta un saldo di 13.464 euro in diminuzione di 25.872 euro rispetto allo scorso esercizio
(il saldo della voce era pari a 39.336 euro al 31 dicembre 2020). La voce è composta unicamente dagli
interessi attivi lordi maturati sui conti correnti.
3.1 Composizione degli Interessi attivi e proventi assimilati”
Voci/Forme tecniche
Titoli
di
debito
Pronti
contro
termine
Depositi e
Conti
Correnti
Altre
operazio
ni
Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico:
1.1 Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
1.2. Attività finanziarie designate al fair
value
1.3 Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sula redditività complessiva
X
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
3.1. Crediti verso banche
13.464
X
13.464
39.336
3.2. Crediti verso società finanziarie
X
3.3 Crediti verso clientela
X
4. Derivati di copertura X
X
X
5. Altre Attività X
X
X
6. Passività finanziarie X
X
X
X
Totale
13.464
13.464
39.336
di cui: interessi attivi su attività finanziarie
impaired

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RELAZIONI E BILANCI 2021
358
Interessi passivi
La voce presenta un saldo di 16.986.311 euro in diminuzione di 289.720 euro rispetto allo scorso
esercizio (il saldo della voce era pari a 17.276.031 euro al 31 dicembre 2020).
3.2 Composizione degli Interessi passivi e oneri assimilati”
Voci/Forme tecniche
Finanziamen
ti
Pronti
contro
termine
Titoli
Altre
operazioni
Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1.1. Debiti
881.458
X
881.458
1.153.061
1.2. Titoli in circolazione
15.987.971
X
15.987.971
15.972.922
2. Passività finanziarie di negoziazione
-
-
2. Passività finanziarie al fair value
-
-
4. Altre Passività X
X
X
116.882
116.882
150.048
5. Derivati di copertura X
X
X
-
-
6. Attività finanziarie X
X
X
X
-
-
Totale
16.869.429
-
-
116.882
16.986.311
17.276.031
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per
leasing
17.278
X
X
X
X
20.876
Sezione 7 - Risultato netto delle attività e delle passività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico. Voce 100
La voce presenta un saldo di euro 6.524.943 con un incremento di euro 678.572 rispetto allo scorso
esercizio (euro 5.846.371 al 31 dicembre 2020) e si riferisce alle plusvalenze e minusvalenze derivanti
dai disinvestimenti delle quote di Fondi OICR detenuti dalla società nell’ambito della politica di
gestione della liquidità di Gruppo. Sono altresì comprese le valutazioni al fair value al 31 dicembre
2021.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
359
7.2 Composizione del “Risultato netto delle attività e passivifinanziarie valutate al fair value” con
impatto a conto economico: altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
Voci/Componenti reddituali Plusvalenze
Utili da
realizzo
Minusvalenze
Perdite da
realizzo
Risultato
netto
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
di cui titoli di stato
1.2. Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R. 6.624.292
696.325
- 167.218
-
628.456
6.524.943
di cui: OICR propri 6.624.292
696.325
- 167.218
- 628.456
6.524.943
1.4 Finanziamenti
2. Attività e passività finanziarie in
valuta: differenze di cambio
X
X
X
X
Totale
6.624.292 696.325 - 167.218 - 628.456
6.524.943
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
360
Sezione 9 - Spese amministrative – Voce 140
La voce presenta un saldo di 14.726.089 euro, in decremento di 2.690.191 euro rispetto allo scorso
esercizio (il saldo della voce era pari a 17.416.280 euro al 31 dicembre 2020).
9.1 Spese per il personale: Composizione
Voci/Settori Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Personale dipendente 3.971.276
3.971.415
a) salari e stipendi
2.8
9
3.
850
3.030.581
b) oneri sociali
776.758
668.275
c) indennità di fine
rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
186.614
166.504
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
-
a contribuzione definita
-
a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
-
a contribuzione definita
-
a benefici definiti
h) altre spese
124.294
106.056
2. Altro personale in attività -
-
3. Amministratori e Sindaci 2.742.435
2.776.498
4. Personale collocato a riposo -
-
5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende -
-
6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società -
-
Totale
6.723.951
6.747.913
9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria
Qualifica
31/12/2021 31/12/2020
Dirigenti 10 9
Quadri 4 3
Impiegati 3 4
Totale 17 16
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RELAZIONI E BILANCI 2021
361
9.3 Composizione delle “Altre spese amministrative”
31/12/2021 31/12/2020
Prestazioni professionali di servizi
3.000.865
2.838.152
Premi di assicurazione
205.237
154.252
Imposte indirette
38.976
84.691
Pubblicità, promozioni e spese commerciali
1.898.176
138
.051
Attività di outsourcing e prestazioni diverse IT
1.528.961
5.638.392
Spese per acquisto di beni e servizi non professionali
1.329.923
1.814.830
Totale
8.002.138
10.668.367
La voce Altre spese amministrative”, rispetto al periodo precedente, si decrementa principalmente
per le attività di outsourcing e prestazioni diverse IT, in relazione principalmente alla revisione degli
accordi modificativi dei contratti sottoscritti con i partner strategici, mentre registriamo un incremento
delle spese di pubblicità, promozioni e spese commerciali per la campagna pubblicitaria sul marchio
Azimut.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
362
Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 160
11.1 Composizione delle “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”
Voci/rettifiche e riprese di valore Ammortamento
Rettifiche di
valore per
deterioramento
Riprese di
valore
Risultato netto
1. Ad uso funzionale 321.804
321.804
-Di proprietà 147.617
147.617
-Diritti d’uso acquisiti con leasing 174.187
174.187
2. Detenute a scopo di investimento
-Di proprietà
-Diritti d’uso acquisiti con leasing
Totale
321.804
321.804
Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 170
12.1 Composizione delle “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”
Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento
Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese di
valore
Risultato
netto
1. Avviamento
-
-
-
-
2. Altre Attività immateriali 1.007.685
1.007.685
2.1 di proprietà
1.007.685
-
-
1.007.685
-
generate internamente
-
-
-
-
-
altre (pacchetti software)
1.007.685
-
-
1.007.685
2.2 acquisite in leasing finanziario
-
-
-
-
Totale
1.007.685
-
-
1.007.685
Sezione 13 - Altri proventi e oneri di gestione - Voce 180
La voce presenta un saldo netto di 952.689 euro (851.263 euro al 31 dicembre 2020) e comprende
principalmente riaddebiti per l’attività di coordinamento della capogruppo.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
363
Sezione 18 - Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 250
Le imposte di competenza dell’esercizio 2021 presentano un saldo negativo di 9.069.560 euro (saldo
positivo di 292.963 al 31 dicembre 2020).
18.1 Composizione delle “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”
Dettaglio Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020
1. Imposte correnti - 8.324.270
- 4.856.678
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio
per crediti d'imposta di cui alla legge n. 214/2011
4. Variazione delle imposte anticipate 5.786
- 4.106.515
5. Variazione delle imposte differite - 751.074
9.256.156
Totale - 9.069.560
292.963
Le imposte correnti sul reddito dell’esercizio si riferiscono all’accantonamento IRAP di competenza
dell’esercizio calcolato secondo la normativa vigente e ai proventi per l’adesione al consolidato
fiscale pari alle imposte rivenienti dagli imponibili positivi e negativi ceduti alla capogruppo dalle
società controllate italiane aderenti al “consolidato fiscale nazionale” ai sensi dell’art. 117 del DPR
917/86.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
364
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
2021
Imponibile Imposta Aliquota
IRES
Risultato ante imposte 316.566.890
Onere fiscale IRES teorico
75.976.054
24,00%
Effetto delle variazioni in aumento 1.904.224
457.014
24,14%
Effetto delle variazioni in diminuzione 326.525.975
-78.366.234
Di cui:
Dividendi 322.810.359
-77.474.486
-0,33%
Ammortamento marchio 3.542.358
-850.166
-0,60%
Altro 173.258
-41.582
-0,61%
Variazione delle imposte anticipate -24.107
-5.786
-0,61%
Variazione delle imposte differite -2.307.358
553.766
-0,44%
Altre variazioni
1.690.664
0,10%
Imposte dell'esercizio IRES
305.478
-3,39%
Aliquota effettiva IRES
-3,39%
Imponibile IRAP 146.753.141
8.174.150
5,57%
Variazione delle imposte differite 3.542.358
197.309
5,57%
Altre variazioni
392.622
5,56%
Imposte dell'esercizio IRAP
8.764.082
5,97%
Totale imposte dell'esercizio
9.069.560
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
365
PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI
Sezione 1 - Riferimenti specifici sulle attività svolte
1.1. Informazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi
1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi
Al 31 dicembre 2021 la Società ha in essere impegni per fidejussioni rilasciate su contratti di
locazione per Euro 25.624.
Azimut Holding SpA si è impegnata, relativamente all’attività di Azimut Life Dac e fino a che non
muta l’attuale assetto partecipativo della stessa, verso l’autorità di vigilanza irlandese IFSRA (Irish
Financial Services Regulatory Authority) a fornire alla stessa compagnia assicurativa il capitale
necessario laddove questa non sarà in grado di rispettare un soddisfacente margine di solvibili
secondo la normativa di riferimento.
1.1.4 Titoli di proprietà in deposito c/o terzi
Titoli di proprietà c/o terzi 31/12/2021 31/12/2020
Quote di OICR presso BNP Security Service SA 387.812.903
376.510.760
Quote di OICR presso Banque De Rotshild Europe 10.473.172
10.538.411
Quote di OICR presso Caceis Bank 6.888.973
15.000.000
Azioni proprie Azimut Holding SpA presso Banco BPM SpA
50.468.058
60.599.201
Azioni proprie Azimut Holding SpA presso BCC Treviglio
39.488.000
28.432.000
Totale
495.131.106
491.080.371
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RELAZIONI E BILANCI 2021
366
Sezione 3 - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
3.1 Rischi finanziari
Nell’ambito dei rischi finanziari, gli investimenti del proprio patrimonio della Società sono esposti al
rischio di mercato; peraltro, gli strumenti finanziari oggetto di investimento sono attività facilmente
liquidabili su cui viene effettuato un attento monitoraggio trattandosi principalmente di quote di fondi
comuni di investimento gestiti da società del Gruppo. Per quanto riguarda il rischio di credito, stante
la peculiarità dell’attività svolta, non si rilevano aspetti problematici.
Al 31 dicembre 2021, Azimut Holding SpA detiene nel portafoglio di proprietà principalmente fondi
gestiti dalle società del gruppo, nell’ambito delle politiche di gestione della liquidità. Alla data di
riferimento il dettaglio è il seguente:
Denominazione Emittente Società
Totale
31/12/2021
Tipologia
Az Fund 1 Azimut Investments SA Azimut Investments SA
234.288.765
Fondo comune aperto di
diritto lussemburghese
Eskatos Multistrategy Azimut Investments SA Azimut Investments SA
10.473.172
Fondo comune aperto di
diritto lussemburghese
Az Raif - Corporate Cash Azimut Investments SA Azimut Investments SA
7.108.906
Fondo comune di diritto
lussemburghese
Az Raif - Structure
Bridge
Azimut Investments SA Azimut Investments SA
23.233.130
Fondo comune di diritto
lussemburghese
Az Raif - Direct Lending Azimut Investments SA Azimut Investments SA
35.192.565
Fondo comune di diritto
lussemburghese
Fondo Antares
Azimut Libera Impresa
SGR SpA
Azimut Libera Impresa
SGR SpA
7.633.718
Fondo comune chiuso di
diritto Italiano
Fondo Ipo Club
Azimut Libera Impresa
SGR SpA
Azimut Libera Impresa
SGR SpA
15.516.787
Fondo comune chiuso di
diritto Italiano
Fondo Colombo II Art SGR SpA Art SGR SpA
6.888.973
Fondo comune chiuso di
diritto Italiano
Azimut Direct
Investment Spotter SCSP
Azimut Investments SA Azimut Investments SA
500.000
Fondo comune di diritto
lussemburghese
Azimut Private Equity 1
SCSp
Azimut Investments SA Azimut Investments SA
64.339.032
Fondo comune chiuso di
diritto lussemburghese
Totale 405.175.048
Per quanto concerne i rischi legati all’investimento detenuto in Eskatos –Multistrategy ILS Fund
(comparto di “AZ Eskatos”), si segnala che tale OICR rappresenta un asset del tutto decorrelato
rispetto ai normali rischi cui sono soggetti gli strumenti generalmente presenti sul mercato.
In particolare l’attività di controllo si realizza attraverso la verifica periodica che siano adottate dal
management del comparto Eskatos AZ Multistrategy ILS Fund (comparto di “Eskatos S.C.A.,
SICAV-FIS) tecniche di misurazione consone alla specificità del portafoglio e implementati i processi
necessari a garantire che i rischi associati agli strumenti investiti dal fondo e le rispettive contribuzioni
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
367
al rischio complessivo di portafoglio siano individuate sulla base di informazioni quantitative e
qualitative il più possibile solide ed affidabili, tenendo in considerazione le specificità anche di natura
attuariale degli strumenti insurance-linked securities; verifica altresì che siano condotti stress tests e
analisi di scenario volte ad individuare i rischi potenziali associati al verificarsi di eventi rilevanti con
riferimento al valore del portafoglio del fondo o di parte di esso.
Nell’ambito del sistema dei controlli in relazione alla gestione finanziaria, la funzione di risk
management, ha sia il compito di controllare il profilo di rischio del portafoglio gestito, e di fornire
alla Direzione Investimenti un sistema di valutazione del rischio di mercato. L’attività di controllo si
realizza attraverso l’analisi dei portafogli dei singoli fondi ed il loro continuo monitoraggio in
relazione ai fattori di rischio rilevanti quali durata media finanziaria, esposizione alle varie asset class
e strumenti finanziari, esposizione valutaria e merito creditizio degli emittenti.
In generale la valutazione della rischiosità dei portafogli viene effettuata ex-post sia in termini assoluti
(volatilità intesa come deviazione standard annualizzata) che in termini relativi rispetto al benchmark
se dichiarato (tracking error volatility). Relativamente alla valutazione ex ante del rischio di mercato,
la funzione di risk management si avvale di provider esterni per il calcolo del Value at Risk (VaR)
del portafoglio gestito. Laddove previsto, il VaR costituisce la base per fissare limiti all’assunzione
di rischio da parte del gestore. La funzione di risk management inoltre cura l’evoluzione dei modelli
di rischio adottati ed effettua il monitoraggio dei rendimenti dei fondi verso la concorrenza e verso il
benchmark, se dichiarato.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
368
Informativa prevista dall’IFRS 7 in merito all’indebitamento della Società:
Al 31 dicembre 2021 la Società presenta la seguente struttura debitoria:
Tipologia Valore Nominale
Esposizione Debitoria al 31.12.2021
Prestito Obbligazionario
850.000.000
848.412.439
Totale indebitamento 850.000.000
848.412.439
(*) L’importo rappresenta il valore di bilancio e comprende i costi di emissione e gli interessi maturati al 31 dicembre 2021 non ancora
pagati.
Il profilo di scadenza della struttura nominale debitoria risulta essere:
Scadenza
Prestito obbligazionario
Totale
inferiore a 6 mesi
350.000.000
350.000.000
inferiore a 1 anno
tra 1 e 3 anni
tra 3 e 5 anni
500.000.000
500.000.000
oltre 5 anni
Totale 850.000.000
850.000.000
L’informativa quantitativa relativamente delle attività finanziarie iscritte in bilancio non è indicata
alla luce del fatto che gli strumenti finanziari oggetto di investimento sono attività facilmente
liquidabili come sopra specificato.
3.2 Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
All’interno di tale fattispecie di rischio vengono inclusi i rischi tipici dei diversi processi operativi
aziendali.
Nell’ambito più generale delle proprie attività la funzione di Risk Management provvede alla
valutazione e al monitoraggio dei rischi operativi tramite apposite analisi basate su un modello
sviluppato internamente. Il modello operativo adottato si propone di associare a ciascuna fattispecie
di rischio individuata, mediante la combinazione di riscontri empirici, valutazioni teoriche e interviste
con gli operatori, un indice numerico che ne sintetizzi la rischiosità. I risultati dell’analisi sono
successivamente presentati, analizzati e discussi in sede di Comitato Controlli e Rischi, ove vengono
analizzati i rischi a livello di Gruppo e nel cui ambito, in presenza di anomalie rilevanti, sono disposti
i provvedimenti necessari.
In relazione alla componente di rischio operativo derivante dalle funzioni affidate in outsourcing a
soggetti terzi, si segnala che in sede di stipula del contratto di appalto si è proceduto alla definizione
delle modalità di prestazione dei servizi oggetto di esternalizzazione e all’elaborazione di appositi
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
369
service level agreement che impegnano l’outsourcer alla fornitura di un livello qualitativamente
adeguato dei servizi stessi, consentendo alla Società la possibilità di rivalersi sul fornitore in caso di
danni economici derivanti da anomalie nelle prestazioni. Con riferimento ai rischi derivanti dagli
impatti del Covid-19 si rimanda a quanto descritto nell’informativa sulla gestione.
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RELAZIONI E BILANCI 2021
370
Sezione 4 - Informazioni sul patrimonio
4.1 Il patrimonio dell’impresa
4.1.1 Informazioni di natura qualitativa
Con riferimento alle singole voci del patrimonio netto si rimanda a quanto descritto nella sezione B
della presente nota.
4.1.2 Informazioni di natura quantitativa
4.1.2.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Importo 31/12/2021 Importo 31/12/2020
Voci/Valori
1. Capitale 32.324.092
32.324.092
2. Sovrapprezzi di emissione 173.986.915
173.986.915
3. Riserve 301.739.537
199.490.303
-
di utili
a) legale
6.464.818
6.464.818
b) statutaria
c)
azioni proprie
d) altre
295.761.622
193.512.388
-
altre
-
486.903
-
486.903
4. (Azioni proprie) - 40.834.291
- 68.290.474
5. Riserve da valutazione 20.320
5.395.186
Attività finanziarie con impatto sulla redditività complessiva
5.407.791
Attività materiali
Attività immateriali
Copertura di investimenti esteri
Copertura dei flussi finanziari
Differenze di cambio
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Leggi speciali di rivalutazione
Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici
definiti
20.320
-
12.605
Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni
valutate al patrimonio netto
6. Strumenti di capitale 36.000.000
36.000.000
7. Utile (perdita) d’esercizio 307.497.330
288.529.832
Totale
810.733.903
667.435.854
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RELAZIONI E BILANCI 2021
371
Sezione 5 - Prospetto analitico della redditività complessiva
Voci 31/12/2021 31/12/2020
10. Utile (Perdita) d'esercizio 307.497.330
288.529.832
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (5.374.866)
5.383.996
20.
Titoli di capitale al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
(5.407.791)
5.407.791
a) variazioni al fair value
(5.407.791)
5.407.791
b) trasferimenti ad altre
componenti di patrimonio
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazione del proprio merito creditizio)
a) variazioni al fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio
40.
Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazioni al fair value (strumento coperto)
variazioni al fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60.
Attività immateriali
70.
Piani a benefici definiti
32.925
(23.795)
80.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
100.
Imposte
sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
110.
Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120.
Differenze di cambio:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
130.
Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto
economico
c) altre variazioni
140.
Strumenti di copertura (elementinon designati)
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
150.
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate
al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
-
rettifiche per rischio di credito
-
utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
160.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
372
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
170.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
-
utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. I
mposte sul reddito relative alle altre componenti
reddituali con rigiro a conto economico
190. Totale altre componenti reddituali (5.374.866)
5.383.996
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 302.122.464
293.913.828
200. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 302.122.464
293.913.828
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
373
Sezione 6 – Operazioni con parti correlate
6.1 Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
Al 31 dicembre 2021 sono stati contabilizzati emolumenti a favore degli amministratori per euro
2.398.057 e compensi ai componenti del Collegio Sindacale per euro 208.000.
Il Consiglio di Amministrazione della Società è composto da n. 12 membri, mentre il Collegio
Sindacale è composto da n. 3 membri effettivi.
6.2 Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Le transazioni con parti correlate riguardano esclusivamente operazioni commerciali poste in essere
da Azimut Holding SpA con le proprie controllate nel corso dell’esercizio 2021. Tali operazioni
rientrano nella gestione ordinaria della Società e risultano regolate da termini e condizioni in linea
con quelli di mercato. La natura dei principali rapporti commerciali è di seguito dettagliata:
per l’utilizzo del marchio la società controllata Azimut Capital Management Sgr SpA
corrisponde ad Azimut Holding SpA royalties di importo annuo complessivo di euro
2.000.000 stabilito contrattualmente;
Azimut Holding SpA, in qualità di controllante, Azimut Capital Management Sgr SpA,
Azimut Financial Insurance SpA, Azimut Enterprises Srl, Azimut Libera Impresa Sgr SpA e
Azimut Capital Tech Srl in qualità di controllate, hanno aderito all’istituto del consolidato
fiscale nazionale;
per l’attività di coordinamento svolta dalla società a favore della sociecontrollata Azimut
Capital Management Sgr SpA è previsto un importo annuo complessivo di euro 1.000.000
stabilito contrattualmente;
per l’attività di Risk Management, Internal Audit e Compliance, svolta da Azimut Capital
Management Sgr SpA, la società ha corrisposto nell’anno 2021 l’importo di euro 104.733; i
criteri di calcolo sono stabiliti contrattualmente.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
374
Totale Parti correlate
Valore assoluto %
Attivo
Attività valutate al costo ammortizzato: 33.693
33.693
Crediti per disponibilità liquide sui conti di depositi
33.693
100,00%
Altre attività: 76.311.450
69.362.978
90,89%
Crediti per proventi di adesione al consolidato fiscale
42.345.610
55,49%
Credito per servizio di cash-pooling
25.017.368
32,78%
Fatture da emettere per commissioni Royalties
2.000.000
2,62%
Passivo
Altre passività: 5.557.478
521.621
9,39%
Debiti per Ires
189.428
3,41%
Fatture da ricevere per riaddebiti amministrativi
54.326
0,98%
Debiti verso Amministratori
24.107
0,43%
Debiti verso collegio sindacale
253.760
4,57%
Conto economico
Interessi passivi 16.986.311
116.677
0,69%
Spese amministrative 14.726.089
2.651.817
18,01%
Compensi collegio sindacale
253.760
1,72%
Compensi amministratori
2.398.057
16,28%
Riaddebito funzioni di controllo
104.733
0,62%
Commissioni attive (royalties) 2.000.000
2.000.000
100%
Altri proventi e oneri di gestione 952.689
1.032.000
na
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
375
Sezione 7 – Informativa sul Leasing
Informativa sul leasing
Nella presente parte vengono fornite le informazioni richieste al locatario dall’IFRS 16 che non sono
già state fornite in altre parti del Bilancio.
Informazioni qualitative
Nella presente voce si forniscono le informazioni di natura qualitativa richieste dall’IFRS 16,
paragrafo 60. I contratti sottoscritti dalla Società e rientranti nell’ambito di applicazione del principio
contabile IFRS 16 riguardano le seguenti fattispecie: immobili, stampanti e autovetture. I contratti di
leasing immobiliare rappresentano l’area d'impatto più significativa, in quanto tali contratti
rappresentano circa il 90% dei valori dei diritti d’uso iscritti; risultano invece marginali gli impatti
derivanti dal comparto autovetture e stampanti.
I costi dei contratti di leasing di beni aventi un modico valore unitario (cioè con valore unitario
inferiore a 5.000 euro) e di breve durata (inferiore a 12 mesi) vengono contabilizzati rilevando i
pagamenti effettuati come costo di periodo, voce “Altre spese amministrative” del Conto Economico.
Tali costi coincidono con la rispettiva fattura relativa al canone di locazione dovuto per il periodo
(trimestrale o mensile).
Relativamente ai contratti in scope IFRS16 non si è beneficiato di alcuno sconto sui canoni e pertanto
non sono state applicate le regole disciplinate dall’emendamento ESMA del 28 ottobre 2020.
Informazioni quantitative
Non ci sono costi per il leasing di breve di breve durata registrati al 31.12.2021 e non ci sono costi
per i contratti di leasing di beni aventi modico valore unitario.
Le informazioni sui diritti d’uso acquisiti con il leasing sono contenute nelle apposite sezioni dello
Stato Patrimoniale e del Conto Economico.
Profilo di scadenza delle attività e passività finanziarie connesse ai contratti di leasing:
Scadenza
Debiti per leasing su
fabbricati Debiti per leasing su altri beni - auto
Debiti per leasing su
altri beni - altro Totale
inferiore a 6 mesi
4.678
4.678
inferiore a 1 anno
tra 1 e 3 anni
45.065
14.777
59.841
tra 3 e
5 anni
oltre 5 anni
753.989
753.989
Totale 753.989
49.742
14.777
818.508
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
376
Sezione 8 – Altri dettagli informativi
8.1 Dividendi pagati
Il dividendo unitario distribuito ai possessori di azioni ordinarie nel 2021 è stato pari a 1 euro per
azione ordinaria corrisposto nel corso del mese di maggio 2021 per contanti.
8.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
Azimut Holding SpA non ha posto in essere nel corso dell’esercizio operazioni patrimoniali non
ricorrenti che non siano già illustrate nella nota integrativa.
Non vi sono state operazioni atipiche e/o inusuali.
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
377
8.3 Corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione
Come richiesto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Consob n. 11971/99 e successive modifiche
e integrazioni è fornito il dettaglio dei compensi (al netto di IVA e spese) di competenza dell’esercizio
2021 corrisposti alla società di revisione per i servizi di revisione e alle entità appartenenti alla sua
rete per i servizi diversi.
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi
(Euro)
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. 107.963
Servizi fiscali per visto di conformità sul CNM
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
4
.500
Servizi di attestazione PricewaterhouseCoopers S.p.A. (*) 35.488
Altri servizi
PricewaterhouseCoopers S.p.A. (**)
40.560
Totale 192.511
(*) L’importo comprende l’attività di revisione limitata del bilancio semestrale abbreviato consolidato di Azimut Holding SpA
(**) L’importo comprende l’attività di limited assurance svolta sulla dichiarazione non finanziaria redatta ai sensi della normativa
vigente ed inclusa nella relazione sulla gestione consolidata.
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
(Dott. Gabriele Blei)
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RELAZIONI E BILANCI 2021
378
ALLEGATO A
Informazioni sui rapporti partecipativi
Denominazione
Valore di bilancio al
31/12/2021
Quota di
partecipazione
Disponibilità
voti
Sede Totale attivo
Totale ricavi
Importo
patrimonio netto
Risultato dell'ultimo
esercizio
Quotazione
Attività
A.
Imprese controllate in via esclusiva
Azimut Investments Sa 3.239.925 51% 51%
Lussemburgo
442.659.493
862.685.058
227.295.226
432.295.439
NO
Fondi Comuni
Azimut Life Dac 10.012.150 100% 100%
Irlanda
7.165.338.594
11.508.917
194.378.611
63.073.308
NO
Assicurazione Vita
Azimut Capital Management SGR SpA 341.053.701 100% 100%
Milano
610.915.200
619.669.258
363.582.569
193.439.300
NO
Gestione Fondi Comuni e Speculativi
AZ International Holdings SA 327.976.078 100% 100%
Lussemburgo
334.451.196
4.034.162
311.231.668
-1.648.964
NO
Gestione partecipazioni
Azimut Enterprises Srl 64.147.923 100% 100%
Milano
80.871.109
16.669.332
80.544.862
15.485.806
NO
Società di servizi
Azimut Libera Impresa SGR SpA 19.266.155 100% 100%
Milano 29.321.221
22.037.521
19.582.147
3.557.466
NO
Fondi Comuni
Azimut Financial Insurance SpA 13.458.687
100% 100%
Milano 121.211.586
156.682.232
79.917.399
63.760.802
NO
Agente assicurativo e distribuzione prodotti bancari
Azimut UK Holdings Limited 264.759.095
100% 100%
Inghilterra 275.937.268
-
264.732.482
- 109
NO
Gestione partecipazioni
Azimut Investments Limited 500.000
100% 100%
Irlanda 519.249
-
487.470
- 12.530
NO
Fondi Comuni
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
(Dott. Gabriele Blei)
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
379
Allegato B
Prospetto delle partecipazioni rilevanti ex art. 125 del regolamento Consob n. 11971/1999
Data di riferimento 31 dicembre 2021
Denominazione
Stato di
Appartenenza
Rapporto di partecipazione
Impresa partecipante
Quota di
partecipazione
%
Modalità di
detenzione
quota
1
Azimut Capital Management
Sgr SpA
Italia Azimut Holding SpA 100 Diretta
2 Azimut Investments SA Lussemburgo
Azimut Holding SpA 51 Diretta
Azimut Capital Management Sgr SpA 30 Indiretta
Azimut Financial Insurance SpA 19 Indiretta
3 Azimut Life DAC Irlanda Azimut Holding SpA 100 Diretta
4 Azimut Enterprises Srl Italia Azimut Holding SpA 100 Diretta
5
Azimut Libera Impresa Sgr
Sp
A
Italia Azimut Holding SpA 100 Diretta
6
Azimut Financial Insurance
SpA
Italia Azimut Holding SpA 100 Diretta
7 Azimut Capital Tech Srl Italia Azimut Enterprises Srl 75 Indiretta
8 Azimut Direct SpA Italia Azimut Enterprises Srl 50,1 Indiretta
9 Azimut Direct X Srl Italia Azimut Direct SpA 100 Indiretta
10 Azimut Direct Finance Srl Italia Azimut Direct SpA 100 Indiretta
11 Siamosoci Srl Italia Azimut Enterprises Srl 50,1 Indiretta
12 AZ Venture Tech Srl Italia Azimut Enterprises Srl 75 Indiretta
13 Azimut UK Holdings Limited
Inghilterra Azimut Holding SpA 100 Diretta
14 Azimut Investments Limited Irlanda Azimut Holding SpA 100 Diretta
15
AZ International Holdings
SA
Lussemburgo Azimut Holding SpA 100 Diretta
16 Azimut Fintech Holding Spa Italia AZ International Holdings SA 100 Indiretta
17
Azimut Private Capital
Management Sarl
Lussemburgo AZ International Holdings SA 100 Indiretta
18
Azimut Private Capital
Management II Sarl
Lussemburgo AZ International Holdings SA 100 Indiretta
19
An Zhong (AZ) Investment
Management
Hong Kong AZ International Holdings SA 100 Indiretta
20
An Zhong (AZ) Investment
Management Hong Kong Ltd
Hong Kong An Zhong (AZ) Investment Management 100 Indiretta
21
AZ Investment Management
(Shanghai) Co. Ltd.
Shanghai
An Zhong (AZ) Investment Management Hong Kong
Ltd
100 Indiretta
22 CGM – Azimut Monaco Monaco AZ International Holdings SA 100 Indiretta
23 AZ Swiss & Partners SA Svizzera AZ International Holdings SA 100 Indiretta
24 Katarsis Capital Advisors SA Svizzera AZ International Holdings SA 100 Indiretta
25
Eskatos Capital Management
Sarl
Lussemburgo Katarsis Capital Advisors Sa 100 Indiretta
26
AZ Sinopro Financial
Planning Ltd
Taiwan AZ International Holdings SA 51 Indiretta
27
AZ Sinopro Investment
Planning Ltd
Taiwan AZ Sinopro Financial Planning Ltd 51 Indiretta
28
AZ Sinopro Insurance
Planning Ltd
Taiwan AZ Sinopro Investment Planning Ltd 51 Indiretta
29
AZ Investment Management
Singapore Ltd
Singapore AZ International Holdings SA 100 Indiretta
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
380
30 AZ Brasile Holding Ltda Brasile AZ International Holdings SA 100 Indiretta
31 AZ Quest Holdings SA Brasile AZ Brasile Holding Ltda 81,68 Indiretta
32 AZ Quest Investimentos Ltda Brasile AZ Quest Holdings SA 81,66 Indiretta
33
AZ Quest MZK
Investimentos Macro e
Credito Ltda (già MZK Asset
Management Ltda)
Brasile AZ Quest Holdings SA 81,53 Indiretta
34
Azimut Brasil Wealth
Management Holding S.A.
Brasile AZ Brasile Holding Ltda 94,71 Indiretta
35
Azimut Brasil Wealth
Management Ltda
Brasile Azimut Brasil Wealth Management Holding S.A. 86,85 Indiretta
36
M&O Consultoria,
Planejamento e Análise de
Valores Mobiliários Ltda
Brasile Azimut Brasil Wealth Management Holding S.A. 94,71 Indiretta
37
Futurainvest Investimentos e
Participações Ltda
Brasile Azimut Brasil Wealth Management Holding S.A. 94,71 Indiretta
38 Futurainvest Holding SA Brasile AZ Brasile Holding Ltda 100 Indiretta
39 Azimut Brasil DTVM Ltda Brasile Futurainvest Holding SA 100 Indiretta
40
Azimut Portföy Yönetimi
A.Ş.
Turchia AZ International Holdings SA 100 Indiretta
41 Azimut (DIFC) Limited Emirati Arabi Azimut UK Holdings Ltd 100 Indiretta
42 Azimut (ME) Limited Emirati Arabi Azimut UK Holdings Ltd 100 Indiretta
43
Azimut Egypt Asset
Management
Egitto AZ International Holdings SA 100 Indiretta
44 AZ US Holdings Inc. Stati Uniti Azimut UK Holdings Ltd 100 Indiretta
45
AZ Apice Capital
Management LLC
Stati Uniti AZ US Holdings Inc. 83,13 Indiretta
46
Azimut Alternative Capital
Partners LLC
Stati Uniti AZ US Holdings Inc. 96,5 Indiretta
47
Azimut Genesis Holdings
LLC
Stati Uniti AZ US Holdings Inc. 51 Indiretta
48
Genesis Investment Advisors
LLC
Stati Uniti Azimut Genesis Holdings LLC 51 Indiretta
49
Genesis Fund Management
LLC
Stati Uniti Azimut Genesis Holdings LLC 51 Indiretta
50 Sanctuary Wealth Group LLC
Stati Uniti AZ US Holding Inc. 56,57 Indiretta
51
Sanctuary Alternative
Solutions
Stati Uniti Sanctuary Wealth Group LLC 56,57 Indiretta
52 Sanctuary Global Stati Uniti Sanctuary Wealth Group LLC 56,57 Indiretta
53 Sanctuary Securities, Inc. Stati Uniti Sanctuary Wealth Group LLC 56,57 Indiretta
54 Sanctuary Advisors LLC Stati Uniti Sanctuary Wealth Group LLC 56,57 Indiretta
55
Sanctuary Tax & Accounting
Services
Stati Uniti Sanctuary Wealth Group LLC 56,57 Indiretta
56
Sanctuary Insurance
Solutions
Stati Uniti Sanctuary Wealth Group LLC 56,57 Indiretta
57 AACP PL SPV LLC Stati Uniti Azimut Alternative Capital Partners LLC 91,29 Indiretta
58 AZ Andes SA Cile AZ International Holdings SA 100 Indiretta
59
AZ Mexico Holdings S.A. de
CV
Messico AZ International Holdings SA 100 Indiretta
60 Mas Fondos S.A. Messico AZ Mexico Holdings S.A. de CV 100 Indiretta
61
KAAN Capital Asesores
Independientes SAPI de CV
Messico AZ Mexico Holdings S.A. de CV 51 Indiretta
62
AZ Next Generation
Advisory PTY Ltd
Australia Azimut UK Holdings Ltd 56,16 Indiretta
63
Eureka Whittaker Macnaught
PTY Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
64 Pride Advice PTY Ltd Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
381
65
Lifestyle Financial Planning
Services (LFPS) PTY Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
66 AZ Sestante Ltd Australia Azimut UK Holdings Ltd 100 Indiretta
67
Eureka Financial Group PTY
Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
68 Pride Financial PTY Ltd Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
69 Wise Planners PTY Ltd Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
70
Financial Lifestyle Partners
PTY Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
71 Harvest Wealth PTY Ltd Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
72 RI Toowoomba PTY Ltd Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
73
Empowered Financial
Partners PTY Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
74 Wealthwise PTY Ltd Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
75
Priority Advisory Group PTY
Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
76 Sterling Planners PTY Ltd Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
77 Logiro Unchartered PTY Ltd Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
78
On-Track Financial Solutions
Pty Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
79 Priority Advisory Trust Australia Priority Advisory Group PTY Ltd 56,16 Indiretta
80
People & Partners Pty Ltd
(già Peters & Partners PTY
Ltd)
Australia AZ Next Generation Advisory Accounting PTY Ltd 56,16 Indiretta
81
Menico Tuck Parrish
Financial Solution Pty Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
82
AZ Next Generation
Accounting PTY Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
83 Wealthmed Australia Pty Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
84
Wealthmed Accounting Pty
Ltd
Australia Wealthmed Australia Pty Ltd 56,16 Indiretta
85 Wealthmed Property Pty Ltd Australia Wealthmed Australia Pty Ltd 56,16 Indiretta
86
Farrow Hughes Mulcahy
Financial Services Pty Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
87 Menico Tuck Parish Pty Ltd Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
88
Henderson Maxwel No.2 Pty
Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
89
Henderson Maxwell
Financial Planning Pty Ltd
Australia Henderson Maxwel No.2 Pty Ltd 56,16 Indiretta
90
Henderson Maxwell
Accounting Pty Ltd
Australia Henderson Maxwel No.2 Pty Ltd 56,16 Indiretta
91 Herwitz Geller Pty Ltd Australia AZ Next Generation Accounting Pty Ltd 56,16 Indiretta
92
Dunsford Financial Plannings
Pty Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory PTY Ltd 56,16 Indiretta
93
Nextstep Financial Services
Pty Ltd
Australia Sterling Planners Pty Ltd 56,16 Indiretta
94
Next Steps Home Loans Pty
Ltd
Australia Nextstep Financial Services Pty Ltd 56,16 Indiretta
95 Rit Coastal Australia AZ Next Generation Accounting Pty Ltd 56,16 Indiretta
96 MP Holdings WA Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
97 Sage Business Group Pty Ltd
Australia AZ Next Generation Accounting Pty Ltd 56,16 Indiretta
98
PM Financial Services Pty
Ltd
Australia MP Holdings WA 56,16 Indiretta
99 MP Wealth WA Pty Ltd Australia MP Holdings WA 56,16 Indiretta
100
PT Services WA Pty Ltd Australia MP Holdings WA 56,16 Indiretta
101
MPM Finance Pty Ltd Australia MP Holdings WA 56,16 Indiretta
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
382
102
Ottavo Financial Group Pty
Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
103
Kellaway Cridland Pty Ltd Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
104
Tempus Wealth Group Pty
Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
105
JPH Group Holdings Pty Ltd Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
106
Mint Business Brokers Pty
Ltd
Australia JPH Group Holdings Pty Ltd 56,16 Indiretta
107
JPH Capital Pty Ltd Australia JPH Group Holdings Pty Ltd 56,16 Indiretta
108
JPH Mortgage Origination
Pty Ltd
Australia JPH Group Holdings Pty Ltd 56,16 Indiretta
109
JPH LawyersPty Ltd Australia JPH Group Holdings Pty Ltd 56,16 Indiretta
110
Az Global Wealth
Management Australia Pty
Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
111
Certe Wealth Protection Pty
Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
112
Parallel Financial Planning
Pty Ltd
Australia People & Partners Pty Ltd 56,16 Indiretta
113
Matthews Steer Pty Ltd Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
114
Moneycare Australia Pty Ltd Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
115
Wealthpro Sunshine Coast
Pty Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
116
Client Ready Pty Ltd Australia JPH Group Holdings Pty Ltd 56,16 Indiretta
117
Sterling Pts Pty Ltd Australia
Sterling Planners Pty Ltd
MP Holdings WA
56,16 Indiretta
118
AZ Service Co Pty Ltd Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
119
Henderson Matusch Holdings
Pty Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
120
Henderson Matusch Advisory
Services Pty Ltd
Australia Henderson Matusch Holdings Pty Ltd 56,16 Indiretta
121
Tokim Holdings Pty Ltd Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
122
JPH Insurance Brokers Pty
Ltd
Australia JPH Group Holdings Pty Ltd 56,16 Indiretta
123
Cranage Financial Group Pty
Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
124
Cranage Landing Solutions
Pty Ltd
Australia Cranage Financial Group Pty Ltd 56,16 Indiretta
125
Cranage Private Wealth Pty
Ltd
Australia Cranage Financial Group Pty Ltd 56,16 Indiretta
126
Cranage Superannuation
Services Pty Ltd
Australia Cranage Financial Group Pty Ltd 56,16 Indiretta
127
Time Advice Pty Ltd Australia Cranage Financial Group Pty Ltd 56,16 Indiretta
128
Gordon Financial Services
Pty Ltd
Australia AZ Next Generation Advisory Pty Ltd 56,16 Indiretta
129
O'Connor Muir Financial
Services Pty Ltd
Australia Gordon Financial Services 56,16 Indiretta
130
Reimagine Finance Pty Ltd Australia
Gordon Financial Services 28,08 Indiretta
O'Connor Muir Financial Services Pty Ltd 28,08 Indiretta
131
AZ Industry & Innovation
S.r.l. in liquidazione
Italia Azimut Holding S.p.A. 40 Diretta
132
Azimut Crescimpresa Srl Italia Azimut Enterprises Srl 21 Indiretta
133
Electa Ventures Srl Italia Azimut Enterprises Srl 33 Indiretta
134
Cofircont Compagnia
Fiduciaria Srl
Italia Azimut Enterprises Srl 30 Indiretta
135
Sterling Planners WA Australia Sterling Planners Pty Ltd 28,08 Indiretta
136
Programma 101 Sicaf S.p.A. Italia Azimut Enterprises Srl 22,62 Indiretta
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
383
137
Kennedy Lewis Stati Uniti Azimut Alternative Capital Partners LLC 19,3 Indiretta
138
Club Italia 2 Investimenti
SpA
Italia Azimut Enterprises Srl 16,12 Indiretta
139
Gellify Italia Azimut Enterprises Srl 10,19 Indiretta
140
PMI Top Srl Italia Azimut Enterprises Srl 10 Indiretta
141
Shanghai Heyu Information
Technology Ltd
Shanghai AZ Investment Management (Shanghai) Co. Ltd. 12,5 Indiretta
142
Sweetwood Ventures II GP
S.a r
.
l
.
Lussemburgo AZ International Holdings Sa 20 Indiretta
143
Valuebiotech Srl Italia Azimut Enterprises Srl 19 Indiretta
144
Azimut Market Place Srl Italia Azimut Fintech Holding Srl 43,1 Indiretta
145
Switcho Srl Italia Azimut Fintech Holding Srl 10,72 Indiretta
146
HighPost Stati Uniti Azimut Alternative Capital Partners LLC 12,06 Indiretta
147
InnoVise Family Wealth Stati Uniti Sanctuary Wealth Group LLC 11,26 Indiretta
148
Pathlight Capital Stati Uniti AACP PL SPV LLC 19,31 Indiretta
Graphics
RELAZIONI E BILANCI 2021
384
Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
1. I sottoscritti Gabriele Blei, in qualità di Amministratore Delegato e Alessandro Zambotti, in qualità
di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, di Azimut Holding SpA
attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo
24 febbraio 1998, n. 58:
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
l’effettiva applicazione,
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio nel corso
dell’esercizio 2021.
2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021 si è basata su un processo definito da Azimut Holding SpA
in coerenza con il modello Internal Control Integrated Framework emesso dal Committee of
Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO) che rappresenta un framework di
riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1 il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021:
- è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella
Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e
del Consiglio, del 19 luglio 2002;
- corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
- è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale,
economica e finanziaria dell’emittente;
3.2 la relazione sulla gestione contiene un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato di
gestione, nonché della situazione dell’emittente, unitamente ad una descrizione dei principali
rischi e incertezze cui è esposto.
Milano, 10 marzo 2022
L’Amministratore Delegato Il Dirigente Preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
(Dott. Gabriele Blei)
(Dott. Alessandro Zambotti)